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Il Monaco Indiano


FeAnPi

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Una cosa che mi piace molto di Pathfinder è il modo in cui hanno riallacciato il monaco alle sue origini remote, rendendolo meno campato per aria e più epico da giocare (avere Rama anziché Goku fra i modelli per il proprio PG è una cosa molto esaltante a mio parere :lol:).

Tuttavia, mi pare che si sia fatto "poco" per non alterare troppo il monaco di base. Così, sebbene il nome del monaco "iconico" sia di assonanza indiana, sebbene gli siano state date delle competenze in armi tipiche della tradizione indiana (spada corta e "l'immancabile ascia indoeuropea"TM, ad esempio), rimangono ancora le competenze nelle armi giapponesi.

Ora, il mio interesse è indianizzare del tutto il monaco per una mia ambientazione (elfi simil-indù che parlano in sanscrito? sì grazie ^^), e stavo pensando un po' a come fare. L'idea sarebbe quella di ricreare con tale classe un guerriero asceta (per il nome preciso in sanscrito ricontrollo poi bene un testo, tanto lo devo comunque studiare per il prossimo esame :banghead:) come quelli che compaiono nell'epica del Ramayana e del Mahabharata -e nel kavya.

Il primo, evidente cambiamento da fare è sostituire ovunque il termine "ki" con "tapas". Tapas è la penitenza ascetica, e in alcuni casi ci sono degli eroi epici indiani che "esauriscono" il potere ascetico accumulato in precedenza. La meccanica del ki pool è semplicemente ai limiti del perfetto per simulare tutto questo.

E' ottimo anche il fatto che il bonus di attacco base aumenti durante la raffica di colpi, in modo da differenziare bene il guerriero normale dal guerriero asceta (forte quando si focalizza grazie alle tecniche raffinate durante il periodo di meditazione).

Ora però vengono le note dolenti, riguardo alle cose da cambiare: in primis, armi e armature.
Le tecniche marziali indiane -anche arcaiche- sono descritte come facenti ricorso a uno scudo impiegato anche come arma, se non erro. In pratica il buckler, che in D&D 3.X e in Pathfinder corrisponde allo scudo piccolo (mentre il "buckler" D&Daro sarebbe lo scudo piccolo, ma vabbè :banghead:).
Quindi, il monaco indiano dovrebbe poter usare lo scudo piccolo senza penalità. E' plausibile un'eccezione riguardo agli scudi del genere: "il guerriero-asceta/monaco indiano è competente negli scudi (ad eccezione dello scudo torre) e impiegarli non nega nessuno dei suoi poteri"?
Per le armature vere e proprie non ci sono problemi, gli eroi indiani tipicamente non vengono ritratti con l'armatura (a differenza di altri eroi, vedi quelli greci, che in battaglia sono sempre ritratti corazzati).

Veniamo ora alle armi.
In primis, alcune andranno aggiunte: l'urumi (spada flessibile) e il chakra (l'arma nota anche come chakram dal tema nominale). In secondo luogo, dovrei rivedere il tutto.
Le balestre andrebbero rimosse in favore dell'arco, arma tipica dei campioni indiani, e andrebbe aggiunta anche la lancia normale. La scimitarra andrebbe forse messa anche lei, in quanto arma più adatta per simulare le lame ricurve indiane, e forse anche la mazza avrebbe il suo perché; immancabile il tridente, così come gli scudi (escluso lo scudo torre) -come detto prima.
Tutte le armi esotiche nipponiche andrebbero rimosse, sostituendo a esse le armi normali del nostro monaco indiano come armi speciali utilizzabili in raffica di colpi: lancia e lancia corta, spada corta, randello, ascia a una mano, bastone, chakra, urumi, pugnale, mazza, randello, arco lungo e corto (il primo forse è poco storico, ma siamo in D&D e nelle illustrazioni l'arco di Rama non è poi così piccino) sarebbero dunque le armi del nostro asceta-guerriero.

Infine, il colpo senz'armi. Per ribilanciare il tutto, e anche per focalizzare di più il monaco indianizzato sull'uso delle armi, stavo pensando a una riduzione dei danni.
La progressione ufficiale è 1d6/1d8/1d10/2d6/2d8/2d10. A quanto la riduco? Stavo pensando a 1d3/1d4/1d6/1d8/1d10/2d6, ma forse è troppo... 1d4/1d6/1d8/1d10/2d6/2d8 va meglio? E se invece facessi attivare l'aumento dei danni al 5° livello anziché al 4°, e poi ogni 5 livelli ulteriori? Così potrei avere una progressione 1d4/1d6/1d8/1d10/2d6, salvando sia la bravura iniziale del monaco negli attacchi senz'armi e sia l'esigenza di non farne un personaggio troppo dragonballizzato.


Direi che ci siamo...

Ho scritto quel che avevo da dire, aspetto aiuti e suggerimenti. :-)

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Principali partecipanti

L'aggiunta delle armi alla lista da monaco non è IMHO particolarmente sbilanciante: l'unica cosa su cui si può avere da ridire è, appunto, la possibilità di usare scudi a causa dell'ulteriore bonus alla CA che questo fornirebbe.

Questa possibilità, tuttavia, va a perdere importanza nei livelli medio/alti in quanto l'equipaggiamento magico va a sopperire anche all'impossibilità per il monaco di usare scudi.

A conti fatti, si potrebbe inserire un limite alla saggezza che il monaco somma alla CA (ponendolo pari ad 1/3 del livello finchè il personaggio utilizza uno scudo, ad esempio) e limitando la competenza solo agli scudi leggeri.

Ipotizzando, ad esempio, un monaco di 20° livello con una saggezza di 30 (un punteggio alto, ma non così alto da non essere frequente), questo monaco avrebbe un +10 alla CA finchè non utilizza scudi, oppure un +6 se usa uno scudo leggero (che ipoteticamente avrà un incantamento di +5 ed alcune capacità speciali): il monaco guadagna effettivamente un +2 alla CA ed un piccolo risparmio in denaro, ma perde 4 punti alla sua CA di contatto.

Limitando il bonus fisso alla CA che il monaco ottiene (+1 ogni 4 livelli) facendolo scalare a +1 ogni 5 livelli IMHO la situazione si bilancia.

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Tieni presente comunque che il monaco perderebbe la competenza in alcune armi esotiche (quelle nipponiche) per ottenere la competenza in armi semplici e da guerra, dunque meno "potenti".

Riguardo al problema scudo, vorrei mantenere il bonus di saggezza perché a livello concettuale il ridurlo quando si impugna lo scudo cozza con l'idea dell'asceta guerriero (dati i termini utilizzati, l'individuo è tutti e due assieme, un asceta che è guerriero o un guerriero che è asceta, non un tizio che decide se essere asceta o guerriero a seconda dei casi).

Ora, non potrei ribilanciare questa possibilità di incrementare la CA (con un bonus massimo di +7, fra l'altro, quindi non troppo trascendentale agli alti livelli) appunto con la riduzione dei danni senz'armi? Anche questo va nella direzione dell'asceta che comunque combatte armato (Krshna viene spesso descritto come facente ricorso a mosse di combattimento senz'armi, ma è quanto di più simile ci sia a un "monaco epico a la D&D" e soprattutto anche lui ricorre alle armi nei momenti importanti).

Allo stesso modo, potrei ridurre l'incremento di velocità: anziché di 3 metri, potrebbe aumentare di 1,5 per volta (arrivando a un massimo di +9 m).

Fra l'altro, non dovrebbe essere troppo sbilanciante se fra i talenti da monaco bonus di Pathfinder ne metto anche alcuni di combattimento leggero con lo scudo (NON difesa, solo combattimento), giusto?

Nessuno ha altri suggerimenti da dare? :(

Shiva non approva la vostra passività, e vi incenerirà con lo sguardo nel caso in cui non rispondiate... che amore, eh?:lol:

(sì, è tutta una stupicitazione)

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Un'arma che potrebbe essere interessante per il monaco indiano è il kukri.

Storicamente la sua origine non è chiarissima: non si sa se fosse un'arma originale della tradizione indoeuropea o se derivi dalla khopis dei soldati macedoni che arrivarono da quelle parti con Alessandro Magno. Comunque da molti secoli è una delle armi nepalesi per eccellenza.

Una strada alternativa a quella da te seguita per creare un monaco/asceta di matrice indiana sarebbe quella di utilizzare come classe lo Swordsage del Tome of Battle. In questo caso dovresti mescolare le regole di Pathfinder con il manuale 3.5.

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Qua puoi trovare la più antica e completa forma di arti marziali indiane, più antica di molte arti marziali cinesi e decisamente più letale...

http://en.wikipedia.org/wiki/Kalarippayattu

Molte delle tecniche e armi usate in quest'arte marziale si vedono nel fumetto Berserk, usate dai barkilaka, tra le quali la spada a lame flessibili (http://en.wikipedia.org/wiki/Urumi)...

Non c'è nulla di male alla fine a cambiare le competenze dei monaci per adeguarle ad uno stile diverso da quello ninja-strambo di D&D...

I monaci shaolin, quando non vanno di randellate o di bastone a tre sezioni, non usano kama e siangam, ma spade dao, lance, scuri e fruste metalliche, ad esempio...

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Ho dato una letta molto veloce perchè sono di fretta e in sonno mode on :-D comunque l'idea non è male ed è assolutamente fattibile ma per la progressione della CA io farei come ha detto Larin

+1 ogni 5 livelli

Mentre

potrei ridurre l'incremento di velocità: anziché di 3 metri, potrebbe aumentare di 1,5 per volta (arrivando a un massimo di +9 m).

io non metterei nessun incremento alla velocità oppure la farei aumentare solo di 3 mt e basta. in questo modo togli cose ed hai più spazio per altre.... io pure sto facendo una classe simile al ninja ed è un casino allucinante far bilanciare il tutto, ti capisco ;-)

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Per rispondere a Saito, il problema è che il buckler di D&D non è il boccoliere: non puoi usarlo per fare attacchi, mentre se non erro il boccoliere veniva usato per dare pugnoni. Per quanto faccia ridere, è lo scudo leggero ad avere le statistiche del buckler, e viceversa.:lol:

Quindi, in sostanza, per la competenza nelle armi non ci dovrebbe essere nessun problema. Anche io avevo visto da tempo quel link, poi, e ci stavo riflettendo da settimane. ;-)

Diverso è il discorso per le altre cose: a me interessa aggiungere al monaco la possibilità di usare gli scudi, e ridurre di un poco il danno senz'armi per spostare il focus della classe dal combattimento prevalentemente disarmato a quello prevalentemente armato.

Inoltre, vorrei aggiungere qualche cosa più in linea con gli stili storici indiani ai suoi talenti bonus.

Quindi, permettendo al monaco di usare gli scudi e dandogli due o tre talenti bonus extra, che cosa dovrei togliere per bilanciare?

Uno dei suggerimenti è ridurre il bonus extra alla CA da +5 a +4.

O basterebbe a livello meccanico ridurre velocità e danni senz'armi?

Grazie a tutti, in ogni caso. :-)

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La CA che aumenta ogni 5 livelli

il movimento che non aumenta oppure solo di 3mt

il danno senz'armi ridotto

queste tre cose già ti permettono di poter infilare uno o due talenti bonus come vuoi te ma cosa vuoi tenere poi? il resto dei privilegi di classe del monaco li vorresti tenere tutti? perchè potresti toglierne alcuni e sostituirli con i tuoi talenti bonus che hai in mente (ovviamente facendo attenzione al livello nel quale vuoi inserirli). se mi dici che genere di progressione vuoifare abbiamo più materiale su cui poterti dare consigli.

Per esempio il monaco di D&D è fatto basandosi sulle arti orientali stile Shaolin per esempio, il fatto che possa fare la raffica di colpi (come Bruce Lee), che aumenti in progressione il fdanno senz'armi (per via della fortificazione del corpo e della mente propia appunto di shaolin e altri marziali) e poi ci sono i privilegi di classe.... anima adamantina? palmo tremante? integrità del corpo? mente lucida? e poi tutti gli altri, puoi giocare li, togli delle cose e aggiungi altre.

Ho scritto un po alla C*** :-D lo so ma spero di essermi fatto capire...

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Le uniche cose che voglio cambiare sono quelle lì, punto.

Fortunatamente, il monaco di base e quello di Pathfinder ancor di più sono già abbastanza "indianizzabili". Questo sembra dar credito alla tradizione secondo cui le arti marziali poi migrate nell'estremo oriente si siano originate in India, per quanto sia debole come prova.:lol:

Quindi per la riduzione del danno senz'armi che mi conviene? Massimo 2d6 o massimo 2d8 (cioè 1d4/1d6/1d8/1d10/2d6/2d8 come incrementi)?

Per gli aumenti di velocità vedrò bene cosa metterci, ma forse se li eliminassi in toto potrei "salvare il soldato +1 alla CA ogni 4 livelli", o no?

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per la riduzione del danno senz'armi che mi conviene? Massimo 2d6 o massimo 2d8 (cioè 1d4/1d6/1d8/1d10/2d6/2d8 come incrementi)?

1d6/1d8/1d10/2d6 secondo me andrebbe bene, non ha senso a mio parere far iniziare un marziale con un 1d4

Per gli aumenti di velocità vedrò bene cosa metterci, ma forse se li eliminassi in toto potrei "salvare il soldato +1 alla CA ogni 4 livelli", o no?

concordo, eliminando la velocità puoi tenere pieno l'aumento della CA, mi pare bilanciato e puoi inserire anche un talento bonus.

Poi il monaco di suo ha 3 talenti bonus al 1°, 2° e al 3° tu ne vuoi aggiungere altri?

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Faccio riferimento al monaco di Pathfinder, che ha più talenti bonus, ma comunque la mia idea è solo di metterne alternativi per permettere alla classe di specializzarsi un po' anche nel combattimento armato.

Riguardo ai danni senz'armi, lo stadio a 1d4 è qualcosa a cui tengo molto per far sì che un monaco standard di livello basso faccia più affidamento sulle armi che non sul proprio corpo. E vorrei anche salvare la progressione a ogni quattro livelli per non alterare troppo il tutto: se sposto da un livello all'altro, rendo certi livelli troppo appetibili.

Altrimenti, mi fermerei tranquillamente a 2d6 danni senz'armi.

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Per rispondere a Saito, il problema è che il buckler di D&D non è il boccoliere: non puoi usarlo per fare attacchi, mentre se non erro il boccoliere veniva usato per dare pugnoni. Per quanto faccia ridere, è lo scudo leggero ad avere le statistiche del buckler, e viceversa.:lol:

Il buckler di D&D è quello scudo che in italiano si chiamava Patella, solo che non era fatto di metallo... Lo usavano gli arcieri per potersi difendere un po' dalle frecce nemiche senza rinunciare all'uso della mano sinistra, ma non era poi tanto utile in mischia...

Quello tutto di metallo era appunto il Brocchiero o Boccoliere, che si teneva solo in mano, come un'arma, ed era piccolissimo, come il coperchio di un pentolino...

Veniva usato quasi esclusivamente nei combattimenti con la spada da lato, per deviare i colpi in mischia e tirare cazzottoni...

Lo scudo leggero è più grosso di entrambi ed è un normale scudo che si impugna e si aggancia al braccio...

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Quindi, permettendo al monaco di usare gli scudi e dandogli due o tre talenti bonus extra, che cosa dovrei togliere per bilanciare?

Ma è così fondamentale bilanciare?

Io non conosco Pathfinder e quindi non so se il monaco sia stato ribilanciato rispetto alle altre classi. Conosco però la 3.5, dove i monaci le prendono da guerrieri, barbari, ranger, ladri/guerrieri, ladri/rodomonte, insomma da chiunque. Tralasciando il ToB altrimenti l'ilarità raggiunge livelli inenarrabili.

Quindi potenziare un pochino il monaco in sé non avrebbe nulla di male. Diverso è invece se temi che, modificata la classe, i tuoi giocatori la usino per potenziare ulteriormente le solite build assurde.

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Fortunatamente non ho giocatori da build, e se ne trovassi farei loro trovare la porta.

Preferisco altri stili di gioco: il powone ci può stare per scherzare, ma non in una partita seria (esempio: il nano Tontek Sti****ibur, PG di 1° che faceva una quantità spropositata di danni ma le prendeva da tutti).

Il problema non è quello.

In Pathfinder il monaco è stato ribilanciato; ad esempio, in raffica il suo bonus di attacco è pari ai suoi dadi vita, e ha un bonus più alto alle varie manovre di combattimento (sbilanciare, disarmare e compagnia cantante). Questo rende bene l'idea di un combattente forse non vigoroso quanto un barbaro o guerriero, ma rigoroso e capace di ottimi risultati quando si concentra su una tecnica.

E questo è tutto grasso che cola per la classe che voglio creare.

Il problema però è che in Pathfinder tutte le classi sono un po' state ripotenziate, monaco compreso. Quindi non voglio andarci troppo pesante.

E poi, se riesco a togliergli quello che non ci sta a livello di concetto per ribilanciare con le cose che devo aggiungere per avvicinarlo all'idea che ho in mente è tanto di guadagnato, no?:lol:

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Hai mai pensato ad usare un alternativa mista, cioè, una HR che dia e togli cose, ma anche che renda più difficile la progressione in PX ?

Sintesi: puoi dare più talenti senza togliere le cose che secondo te sono carine, ma lo rendi meno rapido nell'aumento di livelli.

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Non dovrebbe essercene troppo bisogno, penso.

Principalmente perché il livellamento differenziato a seconda della classe è contrario allo spirito della 3.X e di Pathfinder, ma anche perché dovrei riuscire a ribilanciare fra loro le cose tolte e aggiunte.

Non voglio creare una classe per donare il potere degli avatara di Vishnu dal primo livello, voglio solo un monaco meno nippotrash e più eroe indiano. ;-)

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Se vuoi fare un monaco indiano, secondo me devi proprio scancellare il mezzo ninja strambo di D&D e ridisegnarlo da zero...

Per un monaco indiano, l'andare senza armi era solo uno dei tanti differenti modi di combattere, quindi ad esempio la raffica di colpi non dovrebbe essere la base di tutto...

Aveva armi speciali sue, diverse da quelle del monaco base e decisamente più dannose...

I suoi "poteri mistici" erano basati sui chakra e la meditazione, quindi più che al ki da videogame ci si dovrebbe rivolgere all'incarnum in D&D...

Eccetera...

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