[Forgotten Realms - 3.5] Morte e Rinascita.

[vitellio]

Ashnar annuisce, rispondendo alle vostre presentazioni, e quindi risponde alle domande.

"Ve ne sono due, essenzialmente. Il primo è Priamus, un vecchio alchimista, che risiede da anni nella cittadina. E' sempre stato per le sue, ma con i suoi filtri ha aiutato città, piu' di una volta. E' una brava persona, anche se molto riservata. Poi vi è Laotard, un'arcanista gnomo molto... particolare. E' arrivato da breve in città, e passa la maggior parte del suo tempo fra le locande."

Si rivolge quindi a Darven.

"E per rispondere a lei, signor Silverage, in questi ultimi tempi sono successe un sacco di cose, come può vedere dal numero di persone che si affollano in città, ma nessuna di esse riguarda ciò per cui siete venuti qui. O strana quanto essa."

[xh87]

E a proposito degli strani attacchi verificatisi... cosa ci può dire? continuo prontamente

[vitellio]

"La scomparsa, costante, di alcuni capi di bestiame. L'aumento del numero di orchi trovati nei dintorni. Banditi che tentano di impossessarsi delle concessioni minerarie dei cercatori d'oro. Come vi ho detto, nulla che centri con il vostro problema."

[xh87]

I capi scomparsi, sa se la zona è quella delle miniere?

[vitellio]

"No, sono scomparsi vicino al bosco, alle pendici delle Montagne."

[Slim]

Ascolta pensieroso le parole dell'uomo Mi saprebbe dire dove possiamo trovare questo Priamus?

[Ithiliond]

Si rivolge al sacerdote quasi contemporaneamente all'ultimo intervento di Darven.

*Devi scusare il mio amico, non ti ha riferito che sir Mannok ci ha incaricati di indagare sulla scomparsa di bestiame che si è verificata di recente si scosta una ciocca di capelli dal viso così venendo qui abbiamo pensato di sottoporvi entrambe le questioni, ma sappiamo bene che non sono collegate*

Dopo aver atteso le risposte, riprende il discorso.

*Ad ogni modo mi scuso per i modi da interrogatorio del mio amico accademico, e ti ringrazio per la disponibilità; se fossi così gentile da indirizzarci ad un contadino danneggiato da tali assalti e propenso al dialogo ti saremo grati*