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Reginleif Story


Eiden

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"Loro pensavano di catturarmi, per questo sono usciti alla scoperto." rispondo ora più calma per spiegare all'uomo che a parlato, mentre mi guardo intorno ed esamino con un po' di timore le persone intorno.

"L'ho appena visto nascondersi lì!" aggiungo indicando dove l'ho visto scomparire.

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<<Perché ti reputi così importante per loro?. Tanto prima o poi un qualcuno sarebbe passato per Glaims e avrebbe dato l’allarme.>> Risponde l’uomo. Dopo aver visto il cavaliere scomparire nel fitto della foresta molte persone insieme iniziano a tempestarti di domande curiose del tipo <<Cosa sta succedendo.>>, <<Chi sono queste persone di cui parli.>>, <<Chi sei.>> e così via, sfuggendo ai tentativi del giovane Sam di riportare un po’ d’ordine.

Le guardie un allertate si fanno avanti e con voce perentoria <<Signorina prego, venga con noi così la porteremo dallo sceriffo per una deposizione.>>

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La folla ti fa spazio anche se controvoglia, sui volti della semplice gente noti solo curiosità, cose se fossero pettegole in attesa di novità, il viso dell’anziano invece è rivolto verso di te, ma con sguardo spento come se stesse riflettendo molto profondamente. “Ragazza!” ti chiama, la voce dun tratto si fa più autorevole e il tono ti ricorda molto quello di Gunnard “Se quello che hai detto è vero, sarebbe imprudente continuare per Forfar e in più scortata da solo due uomini forzati con la leva obbligatoria.”

Una delle guardie risentita e con tono strafottente, “Certo sarebbe meglio se fosse un vecchio come voi a scortarla, quali altre idee brillanti ti verranno in mente è?.”

Il giovane Sam spostandosi estrae con stridio metallico dai suoi abiti delle corte lame ricurve che sembrano essere molto affilate e tutti si fanno più cauti.

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“E’ vero mi sono espresso male, intendevo che non mi piace fare affidamento su persone non professioniste quando la situazione è delicata e come puoi vedere da te stessa, al braccio portano la fascia blu di milizie provvisorie, andremo a Forfar ma prima aspetteremo rinforzi lungo la strada, non si può sapere se in realtà più avanti vi hanno teso una trappola.” poi rivolgendosi a una delle guardie “Vai di corsa fino alle porte e cerca di portare qui più uomini che puoi.” Le guardie sono spiazzate noti che non sanno bene come comportarsi, sta venendo messa in discussione la loro competenza ed autorità, alla fine quella a cui era stato ordinato di arrivare alla città con voce stizzita “Noi non ci faremo comandare da una persona di semplici origini e questo è tutto, ora la ragazza verrà con noi e subito!”

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“Sam riponi le armi e arriva tu fino alle porte, per farti obbedire presenta i documenti e ritorna il prima possibile.” Sam non ci pensa due volte, posa l’ingombrante bagaglio e inizia la corsa per arrivare alla città, la distanza non è molta ma solo un atleta allenato riuscirebbe senza spomparsi.

L’anziano rivolgendosi alle guardie “Cos’ì nessuno vi comanderà… invero la ragazza starà qui, lo dico per voi potreste cadere in un’imboscata e adesso aspettiamo.” Lo fa in modo conciliare ma nella voce è presente una nota di forzatura, come se non fosse abituato a scendere a patti, e sembra che questa volta le guardie non abbiano nulla da ridire.

Passa qualche minuto in quattro rimanete ad aspettare mentre gli altri si dirigono verso la cittadina.

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Sospiro e mi siedo per terra con le ginocchia piegate e volte verso l'esterno, tendomi appoggiata con le mani.

Faccio per iniziare a cantare come faccio sempre per pensare ad altro, ma dopo aver aperto la bocca la richiudo subito pensando non sia una buona idea.

Sospiro di nuovo.

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Ormai sono passati una diecina di minuti, la giornata è entrata in pieno nella fase calante, sulla strada siete rimasti completamente soli, non vedete l’ombra di nessun viaggiatore.

Stranamente da dopo pranzo l’aria ha iniziato a farsi più calda è dopo la corsa il sudore rende la tua tenuta di cuoi aderente, nel frattempo l’anziano dopo aver posato lo zaino si gira cercando qualcosa al suo interno, non sentite nessun rumore sospetto.

Passano così altri minuti in cui nessuno fa altro, tu cerchi di riflettere su com’è crudele la vita, l’anziano cerca nello zaino mentre le guardie, dopo aver tirato fuori le spade continuano a camminare in cerchio.

A un certo punto però succede un fatto che non ti piace proprio… dopo aver confabulato a gesti sempre più adirati una delle guardie si dirige verso di te, mentre l’altra si dirige verso la schiena dell’ignaro vecchio, entrambe hanno l’arma spianata e una strana luce negl’occhi.

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“Non siamo assassini, ma solo mercenari…” risponde il giovane con un sorriso di scherno, mentre a passo fermo avanza verso di te, nel frattempo l’anziano sembra non aver sentito il putiferio e continua a cercare nello zaino, mentre l’altra guardia ormai è alle sue spalle e sta per alzare la spada per un fendente fatale, reggendola con due mani.

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"Stia attento!" grido all'anziano.

Nel frattempo cerco di metter mano al mio pugnale e prendo tempo continuando a parlare.

"Allora non avete capito...ho detto d'accordo con quegli assassini, non che lo siate voi. Peggio per voi se siete mercenari allora, vorrà dire che quando non gli servirete più uccideranno anche voi."

Spoiler:  
Diplomazia?
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Tutto intorno a te inizia a muoversi al rallentatore.

Non capisci cosa succede, ma vedi l’uomo con la lama alzata, che la sta per calare sull’ignaro vecchietto, l’anziano sembra non aver udito il tuo avvertimento, così come l’altro uomo sembra non aver dato peso alle tue parole. Con passo sicuro continua a muoversi verso di te, con un tono molto strano e strascicato ti si rivolge:

"Sei una strega e tutti sanno che senza lingua le vostre arti sono inutili, quindi da brava, non opporre resistenza e fatti tagliare la lingua."

Poi tutto si fa confuso, alzi le mani mettendoti in guarda con il pugnale, o almeno tenti di ricopiare le pose tenute delle reclute, viste negl’anni in cui abitavi con Gunnard, lo vedi prepararsi per colpirti, ma la paura ti afferra, chiudi gli occhi e inizi a cantare, il ronzio torna tutto intorno a te e prende i toni di una dolce melodia, sulla quale tu armonizzi il tuo canto.

Di punto in bianco la musica finisce.

Riapri gli occhi stupita di non essere stata colpita, guardi davanti a te, il cuore ti sale in gola, vedi l’uomo disteso ai tuoi piedi in una posizione supina l’arma che fino a poco prima stringeva in mano, ora è piantata al suolo, vicino al tuo piede.

Spoiler:  
Complimenti hai usato il tuo primo incantesimo, per ripetere l’esperienza basta usare la combinazione di tasti X-O-O-X premuti in sequenza, la sony le augura un buon divertimento. ^^
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*L’anziano!, l’anziano ha in mano un gladio?.*

La tua prima impressione è di stupore, poi mettendo a fuoco l’intera scena riesci a dare un senso al susseguirsi dell’evento. Vedi il suo assalitore in ginocchio poco distante da lui, con le mani portate al volto, alla disperata ricerca di un modo per tamponare la grande quantità di sangue che fuoriesce da dove una volta c’era il suo orecchio, l’arma di lui, non la vedi da nessuna parte.

“Pietà signore, pietà!.” piagnucola l’uomo mentre vede avvicinarsi l’anziano.

*Di sicuro l'uomo dava le spalle all'uomo così da essere sicuro di presentarsi come una facile preda, in questa maniera poteva usare l'effetto sorpresa e trovarsi in vantaggio con l'avversario, sapendo in anticipo che il giovane l'avrebbe attaccato era una mossa astuta, ma come faceva a sapere che sarebbe stato attaccato?.* è questo il raggionamento ma non riesci a comprendere in pieno come tu ci sia arrivata...

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Non ci capisco più nulla! Che sta succedendo?!?

Porto anche io le mani al volto chiudendo gli occhi e barcollando un po' all'indietro. Faccio dei respiri profondi per calmarmi.

Quando mi sento pronta, riapro gli occhi sicura di trovarmi davanti una scena completamente diversa.

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Per un attimo senti i sensi venire meno, tutto inizia a girare intorno a te, come se l’effetto di una misteriosa forza ti avesse abbandonata, poi la tensione si fa sentire e la stanchezza sale.

Riapri gli occhi e…

Quello che vedi rimane immutato, l’uomo ai tuoi piedi è ancora lì, come l’anziano con in mano una daga e il suo assalitore in ginocchio.

Poi.

“Feccia come te non merita pietà!” esclama con tono piatto “l’hai ucciso, vero?, dico il ragazzo che prima di te indossava quegl’abiti!.” Con passo fermo si dirige verso il più giovane con la lama ben in vista, “No la prego, no la pre…” il vecchio con una rapida stoccata mette fine alle vita del più giovane.

“Ragazza ti consiglierei di finire il tuo.” Ti fa capire con un cenno della testa che si riferisce all’uomo supino davanti a te, “non capisco cosa sia successo, ma sempre meglio che sia successo, sennò a quest’ora non potresti raccontarlo.” Si accuccia a pulire la sua lama sugl’abiti del morto.

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