SolKanar Inviata 6 Gennaio 2006 Segnala Inviata 6 Gennaio 2006 Una domanda che da un po' di tempo mi tormenta, riguardante l'incantesimo Individuazione dei Pensieri (ma potrebbe essere esteso ad altre forme di Divinazione). Se una creatura riesce nel TS sulla Volontà, è cosciente del fatto che 'qualcuno' o 'qualcosa' ha tentato di leggere la sua mente? Perché, se fosse così, le abilità di alcuni mostri (i primi che vengono in mente sono i Rakshasa) sarebbero quasi controproducenti in presenza di grandi folle o di PG/PNG di medio/alto livello.
Diego Dragone Inviato 6 Gennaio 2006 Segnala Inviato 6 Gennaio 2006 Come regola generale un personaggio sa di avere effettuato un Tiro Salvezza con successo. Cito dal manuale del Giocatore, pag 178, colonna di sinistra: Effettuare un tiro salvezza con successo: Una creatura che effettua un tiro salvezza con successo contro un incantesimo senza evidenti effetti fisici sente una forza ostile o un formicolio, ma non può dedurre l'esatta natura dell'attacco. Per esempio, se si lancia di nascosto charme su persone su una creatura e il suo tiro salvezza riesce, quest'ultima sa che qualcuno ha usato a magia contro di lei, ma non capisce cosa è stato tentato. Allo stesso modo, se una creatura effettua un tiro salvezza con successo contro un incantesimo con bersaglio, come charme su persone, l'incantatore percepisce il fallimento dell'incantesimo. Non percepisce quando le creature effettuano con successo tiri salvezza contro incantesimi a effetto e ad area. Spero sia abbastanza eloquente!
Morken Inviato 9 Gennaio 2006 Segnala Inviato 9 Gennaio 2006 In generale quando una fa un TS lo sa. Anche perché tira il dado da 20 e risulta difficile per il master non far capire che sta facendo un TS sulla volontà. Scene del tipo: "Uhm...senti tu tira un d20, poi dimmi il tuo modificatore per i TS sulla Volontà... non che le due cose siano collegate, è giusto una curiosità che mi è venuta in mente ieri sera" non funzionano di solito, altrimenti si può tentare con lo stile: "Tira un d20 e poi dimmi i tuoi TS di volontà, tempra, riflessi, il tuo modificatore di intelligenza, i tuoi gradi in valutare, ascoltare, osservare e cercare, il tuo codice fiscale e la tua ora di nascita e indovina per cosa lo stai tirando" ma potrebbe creare degli atriti fra master e pg. Per ultima alternativa si potrebbe tenere segnati i dati importanti dei pg ma quasto lo fanno i master bravi... Direi che anche a logica la magia si sente, magari i pg che usano la magia possono capire che è magia e glielo si dice, ad un barbaro magari gli si fa sentire solo un ronzio nella testa.
imported_Raven Inviato 12 Gennaio 2006 Segnala Inviato 12 Gennaio 2006 Secondo me, pi? che altro interpretando la citazione di Diego, non ci si rende conto di cosa ci ha attaccato, ma soltanto che qualcosa non va. Dare maggiori informazioni gratuitamente ai giocatori significherebbe sminuire l'abilità Sapienza Magica, che dovrebbe essere proprio utilizzata per identificare magie a partire dai loro effetti!
Morken Inviato 13 Gennaio 2006 Segnala Inviato 13 Gennaio 2006 Ecco direi che utilizzare l'abilità Sapienza Magica come discriminatore sia la cosa pi? corretta. Grazie
Gadwin Inviato 16 Gennaio 2006 Segnala Inviato 16 Gennaio 2006 ...probabilmente non ho capito nulla degli ultimi messaggi...Un personaggio con qualche grado in sapienza magica quindi può fare una prova per capire che incantesimo (o che tipo) ha appena cercato di dominarlo/charmarlo o altro? (chiedo scusa ma ultimamente ho i neuroni che hanno litigato fra di loro e connettono poco )
Diego Dragone Inviato 16 Gennaio 2006 Segnala Inviato 16 Gennaio 2006 Diciamo che si possa fare, leggendo la regola da me citata in modo abbastanza "liberale", ovvero interpretando quel "non può dedurre l'esatta natura dell'attacco" come "il saper di aver effettuato un TS non rivela l'esatta natura dell'attacco". Quindi un PG potrebbe tentare di individuare con una prova di sapienza magica l'incantesimo, ma sottostando alle normali regole e penalità (componenti, effetti visibili o no etc etc)
Gunthar Inviato 19 Gennaio 2006 Segnala Inviato 19 Gennaio 2006 Spero di non interpretare male tutte le risposte che sono state scritte, ma cercando di unirle si potrebbe fare in questo modo: 1?)Fallisce il TS, il PG avverte che qualcosa non va... 2?)Check su Intelligenza, per provare ad individuare la natura del problema 3?)Il PG compie le prove che pi? ritiene opportune, a discrezione ovviamente del DM
Diego Dragone Inviato 19 Gennaio 2006 Segnala Inviato 19 Gennaio 2006 Quello che hai messo come punto 2 non credo che sia adeguato. Al fallimento del tiro salvezza il Pg sa che gli è stato lanciato un incantesimo (o qualcosa di analogo come una capacità magica), non ha bisognoi di un check di intelligenza per saperlo. Tanto meno io lo farei fare per fargli capire chi o cosa abbia lanciato l'incantesimo ( a meno di casi particolari), è compito del PG (o del master in caso di PNG) capire chi o cosa sia stato. Ad esempio se si vede un tizio che gesticola e pronuncia parole arcane (nel senso di misteriose ) non è difficile capire chi sia stato. Si potrebbe proporre un test di Percepire inganni (e non di intelligenza) se il guerriero fa finta di lanciare un incantesimo mentre il mago lo fa di nascosto od invisibile per non cadere nell'inganno, ma a parte questi casi particolari non credo che siano necessari test di qualche sorta.
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