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[IC] Le Prove dei Principi


Jade Silvershine

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Michael scende dal carro e si stiracchia dopo il lungo viaggio. Guarda verso l'alto e lascia che la pioggia bagni il suo viso e svegli la sua mente ancora assopita dal viaggio e dal sonno della giornata. Dopo pochi istanti estrae un fazzoletto e si asciuga il volto. Ora è attento e pronto.

Notando le quattro persone incappucciate e nessun'altro intorno si avvia verso di loro.


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Inviato

Quando Rowan e Michael si avvicinano ai quattro di guardia, la Gangrel nota un edificio che precedentemente era nascosto dalla Cappella. La cainita lo identifica come una locanda e un'insegna riporta qualche simbolo impossibile da vedere a questa distanza. Sembra che l'edificio ospiti altre persone, a giudicare dalle luci che si vedono all'interno.

Michael raggiunge la Gangrel, non accorgendosi di quanto Rowan ha notato.

Una delle quattro figure si avvicina ai due cainiti. Si rivela essere un giovane dagli occhi chiari. Fa un cenno con il capo ai due.

[greco]"Bentrovati, viandanti. Cosa cercate in questo luogo sacro?"

Inviato

Nicholas svegliato dall'arrivo al piccolo borgo osserva dalla carrozza le dimensioni e le differenze con le sue terre , Balgrad è ormai lontana e dover fare attenzione ai suoi bauli per lui è sinonimo di grande delicatezza e preoccupazione; vede scendere dall'altra carrozza Rowan e Michael, li osserva per vedere ciò che hanno intenzione di fare e solo dopo si accorge degli uomini incappucciati e di essere davanti alla Cappella del Santo Sepolcro. Si rivolge a Fanya e le dice: [slavo Occidentale] Fanya, controlla se nelle vicinanze vi è una locanda dove poter far dormire le vacche che ci hanno condotto quì e dopo, raggiungimi. Finito di parlare Nicholas si prepara a scendere dalla carrozza mentre Fanya agilmente scende dalla carrozza.

Inviato

A chiudere la fila è la carozza su cui Vladimir viaggia in compagnia di Goffredo. Non appena questa arresta il suo moto un uomo della scorta dall'esterno apre la porta cosicchè i due possano scendere. Il ventrue si sofferma per quanche istante sugli ultimi gradini della scaletta ad osservare il nuovo borgo, ma non appena si accorge che Rowan e Michael si stanno dirigendo verso un gruppetto di persone probabilmente poste a difesa della cappella affretta il passo nella loro direzione.

Sfortunatamente pur potendo intuire e comprendere il significato della frase rivolta dall'individuo incappucciato ai compagni, la scarsa padronanza della lingua greca non gli consente di intervenire nella conversazione. Vladimir pertanto, lascia la parola a Michael, che altre volte aveva notato avere domestichezza con quell'idioma.

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Michael risponde [greco]"Siamo quì per incontrare una persona. Dobbiamo accompagnarla nel suo ritorno a casa. E voi signori,cosa vi porta in questo luogo sacro?"

Inviato

L'uomo fa un profondo inchino [greco]"Siamo qui per consegnarvi il nostro gradito ospite e per assicurarci che il passaggio avvenga senza problemi."

Indica con la mano l'edificio che Rowan aveva precedentemente notato. "In caso vogliate alloggiare i vostri uomini, c'è una locanda laggiù. Invece, all'interno della Cappella troverete ciò che cercate."

Inviato

Michael, che solo ora nota l'edificio, fa un cenno col capo e dice [greco]"Molto bene. Vi ringrazio. Daremo disposizioni ai nostri servitori e saremo subito pronti a seguirvi nella cappella. In che condizioni si trova il vostro ospite?"

Voltandosi verso Rowan e Vladimir dice [slavo]"I mortali possono alloggiare in quell'edificio. Il nostro uomo è all'interno della cappella. Suggerisco di dare disposizioni ai mortali e poi entrare nella cappella per incontrarlo. Siete d'accordo?"

Inviato

Certamente! risponde al compagno annunendo col capo. Il ventrue si volta poi verso la sua corrozza e con un cenno del braccio convoca a se uno degli uomini della scorta. Dopo alcuni istanti una guardia si avvicina con passo rapido e svelto Come posso servirvi, mio Signore? domanda. Questa notte gli uomini prenderanno alloggio presso quella locanda. Dite all'oste di prendersi cura anche dei cavalli. Questi dovrebbero bastare. dice al mortale gettandogli tra le mani un piccolo sacchetto di pelle.

Inviato

Nicholas osserva attentamente lo svolgersi dell'azione e mentre non comprende esattamente le parole degli incappucciati percepisce la loro leggera diffidenza, anche se gli altri sembrano incamminarsi per l'interno della cappella, senza curarsene. Deciso, scende dalla carrozza e a passo svelto raggiunge Michael Weiss e Vladimir. a quest'ultimo sussurra nell'orecchio: [slavo Occidentale] Siete sicuri che ci si possa fidare di costoro?

Inviato

Tranne che per quel poco tradotto da Michael, Rowan non capisce una parola di quello che gli incappucciati stanno dicendo...

Ma quel gesto era inequivocabile...[Rumeno]...ancora.... sbuffa nella sua lingua natia la Gangrel, volgendo lo sguardo al cavallo che si stava allontanando, tenuto a bada dal servo al quale aveva dato in custodia anche la sella e le briglie...

Non era mai stata così tanto al chiuso da quando si era unita al gruppo...

Essere rinchiusa fra 4 mura, soprattutto se di pietra, la faceva stare male, si sentiva come una bestia in gabbia, impacciata e incapace di reagire.

Con riluttanza, Rowan guarda tutti i compagni, manifestando la poca voglia che aveva di rintanarsi in una chiesa, con quel profumo di cera e incenso che copriva qualsiasi altro odore, con un espressione al gruppo non nuova...

Inviato

Ludovico e Goffredo si sono nel frattempo avvicinati al resto del gruppo e hanno ascoltato con attenzione le parole pronunciate dai presenti.

Ludovico si schiarisce la voce [slavo]"Figlioli, non abbiate timore! In un luogo sacro sicuramente non può accaderci nulla di male. Dio protegge chi lo ama."

Goffredo sorride sardonicamente [slavo]"Speriamo che anche gli altri presenti la pensino come voi, Ludovico." Notata l'espressione di Rowan, si rivolge alla Gangrel. "Mia cara, preferite rimanere qui fuori a controllare che tutto vada per il verso giusto?"

Inviato

Sul volto di Michael appare un sorriso sarcastico dopo le parole di Padre Ludovico e Goffredo. Dopodichè si volta nuovamente verso le persone incappucciate e intuendo la risposta di Rowan alla proposta di Goffredo, inizia ad incamminarsi verso la cappella.

Inviato

Senza farselo ripetere due volte la Gangrel si ferma sui sui passi, come rinvigorita guarda Ludovico annuendo [slavo occ.]credo in effetti di esservi più utile all'esterno che all'interno...se proprio avete dei problemi non avete che da chiamare

Inviato

La coterie, con l'eccezione di Rowan, entrano nella cappella. L'interno è decisamente in condizioni pessime, ci sono grosse crepe sui muri e calcinacci coprono il pavimento. E' evidente che il luogo non è più usato da tempo e forse è sconsacrato. Lo sguardo di Ludovico si rabbuia visibilmente alla vista delle condizioni di quel luogo.

Una scala conduce al piano inferiore e la visibilità si riduce sensibilmente man mano che scendono. Arrivano in una buia e umida stanza, con una porta semichiusa. Una torcia brucia in un angolo della sala, illuminando a malapena il luogo. Solo dopo alcuni secondi, i cainiti si accorgono di alcuni movimenti nel lato vicino alla porta. Due figure si sono alzate in piedi e una di loro si dirige verso la coterie, inchinandosi profondamente davanti a loro.

E' un uomo alto circa un metro e settanta, dalla pelle scura e dallo sguardo intenso. Indossa degli abiti insoliti in Transilvania: un'ampia vesta di colore chiaro e un turbante dello stesso colore che gli circonda il capo. Alla cintola sono appese due corte lame ricurve.

[latino]"Benvenuti, benvenuti a Timisoara. Siete qui per condurre Goratrix a Ceoris, dico bene?" Dice con tono cordiale.

Inviato

Il ventrue osserva attentamente la figura dell'uomo mentre questi gli si avvicina. Risponde all'inchino flettendo leggermente in avanti il busto e prende la parola [Latino] Buona sera a voi, Messere. Avete inteso perfettamente. Siamo qui per Goratrix. Prima che lo incontriamo ritenete opportuno informarci di qualcosa? Il tono con cui Vladimir si rivolge al proprio interlocutore è assolutamente pacato e serio, come se i tratti orientaleggianti dell'uomo non l'avessero sorpreso.

Inviato

L'uomo annuisce e continua [latino]"Ottimo, vi dirò quanto volete fra un attimo, prima permettete che mi presenti. Mi chiamo Husayn al-Fatin. Visto il lungo viaggio, se avete necessità di rinfrescarvi, potete recarvi alla locanda qui vicino, il Cigno d'Oro. Il gentile locandiere conosce le nostre peculiari necessità. Se invece siete pronti a procedere, io e il mio apprendista possiamo presentarvi a lui. A tal proposito, vi posso dire che ovviamente non è stato semplice catturarlo, quindi al momento si trova in situazione di non nuocere, ma quando si riprenderà sarà molto affamato, quindi prima permettetemi di farlo nutrire. Ciò vi darà il tempo di spiegargli perché siete qui. Vi devo anche informare che il nostro incarico purtroppo non ci consente di nuocergli ulteriormente, dunque non potremo aiutarvi in alcun modo, se non portandovi da lui."

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