Gilgamesh Inviato 21 Dicembre 2006 Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 Che bello, andiamo a cominciare. Tanti auguri al DM e ai compagni di avventura Il sole era tramontato da un pezzo dietro alla sagoma scura e frastagliata del monte Fern. Fuori dalla vecchia miniera, Varg sapeva cosa lo attendeva: freddo, e pioggia. All'interno, il fetore della carcassa di un grande orso bruno e dei cadaveri di quattro uomini sarebbe stato insopportabile per chiunque. Ma gli odori, per quanto acri e sgradevoli, di solito lasciavano il mezz'orco indifferente. Con una mano strappò un altro brandello di carne dall'animale morto, e lo scaraventò vicino al fuoco. La carne dell'orso era un po' stoppacciosa, ma almeno soddisfava una delle sue tre ragioni di vita: mangiare. Il mezz'orco azzannò il boccone e lo trangugiò con avidità. Poco dopo un fragoroso rutto sovrastò per un attimo il ronzio dei mosconi. Quanto alla sua seconda ragione di vita, il sangue, il mezz'orco era stato ugualmente fortunato. La notte precedente uno sparuto gruppo di uomini aveva cercato riparo nella miniera abbandonata che da da quasi un mese lo ospitava. Varg si era avventato su di loro con la schiuma alla bocca... Prima che gli fosse conficcato un piccone nel cranio, l'ultimo a restare in vita aveva mormorato qualcosa a proposito di una città poco distanze, verso ovest... Up-Comr... Urp-Corm... qualcosa del genere. La mente del mezz'orco si sforzò di ricordare... da tempo viveva nelle terre selvagge, cacciando, uccidendo e derubando le proprie vittime: umanoidi, o deboli avventurieri. ...una città ...mmrghhhh Varg aggrottò le sopracciglia e rilasciò parte del gas che si era accumulato nel suo intestino. Una cosa in effetti gli mancava: una femmina, o quantomeno un elfo... era stufo di doversi accontentare di animali per appagare il proprio vorace appetito sessuale. Varg si alzò, infilò i picconi nella cintura, si avvolse nel pesante mantello di lana, orinò sui cadaveri e lasciò la miniera. Diretto verso la meta. Le mosche, come sempre, lo seguirono. Per evidenti ragioni, sceglierei il marrone come colore per Varg... [Arohn hai ricevuto la mia scheda sistemata? ]
Arohn Inviato 21 Dicembre 2006 Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 O.O ODDIO... Ma sei n'animale!!! PERFINO EURK era meno animale di te!!! ODDIO!!!! NON OSO IMMAGINARE CHE FARAI SE TROVI L'ELFA!!!! (il pg di restless) Vediamo, ci sarà da divertirsi. Entro le 6 Avvio le due sessioni.
Gilgamesh Inviato 21 Dicembre 2006 Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 O.O ODDIO... Ma sei n'animale!!! PERFINO EURK era meno animale di te!!! ODDIO!!!! NON OSO IMMAGINARE CHE FARAI SE TROVI L'ELFA!!!! (il pg di restless) Ma Minokin non ti aveva detto nulla? :D E poi 'Seviel la vergine' non è il PG di Cor3y? E non dimentichiamo il paladino di Tyr di Primo Cavaliere... che gruppo fantastico! 8) Rinnovo la domanda: ma la scheda l'hai ricevuta? E soprattutto: si faranno PX con il PbF?
Cor3y Inviato 21 Dicembre 2006 Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 si, è il mio Seviel bhe, ci sarà da divertirsi! =)
Arohn Inviato 21 Dicembre 2006 Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 Ma Minokin non ti aveva detto nulla? :D E poi 'Seviel la vergine' non è il PG di Cor3y? E non dimentichiamo il paladino di Tyr di Primo Cavaliere... che gruppo fantastico! 8) Rinnovo la domanda: ma la scheda l'hai ricevuta? E soprattutto: si faranno PX con il PbF? Per il paladino io attendo ancora che mi dia direttive sul A dove si trova, B perchè è a upr cormr. so cose che non posso decidere io. ^^ Per i PX per PbF dovreste chiedere ai miei superiori, io ve li darei volentieri. Mi è arrivata la scheda che hai scritto tu gilga, ma preferirei che mi riempissi quella che ho messo a disposizione online qualche post fa.
Arohn Inviato 21 Dicembre 2006 Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 Mi sto finendo di preparare le ultimissime cose. ora però ho le prove col coro per il concerto di natale. appena torno posto. pazientate miei prodi.
SteelRage Inviato 21 Dicembre 2006 Autore Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 Si tratta di una quest esattamente come tutte le altre su Alar, solo che si gioca sul forum. Arohn è il vostro DM. è in contatto tramite me con il resto dello "staff", quindi tutti i PX, oggetti, maledizioni che deciderà di darvi vi accompagneranno per tutte le avventure successive su Alar (sia che continuiate a giocare via forum, sia che lo facciate via mail, sia che lo facciate in maniera ibrida chat+mail o chat+forum). Mi scuso se la cosa può non esser risultata chiara fin dall'inizio ed possa aver generato incomprensioni (eppure da qualche parte sono certo di averlo scritto ).
Minokin Inviato 21 Dicembre 2006 Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 Ma Minokin non ti aveva detto nulla? :D No Anzi approfitto per fare gli auguri ad Arhon per riuscire a gestire il PG di Gilga :D
Arohn Inviato 21 Dicembre 2006 Segnala Inviato 21 Dicembre 2006 è così terribile?? naaa ma dai me la caverò... SPERO... c'è da dire che mi pare di capire che se lo gestisco sono un DM decente
khamul182 Inviato 22 Dicembre 2006 Segnala Inviato 22 Dicembre 2006 Ciao Arohn io attendo ancora risposte su cosa, come e quando modificare, non sò se per te è un problema :|ti ho aggiunto a msn all'1:20!!! cmq il mio piggì è un umano mago M
Arohn Inviato 22 Dicembre 2006 Segnala Inviato 22 Dicembre 2006 Dovresti postarlo qui. con le modalità descritte a inizio thread. thx.
Primo Cavaliere Inviato 22 Dicembre 2006 Segnala Inviato 22 Dicembre 2006 Fa freddo, un gelo strisciante che ti afferra lentamente dalle estremità e lotta per arrivarti dritto al cuore. Lo senti soprattutto quanto stai immobile, quando stai di guardia sulle mura della fortezza di Druisandor. "Ci è giunta una richiesta di assistenza dalla Fortezza di Druisandor" mi disse il mio tutore Sir Ector, "noi paladini di Tyr manderemo un drappello per aiutarli a mandare avanti la fortezza. Il capitano mi ha consigliato di dirtelo, perchè sarebbe per te una buona occasione per vedere un po' di mondo e fare una vera esperienza militare." Emozionato all'idea che mi permettessero di allontanarmi dal Tempio di Tyr, accettai subito la proposta. La fortezza di Druisandor ve la possono descrivere, anche in dettaglio, ma viverci, prestare servizio tra le sue possenti mura è un'esperienza che si può comprendere solo quando la si prova sulla propria pelle. Sarebbe come tentare di spiegare la forgiatura e il calore della fornace a chi non ha mai tenuto in mano un martello, o indossato il pesante grembiule del fabbro ferraio. Avevo freddo quella notte e cercavo di scacciarlo muovendomi avanti e indietro sulla torre di guardia, perlustrando con cura lo spazio ai piedi delle mura possenti. Nutrivo dei dubbi sull'utilità del mio stare di guardia in quel punto, mi pareva la parte della fortezza più inaccessibile, ma erano gli ordini, e gli ordini si rispettano. Ero in cima alla Torre Nord e aspettavo le prime luci dell'alba. Qui inizia il fatto, mi hanno interrogato molte volte, cercando di carpire ogni menzogna, ma non potrei mai mentire ed alla fine lo hanno dovuto ammettere. All'improvviso ho scorto in lontananza una luce, una vaga forma che volava rapida più del vento verso la torre. Un falco? Una stella cadente? "Tyr, possente signore della Giustizia, aiuta il tuo umile servitore" ho pregato con fervore afferrando con la mano guantata il suo simbolo sacro. La luce rossastra si avvicina vertiginosamente da nord, scintilla, si agita e muta forma più volte e diviene una bilancia posta in equilibrio su un martello da guerra. Cado in ginocchio mentre il simbolo sacro diventa incandescente. Ho mostrato al Capitano della Fortezza il segno lasciato sul guanto destro e sulla mano. La luce rimane sospesa sopra di me per qualche istante, quindi con una scia scintillante di fuoco rossastro svanisce verso il nord. Ho capito, anzi ho creduto di capire la mia missione: devo recarmi a nord, nelle Terre Fredde, possa Tyr il Mancino guidare i miei passi! Dopo alcune settimane, mi hanno dato il permesso di partire. Il Capitano in persona mi ha suggerito di raggiungere un'antichissima città di gnomi, Upr-Corm. Ho deciso che seguirò il suo consiglio, ma soprattutto cercherò di cogliere i segni del mio Signore Tyr. Ho viaggiato a lungo nel gelo di queste terre, a cui non potevano dare un nome migliore. Un pastore, ieri, mi ha detto che in un altro paio di giorni, dovrei raggiungere la città che cerco. Tyr mi ha accompagnato sino a qui, nulla di spiacevole mi è accaduto e, nonostante la stanchezza per il lungo viaggio, sono lieto che le mie preghiere siano state esaudite. Tra poco sarò a Upr-Corm, non so bene quale sia lo scopo della mia missione. Che la luce di Tyr mi accompagni!
khandra Inviato 22 Dicembre 2006 Segnala Inviato 22 Dicembre 2006 aah che schifo fa Varg! Mi ero dimenticata quando fosse lurido e volgare. Arohn un grossissimo in bocca al lupo. Non c'è dubbio che se masterizzi Varg sei un buon DM o muori nel tentativo di farlo... ihihihihihihi
Arohn Inviato 22 Dicembre 2006 Segnala Inviato 22 Dicembre 2006 Fa freddo, un gelo strisciante che ti afferra lentamente dalle estremità e lotta per arrivarti dritto al cuore. Lo senti soprattutto quanto stai immobile, quando stai di guardia sulle mura della fortezza di Druisandor. "Ci è giunta una richiesta di assistenza dalla Fortezza di Druisandor" mi disse il mio tutore Sir Ector, "noi paladini di Tyr manderemo un drappello per aiutarli a mandare avanti la fortezza. Il capitano mi ha consigliato di dirtelo, perchè sarebbe per te una buona occasione per vedere un po' di mondo e fare una vera esperienza militare." Emozionato all'idea che mi permettessero di allontanarmi dal Tempio di Tyr, accettai subito la proposta. La fortezza di Druisandor ve la possono descrivere, anche in dettaglio, ma viverci, prestare servizio tra le sue possenti mura è un'esperienza che si può comprendere solo quando la si prova sulla propria pelle. Sarebbe come tentare di spiegare la forgiatura e il calore della fornace a chi non ha mai tenuto in mano un martello, o indossato il pesante grembiule del fabbro ferraio. Avevo freddo quella notte e cercavo di scacciarlo muovendomi avanti e indietro sulla torre di guardia, perlustrando con cura lo spazio ai piedi delle mura possenti. Nutrivo dei dubbi sull'utilità del mio stare di guardia in quel punto, mi pareva la parte della fortezza più inaccessibile, ma erano gli ordini, e gli ordini si rispettano. Ero in cima alla Torre Nord e aspettavo le prime luci dell'alba. Qui inizia il fatto, mi hanno interrogato molte volte, cercando di carpire ogni menzogna, ma non potrei mai mentire ed alla fine lo hanno dovuto ammettere. All'improvviso ho scorto in lontananza una luce, una vaga forma che volava rapida più del vento verso la torre. Un falco? Una stella cadente? "Tyr, possente signore della Giustizia, aiuta il tuo umile servitore" ho pregato con fervore afferrando con la mano guantata il suo simbolo sacro. La luce rossastra si avvicina vertiginosamente da nord, scintilla, si agita e muta forma più volte e diviene una bilancia posta in equilibrio su un martello da guerra. Cado in ginocchio mentre il simbolo sacro diventa incandescente. Ho mostrato al Capitano della Fortezza il segno lasciato sul guanto destro e sulla mano. La luce rimane sospesa sopra di me per qualche istante, quindi con una scia scintillante di fuoco rossastro svanisce verso il nord. Ho capito, anzi ho creduto di capire la mia missione: devo recarmi a nord, nelle Terre Fredde, possa Tyr il Mancino guidare i miei passi! Dopo alcune settimane, mi hanno dato il permesso di partire. Il Capitano in persona mi ha suggerito di raggiungere un'antichissima città di gnomi, Upr-Corm. Ho deciso che seguirò il suo consiglio, ma soprattutto cercherò di cogliere i segni del mio Signore Tyr. Ho viaggiato a lungo nel gelo di queste terre, a cui non potevano dare un nome migliore. Un pastore, ieri, mi ha detto che in un altro paio di giorni, dovrei raggiungere la città che cerco. Tyr mi ha accompagnato sino a qui, nulla di spiacevole mi è accaduto e, nonostante la stanchezza per il lungo viaggio, sono lieto che le mie preghiere siano state esaudite. Tra poco sarò a Upr-Corm, non so bene quale sia lo scopo della mia missione. Che la luce di Tyr mi accompagni! Sono mortificato, ma per causa di forza maggiore è impossibile che tu parta dalla fortezza di druisandor... ti devo chiedere di cambiare ubicazione di partenza. Davvero spiacente.
SteelRage Inviato 22 Dicembre 2006 Autore Segnala Inviato 22 Dicembre 2006 A seguito di vari eventi (che forse conoscerai man mano che imparerai a conoscere la storia Alariana), Eleute è un posto maledetto, con una nebbia assassina (in cui anche il paladino Gaelar ha perso la vita durante una quest) e tante altre amenità. Un personaggio all'inizio della sua carriera è praticamente sicuro che ci lascerebbe le penne e anche gli avventurieri più stagionati ci penserebbero su un bel po', prima di partire. Mi dispiace che le informazioni sul sito non siano state aggiornate; aggiungo alla TODO list
Arohn Inviato 22 Dicembre 2006 Segnala Inviato 22 Dicembre 2006 tuttavia, il bg va benissimo. è solo da cambiare la città di partenza.
khamul182 Inviato 23 Dicembre 2006 Segnala Inviato 23 Dicembre 2006 Nome: Awnik Cognome: Soprannome: Restless Sesso: Maschio Razza: Umano Classe: Mago Livello: 1 Allineamento: Caotico Neutrale Tratti caratteristici: Età: 21 anni Altezza: 187 cm. Peso: 80 kg. Occhi: Neri Capelli: Neri Caratteristiche: Forza: 8 Destrezza: 14 Costituzione: 14 Intelligenza: 18 Saggezza: 10 Carisma: 10 Descrizione: Restless, ormai questo è il suo nome, ha due modi di presentarsi alle persone. Quando viaggia o quando arriva in una città è sempre avvolto nella sua cappa nera, che nasconde neri occhi lucenti e corti capelli corvini. Quando ritiene di essere a suo agio invece la cappa cede il posto ad aviti da viaggiatore sempre ben tenuti e puliti. il suo umore determina l'affabilità con le persone, ma in genere è schivo e sfiducioso nei confronti del prossimo, difatti punta più a giostare le persone a suo piacimento e per i suoi fini piuttosto che affidarsi a loro. Leggenda: DAI DIARI DI Awnik “RESTLESS” 30 Hammer 1400 – lettere non spedite. Mio fedele amico Drakil, è triste che ti debba salutare con una scarna e fredda lettera, ma non posso fare altrimenti giacché voglio che tu sappia il motivo per il quale non sono presente fuori a giocare da diversi mesi ormai… Sarò chiaro e conciso, di fatti suppongo tu non sappia ancora leggere, e questa piccola lettera rigata dalle lacrime di un fanciullo non arriverà direttamente alle tue mani ma passerà a te attraverso qualche anima pia che avrà il tempo di leggertela… Era l’equinozio d’autunno, il giorno del mio sesto compleanno, caro Drakil, in questa gioviale ricorrenza della fine del Fructidor e l’inizio del Vendèmiaire ci si adoperava per la messa in scena di una magistrale festa del gran raccolto di fine mese… Ricordi ancora com’era bello guardare i trucchetti pirotecnici del mago del castello di Altarn che il mio “buon” padre pagava bei soldi per il sollazzo pubblico, e ricordi ancor meglio quando con i nostri molteplici e futili giochi ci conducevano aldilà delle mura di cinta fino al limitare di Bosco Nebbioso, e quelle due lucenti armature usavano portarci di peso all’uscio della porta di casa per la sonora strigliata dei nostri? Beh… purtroppo per me questi sono e rimarranno solo ricordi perché da quel giorno di 21 Eleint la mia vita cessò di esistere, la mia fanciullezza, il mio godere di ogni minima volubilità svanì per sempre, quando mio padre, che ora sono solito chiamare “tyrannique”, mi lasciò da solo e al freddo davanti ad una buia porta di legno grande almeno 16 piedi... speravo fosse solo un tentativo un po’ brusco di sedare le mie puerili ribellioni alla sua autorità, ma così non fu… Presto scoprii che dietro quella porta si ergeva una altrettanto buia torre, sono certo che ricorderai della sua esistenza, Fingulfin era avvezzo a parlarne prima di dare inizio al suo spettacolino per la corte dello zio Altarn, ebbene si, l’oscura torre dei maghi dell’est… Purtroppo per la mia costituzione, questa torre è così oscura e tenebrosa come ce la descriveva, so per certo che ogni violazione dei segreti di questa torre porterebbe a certa morte, quindi non usciranno dalla mia piuma altre impaurite parole su di essa… Ora caro il mio Drakil, sono stanco di tediarti con le vaporose chiacchiere sulla mia vita, devo tornare a posare gli occhi sui miei stanchi e voluminosi tomi, l’ora è tarda ed il mio svago è terminato. Post Scriptum: Passerò i prossimi quindici anni qui… Awnik Scofield figlio del conte reggente di Mirrorwin […] 30 Hammer 1410 – oscura motivazione. Sono passati 10 lunghi anni ed io, da povero indeciso quale sono, continuo a scriverti ogni anno in questa ricorrenza, missive che non ti spedirò mai… Cosa che ora rimpiango alquanto. La decisione di rimanere solo con il mio odio e le mie paure fu presa dal bambino giunto in queste torri quasi in fasce, sradicato da tutto ciò che era suo, estirpato da tutto ciò che amava, divelto dalla sua felicità bambinesca… Ora che ho raggiunto l’età matura per un uomo, i miei ottimi insegnanti hanno fatto di me un apprendista… Non avevi sognato sempre di divenire un mago potente, caro il mio ormai dimenticato Drakil? Si… già ti figuro, alto, scolpito, buon danzatore, promesso a qualche giovin donzella sgallettante con la quale dividerai la tua vita fino al resto dei tuoi giorni… Questo ormai non m’importa più… o forse si? Perché ti scrivo ancora, o meglio indirizzo le mie odiose lettere, undici fin’ora, ad un bimbo ormai cresciuto che sono sicuro non serberà alcun ricordo di una verde età vissuta insieme… Tra esattamente cinque anni sarò fuori da questa torre e tornerò a dirne quattro ai miei carissimi parenti… Secondo i calcoli del magister arcano, Anakko, dovrei uscire dalla mia cella diplomato alla prima cerchia, se apro la mia mente alla conoscenza come ho fatto da fin quando sono arrivato… Suppongo che debba smettere di pensare a te Drakil dato che sei l’unico appiglio che mi permette di continuare a pensare che ci sia un collegamento tra di me e la vita fuori da questa cella, da queste mura, dal mio piccolo inferno della conoscenza… Grazie alle mie doti ora riesco a parlare ben 4 lingue oltre a quella che conosciamo tutti, e presto saprò utilizzare il mio liber magistri, e potrò scriverci incantesimi di innata potenza… Molte volte ho tentato di immaginare un mio ritorno al castello, ogni minimo incontro con ciascuno dei vassalli di mio padre, con ogni servitore, con ogni singolo parente… Ricorderanno e riconosceranno in me il bambino che 10 anni fa scorazzava per le terre dei contadini baloccando e deridendo chiunque osava frapporsi fra lui e il sollazzo? Chiederanno loro perdono per la triste sorte attribuitami? Per il brusco cambiamento subito? Per l’enorme torto che mi è stato fatto? Un odio radicato e insediato nel profondo, avallato nel mio cuore per ogni persona o entità che osa essere felice a mie spese… Già… glaciali e asciutte parole, tuttavia solo parole finora… Nella maggior parte dei miei notturni pensieri il mio alter ego post ore di luce riesce a canalizzare il suo immenso odio incendiando le sconfinate distese di grano circondanti il castello, male gratuito e non finalizzato a colpire qualcuno, un puro sfogo se vogliamo definirlo, sebbene il solo immaginarlo mi tiene, per ora, a fermo. Un interrogativo ora invade le mie riflessioni… riuscirò a mantenere saldi i miei nervi una volta uscito di qui? O la mia rabbia sarà tale da distruggere chiunque apparirà sul mio cammino? Ho da svelarti dei segreti… Il mio sogno più fasto, quello che mi permette di svegliarmi con un largo sorriso impresso sul mio volto, lo troverai banale lo so, lo scoppiettare del fuoco si spande nell’area, urla disumane di dolore e sofferenza coprono appena il crepitare dei corpi brucianti al suolo, terra bruciata, una piccola cittadina rasa al suolo dalla potente e devastante follia di quelle fiamme… il lungo spasmo di una ragazzina viene coperto da una fredda ma sonora risata, la sento soggiogare il mio corpo, conquistare il mio cervello, invadere il più profondo del mio cuore, penetrarmi all’interno fin dentro la mia anima, o di quel che ne resta, e poi finalmente la vedo… una donna, o almeno una figura con le sue sembianze… Immersa totalmente in una cappa nera lascia intravedere le sue spiccate forme femminili e alcune ciocche bianche si muovono al vento quasi a ritmo con lo scoppiettare del fuoco… Rimango a fissarla come uno spettatore ammirato da una distanza non tanto ravvicinata, mi alieno totalmente da tutto quel massacro per concentrarmi solo su questa figura che mi incanta… Dopo alcuni minuti, o forse ore, la risata si placa e cede il passo ad un’armoniosa voce, che sillaba da quella labbra nere come la pece poche semplici parole, che tuttavia rimangono scolpite a caldo per alcune ore nella mia mente… “Un giorno questo sarai tu…”. L’ora è tarda e devo riversare la mia attenzione sui miei polverosi e affaticati tomi, sperando e bramando ardentemente risposte… Awnik Scofield il cultore del fuoco […] 30 Hammer 1415 – l’inizio della fine. Ho preso una decisione, raccogliere tutte le mie lettere in un diario, una sottospecie di sfogo per placare e imparare a canalizzare la mia rabbia… Questo è il mio ultimo giorno in quella che ormai è diventata la mia casa. La mia “retta” è stata pagata fino a questo preciso giorno. Che strana coincidenza che sia proprio il giorno stesso nel quale 15 anni fa ho cominciato questa stentata corrispondenza di missive mai spedite con un fantasma del mio passato che presto, o tardi, svanirà… Di fatti questa sarà l’ultimo sfogo in forma di lettera, ho pensato che sia inutile scrivere missive che non spedirò mai. Parlando d’altro posso esprimere il mio gaudio per aver scritto ben 5 pergamene di incantesimi, inoltre il magister in persona mi ha consegnato una delle sue piume personali in segno di commiato e di dispiacere per il mio allontanamento dalle torri. Non posso non dire che sia orgoglioso del nuovo potere che alberga nel mio corpo e scorre nelle mie vene, una scossa elettrica sembra pervadere questa piuma mentre scrivo quest’ultima lettera per chiudere definitivamente con il mio passato… Avevo pensato di cambiare nome e assumere l’appellativo che mi avevano assegnato i miei maestri e gli altri accoliti, ossia Restless il senza sonno, forse perché fin quando si trattava di studiare nuovi incantesimi e non di mandarli a memoria riuscivo per ben 3 giorni a stare chino sui pesanti e polverosi tomi per studiare… Ormai ho preso nota e fatto tesoro i numerosi insegnamenti dei miei maestri: Ayleen, una delle maestre del sapere più giovani di tutto il mondo, ci ha spiegato che per preparare i nostri incantesimi al di fuori della torre l’ambiente che ci circonda deve essere privo di distrazioni palesi, ossia un combattimento, dei rumori forti, piaghe o ferite gravi. Nyob, un anziano e potente mago che era avvezzo alla lettura arcana, spiega che nel mondo ci sono numerosissimi incantesimi, libri di maghi antichi, sigilli arcani, e per leggere e decifrare uno scritto arcano di un altro mago si deve ricorrere a tutto il sapere, le conoscenze e le nozioni ereditate dal profondo impegno nello studio durante gli anni di accademia. Il messo è appena arrivato, è ora di riporre tutte le mie cose, il mio libro, un pennino, una piuma, un paio di pergamene,ed una tunica, qui ci vorrebbe una sonora risata, questi sarebbero gli averi di un figlio di un conte? presto non sarà più così… io bramo ben altro adesso, non soldi e denaro, ma aspiro a qualcosa di più, qualcosa che fin ora solo nei sogni mi figuro di ottenere… il potere. Awnik "Restless" Il futuro erede 31 Hammer 1415 – Festa di mezz’inverno. Raccontare il viaggio al palazzo sarebbe futile e tanto meno raccontare la fredda e scarna accoglienza ricevuta al palazzo… Un bacio da mia madre, un abbraccio da mio padre, un “benvenuto fratellone” dallo sconosciuto parente che sembra avere all’incirca 14 anni, il nuovo figlio… il sostituto… il nuovo erede diciamo… questo sempre secondo loro… e qui ci vorrebbe la mia risata preferita, la mia risata delle visioni oniriche… Se mai esistesse una donna simile a quella dovrà essere mia… posso dirti solo una cosa, ho a disposizione nella mia stanza un piccolo laboratorio alchemico, ovviamente senza materiale alcuno… ho la possibilità di affinare le mie doti magiche in questo grande castello… l’odio che è radicato in me inizia a canalizzarsi in un subdolo piano che coinvolgerà tutta la mia presunta famiglia… tornando alle banalità, oggi è un giorno fasto per il popolino, oggi è la festa di mezz’inverno, una sorta di scambio di doni e grandi festeggiamenti, sarà il momento ideale per ottenere un bel po’ di informazioni sull’andamento della contea e sapere se i fondi monetari languono o sono ben saturi. Dopo questa breve anticipazione, diciamo il preludio alla conquista della contea finisce qui, inizio a prepararmi per l’imminente festa e a immischiarmi, sebbene controvoglia tra i popolani… A presto mio liber commissorum… Awnik "Restless" Il futuro erede 5 Althuriak 1415 – Preparativi parte I. Splendido, semplicemente magnifico, il conte ha alzato le tasse e c’è un malcontento generale, in più le casse della contea sono rimpinguate dalle imposte ritirate a metà del mese scorso. Il mio piano inizia a delinearsi, ci sono svariate ancelle al palazzo, molte di più di quanto ne potessi ricordare, e questo potrebbe tornare a mio favore… sono già iniziati i preparativi per il compleanno di mia cara madre… gli invitati saranno molti e il mio piano dovrà essere pronto per allora, perché sarà in quel momento nel quale colpirò… ho solo 22 giorni, l’ora è tarda e devo ancora architettare una scusa buona per uscire così tardi… A presto mio liber commissorum… Awnik "Restless" Il futuro erede 13 Althuriak 1415 – Preparativi parte II. La fortuna vuole che io abbia a disposizione di un decimo delle casse dei beni di mio padre da spendere a mio piacimento, ho molte informazioni, molti materiali, manca solo un ultimo tassello… Ora ti spiegherò tutto, la contea è molto grande, e un decimo delle sue casse da spendere a mio piacimento corrispondono ad un immensa fortuna per chiunque altro, fino ad ora le monete di platino erano solo una figura su degli enormi libri ingialliti, ora ne possiedo un intero baule, guarda caso ci sono ancelle che insistono per “aiutarmi a fare il bagno”, il potere dei soldi, hahahahaha. Tuttavia fanno parte del mio piano, non ne sono sicuro ma ricordo di aver letto sul “De veneni” di alcuni particolari veleni incolori e letali, ho nel mio libro un incantesimo che permette di rendere più che amichevole nei miei confronti una persona per svariato tempo, mi manca solo trovare una persona che riesca a consegnarmi questo veleno entro una settimana e a perfezionare le mie idee… Dopo essermi spremuto le meningi per più di 2 ore credo di ricordare qualcosa… “Acquagialla”: Il veleno si ricava distillando estratti di rare erbe aromatiche e mischiandole con polvere sulfurea e poi aggiungendo del veleno di Viverna, il risultato, nonostante il nome è un liquido perfettamente cristallino, quasi del tutto indistinguibile dall’acqua distillata, il veleno allo stato puro è innocuo e si “attiva” solo con acqua. Direi che è perfetto per i miei scopi… il bagno m’attende, devo riuscire a conquistare la fiducia di due persone in una settimana, un compito alquanto arduo, ma in prospettiva delle possibilità che mi può dare ritengo che il gioco valga la candela… ancora una volta ti porto i miei saluti… A presto mio liber commissorum… Awnik "Restless" Il futuro erede 15 Althuriak 1415 – Preparativi parte III. Ancora una volta la buona sorte, che sembrava avermi escluso dal suo club privato, mi ha accolto tra le sue splendide braccia, un ancella sembra essersi “innamorata” di me, come se non sapessi che tutto ciò che brama sono le mie tasche piene di denari, la via mi si è ancor più aperta… presto avrò ben più di questo, presto potrò aspirare a ben più di un semplice baule di monete, ma alla vendetta e al potere… ora ti lascio benché bramerei star qui a descrivere dettagliatamente i miei piani ben architettati, tuttavia devo attuarne una parte… la fiducia di un uomo si ottiene col tempo, la fiducia di un’ancella, con il denaro e con tante voluminose e gentil parole, e per mia fortuna, dispongo di entrambe… A presto mio liber commissorum… Awnik "Restless" Il futuro erede 17 Althuriak 1415 – Preparativi parte IV. La ricerca è più ardua di quanto mi aspettavo, questa “Acquagialla” sembra essere sì un veleno comune, ma non reperibile al primo venuto… I locali malfamati di questa cittadella non fanno concessioni ai “forestieri” né tanto meno a sconosciuti, dietro le quinte ci sarà un organizzazione di burattinai che muove come marionette i piccoli fornitori? Devo arrivare più a fondo possibile, ho solo altri 10 giorni… Per quanto riguarda Lorinna, questo è il suo nome, “l’affare” sembra concluso e andato a termine. Purtroppo devo utilizzare i miei giorni rimanenti per scoprire ed eventualmente infiltrarmi in questa organizzazione… è una lotta contro il tempo… ma la brama di potere e di vendetta pompa adrenalina in ogni minima parte del mio corpo, ed io ne sono letteralmente elettrizzato e conquistato… Ora scappo, i bassifondi mi attendono… A presto mio liber commissorum… Awnik "Restless" Il futuro erede
khamul182 Inviato 23 Dicembre 2006 Segnala Inviato 23 Dicembre 2006 24 Althuriak 1415 – Preparativi parte V. I lupi di Trademeet, “i suoi servigi saranno molto utili alla nostra organizzazione signor Restless, il nostro “modesto” arsenale è a sua disposizione, rispettando i limiti si intende…” “Ah dimenticavo, se intende prendere quella boccetta, dovrà innanzitutto soddisfare una piccola richiesta, avremmo intenzione di rapire delle persone vicine alla famiglia del conte reggente, dato che sembri in gamba potresti aggiungerti al gruppo che sta per colpire i Moonshade, i dettagli ti saranno spiegati da loro… Ora dimmi, sei fuori e quindi rinuncerai alla boccetta tanto agognata oppure accetterai lo scambio proposto? “più o meno equo” si intende.” Gelo… Gelo in ogni parte del mio corpo… Non c’era solo una piccola organizzazione di un paio di persone a capo dei bassifondi, bensì una vero gruppo criminoso… e soprattutto… la causa del mio affanno e ripensamento è ricondotta al fatto che loro vogliono attaccare una famiglia vicino a quella del conte… la famiglia di Drakil… un rumore assordante mi invade i pensieri, urli senza senso mi si figurano davanti come immagini in continuo movimento mentre chiudo con forza gli occhi improvvisamente vedo un bambino correre verso di me, è inseguito da due ombre scure, il bambino ora giace a terra, i suoi vestiti sono bruciati, il suo corpo straziato da punte di frecce, la puzza di carne bruciata invade le mie narici non distinguo il vero dal falso, la realtà dall’immaginazione una porta si apre, mi giro di scatto, non c’è nessuno… chiudo gli occhi, o forse li riapro una donna è davanti a me, mi guarda, mi fissa, la vedo o la immagino? Mi prende per mano e mi spinge sul letto dolcemente ma con forza… Sogno o son desto? I suoi capelli sono bianchi, non un bianco argenteo e spento come gran parte dei miei maestri alle torri, ma di un bianco acceso, che risalta su quello splendido viso color dell’ebano, mi bacia, mi toglie i vestiti e quasi contemporaneamente toglie i suoi… è reale tutto ciò? Non riesco a reagire, non riesco a muovere un muscolo, poco male… è lei che fa tutto, si erge sopra di me, e inizia ad ansimare mentre muove sinuosamente il bacino, salendo e dolcemente scendendo, rende uniti i nostri due corpi… Ora mi è tutto chiaro… sto sognando… non può essere vero tale piacere, né figurato, tanto meno descritto, semplicemente so che non può essere reale, vorrei non svegliarmi mai da questo sogno, o qualunque cosa sia… Ad un tratto un rumore, una voce, mi riporta all’attenzione “è stato bello vero Awnik?” apro gli occhi finalmente, ne sono certo ora, nulla era come sembrava, ora vedo, ora realizzo che tutto quello che ho provato era reale, ma non era la donna oscura dei miei sogni ad arrecarmelo, era Lorinna, una furia esplode dentro di me, non rispondo, abbozzo un simil sorriso, prendo il mio libro, prendo te, caro il mio liber commissorum, e con un rapido gesto simile ad un inchino mi congedo dalla sconosciuta vestendomi in tutta fretta per arrivare a sedermi sotto un albero e scrivere tutto questo… sono un po’ più calmo, ora con cognizione di causa posso finalmente affermare di aver visto la donna dei miei sogni… una drow, una splendida drow… chissà se nelle grandi città “salgono in superficie” questi dannati e malevoli esseri sono abituati a farsi vedere… tornando alle banalità, pensandoci meglio ritengo opportuno inviare fiori o un qualunque vezzo a quella stupida ragazza per non mandare a monte il mio piano… Tutto ciò mi ha reso chiaro la mia natura, ho preso una decisione… mi unirò a quella gilda e porterò a fine il mio piano… mi distaccherò dalla mia vita qui per viaggiare in una grande città vivendone un altra, finalmente libera dalle corrosioni dell’odio e del logoramento della vendetta… Quindi ti lascio, vado a fare questa futile, tanto meno idiota commissione per renderla felice e tranquilla… A presto mio liber commissorum… Post Scriptum. Dimenticavo… la “missione” è domani… Awnik "Restless" Il futuro erede 25 Althuriak 1415 – Preparativi parte VI. Le mie capacità magiche, anche se molto elementari, mi hanno reso molto considerato in questa “brigata”, il rampollo dei Moonshade è così diverso da quando l’ho lasciato… ora è un vigliacco impaurito, tuttavia si mostra come un presuntuoso esserino… esserino per modo di dire, dato che il suo peso si conta sopra le 200 libbre… Se devo dirtelo nessuno ha opposto una resistenza considerevole, sono state necessarie solo le morti di 4 guardie all’entrata del maniero, e dato che ricordavo la camera di Drakil non è stato necessario fare irruzione (ovviamente non ho fatto notare di conoscere la zona…) , ma è bastato agire d’astuzia e rapidità… il sequestrato si trova in uno sgabuzzino, nella sede di questi villici, e ha smesso di urlare circa 10 minuti fa… ora ho il mio veleno, la piena riconoscenza, (non direi mai fiducia, perché la fiducia di un ladro non si otterrà con un semplice compito ma ci vorrà ben oltre) l’amore, se così possiamo dire, di una stupida e volubile ancella, (ottenuto con un anello che equivale probabilmente a tre redditi annui di quel contadinotto di suo padre…). Volubilità che ora non mi importano, il mio piano ha due giorni di puro perfezionamento e quindi ti lascio come sempre per studiare più a fondo… A presto mio liber commissorum … Post Scriptum. (La sto prendendo come un abitudine? ) dimenticavo di dirti una cosa importante… se entro domani non sarà pagato il riscatto Drakil verrà ucciso… Awnik "Restless" Il futuro erede 26 Althuriak 1415 – Preparativi parte VII. Una parte di me ha abbandonato il mio corpo, una parte molto importante… Mi sento diverso, cambiato, difforme… Tuttavia libero, libero da una schiavitù mentale che mi legava alla figura di un amico proiettata nella mia mente, occlusioni mentali che non potevo più sopportare, restrizioni che stringevano obbligando in una morsa il mio essere, ora finalmente potrò essere me stesso, per una volta i miei atti non sono stati compiuti dalla parte oscura di me, ma sono stati compiuti da me in prima persona… Ora ti spiego… Sono sempre prolisso nelle descrizioni dei sentimenti, come avrai già notato, ma stavolta intendo arrivare al punto subito, dato che gli impegni mi hanno sommerso tanto da arrivare fin sopra il mio collo… Come quasi ogni giorno mi sono recato alla base dei miei “diciamo colleghi” per confermare l’avvenuto scambio, ma non tutto è andato come doveva… diciamo che il mio “compito” non era ancora finito… Non ho mai fatto una cosa del genere, e se devo dirti la verità, sul momento non ci ho pensato più di due volte… Avrai intuito quale era il mio compito caro il mio liber commissorum… Entrato nello sgabuzzino, ho dovuto dare una notizia, tutt’altro che piacevole al mio ex-caro-migliore-amico… la sua morte era prossima… I suoi beneamati genitori, hanno deciso che il riscatto era troppo alto e a muovere per una soluzione bellica appena ricevuta la notizia della dipartita del loro caro e ormai compianto figliolo… la cosa fin qui sembra normale e del tutto aspettata come vedi, ma quello che leggerai adesso ti giungerà del tutto nuovo… Il capo, colui che dice di chiamarsi Blackwolf, decide, a mo’ di un ennesima prova della mia fedeltà nei suoi confronti ,e in quelli della sua gilda, di commissionarmi il compito di torturare a morte il rampollo dei Moonshade e successivamente di dare disposizioni per una futura imboscata con successiva presa di potere sulla cittadina… Non posso rivelargli chi sono e cosa ho in mente di fare domani... comunque tornando a noi… entrato nello sgabuzzino ho scoperto che Drakil era riuscito a togliersi il bavaglio mordendolo e riuscendolo a strappare, abituato a mangiare molto, avrà la mascella forte… appena entro accendo un altro paio di lanterne mentre volano biechi insulti nei miei confronti… non preoccuparti avrò presto la mia rivincita… il grasso maledetto maiale inizia a scalciare e a divincolarsi e dimenandosi vedendo in me una possibile chiave per la sua futura fuga… sporco bastardo osa rivolgersi a me dopo quello che mi ha fatto… dato che finalmente si è reso conto che nonostante la sua massa non potrà mai muoversi da quello stupido “trono di legno” inizia a corrompermi profondendo vane promesse e quanto più denaro possa mai aver visto nella sua agiatissima vita… non sai chi sono altrimenti non ti rivolgeresti a me così… presi una decisione prima di pronunciare l’incantesimo che l’avrebbe mutilato e successivamente ucciso, decido di togliermi il cappuccio e per la prima volta mostrare il mio volto in quella sede… cosa grida? Cosa voglio? Cosa speravo di ottenere? ovviamente non mi riconobbe e continuò a definirmi “sporco villico”, a profondere affermazioni come “non osare toccarmi”, “sei la feccia di questa terra”, “esci da qui finché sei in tempo”, “cosa vorresti fare mingherlino come sei…” non penso che se avesse avuto una seconda occasione adesso avrebbe osato insultarmi così apertamente e sfidarmi… mai nessuno più dovrà osare sfidarmi… la collera mi invase le vene penetrando nel più interno di ogni muscolo, sillabai l’incantesimo, tuttavia urlandolo con furore quasi accecante, creai un dardo roteante che lasciai volteggiare intorno la mia mano, ma prima di puntarla contro di lui decisi di pronunciare queste parole “Non sono un villico, nemmeno un codardo, non ho bisogno dei tuoi sporchi tanto meno inesistenti, non faccio parte di questa marmaglia, tu mi conosci bene, o forse conoscevi, io sono Awnik figlio del conte, o quantomeno lo sono stato, tu sei il mio primo passo verso la mia vendetta, il libero sfogo del mio odio verso il mondo intero, la prima persona che muore per la mia mano, tremante, tuttavia decisa a porre fine alla mia precedente e ormai passata vita… le parole sono futili adesso, Drakil Moonshade ti elimino dalla mia mente e dal mio cuore, ti elimino da ogni parte del mio corpo prima di eliminarti da questa terra…” così dicendo puntai la mano verso di lui e il dardo che fino ad allora roteava attorno al mio braccio si fermò per qualche decimo di secondo e si diresse subitamente a perforare il corpo dell’erede dei Moonshade. Uscito in tutta fretta da quella stanza, liquidai con un “ti manderò un biglietto con le mie disponibilità domani notte, certamente prima che sorga il sole” il capo della banda, che mimò un applauso e una sonora risata mentre trotterellava dirigendosi orgoglioso nello sgabuzzino, evitai qualche idiota che di tanto in tanto mi fermava per ottenere dettagli fino ad arrivare al castello… Ora sono qui che ti scrivo, e decido di fermarmi per andare a dormire pensando solo a domani e al termine della mia missione… A presto mio liber commissorum … Awnik "Restless" Il futuro erede 28 Althuriak 1415 – Preparativi parte VIII. Ti scrivo da una locanda di una delle città più grandi di Alar, Adelnor. Non perdo tempo sono ansioso di raccontarti tutti i dettagli, ti racconterò tutta la giornata di ieri, la giornata che mi ha reso una persona diversa, una persona con un identità propria, una persona sotto alcuni aspetti felice, così ha inizio la mia giornata perfetta… Come già avevo stabilito, Lorinna era ad aspettarmi appena fuori dal castello un oretta prima dell’inizio della festa di mia madre, la contessa Scofield, a scopo di soggiogarla utilizzai il mio incantesimo preferito, Charme, le consegnai una brocca di terracotta dalla quale bevve un sorso d’acqua, le dissi che sarebbe davvero molto spiacevole bere acqua prima di aver consegnato questa brocca al tavolo proprio di fronte al conte, alla contessa e ai suoi figli (compreso me), ma che dopo avrei provato vera gioia se subito dopo aver pranzato ne bevesse, dal suo tavolo un boccale intero. Lei mi assicurò che avrebbe fatto tutto ciò che gli avevo chiesto, ma che ora doveva correre a fare i suoi lavori. Mio padre mi aveva precedentemente assicurato, senza averlo dovuto “convincere”, che sarebbe stato felice di aggiungere la mia “fidanzata”, seppure una semplice ancella al tavolo degli invitati, sebbene non al mio fianco, ma come gli assicurai tenevo molto al fatto che fosse presente e mi bastava la sua concessione. Il mio subdolo piano era ormai portato a conclusione quindi prima di prepararmi scrissi un biglietto, per consegnarlo poi in sede ai miei ormai ex-colleghi “in cambio del favore che vi ho fatto oggi, non cercatemi più, dimenticate di avermi visto, perché questo giorno fuggirò da questi luoghi, il favore è grande fidatevi… L’assassinio del conte e della sua intera famiglia ottenuto con inganno… ora il regno sarà di sicuro più facile da “conquistare”, la mia nuova vita ha inizio da ora. Blackwolf mantieni la parola data, non cercarmi mai più, Restless”. Presi dalle casse un sacchetto contenente quante più monete d’oro possibile, te, il mio caro liber commissorum, ed il mio libro degli incantesimi, arrotolai tutto in un sacco contenente anche la mia cappa nera… ero finalmente pronto… Con la scusa del fatto che fosse un regalo per mia madre riuscii a tenere a bada i presenti, la mia ancella aveva già svolto il suo compito e sedeva due tavoli dietro di me, indossava un elegantissimo vestito, quasi mi dispiaceva la sua prematura dipartita… il pranzo fu servito e la tavola apparecchiata, l’acqua finii subito, la sete iniziava ad ardere, la gocciolina che roteava lentamente sui bei calici di cristallo mi faceva bramare la fine di questa messa in scena. Finalmente la brocca finii, come ben sai necessitava altra acqua per essere attivata, il fratello che doveva prendere il mio posto mentre ero in accademia riempii in segno di galanteria il boccale dei miei genitori ed il mio con l’acqua pura prima del suo, i tre bevvero quasi all’unisono e iniziarono a contorcersi, dopo diversi secondi li vidi svenire per poi morire accasciati a terra… Saltai via dal tavolo e gridai “tradimento”, mi recai verso Lorinna, nessuno badò a me, le dissi “il pranzo è finito, sarei felice se tu stessi calma e bevessi un po’ ” , detto questo mi ritrovai fuori dal castello, con il sacco in mano per pronunciare l’incantesimo “Cavalcatura” che mi avrebbe portato prima alla sede dei lupi di Trademeet e successivamente fuori dalla città verso nuovi orizzonti. Il vento mi accarezzava i capelli, una sensazione di freschezza e libertà pervadeva il mio corpo, per la prima volta ero libero da ogni vincolo, avevo realizzato il mio ingegnoso piano… Cavalcai finché non scorsi le mura di questa splendida città e vagai spensierato finché non decisi di fermarmi a questa locanda, riuscii ad addormentarmi quasi subito e adesso di prima mattina, prima meditare sui miei incantesimi ti scrivo, finalmente libero. Penso di rimanere un po’ in questa locanda e quando ne avrò voglia partirò in cerca di avventura, penso che questo sia un lungo arrivederci se non proprio un addio mio liber commissorum… Spero di non aver più bisogno di te…Addio Restless il realizzatore di sogni.
Primo Cavaliere Inviato 27 Dicembre 2006 Segnala Inviato 27 Dicembre 2006 Modificato! Fa freddo, un gelo strisciante che ti afferra lentamente dalle estremità e lotta per arrivarti dritto al cuore. Lo senti soprattutto quanto stai immobile, quando stai di guardia sulle mura del forte di Terra Alta, che esso abbia lo stesso nome del passo vuol dire che nessuno avrebbe mai l'ardire di costruire quassù un villaggio o una rocca, ma solo un piccolo fortino, sorvegliato da una dozzina di uomini, mandati dal meridione, dalla ben più temibile fortezza di Druisandor. "Ci è giunta una richiesta di assistenza dalla Fortezza di Druisandor" mi disse il mio tutore Sir Ector, "noi paladini di Tyr manderemo un drappello per aiutarli a sorvegliare il passo di Terra Alta, lassù hanno costruito un piccolo forte, la scorsa estate. Il capitano mi ha consigliato di dirtelo, perchè sarebbe per te una buona occasione per vedere un po' di mondo e fare una vera esperienza militare." Emozionato all'idea che mi permettessero di allontanarmi dal Tempio di Tyr, accettai subito la proposta. La fortezza di Druisandor ve la possono descrivere, anche in dettaglio, ma viverci, prestare servizio tra le sue possenti mura è un'esperienza che si può comprendere solo quando la si prova sulla propria pelle. Sarebbe come tentare di spiegare la forgiatura e il calore della fornace a chi non ha mai tenuto in mano un martello, o indossato il pesante grembiule del fabbro ferraio. Ma non ebbi modo neppure io di starci a lungo. Dopo neanche un giorno mi affidarono alla compagnia dei Corvi Grigi e mi mandarono con loro a presidiare il forte di Terra Alta. Ricordo che mi scoppiarono tutti a ridere intorno quando chiesi che dimensioni avesse il forte rispetto alla fortezza. Quando arrivammo lassù, mi resi conto di quanto ero stato stupido. Prima di iniziare i turni di guardia, il capitano ci riunì tutti e ci fece un lungo discorso sui pericoli del freddo gelido del passo. Lo ascoltai con cura, ma ero incredulo. Capì tutto la notte successiva... ...Avevo freddo quella notte e cercavo di scacciarlo muovendomi avanti e indietro sulla torre di guardia, perlustrando con cura lo spazio ai piedi delle mura. Nutrivo dei dubbi sull'utilità del mio stare di guardia in quel punto, mi pareva impossibile che qualsiasi creature potesse tentare di attraversare il passo in quella notte così gelida e ventosa, ma erano gli ordini, e gli ordini si rispettano. Ero in cima alla torre rivolta a Nord e aspettavo le prime luci dell'alba. Qui inizia il fatto, mi hanno interrogato molte volte, cercando di carpire ogni menzogna, ma non potrei mai mentire ed alla fine lo hanno dovuto ammettere. All'improvviso ho scorto in lontananza una luce, una vaga forma che volava rapida più del vento verso la torre. Un falco? Una stella cadente? "Tyr, possente signore della Giustizia, aiuta il tuo umile servitore" ho pregato con fervore afferrando con la mano guantata il suo simbolo sacro. La luce rossastra si avvicina vertiginosamente da nord, scintilla, si agita e muta forma più volte e diviene una bilancia posta in equilibrio su un martello da guerra. Cado in ginocchio mentre il simbolo sacro diventa incandescente. Ho mostrato in seguito al Capitano del Forte il segno lasciato sul guanto destro e sulla mano. La luce rimane sospesa sopra di me per qualche istante, quindi con una scia scintillante di fuoco rossastro svanisce verso il nord. Ho capito, anzi ho creduto di capire la mia missione: devo recarmi a nord, nelle Terre Fredde, possa Tyr il Mancino guidare i miei passi! Dopo alcune settimane, mi hanno dato il permesso di partire. Il Capitano in persona mi ha suggerito di raggiungere un'antichissima città di gnomi, Upr-Corm. Ho deciso che seguirò il suo consiglio, ma soprattutto cercherò di cogliere i segni del mio Signore Tyr. Ho viaggiato a lungo nel gelo di queste terre, a cui non potevano dare un nome migliore. Un pastore, ieri, mi ha detto che in un altro paio di giorni, dovrei raggiungere la città che cerco. Tyr mi ha accompagnato sino a qui, nulla di spiacevole mi è accaduto e, nonostante la stanchezza per il lungo viaggio, sono lieto che le mie preghiere siano state esaudite. Tra poco sarò a Upr-Corm, non so bene quale sia lo scopo della mia missione. Che la luce di Tyr mi accompagni!
Primo Cavaliere Inviato 29 Dicembre 2006 Segnala Inviato 29 Dicembre 2006 Definitivo, almeno spero! 5 "Marzo" 459 Fa freddo, un gelo strisciante che ti afferra lentamente dalle estremità e lotta per arrivarti dritto al cuore. Lo senti soprattutto quanto stai immobile, quando stai di guardia sulle mura del forte di Terra Alta, che esso abbia lo stesso nome del passo vuol dire che nessuno avrebbe mai l'ardire di costruire quassù un villaggio o una rocca, ma solo un piccolo fortino, sorvegliato da una dozzina di uomini, mandati dal meridione. "Ci è giunta una richiesta di assistenza da un forte posto a difesa del Passo di Terra Alta" mi disse il mio tutore Sir Ector, ormai è passato un anno, "noi paladini di Tyr manderemo un drappello per aiutarli a sorvegliare il passo, lassù hanno costruito un piccolo forte, la scorsa estate. Il capitano mi ha consigliato di dirtelo, perchè sarebbe per te una buona occasione per vedere un po' di mondo e fare una vera esperienza militare." Emozionato all'idea che mi permettessero di allontanarmi dal Tempio di Tyr, accettai subito la proposta. Dopo neanche un giorno mi affidarono i miei turni di guardia e mi mandarono a presidiare il forte di Terra Alta. Ricordo che mi scoppiarono tutti a ridere intorno quando chiesi che dimensioni avesse il forte rispetto alla celebre fortezza di Druisandor. Quando arrivammo lassù, mi resi conto che si trattava di un posto sperduto e dimenticato dagli Dei, solo in seguito mi resi conto di quanto fosse stata fragile la mia fede. Prima di iniziare i turni di guardia, il capitano ci riunì tutti e ci fece un lungo discorso sui pericoli del freddo gelido del passo. Lo ascoltai con cura, ma ero incredulo. Capì tutto le notti successive... ...Avevo freddo quella notte e cercavo di scacciarlo muovendomi avanti e indietro sulla torre di guardia, perlustrando con cura lo spazio ai piedi delle mura. Nutrivo dei dubbi sull'utilità del mio stare di guardia in quel punto, mi pareva impossibile che qualsiasi creature potesse tentare di attraversare il passo in quella notte così gelida e ventosa, ma erano gli ordini, e gli ordini si rispettano. Ero in cima alla torre rivolta a Nord e aspettavo le prime luci dell'alba. Qui inizia il fatto, mi hanno interrogato molte volte, cercando di carpire ogni menzogna, ma non potrei mai mentire ed alla fine lo hanno dovuto ammettere. All'improvviso ho scorto in lontananza una luce, una vaga forma che volava rapida più del vento verso la torre. Un falco? Una stella cadente? "Tyr, possente signore della Giustizia, aiuta il tuo umile servitore" ho pregato con fervore afferrando con la mano guantata il suo simbolo sacro. La luce rossastra si avvicina vertiginosamente da nord, scintilla, si agita e muta forma più volte e diviene una bilancia posta in equilibrio su un martello da guerra. Cado in ginocchio mentre il simbolo sacro diventa incandescente. Ho mostrato in seguito al Capitano del Forte il segno lasciato sul guanto destro e sulla mano. La luce rimane sospesa sopra di me per qualche istante, quindi con una scia scintillante di fuoco rossastro svanisce verso il nord. Ho capito, anzi ho creduto di capire la mia missione: devo recarmi a nord, nelle Terre Fredde, possa Tyr il Mancino guidare i miei passi! Dopo alcune settimane, mi hanno dato il permesso di partire. Il capitano in persona mi ha suggerito di raggiungere un'antichissima città di gnomi, Upr-Corm. Ho deciso che seguirò il suo consiglio, ma soprattutto cercherò di cogliere i segni del mio Signore Tyr. Ho viaggiato a lungo nel gelo di queste terre, a cui non potevano dare un nome migliore. Un pastore, ieri, mi ha detto che in un altro paio di giorni, dovrei raggiungere la città che cerco. Tyr mi ha accompagnato sino a qui, nulla di spiacevole mi è accaduto e, nonostante la stanchezza per il lungo viaggio, sono lieto che le mie preghiere siano state esaudite. Tra poco sarò a Upr-Corm, non so bene quale sia lo scopo della mia missione. Che la luce di Tyr mi accompagni!
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