Arohn Inviata 23 Novembre 2006 Segnala Inviata 23 Novembre 2006 Foresta Buia. Era notte. La luna illuminava dall'alto e Bryn seduto li, sotto un'albero. Respiro affannoso; Lui, una foresta, e la morte che gli poggiava una mano sulla spalla. °°°Li avrò seminati?°°° Si chiedeva l'umano. *tap, tap, tap* Pesante rumore di passi. L'umano si rialzò a fatica; il sangue fluiva a fiotti dalla profondissima ferita che aveva alla coscia. Provare dolore o morire?? Bryn decise in fretta, e riprese a correre, terrorizzato. La sua salvezza era a qualche kilometro. La sua salvezza era fuori da quel bosco. Fuori da quell'inferno. *tap, tap, tap* I passi erano più vicini, più pesanti, più rapidi. Presto lo avrebbero raggiunto. °°°Che mostro è mai quello?°°° Si chiese mentre leggeva sulla corteccia di ogni albero che doveva evitare, la propria morte. Sconfortato, portò la mano al fodero della sua spada lunga mentre correva, ma la sua bella lama non era al suo posto. Ricordò suo malgrado e con terrore quei pochi attimi che precedevano la sua folle corsa: sfoderò, un attimo dopo, l'elsa e il manico divennero roventi al punto da far abbandonare la presa al proprio padrone. Silenzio... I passi si fermarono improvvisamente. Bryn continuò a correre cominciando a sperare nella sua salvezza, ma qualcosa lo immobilizzò prima di poter raggiungere l'uscita di quell'inferno. Di fronte a lui, sulla strada che stava percorrendo, improvvisamente un muro di foglie gli si alzò. Era visibilissimo che quelle foglie e piccoli ramoscelli erano alzati da un potente ed insolito vento che soffiava dal basso verso l'alto. L'umano si guardò attorno rapidamente, in cerca di un'altra via, poco intralciata dagli alberi, che gli avrebbe concesso una rapida via di fuga. *TAP TAP TAP* Di nuovo i passi. Troppo tardi. Una nebbiolina rossa cominciò ad alzarsi dal terreno. Il guerriero guardò dietro di se esterrefatto, mentre una sagoma si cominciò confusa a distinguere tra la nebbia, che rapida cominciò a muoversi a spirale intorno a quell'ombra malefica dalle sembianze tutt'altro che umane. Un grottesco essere alto più di tre metri, con spuntoni che fuoriuscivano dalle spalle, e la testa nascosta tra le scapole come un pugile che si protegge il viso alzando le spalle. due occhi rossi brillavano nel buio di quell'ombra, nel mezzo di quella danza di quel vento rosso. "scacco matto" si disse l'umano mentre accettava il suo destino, che sarebbe stato lo stesso degli altri suoi compagni che lo avevano abbandonato poco prima, per andare a fare un giro sul fiume stix in uno dei nove inferni. Pensava divertito ai momenti passati la notte prima, quando lui e i suoi compagni decisero di trovare il mistero del vento rosso e risolverlo. La creatura intanto gli si avvicinava con passo fulmineo, e con una velocità inaudita aprì sul petto di Bryn uno squarcio non poco profondo, con la sua mano artigliata. L'umano cadde a terra con gli occhi spalancati, e senza vita. Il vento rosso si fermò, ritornò nebbia e poi si dissipò. *** "non dovevi ucciderlo" disse un halfling, dando un calcio al corpo di Bryn. "E neanche gli altri!" Non ci furono risposte. "Certo, è vero anche che se non l'avessi fatto avrebbe detto a tutti il nostro segreto... ora trova quell'altro elfo che è riuscito a scappare!" Tary l'elfo ascoltò il monologo e raggelò. Immobile sudava come poche altre volte aveva sudato, nel tentativo di non fare rumore. Con terrore puro, cercava di allontanare dalla sua mente immagini di immane violenza con la quale prevedeva sarebbe morto. °°°Comincia la caccia.. io sono la preda.°°°
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