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Disordine e Morte. (per gilga)


Arohn

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Inviato

(scalare 18+11 29. praticamente lo scali con una sola mano e senza gambe :D)

Quei tre metri Erano nulla per il mezz'orco che era gia alto quasi 2 metri. Fu per lui infatti immensamente facile, rimettere la testa fuori dal buco e guardare chi effettivamente stava ridendo.

(osservare. è nascosto. 15-1 14. vedi)

Un piccolo essere umanoide era nascosto tra le fronde e le ombre di un cespuglio, e rideva con le lacrime agli occhi. Era un piccolo gnometto vestito di verde, forse per mimetizzarsi meglio con la natura e compiere le sue malefatte nell'ombra... quando riusciva a non farsi scoprire a causa dell'incontenibile risata che ogni volta gli era procurata dai suoi intrattenitori non consenzienti.

Smise di ridere quando si accorse che Varg stava rapidamente uscendo dal buco.

"Ops" disse, Girò i tacchi e cominciò a correre verso nord ovest.

(giuro che non mi sono comportato di conseguenza. infatti dissi gia a steel cosa ti spettava se facevi determinate azioni. ^^ è solo una precisazione. ^^ Ovviamente ora non tartassere steel perchè ti dica il seguito :D)


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Inviato

"Ehi nanetto, vieni qui che ti insegno un giochino nuovo..."

Varg chiuse i pochi denti marci che gli restavano in quello che voleva sembrare un sorriso, e subito si lanciò all'inseguimento del piccolo gnomo.

Inviato

Lo gnomo muoveva veloce le sue corte gambette, evitando gli alberi che beccava sul suo cammino.

Il ladruncolo era veloce, ma Varg era PAUROSAMENTE veloce. Faceva grosse falcate come un cavallo da tiro leggero al galoppo. Tuttavia lo gnomo sembrò scegliersi un percorso in cui gli alberi erano piuttosto vicini tra loro, costringendo il mezzosangue a tenere un'andatura leggermente ridotta, ma inesorabilmente continuava a guadagnare paurosamente terreno ai danni del nanerottolo che probabilmente in quel momento avrebbe voluto avere un semplice umano alle calcagna, non il tenace barbaro che prometteva solo morte, non punizioni...

(percepire intenzioni tuo superato gia sul dado. fatto 17)

Corsero per pochissimo ancora, prima che varg vedesse il nanerottolo fare un passo leggermente più lungo dei normali passi della sua corsa. Aveva indubbiamente fatto un saltello, ne era certo. L'esperto occhio del barbaro studiò in un istante la zona. Qui il movimento gli era più libero, volendo avrebbe potuto riacchiappare lo gnomo in meno di 12 secondi, infatti gli alberi erano più distanziati tra loro, rispetto al tratto precedente.

Le gnomo era passato perfettamente in mezzo a due alberi, era diretto verso un cespuglio alto quanto lui. Voleva forse saltarlo?

(dovresti dirmi SE Varg ha una fobia. è un dettaglio che mi servirà in futuro. Qualcosa che lo terrorizzi, non so qualche trauma infantile... è molto importante che mi dica qualsiasi cosa del piano psicologico riguardante le paure di Varg. Farò la stessa domanda a cor3y e primo cavaliere)

Inviato

Il mezz'orco cercò di allungare ulteriormente la possente falcata e con un grande balzo oltrepassò il terreno che lo gnomo aveva superato con un saltello.

(saltare, se necessario)

Il piccoletto non l'avrebbe nemmeno raggiunto, il cespuglio. Varg ne era certo. Ma non l'avrebbe ucciso subito, aveva altre idee...

(fobie non ne ha... se è indispensabile ne posso inventare una. Ecco, una cosa che proprio non tollera è essere preso in giro, o peggio essere trattato da stupido - Varg ha un'intelligenza nella norma 8), poi naturalmente saggezza e carisma sono quello che sono :P)

Inviato

(tutti hanno paure. certo c'è chi le affronta in modo diverso. tu ruggisci e ci vai incontro, un elfo si rannicchia a terra e trema. ma la paura c'è.)

Il gigante spiccò un salto, mentre era in volo si accorse di una corda tesa che aveva appena saltato... ma a che scopo??? Farlo cadere non l'avrebbe rallentato di molto...

Varg capì tardi lo scopo di quella corda tesa. quando atterrò, infatti, incappò in un altra trappola. la terra sotto i suoi piedi non era terra, ma bensì ramoscelli che, potendo reggere massimo 30 kili si spaccarono immediatamente sotto il peso del mezz'orco unito alla forza di gravità. I pezzetti di legno, ovviamente, nascondevano sotto di loro un'altra buca. Varg tentò di aggrapparsi al bordo del baratro, ma si trovò con un pezzo di terra in mano, continuando a cadere, e altra terra che gli franò in testa. Anche qui cadde per soli 3 metri. non si fece danni, ma l'ira saliva. e crebbe ancor più quando udì nuovamente lo gnomo ridere, poi allontanarsi.

(segno qua un numero che devo ricordare. 24. non badarci capirai poi se ce ne sarà occasione. a te)

Inviato

Di nuovo, Varg si arrampicò per uscire dalla buca.

Era così furioso che non riusciva a decidere che cosa avrebbe fatto allo gnomo se fosse riuscito a metterci le mani sopra. Se...

Mentre conficcava le mani nella terra per tirarsi fuori dalla trappola, ebbe un'improvvisa visione... un piano.

Avrebbe cambiato strategia, certo.

Raggiunta la superficie, si finse stremato e si accasciò a terra, sibilando rantoli di dolore.

Grazie al sangue rappreso e all'orrenda cicatrice inflitta dallo scontro con l'orso, la messinscena poteva essere verosimile.

Quindi attese, immobile, il massiccio corpo scomposto sul terreno con le mosche che ronzavano intorno.

Se lo gnomo di fosse avvicinato a sufficienza, questa volta non avrebbe avuto scampo.

Inviato

ma nulla, nessuna traccia dello gnomo per il primo minuto (ho fatto passare un minuto se per te va bene, quanto tempo resti immobile che ti dico cosa accade??)

Inviato

Passarono altri 10 minuti. Il corpo del mezz'orco era immobile. Varg udì nuovamente il rumore delle foglie del cespuglio, come se venissero strattonate. Poi di nuovo il silenzio. (ancora fermo?)

Inviato

(a questo punto raggirare tuo: 17 -2= 15. lo gnomo ha dei malus in questa situazione. prima di tutto e' curioso, secondo, sottovaluta il tuo quoziente di intelligenza. ma cmq ha fatto un tiro penoso sul dado.)

Dopo appena tre minuti dall'ultimo strattone lo gnomo non riuscì a contenere la sua curiosità. aveva davvero ucciso un'orco con le sue trappole scherzo?? o Forse l'orco gli stava tendendo una trappola, fingendosi morto??? Noo, non puo' essere.. un orco non potrebbe mai pensare una cosa simile... e poi non hanno pazienza, è passato troppo tempo. Mentre faceva questi pensieri, si era gia avvicinato furtivo e silenziosissimo come la morte allo pseudocadavere. Con un bastone in mano, lo punzecchiò da lontano... per quanto lontano potesse essere per un pidocchietto col braccio di appena 20 cm. in tutto distava a quasi un metro da varg.

(poveraccio)

Inviato

Il tocco leggero del legnetto impugnato dallo gnomo fece fremere di eccitazione il mezz'orco.

Varg balzò in piedi, e con la schiuma alla bocca si mise a urlare.

Adorava spaventare i più piccoli...

Alzandosi, estrasse il piccone e tentò di piantarlo nello gnomo.

Se ho la sopresa: mi alzo in piedi (move action) ed estraggo (free). Così minaccio ao.

Se vinco la successiva iniziativa: entro in ira (free) e attacco completo (due picconi, se il primo colpisce il secondo lo porto non letale con il -4 al TxC)

Se la perdo vediamo cosa fa lo gnomo... :P

Se non ho la sopresa, e vinco l'iniziativa: mi alzo in piedi (move action), estraggo (free), entro in ira (free), attacco (attacco singolo).

Inviato

(ira gia fatta contro l'orso)

Lo gnomo vide una montagna innalzarsi di fronte a lui, rimase pietrificato per qualche istante, non aspettandosi minimamente quell'ammasso che di muscoli si rimettesse in piedi, prima di fare qualsiasi cosa un piccone lo colpì alla spalla destra.

(7 danni)

i danni furono piuttosto seri, il piccone entrò nella carne dello gnomo che urlò con la sua voce stridula di dolore. Ancora il mezz'orco si mosse, con l'altro piccone cominciò un altro attacco, che andava perfettamente a segno, nell'altra spalla, mentre l'altro piccone usciva fuori, lasciando dalla ferita uno zampillo di sangue.

(6 danni)

"La bestia rossa ti ucciderà vendicandomi." disse lo gnomo quasi tramortito, poi arrivò il colpo di grazia: il piccone appena estratto dalla ferita lo colpì violentemente con la mazza alla nuca. Lo gnomo rimase appesto tramortito al picone ancora uncinato nella sua carne, ma privo di sensi.

Inviato

Nel profondo del suo animo, il mezz'orco aveva sperato che lo gnomo fosse più resistente.

Invece, tutto era finito troppo in fretta. Accadeva spesso, purtroppo.

E Varg non si era divertito granché...

Mosse il piccone, e il piccolo corpo inanimato si accasciò a terra.

Se non altro, aveva smesso di ridere.

Varg gli sferrò un poderoso calcio in faccia, per accertarsi del decesso.

Quindi si chinò sul cadavere per perquisirlo. Magari gli avrebbe trovato addosso qualcosa di utile, alcune monete, chissà.

"La bestia rossa..." pensò... suonava bene come soprannome. Certo però che per un vendicatore di gnomi era sprecato.

(ps: ero convinto di avere il talento 'ira extra'... non trovo più la mia scheda convertita in 3.5, riesci a inviarmela via email o pm? Grazie :))

Inviato

Lo gnomo aveva solo inutili cianfrusaglie per comporre rudimentali e stupide trappole: arnesi da scasso, una lenza per canne da pesca (circa due metri ovviamente arrotolata), una corda da 6 metri con un capo probabilmente tagliato in fretta da un coltello poco affilato.

inoltre aveva quella che per lo gnomo sarebbe dovuta essere una spada corta, ma che per varg era poco più di uno stuzzicadenti.

a sostegno del mantello verde con cappuccio, c'era una strana spilla in rame con un simbolo le cui sinuose lnee gli ricordavano stranamente il vento che soffia.

Inviato

Varg mozzò un dito dello gnomo e lo legò insieme agli altri: la collana che indossava con orgoglio si era arricchita di un nuovo piccolo gioiello.

Quindi raccolse la spilla. Nella peggiore delle ipotesi, avrebbe potuto essere barattata per un arrosto grasso e unto.

Poi piantò la minuscola spada nel cadavere, gettò il corpo nella buca e ci orinò sopra.

Espletata l'ultima incombenza, il mezz'orco riprese il cammino piuttosto soddisfatto.

Inviato

Appena riprese il cammino lo stomaco cominciò a brontolare... di nuovo. in meno di un giorno, con la sua solita andatura, avrebbe tranquillamente raggiunto l'entrata est di uprcormr. poteva concedersi 5 minuti per saziare anche la sua fame, oltre alla voglia di sangue.

Fu comicò soprattutto il fatto che lo stomaco ruggì letteralmente, quando un cinghialotto abbastanza grassottello, gli attraversò, in tutta fretta, la strada. chissà cosa stava caricando.

L'animale era a circa 5 metri dalla bestia (Varg) e si allontanava a testa bassa in tutta velocità ragliando vivacemente.

Inviato

Fosse stato devoto, Varg avrebbe ringraziato il dio Gruumsh per quel dono inatteso.

Ma Varg non era devoto, e in particolar modo non lo era quando aveva fame.

Non pensò quindi né a un dono divino, né a una fortunata coincidenza. Pensò soltanto ad affondare il prima possibile i denti nei muscolosi cosciotti del maiale setoloso che gli stava trotterellando di fronte...

(Carico il cinghiale)

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