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Un viaggio tranquillo. (X PRIMOCAVALIERE)


Arohn

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"Bhè, a provarci ci provano, ma sono piuttosto scaltri quei due, inoltre difficilmente stanno due volte allo stesso posto, o usano lo stesso trucco.sono truffatori, ma anche semplici ladri. Non sempre si limitano alla fine truffa, le è andata bene. avrebbero potuto darle del filo da torcere con qualche loro tranello. in ogni caso sono solo dei bricconi. Non hanno mai ucciso nessuno, ma per campare preferiscono truffare." prese una pausa, poi sorrise, "... e come biasimarli!"

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"Dei bricconi?" rispose con tono indignato Galian, "Dei malfattori vuol dire! A forza di passarla liscia sono pure convinti di poter continuare il loro illegale e malefico lavoro senza che nessuno intervenga. Credo che questa storia debba finire una volta per tutte!" detto questo, Galian fece un cenno di saluto al cantore e si diresse con passo rapido là dove aveva incontrato i due gnomi.

Questa città non conosce la tua giustizia, mio Signore Tyr. Concedi la forza e la saggezza necessaria a questo tuo umile servitore, in modo che essi conoscano la luce splendente della Tua Infinita Rettitudine e possano tentare di tornare sul giusto cammino. mormorò a bassa voce, portando la mano destra al simbolo sacro che penzolava dal suo collo.

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Galian rallentò il passo.

"Rubare è illegale in ogni caso, ma, soprattutto, truffare gli ignari viandanti è illegale, qualsiasi sia la ragione per cui lo si fà. Non credo che una città come Upr Cormr non possa assistere i bisognosi o trovare occupazione a chi ha voglia di lavorare davvero!" disse a voce alta e chiara, in modo che il musico lo sentisse perfettamente.

Detto questo, riprese il suo passo rapido, scrutando con attenzione verso il ponte, cercando di cogliere con lo sguardo la presenza dei due gnomi.

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"ma dove vai!" gli urlò dietro Gringoire "Ormai saranno già andati via. Ti ricordo che sono almeno 5 anni che li cercano. Non sono deglisprovveduti." (raggirare ampiamente riuscito.)

Tutto ciò aveva effettivamente un senso. Anzi, sembrava che fosse l'unica cosa sensata che avesse sentito in quella giornata. erano passate diverse ore da quando aveva lasciato il ponte. Col tempo di tornare quei due sarebbero gia belli che spariti. Che fare?? tentare col rischio di tornare senza i violatori? o continuare per la sua strada, sperando nella provvidenza che rendesse possibile un altro loro incontro??

(ti ricordo che il raggirare non ti obbliga a fare nulla. il volere di Gringoire non è il mio volere. non lo interpretare cme un velato fatti i fatti tuoi da parte mia. a me non cambia niente qualsiasi decisione prenderai. ;) non ti sto velatemente dicendo niente insomma. gioco solo Grin :D )

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(Sono passate diverse ore da quanto aveva lasciato il ponte :huh::shock:. Non mi era proprio parso che fosse passato così tanto tempo, sono andato a rileggermi i post, ma probabilmente sono io che ho mancato qualche passaggio temporale :wink:)

Galian si fermò un momento. C'era della saggezza nelle parole del musicista, anche se l'idea di lasciar scorazzare liberi quei due imbroglioni non gli piaceva per nulla. Eppure non aveva idea di quanti accessi vi fossero alla città, se ci fosse stata una sola porta, avrebbe potuto appostarsi nei pressi del ponte, là dove li aveva incontrati la prima volta e attenderli. Ci sarebbero voluti dei giorni, ma ne sarebbe valsa la pena.

"Forse avete ragione" ammise Galian, prendendo la sua scelta, "se Tyr li manderà nuovamente sulla mia strada, provvederò a convincerli a desistere dalla loro perfida occupazione e li ricondurrò sulla retta via."

Detto questo, Galian tornò verso Gringoire, lasciando trasparire però la sua delusione.

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  • 2 settimane dopo...

"facile risposta a questa domanda: Le locande che hanno dimenticato le mie storie. vengo a rinnovare il ricordo di me ai viandanti e clienti abituali, e perchè no, a portare storie nuove." disse lui cominciando a ricomporsi e pettinarsi i capelli sconvolti dalla notte con le mani. L'arpa che aveva in mano cominciò a evaporare in una innocua nuvoletta di fumo bianco. Gringoire raccolse quel che restava del suo accampamento, "un secondo solo eh.." disse sorridendo, mentre forzava il giaciglio nel suo zaino. Quando vi riuscì chiuse lo zaino con rapidità, come se fosse una porta che nascondeva una terribile bestia che lo inseguiva, nel suo caso, l'ingombro. Sembrava pronto per partire, si allacciò la cintura con uno stocco al fianco sinistro, e piccole borsette sul fronte, legò al petto un balteo con una faretra di frecce dietro la schiena, Presw l'arco sulla spalla destra, e lo zaino sulla sinistra. "bene, andiamo?" disse sorridendo.

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"Certamente, "rispose Galian incamminandosi, "sono nuovo di queste parti e quindi mi sarebbe utile una persona come te, Gringoire, che invece pare essere ben informata e pratica di questi luoghi. Che sai dirmi di questa città e dei suoi abitanti? Esiste un tempio dedicato a Tyr il Magnanimo?"

Galian aveva molte domande da porre al suo compagno di viaggio, ma si trattenne, pensando che travolgerlo con la sua curiosità non avrebbe certo giovato, nè avrebbe permesso al bardo di dargli risposte soddisfacenti.

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"dunque, la città è di costruzione gnomica, gli abitanti sono infatti perloppiù gnomi, ma non mancano rappresentanti di altre razze. a volte si vedono girar persino mezz'orchi. Questa città" fece un cenno del capo verso le mura imponenti del lato sud di upr cormr, in lontananza già visibili "è un vero e proprio capolavoro di ingegneria. interessanti meccanismi basati sulla potenza e la meccanica dell'acqua del fiume hulm sono alla base della difesa, e del benessere che regna sovrano. Non ci sono templi di Tyr da queste parti, ma poco fuori dalla città a sud c'è un tempio di Tymora la dea della fortuna e dei viandanti. Tra qualche ora dovremo trovarla sul nostro cammino. Per quanto riguarda gli abitanti... bhè.. questa è sicuramente la città meno noiosa che nei miei viaggi abbia trovato. Ci sono molti burloni che si divertono alle spalle dei novellini poco svegli. Nulla di illegale eh.. solo qualche innocuo scherzo da bambini... solo che a farli sono gnomi che hanno 100 o più anni" Sorrise.

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"Ah, quindi in città non ci sono templi?" Galian cercava di nascondere la sua sorpresa, ma non era certo di esservi riuscito.

"Comprendo l'amore per l'ingegneria degli gnomi, ma nessuno può vivere solo di ingranaggi ed esperimenti, quindi finchè gli scherzi sono innocui e legali, comprendo che ci sia bisogno di svago", proseguì tentando di darsi un'aria cosmopolita e da "esperto" di città.

Studiò il profilo delle mura, cercando di vedere le speciali difese create dagli gnomi. Doveva ammettere a se stesso di essere incuriosito dalla città che si profilava all'orizzonte, una città gnomica, piena di individui di tutte le razze o quasi. Allo stesso tempo la prospettiva di infilarsi dentro quelle mura un poco lo spaventava.

Preserva il tuo indegno servitore, o Tyr, e guida i suoi passi lontano dal vizio e dalle tentazioni. Riconduci la luce della Giustizia su questa città, che necessita di un protettore Magnanimo e Giusto.

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"Certo che ci sono templi in città..." fece una breve pausa "... bhè ce n'è uno solo in realtà. E non mi sovviene neanche il nome. E' comunque un Dio al quale gli gnomi sono molto devoti, in maggioranza."

Le mura da quel che poteva vedere a questa distanza erano imponenti e massicce, ma non sembrava esserci nulla di inconsueto rispetto alle mura di altri castelli, o città visti prima. Intanto cominciarono a camminare.

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"Intuisco dalle vostre parole, mastro Gringoire, che non siete molto interessato al divino. Ho incontrato spesso questo disinteresse in chi ha viaggiato molto e ha visto molti luoghi e molte genti diverse. Eppure, non dovreste sottovalutare il significato profondo e la presenza sensibile delle divinità nel nostro mondo, considerate per un attimo il mito legato al Misericordioso Tyr, è grazie ai suoi insegnamenti che questo mondo ha ricevuto un barlume di giustizia, ne ha potuto apprezzare il profondo significato e il valore".

Galian continuò a parlare con voce pacata, citando vari esempi tratti dai ricordi degli insegnamenti dei suoi precettori, che illustravano il valore della giustizia, della lealtà e della correttezza. In ogni esempio, in ogni storia, vi era l'intervento diretto o indiretto del suo dio o dei suoi fedeli, che grazie alla sua luce magnanima, riportavano sulla retta via peccatori, scacciavano terribili calamità, fermavano i piani dei malvagi.

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"mio caro Galian, le vostre parole sono senza dubbio virtuose, ma è chiaro che siete profondamente di parte. Solo una persona fuori da una questione, può effettivamente giudicarla per quella che è. Io non sono un profondo conoscitore del divino, ma sono di certo un conoscitore di vita.

Voi applicate alla lettera gli insegnamenti e i precetti del vostro dio, e poco fa ho potuto averne una dimostrazione, ma io credo che in certi casi bisogna voltare la medaglia, e vedere effettivamente cosa c'è sotto. Cosa sarebbe una melodia suonata al pianoforte con una mano sola?? e cosa sarebbe una canzone senza l'accompagnamento? Certo, nell'insieme un orecchio inesperto non si accorge della presenza dell'uno o dell'altro, perchè la melodia si fonde perfettamente con il canto. ma se manca una delle due chiunque si accorgerebbe che potrebbe andar meglio, anche se il suono resta comunque gradevole. Lei, mio caro cavaliere senza macchia, dei precetti del suo Dio, ascolta solo la canzone. impari ad ascoltare anche la melodia che l'accompagna." Poi, il poeta sospirò e riprese "ad ogni modo temo che questa conversazione potrebbe non portarci da nessuna parte, lei resterà nelle sue idee, come giusto che sia, io nelle mie, perchè così siamo cresciuti e abituati."

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Il giovane rimase in silenzio per qualche momento, meditando intensamente sulla risposta del suo compagno di viaggio. Certo, le sue osservazioni avevano una logica e una dose di buon senso. Eppure Galian sapeva di ascoltare bene "la canzone e la melodia" del suo dio, Tyr il Giusto, sapeva che uno dei principali insegnamenti indicava che la via della Giustizia deve sempre essere mitigata dalla Misericordia, che la Spada deve essere retta dalla salda mano della Saggezza.

"Su un punto, mio malgrado, sono d'accordo con voi, mio esperto musico," disse infine Galian con voce amichevole e tranquilla, "non tutti sono pronti ad ascoltare la melodia e la canzone, e ad aprire il loro cuore alla luce della Giustizia di Tyr. Ma non vi tedierò oltre, perchè so che le nostre posizioni, qualsiasi sia la mia capacità di analizzare e spiegare i dogmi del mio credo, rimarranno distanti. Affrettiamoci dunque, perchè le vostre parole su questa città mi hanno incuriosito: i miei occhi bramano di vederla quanto le mie gambe di riposare".

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Il tempo passava e la città era sempre più vicina. l'imponente struttura si ergeva al disopra degli alberi del bosco vicino. In meno di tre ore giunsero finalmente al piccolo tempietto di tymora, proseguendo per appena un'altra ora si sarebbe iunti all'entrata vera e propria della corte gnomica.

La struttura del tempio era molto semplice, in legno massiccio. tetti a spioventi, e mediamente grande. Era perloppiù un tempio di accoglienza per i viaggiatori che volevano confidarsi con un dio non gnomico. Dal momento che la città era vicina, non sembrava essere predisposto all'accoglienza notturna di non più di due persone per volta, escludendo il custode. Almeno questo sembrava dalle dimensioni.

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Galian studiò la struttura del tempio con occhio critico. Quindi si volse al suo compagno di viaggio e disse:"Amico Gringoire, credo che se le porte della città non sono troppo lontane ci convenga proseguire. Non mi pare che questo luogo possa darci più di un misero riparo per la notte."

Dette queste parole, si volse per seguire la strada che proseguiva, avvicinandosi alle mura della città.

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non ci furono obiezioni di alcun tipo. "bhè io da perditempo mi son svegliato da poco. Sono d'aaccordo, possiamo proseguire." Furono le parole di assenso del musicista.

Poche ore seguirono, prima di intravedere in lontananza le larghe porte della città, aperte e sorvegliate da un umano, e uno gnomo. l'abbinamento era curiosissimo. l'uno era alto un metro e 80, l'altro 20 cm in meno circa... escluso il metro ovviamente. insomma quella creaturina ra meno di una camba di quell'umano.

L'uomo era pesantemente bardato di mezza armatura, dietro le spalle un'alabarda. Lo gnomo invece era addirittura quasi nudo. Aveva una spada lunga, che per galian poteva essere poco più di un pugnale da mischia, un corpetto di cuoio che forse poteva essere riutilizzato dal paladino massimo come stivale, e una minuscola fionda, che teneva in mano.

L'umano era diligentemente in piedi, eretto e disciplinato aspettando di svolgere il suo lavoro. Lo gnomo invece era comodamente seduto con la schiena poggiata ad un'anta del portone in legno. Giocherellava con la fionda, lanciando palline di carta con una precisione impeccabile sul suo compagno rigidamente disciplinato, che restava immobile, fingendo dell'inesistenza dello gnomo.

"eddai, smuoviti un pochino pezzo di legno" diceva il nanerottolo, dopo aver colpito con una pallina di carta ai genitali dell'umano.

Gringoire Rise.

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Galian scosse lievemente la testa. Per un momento si chiese quale efficacia in battaglia potesse avere una creaturina così minuscola. Quella tendenza a scherzare e a giocare su tutto e su tutti, con la particolare tendenza a tirare brutti tiri a chiunque, non rendevano gli gnomi, che finora aveva incontrato, creature che gli ispirassero molta fiducia o stima.

Lanciata un'occhiataccia anche al suo compagno, che invece si sbellicava dalle risate, Galian si fece avanti con passo deciso.

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