larrel Inviata 3 Marzo 2007 Segnala Inviata 3 Marzo 2007 Scrissi questo un paio d'anni fa, agli albori dell'ilytala (adesso non sono neanche più così sicura che sia corretto ) Lla cemea carellenne Arel edirewa nadiw lydhami Nadiw eilleir’lla Nadiw ragimewa arel laire’re Lith o’rille nar e’fichin Lith o’trilidhe Adh en enellean or u’gadessa Lith o’mathille e-llya’rel nianh orath Yl lith rellewa ollaw I-neradi’l or omassyll I’nagin cuila’rel I’thaliw ene oremewa Adh arel glynn il carellewa Eth eratha or u’llyn nian ila Eth eratha sin hurdh Eth hilas ow hurinie hurudhilie L’hanno uccisa Non vedrà mai più le stelle Mai più saranno la sua guida Mai più le daranno il loro amore Piccola da ridere dopo il dolore Piccola da piangere Per la perdita di un gioco Piccola da credere la propria vita infinita E piccola resterà Nella mia mente di padre Nel cuore di sua madre Nella vendetta che verrà Per lei la mia lama ucciderà All’alba di un giorno senza luce All’alba di un giorno nell’oscurità A caccia dei cugini oscuri
SteelRage Inviato 4 Marzo 2007 Segnala Inviato 4 Marzo 2007 Complimenti. Non sono un esperto per quanto riguarda la grammatica e la lingua, ma la poesia mi sembra molto musicale e... "deep" Spero ne arrivino altre e numerose!
NoKtA Inviato 4 Marzo 2007 Segnala Inviato 4 Marzo 2007 Bellissima Appena ho un po di tempo, se vuoi, le do un'occhiata e te la correggo che già ad occhio ho visto che era veramente gli "albori". Tipo ci sono ancora parole che cominciano per "h" che sono state tutte sostituite con "ch" Quando ho 2 minuti mi ci dedico. Postate numerosi! Voglio essere oberato di lavoro
larrel Inviato 4 Marzo 2007 Autore Segnala Inviato 4 Marzo 2007 si infatti è stata scritta sulla prima stesura della grammatica Ilytala, tant'è, se non sbaglio, che dovetti inventarmi un paio di parole
NoKtA Inviato 5 Marzo 2007 Segnala Inviato 5 Marzo 2007 Ok, cominciamo Sottolineo che l'ilytala è bello perché permette diverse possibilità per rendere lo stesso concetto, non c’è quindi una univoca traduzione, in ogni caso io oggi la scriverei così: PRIMA STROFA Italiano: L’hanno uccisa Forma originale: “lla cemea carellenne” Forma attuale: lla carellethenne’rel Note: in linea di massima possiamo dire che i tempi come il passato prossimo o l’imperfetto sono ora rendibili con il Passato Inclusivo “-thenne”. In questo caso l’uccisione è avvenuta nel passato ma ha chiari effetti ancora sul presente. Inoltre il verbo “cemea” [avere] è inteso nel senso di [possedere] e non funziona mai da ausiliare. ‘rel indica il complemento oggetto, cioè chi subisce l’azione, in questo caso “arel”, [lei] nella sua forma ellittica. Italiano: non vedrà mai più le stelle Forma originale: arel edirewa nadiw lydhami Forma attuale: arel niedirewa senidaw lydhami Note: “niedirewa” [non vedrà] è la forma negativa del verbo “edirewa” [vedrà]. Ho introdotto or ora invece “senidaw” [mai più, mai un’altra volta] unendo “nidaw” [mai] al prefisso ripetitivo “se-/sel-“. Italiano: mai più saranno la sua guida Forma originale: “nadiw eilleir’lla” Forma attuale: senidaw rilwa millan atharel Note: senidaw [mai più], rilwa [esse saranno] forma irregolare futuro del verbo essere, millan [conduzione, conducimento] dal verbo “mille” [condurre, guidare] reso nome “millan”, atharel [per lei]. Italiano: mai più le daranno il loro amore Forma originale: “nadiw ragimewa arel laire’re” Forma attuale: senidaw ril garewa’rel e’lairaril Note: [mai più] [esse] garewa’rel, futuro di gare [dare] e compl. di termine ‘rel [a lei], e’lairaril [il loro amore, l’amore di esse] SECONDA STROFA Italiano: piccola da ridere dopo il dolore Forma originale: “lith o’rille nar e’fichin” Forma attuale: lith ath rille nar e’fichin Note: in linea generale la preposizione “or” [di] è utilizzata per rendere complementi di “moto da luogo” o complementi di “origine” oltre chiaramente ai complementi di “specificazione” o il caso genitivo. Ho preferito usare “ath” [per] interpretando la frase in questo senso. Italiano: piccola da piangere Forma originale: “lith o’trilidhe” Forma attuale: lith ath trilidhe Note: idem con patate Italiano: per la perdita di un gioco Forma originale: “adh en enellean or u’gadessa” Forma attuale: ath en enellan or u’gadessa Note: attenzione quando si estrapola un nome da un verbo, ricordarsi di eliminare la “e” del verbo. Enelle [perdere, venire sconfitti] -> EnellAN [perdita, sconfitta]. Altro appunto, enelle è [essere sconfitti] se invece il senso è [perdere, dimenticare, smarrire] allora andrebbe “tharne” Italiano: piccola da credere la propria vita infinita Forma originale: “lith o’mathille e-llya’rel nianh orath” Forma attuale: lith ath mathille e’llya en niorath Note: [propria vita] reso con “en” particella riflessiva. TERZA STROFA Italiano: e piccola resterà (sempre) Forma orginale: “yl lith rellewa ollaw” Forma attuale: yl lith arel rellewa Note: il soggetto del verbo va sempre indicato. In questo caso ho messo “arel” perché ho interpretato [lei] come soggetto del verbo. Italiano: nella mente del padre Forma originale: “i-neradi’l or omassyll” Forma attuale: sin neradi’l or amassyl Italiano: nel cuore di sua madre Forma originale: “i’nagin cuila’rel” Forma attuale: sin nagin o’cuilarel Italiano: nella vendetta che verrà Forma originale: “i’thaliw ene oremewa” Forma attuale: si’thalw ene ormewa QUARTA STROFA Italiano: per lei la mia lama ucciderà Forma originale: “adh arel glynn il carellewa” Forma attuale: atharel glann il carellewa Italiano: all’alba di un giorno senza luce Forma originale: “eth eratha or u’llyn nian ila” Forma attuale: identica Italiano: all’alba di un giorno nell’oscurità Forma originale: “eth eratha si hurdh” Forma attuale: eth eratha or u’llyn si’churd Italiano: a caccia dei cugini oscuri Forma originale: “eth hilas ow hurinie hurudhilie” Forma attuale: chilasenya e’chudinuchie churdil Note: chilasenya, gerundio di [cacciare], poi mi sono accorto che in effetti manca una parola per cugino (strano, credevo di averla -.-) al che ho optato per “figlio di zia” da cui “cimosa” [cugino] e “cimesa” [cugina] il cui plurare è irregolare “cimosie” e “cimesie”. Però in questa frase vedrei meglio [fratelli] (visto che fa anche assonanza con [oscuri] ) con un suffisso dispregiativo da cui chudin [fratello] + -uch [suffisso dispregiativo] = chudinuch [fratellaccio, fratellastro], pl. chudinuchie. Ultimo piccolo appunto: gli aggettivi non vanno mai declinati in numero. Non hanno forma plurale, il loro numero è indicato dal nome a cui fanno riferimento. EDIT: errori ortografici
Messaggio consigliato
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora