NoKtA Inviato 10 Aprile 2007 Segnala Inviato 10 Aprile 2007 Elegia della Terra di Mezzo di NoKtA Mi è piaciuto molto. Bellissima ed estremamente poetica la prima parte. Una poesia che mi è arrivata in modo diretto, coinvolgendomi completamente. La parte intermedia (Melkor) mi pare meno riuscita. Personalmente direi che le frasi ripetute non svolgano appieno il loro compito. La conclusione è di nuovo al livello della prima parte. Ti segnalo un "né" senza accento ("Niente orchi, ne demoni [...]") Probabilmente alcune espressioni qua e là possono essere affinate ulteriormente, comunque, come detto, l'ho trovato davvero bello e riuscito nella prima parte e nella conclusione. Complimenti. Ti ringrazio Per quanto riguarda gli accenti è una piaga che mi affligge purtroppo da lungo, lunghissimo tempo. Devo dire che ultimamente sto migliorando ma evidentemente non ancora abbastanza Per rispondere anche a Nym Nailo, io in effetti non ho specificato la "natura" della composizione, ho lasciato che chi l'ha ricevuta la inquadrasse nella "categoria" che riteneva più appropriata. Ha scelto poesia, così sia Per quanto riguarda la parte centrale di Melkor, forse hai ragione, però volevo rendere l'idea dell'ossessione e dell'inevitabile. Ad ogni modo è un componimento che nasce da un tipo di scrittura che facciamo col mio gruppo di scrittura creativa, scegliamo delle canzoni e lasciamo che le parole ricalchino l'andamento musicale e che ne siano ispirate. La lettura dovrebbe essere accompagnata dalla "colonna sonora" originale (per così dire) per capire fino in fondo. Chiaramente non è possibile in un concorso . Per la prima parte ho scelto "When sorrow sang" dei Blind Guardian. Per Melkor ho scelto Toxicity dei System of a Down, forse è per quello che è un po' psichedelico Ad ogni modo grazie mille delle intelligenti osservazioni
SteelRage Inviato 10 Aprile 2007 Segnala Inviato 10 Aprile 2007 Ringrazio molto sia Nym, sia Kappa per i preziosi commenti e per aver voluto leggere tutti i nostri racconti. Non essendo un professionista, ricevere commenti -specie quando vanno oltre il puro fattore estetico- a fronte di qualcosa che ho scritto/composto/performato (neologismo inventato sul momento per voi) è il mio "stipendio" Contraccambio, per quanto possibile, lasciandovi alcune osservazioni di massima. - "Nuovamente a casa" Premetto che la citazione dai Dream Theater (voluta o meno) mi ha catturato. "The way that your heart sounds, makes out the difference, in learning to live..." Non è solo questo però il motivo per cui questo lavoro mi è piaciuto. E' infatti molto introspettivo e si capisce che c'è parecchia passione tra le lettere e le parole. Proprio per questa introspezione però è un po' difficile da seguire, e gli strani segni di interpunzione per i dialoghi lo rendono ancora più strano. Eheh... Gli "strani segni di interpunzione" li ho inseriti per lasciare lo "Stile Alariano". Durante le nostre sessioni, infatti, siamo soliti utilizzare i tre puntini per rappresentare i pensieri del personaggio. Mi rendo conto del fatto che lo scritto proposto è un racconto a sé stante (leggi: non derivante da sessioni RPG giocate) e che, quindi, probabilmente avrei fatto meglio a scegliere una forma diversa. Spero comunque sia stato utile, se non altro, a dare una panoramica di quello che combiniamo nella nostra community Riguardo l'introspezione e la difficoltà a cogliere la "trama"... Ne parlerò dopo, rispondendo a Kappa (2 piccioni con una fava) Nuovamente a casa di SteelRage Bella la meta-riflessione sulla scrittura e, legata ad essa, l'incapacità di usare la sua arte con l'amata, forse proprio perché sentita come inganno perpetrato ai danni del suo pubblico (o almeno, questo ha comunicato a me). Ben scritto, poetico. Facendo il verso a Kaeel: "affascinante seppur non particolarmente originale". Altra piccola pecca: rischia di diventare un po' pesante essendo pressoché privo di azione, ma è un rischio insito in un racconto di questo tipo. Molte frasi si potrebbero rendere più lineari e il tutto più agile, ma mi sembra che anche ripetizioni e lentezza facciano parte dello stile scelto dall'autore. Le descrizioni di paesaggi e ambienti sono buone e adeguate a quel che devono comunicare. Tre annotazioni puntuali su espressioni che non mi hanno convinto appieno: - "Parole da lui non scritte risuonarono più volte nella sua mente", personalmente troverei più fluido e corretto come significato "Parole non scritte da lui [...]", o si vuole intendere che sono parole sue ma che non ha scritto o altro che non ho colto? - "Vedeva la sua immagine riflessa sulla metallica superficie del boccale", preferirei un più banale, ma più scorrevole "Vedeva la sua immagine riflessa sulla superficie metallica del boccale" - "Ma il ricordo della voce che risuonava nei suoi orecchi era ancora vivo.", "orecchi" non lo reggo proprio ^^;;; Un'ultima curiosità: quali motivazioni ti hanno fatto optare per inserire maiuscoli alcuni termini ("Luna", "Notte", "Natura")? Una sorta di personificazione poetica dell'entità? Partiamo dal perché ho scelto proprio questo racconto: trattandosi di un concorso di letteratura fantasy la priorità era quella di scrivere qualcosa di diverso. Mi aspettavo molte poesie, background e racconti "epici". Ho ritenuto quindi opportuno proporre qualcosa che si collocasse trasversalmente fra i vari generi e fosse il più possibile comunicativo. "Nuovamente a casa" voleva essere una raffigurazione, a pennellate molto ampie e distese, di un quadretto il cui soggetto, in realtà, è molto semplice: un bardo che, tornato a casa, si beve una birra in solitudine. Un piccolo momento di vita quotidiana che, accompagnato dalla giusta melodia ("quello che suona il cuore", come dicono i DT ), diventa prezioso. Il fatto che a Nym sia risultato difficile da seguire è una cosa che da un lato mi sorprende, ma dall'altro capisco benissimo. Probabilmente mi sono focalizzato troppo sui colori e le sfumature che ho cercato di "imprimere sulla tela", piuttosto che sul soggetto raffigurato, ritenendolo secondario. Forse un approccio del genere andava meglio per una poesia "pura", poiché è diverso il modo in cui il lettore si relaziona di fronte ad essa. (continuo dopo, che devo cambiare PC. Spero entro stasera!)
SteelRage Inviato 10 Aprile 2007 Segnala Inviato 10 Aprile 2007 Perfetto Chiuse le votazioni, quindi posso continuare a rispondere con più tranquillità In realtà questo racconto "one-shot" è una piccola parte di una storia che, pian pianino, sta prendendo vita su Alar. Non do troppi dettagli, perché potrebbero esserci alcuni diretti interessati all'ascolto Posso comunque dire che il protagonista ha un rapporto abbastanza conflittuale con i fruitori delle sue opere: da un lato è fermamente convinto di detenere il potere supremo su di essi, riuscendo a piegarne i pensieri, utilizzando l'arte per far breccia sui loro sentimenti; dall'altro rode a causa dei propri fallimenti, che lo riportano costantemente alla realtà. Quello qui accennato (fallimento con l'amata) è solo uno dei tanti. Per tale motivo il protagonista, stufo, cerca, quando può, la solitudine, ossessionato da un pubblico che vede ovunque e sente bramoso di impadronirsi della sua anima. La personificazione delle "forze" entro cui il racconto si svolge (eccetto le nubi) è un trucchetto molto "cheap" per marcare la piccolezza del protagonista in una serata qualunque, rispetto a ciò che lo circonda. Una piccolezza che però può contenere perle preziose (i colori di cui parlavo sopra). Perle che scorrono, intrecciandosi in ragionamenti fra realtà e fantasia disorientando il lettore (che, nel mio intento, deve rimanere col dubbio di dove finisca il personaggio ed inizi il pensiero dell'autore), suscitando ricordi ed emozioni ma concludendosi, alla fine, in un nulla di fatto (anche altre persone a cui l'avevo fatto leggere il racconto prima di mandarlo qui l'aveva notato). Il fatto che a volte inverta l'ordine delle parole all'interno di una frase è per dare un tono più... Uhm... "solenne" ma, soprattutto, per rallentare il lettore, in modo che si soffermi su quello che gli propino e che per me è importante (stesso motivo per cui inserisco ripetizioni di parole o periodi per marcare determinate "sensazioni" o "colori"). Effettivamente, ora che mi ci fai pensare, non si tratta di una scelta troppo democratica... Il lettore dovrebbe esser libero di fruire dell'opera come meglio crede. Vallo a spigare al protagonista del racconto, comunque La frase sulla superficie metallica del boccale merita un aneddoto a parte: inizialmente, il nostro protagonista si specchiava sulla superficie liquida della birra. Dopo aver passato il racconto ad alcuni amici, in modo da migliorare il racconto in vista del concorso, mi fecero notare che sulla birra è praticamente impossibile specchiarsi. Ho fatto la prova... Ed ho corretto in fretta, per inviare giusto prima della chiusura del concorso Ho ri-corretto la frase una decina di volte e, alla fine, è venuta quella che hai letto. Detto col senno di poi, forse... Avevi ragione tu Grazie di nuovo ad entrambi per i preziosi commenti/consigli. Ci sentiamo presto su questi schermi, ciao!
imported_Boromir Inviato 10 Aprile 2007 Segnala Inviato 10 Aprile 2007 Eccomi qua Prima di tutto, grazie per aver letto e soprattutto commentato il racconto. E, oltre a questo, grazie per la franchezza. Torniamo ai commenti. Ehmmm... sinceramente non so che dire... Ho letto un altro post (scusatemi, ma non ricordo chi l'ha scritto) dove in pratica veniva detta la stessa cosa: racconto scritto bene e che scorre bene ma il finale non va. Diciamo che il finale era solo una prova. Sinceramente, ho pensato a dare omogeneità alla storia e non all'inizio e alla fine. Mi piaceva l'idea di un gruppo di ragazzi che si divertivano esattamente come noi. All'inizio avevo pensato di far giocare degli umani "contemporanei". Poi ho deciso di aggiungere un tocco in piu', facendo diventare gli stessi giocatori dei maghi in erba che, sfruttando le poche conoscenze, si divertivano con miniature e altro. Non ho pensato al fatto che la storia sarebbe stata, in un certo senso, "segata" dal finale. Non ti sono sfuggiti elementi di sorta. Il racconto è scritto in modo e maniera da non lasciar capire che la narrazione fa riferimento a fatti non accaduti e che i protagonisti non sono altro che personaggi di fantasia. E' tutto voluto. Rispetto all'altro scritto pubblicato per il primo torneo (il background di Boromir) mi sono concentrato un po' di piu' sulla forma. Sono comunque inciampato in qualche errore nonostante la revisione. In questo quindi dovro' migliorare. La cosa che piu' di tutti mi fa piacere e' il fatto che lo scritto, nonostante sia lungotto, scorra bene. Uno degli obiettivi era questo. Per quanto riguarda la conclusione della storia di Thinilor e gli altri, vedremo. Sinceramente non ci ho pensato. C'e' da dire pero' che "I corridoi di quel dungeon avevano fatto da cornice ai loro ultimi giorni. L’Oscuro era vicino.". E, prima o poi, qualcuno da quel dungeon dovrà venire fuori, in un modo o nell'altro. Grazie ancora per i commenti. Storie dell'Accademia di Celestia di Boromir Racconto in cui trovo qualità molto positive e alcuni difetti. Buona la resa dell'ambientazione, ottime la caratterizzazione dei personaggi e la trama. Bellissime alcune scene, come quella del gruppo di amici sul lago ghiacciato. La storia mi ha incollato al foglio, desideroso di scoprire come andava a finire. Dal punto di vista formale ci sono diversi errori ortografici e di battitura e alcune espressioni ridondanti o non perfettamente fluide (es: "Non pensi che i vari Decani e parrucconi vari non abbiano pensato alle consguenze di un tale atto?"). Diverse frasi potrebbero essere rese più concise senza perdere in espressività. In generale comunque la lettura scorre e, da quello che ho letto, credo l'autore sia perfettamente in grado di correggere gli errori e le imprecisioni effettuando una revisione del racconto. A mio parere quel che davvero pesa sulla riuscita del componimento è la scelta di un finale a sorpresa che trovo non adatto e, anzi, dannoso per il racconto. La storia, bella e coinvolgente, viene troncata per un finale che appare arbitrario, slegato dal resto del racconto: non è in alcun modo anticipato da qualche elemento nella narrazione e non apre diverse chiavi di lettura, lascia con un racconto che però, anche nella fantasia, non è reale e, soprattutto, non arriva al suo compimento. Come detto trovo che questo finale non solo non aggiunga nulla al racconto, ma neghi la conclusione della storia a cui il lettore si era appassionato. Inoltre il modo in cui la narrazione è portata avanti mal si presta a essere intesa come ciò che la rivelazione finale ci dice dovrebbe essere, ne può essere un resoconto. Ti chiedo scusa per la durezza e ti prego di far presenti le motivazioni per cui hai optato per questa soluzione, e tutti gli elementi che sicuramente mi saranno sfuggiti. Personalmente ritengo la storia di Thinilor e dei suoi amici potrebbe essere davvero un bellissimo racconto, se portata avanti fino alla sua conclusione (a costo di diventare lunga il doppio ), e corretti i piccoli difetti formali. Questo è sicuramente il mio consiglio. Va da sé che hai più che diritto di non trovarci niente di utile Per quanto riguarda l'idea alla base del finale a sorpresa, è lungi dal non piacermi (immagino lo si possa intuire... ), ma credo dovresti scrivere un racconto costruito ad hoc sull'idea stessa.
Eroe Olimpico Inviato 17 Aprile 2007 Segnala Inviato 17 Aprile 2007 - "Diario di Velidan Robish" Ben scritto e contestualizzato, fa il suo lavoro. Un buon esempio di background per un personaggio dei Forgotten Realms. Non ho appunti particolari da fare, se non il fatto che... ehm... se uno scrive un diario, si suppone che ci narri tutte le sue avventure, la frase "Narrare ora tutte le mie esperienze sarebbe a dir poco proibitivo", per quanto ragionevole, lascia un po' l'amaro in bocca. Se il bg si fosse chiamato "Storia di Velidan Robish" sarebbe stato meglio: "Diario" fa crescere nel lettore delle aspettative che poi non vengono del tutto soddisfatte. Grazie sia a Kappa che a Nym Nailo per aver fatto un commento a tutti gli elaborati, dev'essere stata davvero lunga! Inoltre complimenti al vincitore, ai partecipanti e a tutta la giuria organizzativa! Per quanto riguarda il mio elaborato, sapevo già di non avere grandi possibilità di vincere, avevo notato il concorso solo poco tempo prima della scadenza e quindi ho dovuto terminare il lavoro di fretta. Inoltre avevo solo l'idea di come strutturare il bg, ma tutto il resto l'ho partorito due giorni prima del termine ultimo del torneo. Le critiche/consigli che mi dai Nym Nailo sono poi correttissime, senza ombra di dubbio, ma capisci che per il motivo sopra citato, non avrei fatto davvero in tempo ad allungare il background con episodi veramente originali, ben scritti, ecc... Infatti nella mia mente avevo intezione di narrare almeno qualcuna delle esperienze fatte da Velidan nella sua vita, ma causa tempo ho dovuto tralasciare il tutto... Volevo concludere che ho imparato molto leggendo tutti gli elaborati sia dei partecipanti al concorso, che quelli presenti nell'area download. Infatti ci sono vari spunti, idee, tecniche e vocaboli che cercherò di assimilare per i miei prossimi lavori, in modo da poter migliorare! Ho altre idee in cantiere, spero quindi che presto sia indetta la seconda edizione del concorso, visto che questa è stata un successo! Bravi tutti quindi, e se avete altri commenti da fare sul mio lavoro non esitate; sono conscio che non è un'opera d'arte visto il tempo limitato, ma comunque ci ho messo impegno e con qualche rimaneggiamento secondo me può divenire un bg decente...
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