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Inviata

Divinità e pantheon.

Lornan.

Lornan è un dio dormiente. Egli non ascolta le preghiere dei suoi adoratori, né è in grado di intervenire fra i mortali in alcun modo. Per questo, egli ha lasciato i propri figli liberi di agire secondo le proprie intenzioni e le proprie morali, accogliendo sempre tutte le anime dei deceduti. In tutti sono insiti i concetti di bene e di male, ma sta ai singoli farne uso.

Questo ha fatto sì che non nascessero culti veri e propri dedicati alla divinità.

La morte.

L'anima di ogni individuo è composta di due parti differenti: lo spirito e la mente. Alla morte, lo spirito si separa dal corpo e raggiunge quello di Lornan, a cui si unisce. Una volta unitosi allo spirito del dio-drago, non può in alcun modo far ritorno al pianeta.

Rimane però la flebile parte della mente, che può comunque sostenere una scarna non-vita. Per questo, gli incantesimi di resurrezione non hanno effetto su Lornan, mentre quelli responsabili di animazione e creazione di non-morti sì.

Alcune tipologie di non-morti (vampiri, lich e fantasmi) hanno trovato il modo per sfuggire a questa legge universale.

Vita, morte e non-morte.

Ogni anima che viene instillata negli individui viene generata dalla materia stessa dell'universo. Effettivamente, benché nessuna anima sia tangibile, esse esistono e sono una realtà anche fisica. Ogni essere vivente pluricellulare ha una sua anima, che gli viene consegnata alla sua nascita o creazione.

Alla morte, la parte dell'anima definita "spirito" si diparte dal corpo del deceduto e si congiunge al dio-drago Lornan, andando a far parte del suo abnorme spirito. L'aldilà è per tutti unico ed estatico, a prescindere dalle azioni commesse in vita.

L'unico caso in cui lo spirito non si ricongiunge a Lornan è quello in cui il vivente abbia condotto una vita tanto vile da essere incontrovertibilmente rigettata dal dio, che la cancella dall'universo - di fatto consegnandola alla vita infinita nelle realtà ulteriori, permettendo così lo sviluppo di entità extradimensionali.

La non-morte è uno stadio intermedio in cui (almeno per la maggior parte dei casi) lo spirito è lontano dal corpo, che però è ancora animato. In questi pochi casi, il corpo può rimanere cosciente solo grazie all'intervento dell'energia negativa, che a volte può giungere su Lornan tramite piccoli asteroidi intrappolati dall'orbita del pianeta. Uno sciame asteroidale molto grande in effetti fu l'origine dei Legionari, ma in modo simile possono essere creati anche vampiri e lich, così come altri non-morti intelligenti.

Gli altri Dei.

Sebbene Lornan sia l'unica divinità realmente esistente nell'universo, altre due entità vivono ed esistono su di esso, sul suo corpo, sul pianeta: Ghazdaknul e la Sibilla.

L'esistenza di Ghazdaknul è nota esclusivamente agli Aboleth, di cui è il creatore. Ghazdaknul è, a tutti gli effetti, un tumore che affliggeva l'antico dio-drago, il quale, invece di farsi pietra come il resto del suo corpo, rimase in vita, assumendo una porzione della magia che i suoi figli instillavano sul pianeta. Egli prese forma e coscienza di sé, e, a sua volta, impresse la propria volontà sulla materia che lo sovrastava. Venendosi a trovare sepolto sotto metri di sedimento marino, egli amplificò a dismisura le strutture organiche ivi presenti, dando origine ai primi Aboleth. Queste abiette creature lo venerano come il resto degli esseri viventi venera il potente Lornan; Ghazdaknul è vivo, presente, ma non è in grado di rispondere effettivamente alle preghiere dei suoi adoratori, a cui si manifesta con un aspetto specifico.

La Sibilla rappresenta invece una manifestazione del pensiero cosciente di Lornan rimasta all'interno del suo corpo. E' una entità che si presenta come una bellissima donna, di dimensioni imponenti, sovrumane, legata per sempre alla roccia del pianeta attraverso delle propaggini che si dipartono dalla sua testa e dai suoi piedi. Essa è materiale, viva e senziente, e si dice che attraverso di essa possa parlare la divinità. Si trova in una enorme, profondissima cava, non lontano dalla prigione di Urn-jon, formata da un vaso sanguigno del dio-drago.

-MikeT


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