imported_MikeT Inviato 1 Agosto 2007 Segnala Inviato 1 Agosto 2007 Il concetto di "ottimizzazione" ha secondo me due campi: quello dell'ottimizzazione "pratica," ossia una scelta di caratteristiche che possano rendere il personaggio più efficiente nel fare ciò che fa (fare più danni se picchia, scassinare serrature formidabili se scassina, seguire tre formiche supersoniche su uno slab di roccia lavica se segue tracce, e via dicendo), e quello dell'ottimizzazione "interpretativa," ossia la scelta di caratteristiche che più si addicono al personaggio (che ne so, avere il talento "kiai shout" o essere wild mages, per dire) o il mantenere delle caratteristiche "negative" (ad esempio, il mio attuale Druido ha solo 8 di Forza: risultato di tiri un po' sfortunati, ma l'ho tenuto perché mi piaceva come idea). Quando i due campi si sovrappongono, abbiamo un PG veramente ottimizzato sotto tutti i punti di vista: "funziona" bene a livello di meccanica e il giocatore si diverte una cifra anche perché lo "sente" molto a livello interpretativo. Nel caso in cui non ci sia sovrapposizione, abbiamo dei PG che sono o l'uno o l'altro, oppure comunque propenderanno più per un tipo di ottimizzazione che per un altro. Lì sta al giocatore singolo decidere in base ai suoi gusti: a qualcuno piace forte, a qualcuno piace personalizzato. L'importante è poi anche scegliersi (quando si può, come dice Bard) dei compagni di gioco compatibili con il proprio stile: è chiaro poi, secondo me, che non ha moltissimo senso lamentarsi di avere compagni con PG poco "funzionali" se il nostro casta di 9° come Chierico e Mago e i loro fan fatica ad avere più di due o tre incantesimi al giorno; oddio, lo si può anche fare, ma non avrebbe molto senso, perché comunque quello non sarebbe il gruppo adatto a chi ha personaggi simili. Insomma, anche in questo serve un minimo di oculatezza, ma non c'è comunque bisogno di ghettizzare né gli uni né gli altri. -MikeT
Jade Silvershine Inviato 2 Agosto 2007 Segnala Inviato 2 Agosto 2007 ma quando uno comincia ad abitare in posti dove il rapporto maiali-persone è 3:1 per i maiali, la cosa non è cosi semplice. Dato che del maiale non si butta via niente, dovremmo insegnare loro a giocare di ruolo prima di farne salsicce
Aesgareth Inviato 2 Agosto 2007 Segnala Inviato 2 Agosto 2007 Riguardo alle regole e all'RP: Spero non sembri una panzana, ma credo che per ogni concept di PG esista una build ottimizzata (vedi esempio di Bard sul Gerofante Arcano). Credo inoltre che si possa rendere qualsiasi cosa, anche inverosimile con le regole. Nella sezione Regole c'è un topic in cui si parla di come lanciare un Campo Antimagia influenzando l'intero pianeta, nella message boards WotC c'è un topic che spiega come giocare un PG sandwich, un coboldo può diventare il personaggio più forte di tutto D&D e così via. ^^' Se con le regole si può fare tutto, dovrebbe essere possibile creare qualsiasi concept di PG in versione ottimizzata. Quindi qual'è la differenza di base che c'è tra un giocatore con un PG ottimizzato e uno con un PG non ottimizzato? Secondo me il tempo e la voglia di leggere qualche decina di manuali è una. Non che se ne possa fare una colpa a chi non sta tutto il giorno davanti ai manuali, però imho un discriminante è quello più che PP/RP intrinseco. Esempio: ogni giorno la persona X ha 1 ora da dedicare a D&D e può scegliere tra leggere manuali&pensare alle combo, leggere l'ambientazione/pensare alla personalità del PG. Chi spende l'intera ora a leggere i manuali avrà un PG meno legato all'ambientazione, uno che la spende per la personalità avrà un PG meno utile. Infine chi spende 30 minuti per ciascuna cosa avrà un PG misto. Da questo esempio si può facilmente estrapolare chi è Rule Lawyer/PPer e chi è RPer. Tuttavia nella realtà non tutti abbiamo lo stesso quantitativo di tempo da dedicare a D&D, per cui la distinzione non è più possibile. Prendiamo una persona Y con 3 ore a disposizione per D&D che spende 90 minuti per i manuali e 90 per la personalità del PG. Quindi cos'è Y rispetto a X? A prescindere da cosa sceglie di fare X, Y lo farà meglio (consideriamo che 1 ora per D&D dia gli stessi frutti per entrambi) in quanto ci spenderà più tempo. Tuttavia X vedrà Y come PPer in quanto per i suoi standard Y ha speso tutto il tempo a sua disposizione per i manuali e le combo (visto che lo studio di una build è molto più visibile dello studio sul BG [che normalmente conosce solo il DM]). Imho i "PPer" hanno in media più tempo libero degli "RPer". ^^ E questa è solo una minima parte del discorso generale, c'è chi a priori preferisce non pensare a come sarà il suo PG al 20°, chi ad un certo punto cambia idea etc. Servirebbe uno studio caso per caso, ma le ipotesi sono troppe e verrebbe un papiro che nessuno leggerebbe (oltre che incompleto). Altro esempio, quello di Khandra sul PG che esce dalla build perchè non piaceva: C'è chi modifica la build in corso d'opera e chi "rerolla" (cambia PG). Ovvero c'è chi riesce a sopportare un cambiamento della build in favore di cosa piace e chi non ci riesce e fa ex-novo il PG che gli sarebbe piaciuto giocare. (Si, io dopo aver provato per qualche sessione a tenere il PG modificato in genere "rerollo" perchè mi viene l'orticaria a vedere una build non ottimizzata come vorrei) Il sunto è: (lo scrivo in grassetto così chi vuole può evitarsi di leggere la vita e i costumi di X e Y) Praticamente nessuno è solo carne o solo pesce, ci sono un'infinità di variabili e di combinazioni che portano verso un tipo di gioco rispetto ad un altro, una per ogni giocatore di D&D probabilmente. Le macroclassi PPer e RPer stanno strette ai giocatori quanto lo starebbero gli allineamenti seguiti rigidamente nel mondo reale. @uollass: è la triclonia che torna a farsi sentire. @MikeT: come discorso generale concordo, ma guarda che nel caso specifico mi lamentavo del fatto che dicessero che a lvl 4-5 si fa più RP che al 15, non che il mio PG li metta in ombra. ^^ Il fatto è che temo che se "rerollassimo" a lvl 4-5 il mio PG sarebbe ugualmente più forte e loro si annoierebbero comunque. Cerco di fargli capire che come DM sarei meglio che come giocatore per loro, ma temono scontri troppo difficili. QQ @Jade: questo discorso sui maiali mi ha fatto capire come mai siano gli animali preferiti da Bard... deve averci giocato a D&D assieme. ^^'
Bard Inviato 2 Agosto 2007 Autore Segnala Inviato 2 Agosto 2007 il fatto che abbia un personaggio a Cyberpunk che aveva un maiale mezzo cyborg non ti era bastato? (prima che il pg venisse headshottato come i miei 25 pg precedenti e il pg nuovo lo trovasse e decidesse di mangiarselo dico)
Uollass Inviato 3 Agosto 2007 Segnala Inviato 3 Agosto 2007 ... Esempio: ogni giorno la persona X ha 1 ora da dedicare a D&D e può scegliere tra... ... Disamina quasi perfetta, manca qualche altra variabile ad aumentare in maniera esponenziale i casi: per me scrivo... il talento. Ovvero: io se anche mi applico N ore a fare una build, secondo me non ce la posso fare... sarò talpa ma proprio non riesco ad immaginare combo et similia, mentre vedo amici che "aprono un manuale e vedon solo numeri" (citazione direttamente da qualche Lucca fa...). Idem immagino che certa gente possa passare ore a studiare ambientazioni, psicologia ed antropologia ma non riesca a scrivere un BG o ad avere un'idea originale... trovando difficoltà intrinsiche nella concezione della "componente RP" del PG così come io ne ho in qualla "PP" ... Ah, se non si fosse capito... negli esempi di prima io mi metto tra i giocatori pesantemente "incompleti" (e il primo che travisa il significato che ho dato a questa parola è un gerofante).
Nym Nailo Inviato 9 Agosto 2007 Segnala Inviato 9 Agosto 2007 Ciao! Io concordo con Aes riguardo alla questione del tempo a disposizione / tempo speso per D&D. Da quando sono andato a vivere in Inghilterra, gioco molto di meno a D&D (ho cominciato a giocare a un sacco di altri gdr, di recente per esempio adoro Ars Magica). Questo ha fatto si' che mi sono perso un po' di novita' nell'ambiente D&D, e come idee power sono rimasto indietro... nella partita che masterizzo via internet con Glingal e Soulbrighter come giocatori, loro hanno fatto dei pg ottimizzati e io faccio un po' fatica a trovare sfide adeguate. Riesco ancora a cavarmela, ma sento la differenza. Concordo anche sul fatto che risulta molto piu' evidente quanto tempo e' stato speso per ottimizzare il pg rispetto a quanto e' stato speso per il suo background. Questo perche' ovviamente il background non e' noto agli altri giocatori nella sua interezza, perche' i PG di solito viaggiano insieme ma non si conoscono tanto bene. E' come quando uno inizia a lavorare e incontra i suoi colleghi: puo' diventare loro amico, ma non conoscera' tutti i dettagli del loro passato. Quindi capisco come mai gli RP-esaltati si lamentino anche con giocatori "medi"... cio' che e' piu' evidente e' l'impegno che hanno messo nel PP, anche se hanno pensato un background complicatissimo degno di un romanzo. (quindi si', anche per me gli RP-esaltati, come i PP-esaltati, tendono ad esagerare i loro punti di vista) Sul fatto che la gente dica che i livelli piu' bassi siano migliori per fare RP, beh... non so. Secondo me dipende da un sacco di fattori, incluso il master. Io per esempio non ho mai masterizzato una partita con PG di livello piu' alto del tredicesimo. Questo perche' a me piace un sacco inventare avventure di un certo tipo, dove i PG non hanno a disposizione tutte le risorse che avrebbero ad alti livelli (tipo "Find the Path", un incantesimo che a me personalmente sta antipatico). A causa di cio', io so di non essere bravo a masterizzare campagne di livello alto/epico, e semplicemente non lo faccio. Se io masterizzassi una campagna di alto livello, i miei giocatori probabilmente direbbero "uffa, ci si divertiva di piu' coi pg di livello basso". Pero' e' semplicemente una questione di... "condizioni ambientali" (i miei gusti e la mia inesperienza coi livelli alti). Io non credo che il RP sia cosi' diverso tra livelli alti e bassi, semplicemente cambiano le sfide da affrontare (intese anche come enigmi/politica/intrighi/investigazione e non solo combattimento), e io preferisco inventare sfide per i livelli bassi. In ogni caso, dato che sia io che i miei giocatori conosciamo i miei limiti, la conclusione e' che se volessimo fare una campagna ad alto livello io farei il giocatore, e sceglieremmo qualcun altro come master. Certo, quando in un gruppo c'e' solo una persona che vuole fare il master, molto dipende dalla sua esperienza, e questo puo' falsare la visione che i giocatori si fanno, per esempio arrivando a pensare che solo i livelli bassi siano divertenti. Esempio opposto: magari un giocatore gioca una partita al primo livello e ha la sfortuna di veder morire il suo PG, e da allora si convince che i primi livelli non sono divertenti perche' c'e' troppo rischio di morire. Non e' sempre cosi', ma il giocatore ne rimarra' convinto. Secondo me la cosa importante per mantenere alta la qualita' del gioco ed evitare discussioni inutili e' avere un gruppo affiatato di giocatori, con stili piu' o meno simili, e conoscere i propri limiti in modo da mettersi d'accordo su che tipo di avventure e' meglio giocare per far contenti tutti... ovviamente anche la diversita' di stile contribuisce a dare sapore al gioco, ma un giocatore che viene da un gioco tipo The Window (praticamente puro storytelling) e uno che scrive 30 post al giorno sulle board di ottimizzazione della WotC sono oggettivamente difficili da conciliare.
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