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D&D: 2 ore alla 4° Edizione!


Gadwin

Messaggio consigliato

Vedi che serve proprio un reality su D&D?

Non so, sinceramente il discorso della nicchia è un nodo importante e non è facile la soluzione.

Personalmente quando ho aperto la ludoteca pensavo che con un pò di pubblicità e tirando dentro gente tutti si sarebbero appassionati ai giochi (gdr, cards e boardgames) invece mi sono accorto che c'è stato qualche inserimento, ma di gente che già era almeno "tangente" a questo mondo perché tutto sommato dobbiamo considerare che per noi d&d e quant'altro sono cose divertenti, ma ci sono altre categorie di persone:

1. Quelli a cui gdr e gdt non piacciano (eretici)

2. Quelli che hanno tutt'altro in mente (erotici)

3. Quelli che non conoscono (ignavi, quelli su cui puntavo ma che non è così facile reclutare)

4. Quelli che pensano sia da sfigati (infedeli, pensavo di poterli convertire ma ho avuto scarsi risultati)

Quindi vale la pena di prendersi un rischio su così ampia scala, il Signore degli Anelli non è D&D... e secondo me se vediamo le vendite relative alla saga Tolkeniana non è il Gdr del Signor degli Anelli a vendere più di tutti...

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Principali partecipanti

è vero, questo è proprio vero...

però dnd non è più soltanto gdr, ma anche babacetti gommosi e quelli hanno sempre grande presa... (dai se fanno pure gli scacchi del signore degli anelli e fanno la collana di miniature fantasy è perché pensano di vendere...)

Poi di lì magari alcuni si scoprono amanti del gdr...

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WoW un Campionato di D&D Naziomale! :D

Questa sì che sarebbe una gran bella cosa. ;)

Dissento da Andrè, ultimamente forse ci sei stato meno ai tornei, ma ti assicuro che sono moltissimi i volti nuovi che si son affacciati al nostro beneamato GDR grazie ai tornei, nosti come degli RBB o delel Rune dalla MODCON alla VERCON o a GioChivasso. Infatti, parlando anche tra associazioni, abbiam notato che son spesso squadre e persone nuove che giocan i nostri tornei di volta in volta, c'è un turn-over molto grande. Certo gli Aficionados sono graditi e per fortuna son anche loro un buon numero, ma da soli non darebbero i numeri dei Tornei a cui siam abituati ;)

Creare un circuito che leghi tutti questi eventi sotto il patrocinio di chi il Gioco lo traduce e lo vende in Italia sarebbe davvero grandioso, non più satelliti sparsi ma una Grande Famiglia.

La chiave resta poi esserci alle CON di Gioco dove è più facile incontrare persone che si affaccaino per la prima volta al Gioco ... ricoro ancora come dimostrai D&D 3.0 a Tomics 2002 a Thrain :P

ASH

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Ho seguito la discussione e mi dispiace ammettere che la pubblicità a D&D è impossibile.

30 sec. (60 al massimo) per spiegare cos'è un gdr e che cos'è D&D sono impossibili da fare, anche con un budget potenzialmente illimitato (cosa che non c'è affatto).

Io invece sarei d'accordo col pubblicizzare "per vie traverse". In fondo il successo del d20 è dovuto anche al film del Signore degli anelli che ha scatenato in questi anni film fantasy di ogni tipo con qualità più o meno buona.

Per me una buona scelta di marketing potrebbe proprio essere dare a gratis la licenza del marchio D&D per un film (qualcosa di decente) e magari anche finanziarlo in parte facendo un film importante (non dico LOTR, ma almeno Eragon o le cronache di Narnia ...) in modo da far incuriosire le persone che vanno al cinema e vedono quel marchietto che compare nei titoli, non sarà molto, ma quando spari molti colpi qualcosa colpisci.

I tornei li considero troppo "chiusi" per far permettere un'ampia diffusione a D&D o al gdr in generale. Non sono un esperto di tornei come molti qui, ma non so chi va ad un torneo o ad una fiera fantasy, al 90% saprà già cos'è a grandi linee il gdr e probabilmente conoscerà anche già D&D

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Aloa ciquiti!

Mi permetto di intervenire, il mio intervento è puramente legato all'osservazione del mondo del GDR da "esterno", quindi posso essere smentito facilmente.

Se esistesse un circuito nazionale veramente efficacie di promozione del GDR e gente in grado di gestirlo sarebbe gia una gran pubblicità. Se questo circuito coinvolgesse anche solo D&D sarebbe veramente il meglio possibile, visto che da sempre D&D (che la cosa piaccia o meno) è il GDR.

L'azione sporadica di Ludoteche e Associazioni, spesso nate dall'esigenza di un precedente gruppo di giocatori di trovare spazi adatti, svolge un ottima azione aggregatrice, meno, quella di promozione.

Come ha chiarito morken - nella mia esperienza di responsabile ho riscontrato lo stesso - la ludoteca, o lo spazio di gioco organizzato, è luogo che spesso ghettizza, che lo si voglia o meno, spesso ha poca attrattiva verso nuove leve, che trovano più vicino l'ambiente del negozio.

Qui iniziano delle considerazioni personali come tali prego di leggerle.

Creare un circuito di promozione che permetta una rete di gioco organizzata, di qualsiasi tipo di GDR, ma non solo dei GDR, dovrebbe essere uno degli obiettivi delle case che gestiscono il piccolo mercato italiano.

Questo richiede investimenti e unità di vedute, cosa che (IMHO) non vedo facili in Italia.

Sia per la dimensione editoriale delle case, al massimo una casa editoriale (di qualsivoglia editore) in Italia raggiunge medie dimensioni, sia perché non tutti gli editori stanno spingendo il GDR.

Ci sono aziende del mondo ludico Italiano che vedono il mercato GDR come poco proficuo e - non a torto - hanno smesso di puntare su questa tipologia di prodotto. Non perchè non ci "tengano", ma perché l'alternativa era la chiusura.

Il network RavenCup svolge un ruolo interessante e per certi versi è stato un'anticipatore, così come GiochiUniti, ottime idee, ma fin ora, citando Ruggeri "poco più di niente", almeno nel campo di creare nuovi giocatori.

P.S. Ringraziamo fino alla fine dei tempi la politica dei prezzi 25edition: prezzi bassi (confrontati con altre realtà in Europa, ma non solo) per prodotti di altissima qualità.

Aloa!

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Ash, vedere volti nuovi nei tornei non vuol dire che il gioco esce dalla nicchia... Chi partecipa ad un torneo è gente che il gioco lo mastica da un po'... difficilmente un neofita partecipa ad un torneo (unico sporadico caso J.R. e R.J.)...

Ammetto che nel mio post precedente ho saltato la più bella tra le iniziativedi cui tra l'altro è stata promotrice proprio la 25... La fiera del Libro di torino: per 6 anni ci si è presentati con il gdr e secondo me in 6 anni tanti sono i giocatori che hanno iniziato a giocare da quella esperienza... (ve lo assicuro che c'era gente che da un anno all'altro mi portava la scheda del personaggio a vedere... un gruppo in particolare... e non hanno mai partecipato ad un torneo...)

Come si intuisce quindi Le mie non sono critiche al mercato italiano, sia ben chiaro, ma alla politica wizards...

Ricordo a tutti che io, come azienda, non voglia far capire cosa è un gioco di ruolo in 60 secondi o in una pagina di topolino (sono sempre provocazioni, non prendetemi alla lettera), ma devo rendere il gioco appetibile, pensare che la gente lo voglia comprare e leggerlo... non importa se poi ci gioca o meno... l'importante è che sia nelle case di tutti... poi sulla massa (questione di statistica) a qualcuno piace, a qualcuno no...

Un bravo alla Wizards se semplifica le regole con la 4th edition perché si va in questo senso (rendere accessibile il gioco a chiunque anche chi non ha una laurea in matematica...)

Spero di aver chiarito meglio la mia posizione!!

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Ho seguito la discussione e mi dispiace ammettere che la pubblicità a D&D è impossibile.

30 sec. (60 al massimo) per spiegare cos'è un gdr e che cos'è D&D sono impossibili da fare, anche con un budget potenzialmente illimitato (cosa che non c'è affatto).

Ciao, sono nuovo del forum, scusate se intervengo in modo così diretto.

Non è detto che la pubblicità a D&D sia impossibile ... è impossibile se, come penso di aver capito, vuoi fare uno spot per dire "DND si gioca così". Sono convinto che focalizzandosi su "cosa significa giocare a DND" un'idea possa saltare fuori.

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Aloa ciquiti!

Mi permetto di intervenire, il mio intervento è puramente legato all'osservazione del mondo del GDR da "esterno", quindi posso essere smentito facilmente.

Se esistesse un circuito nazionale veramente efficacie di promozione del GDR e gente in grado di gestirlo sarebbe gia una gran pubblicità. Se questo circuito coinvolgesse anche solo D&D sarebbe veramente il meglio possibile, visto che da sempre D&D (che la cosa piaccia o meno) è il GDR.

[/ quote]

Ma questo richiede delle iniziative probabilmente del tutto nuove. Perché come dici tu dopo lo spazio di gioco organizzato significa "A DND si gioca QUI e non altrove."

In realtà una casa che gestisce il mercato italiano dei GDR potrebbe trovare anche giusto sostenere le associazioni serie che si occupano, con qualità, di GDR e realizzano valide iniziative.

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Aloa ciquito!

Non sono il più adatto per dirlo - da utente occasionale, con un viscerale odio per Monte Cook, probabilmente non rappresento l'utente tipo - , comunque benventuo.

Ma questo richiede delle iniziative probabilmente del tutto nuove. Perché come dici tu dopo lo spazio di gioco organizzato significa "A DND si gioca QUI e non altrove."

Credo di aver litigato con le parole, quindi di non aver trasmesso il messaggio corretto, perdonami, tento di spiegarmi in maniera migliore. :)

Credo che iniziative "A DND si gioca QUI e non altrove" siano futili e controproducenti, iniziative "D&D è bello, noi ci giochiamo e non siamo poi così pochi e sfigati", farebbero bene.

Il GDR per sua stessa tipologia è fatto per essere giocato fra amici e per campagne che non concentrino in 3-4 ore lo "sforzo ludico"; d'altro canto la "taverna" - luogo archetipico dove si consumano epiche campagne fra patatine e birre - non è certo polo d'attività pubblicitaria.

In realtà una casa che gestisce il mercato italiano dei GDR potrebbe trovare anche giusto sostenere le associazioni serie che si occupano, con qualità, di GDR e realizzano valide iniziative.

Infatti la Raven Distribution, attraverso la Raven Cup, ha promosso un sistema del genere. La serietà delle associazioni e la bellezza delle storie viene stabilita attraverso un sistema di voto.

L'iniziativa è pregevole, ma la domanda che ci si dovrebbe porre è: è stata un veicolo sufficiente ed efficiente?

Per il divertimento probabilmente si: Multiverso, Rune del Lupo e molte altre associazioni di gente veramente in gamba, hanno contribuito a far divertire parecchie persone.

Per la pubblicità... bhé... non troppo. Mi piange il cuore dirlo, spero del resto di essere ampliamente smentito, ma temo che non vi saranno grosse smentite.

Aloa!

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  • 1 mese dopo...

Il problema è fare uscire dal Ghetto il gioco di ruolo. Insomma che ci piaccia o meno non sono le convention di giochi di ruolo il luogo adatto dove promuovere il gioco. Esse attirano appassionati che se non giocano a GDR gli sono già così vicini da porterlo acchiappare in ogni momento (vedi giocatori di Magic e WarHammer per citare due esempi).

Quando il momento ruolistico si sposta al di fuori delle convention (Ricordo a milano una fiera del gioco non tecnlogico) a fallire sono le proposte di tornei, perchè nessuno si iscrive ad un torneo di qualcosa che non conosce.

Il modo secondo me corretto di raccogliere nuove leve è quello di uscire dal contesto di convention, andare a prendere la gente dove non c'è solo gioco di ruolo e C. In questi contesti occorrerebbe portare TUTTI i master abili della nostra bella Italia e fare una marea di demo per una marea di giocatori.

Ci vorrebbe uno strumento anche patrocinato dallo stato (cultura) che permettessa la formazioni (ma non è un'idea nuova) di addetti del settore che fossero in grado anche di insegnare a studenti (anche alle elementari) e fare laboratori di gioco di ruolo.

Noi come multiverso abbiamo portato avanti qualche iniziativa nelle scuole ma con scarso successo, perchè era sempre qualcosa che veniva portato, che creava alternativa alla routine scolastica e non rendeva realmente partecipi i giocatori.

Io conosco un sacco di persone al di fuori del gioco di ruolo che dicono: "Quando facevo le medie mi piaceva tanto scrivere e fantasticare, poi alle superiori mi hanno insegnato a non farlo, e da allora ho perso interesse alla scrittura". Queste persone non saranno gli Steven King di domani, ma hanno tutte le carte in regola per essere dei buoni master.

Il mio post diventa lungo, ma l'argomento mi interessa (visto che a 30 anni un giocatore di ruolo sente istintivamente di dover lasciare un'eredità alle nuove leve).

Quanta politica e screzi ci sono attorno ai GDR.

Nel momento in cui gruppi diversi si uniscono per formare circuti semi nazionali si formano subito blocchi "politici" che portano avanti un discorso che alla lunga diventa elitario e che fanno pochi sforzi per avvicinarsi gli uni agli altri.

Dare nelle mani di una azienda i nostri beneamati circuiti pseudo nazionali ci porterà direttamente a dimenticare la nostra "democrazia" per un assolutismo.

Io gioco quasi esclusivamente a D&D, ma ho giocato a tante altre cose. E non fingiamo che la Wizards non abbia "copiato" diversi aspetti da altri sistemi. Il gioco va anche difeso, vanno difeso quei sistemi che sono belli, anche se non sono WOTC. Come potrebbe farlo la Wizards stessa?

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  • 4 settimane dopo...

E' vero, secondo la mia esperienza peròun metodo per "inizializzare"nuovi DnDipendenti è quello di creare nuovi gruppi nei paesi che magari ne hanno sentito parlare ma nn c'è nessuno che ci gioca...

Nel mio paese ho conosciuto il gioco di ruolo alle medie dove ci giocavano dei miei compagni,dopo due-tre anni circa ho visto che nel nuovo centro giovani organizzavano una "DEMO" di DnD per far capire come funzionava.

gli unici partecipanti ero io e degli amici che sono riuscito a convincere a provare(nn avevano mai sentito parlare del GdR)

Comunque ne ho sentite di tutti i colori

-DnD ahhh si! Ma trovati una donna che fai meglio...

-DnD ohhh!?! ma è un gioco Satanico!(mia mamma m'ha anche spedito da 1 prete) :evil:

-Mi dispiace sono già troppo indaffarato, ho un mucchio di impegni...

-Quelle cose non funzionano,vedrai finairà presto.

-ecc...

Risultato? sono più di 5 anni che nonostante tutto gioco con i miei amici a DnD; ma se non organizzavano quella serata apparterrei ancora al gruppo :o

-"3. Quelli che non conoscono (ignavi, quelli su cui puntavo ma che non è così facile reclutare)"-

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  • 2 mesi dopo...

DnD non ha bisogno di pagare per avere della pubblicità!

la pubblicità la facciamo noi stessi nel momento in cui proponiamo a qualcuno di provare a giocare! Nel mio caso (master da 8 anni) ho proposto il gioco a decine di persone diverse, tra cui anche tanti carissimi amici. Sono sicuro che loro promulgheranno a loro volta il gioco ad altri....

Promuovere con una campagna pubblicitara intensiva DnD significherebbe farlo diventare una "moda consumistica", cosi' come lo sono diventati i Pokemon, Yu-gi-ho, Dragon Ball: vere e proprie manie commerciali degli ultimi anni, che dopo essere stati spremuti fino al midollo sono stati ben presto gettati nel dimenticatoio. Sono fenomeni che fanno il botto colorato, ma la luce si affievolisce presto...

Dnd rischierebbe di avere un enorme successo commerciale all'inizio, diventando pero' una "mania passeggera" e verrà presto eclissata dalla "mania successiva"...

Meglio che rimanga di nicchia...che poi tanto di nicchia non è... :grin:

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  • 5 mesi dopo...
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