khandra Inviata 15 Ottobre 2007 Segnala Inviata 15 Ottobre 2007 La Creazione, l’Età dell’Oro, e la Guerra del Massacro Comynde fu creato all’inizio dei tempi da Avegol, la divinità suprema. Vi sono diverse leggende che descrivono questo dio; una delle più curiose, benché ingenua, lo rappresenta come un vecchio cieco seduto per terra in una caverna, che immagina costantemente il mondo e le sue evoluzioni: la fine del mondo arriverà quando un passante, ignaro dell’identità del dio, entrerà nella caverna e lo disturberà facendogli abbandonare i suoi sogni. In realtà, Avegol è l’essere più potente esistente, ma dopo aver dato inizio alla Creazione si ritirò nella Contemplazione, e da allora non interagisce più con il mondo, limitandosi ad osservare la sua evoluzione. Avegol creò prima di tutto la sfera di terra costituente il mondo, poi le sue acque, il velo d’aria che la avvolge, il fuoco del sole che la illumina, l’immensità del cielo, la luna cristallina, ed infine la vita: sette altre divinità, i cosiddetti Spiriti Magici, che pose ciascuno in uno dei sette continenti del mondo perché continuassero la sua opera. Gli Spiriti Magici crebbero sotto la guida di Avegol ed impararono ad usare il loro potere per creare altri esseri che popolassero il mondo: nacquero così tutte le piante e gli animali ad oggi conosciuti. Quando Avegol decise di ritirarsi nella Contemplazione, ritenne opportuno fare un ultimo dono agli Spiriti: essi avrebbero avuto potere su di un elemento del creato, a loro scelta. Li chiamò quindi per nome e li invitò a scegliere il loro potere. Goran il Primogenito divenne il dio della Terra, Wayna la dea dell’Acqua, Aewyr il dio dell’Aria, Frayn il dio del Fuoco, Emya la dea del Vuoto. Mentre i primi cinque Spiriti venivano chiamati da Avegol, Layr, il settimo, sentiva la collera montare dentro di sé in quanto, essendo l’ultimo, vedeva i suoi fratelli acquisire i poteri che egli stesso bramava. Così, per vendicarsi ingannò Nimhasa, la sesta degli Spiriti, in modo che inventasse dal nulla un elemento orribile: la Morte. Fino ad allora, tutte le creature erano state immortali, ma dal momento in cui Nimhasa scelse di sua volontà di essere la Mietitrice di Anime, la morte divenne parte integrante dell’universo. Avegol, sorpreso e addolorato, fu costretto a condannare Layr ad avere potere sul Male, che Layr stesso aveva creato col suo primo inganno. Layr fu imprigionato nei Piani Inferiori, ed il suo continente fu isolato dal resto del mondo tramite tempeste perenni e onde gigantesche. Layr perse il potere di interagire col Piano Materiale, ma gli venne lasciata un’ultima possibilità: se un essere vivente fosse riuscito a raggiungere il suo continente, egli avrebbe potuto pentirsi e chiedere a tale individuo di venire perdonato per la sua colpa; in tal caso, costui avrebbe avuto il potere di liberarlo. Comynde crebbe rigoglioso dal momento della condanna di Layr: nonostante la nuova presenza della morte, che doveva essere accettata, gli Spiriti Magici riuscirono ad equilibrare i cicli della vita, grazie ad uno splendido meccanismo inventato da Emya: la riproduzione. In seguito, quando ritennero che il mondo fosse pronto, gli Spiriti crearono gli esseri senzienti. Molte razze intelligenti da allora calcarono il suolo di Comynde, ma furono sei Grandi Popoli a svilupparsi di più. I Nani, creati da Goran, divennero esperti minatori e artigiani; gli Umani, creati da Wayna, vennero istruiti nelle arti dell’agricoltura e della navigazione; gli Elfi Alti, creati da Aewyr, studiarono la magia del mondo; i Thorae, creati da Frayn, divennero ottimi costruttori ed esperti dell’ingegneria e dell’architettura; le Sirene, dette anche Elfi Azzurri, create da Emya, donarono al mondo l’arte e la musica; ed infine gli Unicorni Neri, creati da Nimhasa, furono dotati del potere della preveggenza. Benché ciascun popolo fosse nativo di uno dei sei continenti, ben presto vennero fondate colonie e le popolazioni si mescolarono; i commerci fiorirono, e la civiltà si sviluppò. Nel frattempo, nei Piani Inferiori Layr non se ne stava certo inoperoso; furioso e desideroso di vendetta, e pazzo di invidia verso Avegol e gli altri Spiriti, egli mimò la Creazione all’interno del dominio in cui era stato confinato: per prima cosa, creò sette Grandi Demoni, divinità minori che lo servissero, e poi le innumerevoli schiere di diavoli e demoni inferiori. Studiò la magia del mondo con incredibile dedizione, e divenne estremamente potente; fiducioso di poter un giorno spezzare le catene della sua prigionia, insegnò alle sue creature a combattere ed uccidere. Per produrre le armi e gli attrezzi di cui i suoi soldati avrebbero fatto uso, creò numerose razze di schiavi, tra cui gli Gnomi, i Goblin, e gli Orchi. Quando gli Spiriti Magici furono soddisfatti delle loro creazioni e di come gli esseri senzienti vivevano in pace e prosperità nel mondo, presero un’importante decisione: grazie al potere che gli era stato donato, avrebbero creato interi nuovi mondi. Del resto avevano a disposizione l’intera immensità del cielo. Così, organizzarono una meravigliosa festa di addio, e partirono. Superarono il sole e la luna, e quando furono lontani cominciarono a creare le stelle, come soli di altri mondi; la notte cominciò quindi a riempirsi di piccole luci. Ancora oggi tra gli astronomi di Comynde vi è la superstizione che porti molta fortuna scoprire una nuova stella, visto che in tempi antichi significava assistere alla nascita di un mondo. Un giorno però accadde l’irreparabile, e la protagonista fu una donna degli umani di nome Ayana, detta la Malasorte. Per qualche motivo, ella sembrava essere maledetta a portarsi dietro un’aura di sventura ovunque andasse. Se cacciava, la selvaggina scappava via; se aiutava a coltivare la terra, alluvioni o siccità distruggevano il raccolto; se si imbarcava su una nave, essa naufragava. Disperata, in collera con il mondo stesso, e pensando che fossero stati gli dèi a maledirla, decise di suicidarsi per evitare disgrazie al resto del mondo; per farlo, si imbarcò su una piccola barca e veleggiò verso Layrdor, sperando di naufragare nelle tempeste che circondavano il continente. Con sua grande sorpresa, però, riuscì a sopravvivere ad una tremenda burrasca, e si ritrovò sulle spiagge del continente di Layr. Costui, avendo la possibilità di interagire con l’essere giunto alle sue terre, ed intuendo l’occasione per potersi liberare, inviò uno dei Grandi Demoni, Wojywan il Camaleonte, ad ingannare Ayana. Wojywan la convinse che gli Spiriti Magici l’avevano maledetta come avevano maledetto Layr, soltanto perché in lui avevano trovato un capro espiatorio per una decisione che avevano preso tutti insieme e che si era rivelata un fallimento. La morte, sostenne Wojywan, era stata inventata collegialmente, non da Layr. Ayana, vulnerabile come qualunque essere umano, si lasciò persuadere, e pronunciò le fatidiche parole, liberando Layr dalla sua prigionia. Immediatamente, Wojywan uccise l’incauta donna, oramai inutile. Layr ed i suoi Grandi Demoni discesero su Comynde assieme al loro immenso esercito, costruirono gigantesche navi e sbarcarono alla volta del continente di Nimhasa, dove trucidarono in una notte tutti gli Unicorni Neri eccetto uno di nome Lorae, che risiedeva alla corde degli Elfi. Essendo dotato di grandi poteri magici, Lorae percepì immediatamente cosa fosse successo ai suoi compatrioti, ed avvertì gli Elfi; dopodiché, partì da solo su di una barca verso il mare aperto, ove consumò tutte le sue energie, sacrificandosi nel processo, per contattare gli Spiriti Magici nel cielo, ed avvertirli del pericolo che il mondo correva. La notizia della liberazione di Layr si sparse rapidamente, scatenando il panico tra la popolazione. Benché i popoli non fossero totalmente nuovi all’uso delle armi, organizzare un esercito comune dal nulla si rivelò un’impresa impossibile. Layr discese sul continente di Emya e lo devastò; poi si dedicò ad eradicare la vita dal continente di Frayn, ed infine da quello di Wayna. La sua invasione del continente di Aewyr fu fermata dal re degli Elfi, Rhingae, che possedeva un artefatto in cui era stato rinchiuso parte del potere di Aewyr stesso. Sacrificando la sua vita, Rhingae liberò il potere del dio e protesse l’isola degli Elfi con una tempesta non dissimile da quella che aveva a suo tempo imprigionato il continente di Layr. Le forze del Male non riuscirono a penetrare i venti protettivi, così Layr decise di rimandare la conquista di quel continente, e sbarcò sulle terre di Goran. I sopravvissuti di tutti i popoli si erano riuniti in quel continente ed avevano radunato un esercito comune; tuttavia, vennero sconfitti in tutte le battaglie, e furono costretti a retrocedere fino alla città di Andras Darn, ultimo baluardo della resistenza, ove si sarebbe combattuta l’Ultima Battaglia. Lo scontro fu come al solito cruento, e persero la vita tutti i grandi eroi del tempo, compresi i sovrani dei popoli, ma quando la speranza stava per crollare gli Spiriti Magici fecero ritorno su Comynde, combattendo al fianco delle loro creature. Evocarono meteore, uragani, immense onde, bruciarono i demoni con il fuoco sacro, e crearono inoltre centinaia di individui di vecchie e nuove razze, che combattessero le forze del Male. Le creature demoniache che stavano combattendo ad Andras Darn furono spazzate via, e ben presto la guerra si trasformò in una guerra tra dèi. Layr e i suoi Grandi Demoni indietreggiarono fino al continente di Frayn, ove furono circondati dagli Spiriti e costretti ad una lotta fatale. Layr fu sconfitto e ferito mortalmente, mentre i Demoni vennero ricacciati nei Piani Inferiori. Tuttavia, prima di venire distrutto Layr attinse ad ogni fibra del suo essere e con il potere rimastogli disperse la sua essenza su tutto Comynde; grazie a questo incanto, egli non avrebbe più potuto manifestarsi, ma sarebbe rimasto per sempre vivo, ed avrebbe corrotto il mondo dal suo interno. Colti di sorpresa, ed ansiosi di porre rimedio al trucco che Layr aveva utilizzato, anche gli altri Spiriti Magici decisero di utilizzare lo stesso terribile incantesimo. Crearono prima delle divinità minori che portassero avanti i compiti più semplici quali tenere acceso il sole o condurre la luna nel cielo, e poi dispersero le loro essenze su Comynde. Per impedire inoltre ai Grandi Demoni di ritornare, pronunciarono un secondo potente incantesimo che ora è noto come l’Interdizione: un velo protettivo si estese attorno a Comynde, e da allora nessuna divinità può calcarne il suolo con un proprio avatar. Quando la quiete ritornò sul mondo devastato, erano ben pochi i sopravvissuti. Gli Elfi del continente di Aewyr erano stati protetti, ma molti di loro erano andati di propria volontà a combattere nelle terre di Goran. I Nani, gli Umani, i Thorae, e le Sirene, nonostante le nuove creazioni degli Spiriti Magici, erano ridotti a poche migliaia di individui; gli Unicorni Neri si erano completamente estinti. Nuove razze erano state create per combattere i demoni, ed i Sei Popoli non ebbero più la supremazia di cui avevano goduto fino ad allora. Pian piano, nel corso dei secoli, le razze ricostruirono la civiltà, colonizzando nuovamente il continente di Goran, ma il seme del Male piantato da Layr trovò germoglio negli attriti tra popoli diversi, e la discordia si fece strada tra i mortali. Nacquero e morirono regni, furono combattute guerre, e sebbene i popoli riuscirono a ricostruire ciò che era stato distrutto, si divisero in molti piccoli stati, staterelli, principati, contee, spesso in lotta tra di loro per acquisire più potere. Gli Elfi furono gli unici a mantenere un regno unico ed unito, ma anche presso di loro le contese interne lacerarono la nobiltà in clan e fazioni.
Nym Nailo Inviato 15 Ottobre 2007 Segnala Inviato 15 Ottobre 2007 [ Commenti e suggerimenti sono ben accetti, ma nell'apposito thread ]
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