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[Sospensione di incredulità] Mossa #1


rgrassi

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Inviata

Le mani tremano... Le chiavi non vogliono entrare in questa maledetta toppa...

"Dai, dai...!" La luce fulminata nel corridoio di questo maledetto albergo di quarta categoria non facilita la cosa...

Poi, all'improvviso, sento la fredda canna di una pistola dietro il collo.

"Jack...", la voce è fredda, metallica, "mi vuoi fregare, vero?"


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Inviato

Harry sfodera la sua migliore espressione di minaccia mentre mantiene solidamente la pistola ancorata alla testa di Jack, non che le sue solite espressioni fossero tanto diverse.

I lunghi e setosi capelli corvini raccolti in una coda di cavallo gli ricadono elegantemente sulla spalla e sull'elegante completo firmato.

"Ci conosciamo da anni... non riuscirai mai a farmela..." un pensiero che attraversa la sua mente come una meteora.

Inviato

Jack vaglia rapidamente le opzioni che gli restano per uscire da questo gran casino. E' molto agile, e i suoi muscoli allenati si contraggono e si tendono come serpenti, pronti a scattare alla minima occasione.

"Potrei tentare..! No, no, quello ha una pistola, idiota! Però potrei guadagnare tempo.."

Ha una buona parlantina, e più di una volta è uscito da situazioni spinose affascinando i suoi interlocutori con un fiume di parole. "Forse può funzionare anche stavolta"

L'importante è non essere rinchiuso nuovamente al buio in una cella claustrofobica. Jack detesta il buio. E' convinto di non essere mai completamente solo, al buio.

Jack

Destrezza : 6

Carisma : 2

Paura del buio : 4

Inviato

La porta si apre con lentezza, rivelando il contenuto della stanza, appena visibile alla tenue luce che entra dalla finestra. Grossi riquadri arancioni sono disegnati sulla moquette dalle pesanti sbarre che difendono il vetro. Una intera parete è coperta di schermi piatti, tutti spenti. Il resto dell'arredamento è costituito da un paio di sedie che hanno lasciato pesanti solchi sulla moquette con le ruote e da un grande tavolo disordinato, stracarico di tastiere, dispositivi di puntamento, bio-jack per connessioni neurali. Seguendo il filo di uno di questi si può vedere un corpo immobile, un cadavere senza ombra di dubbio. Cumuli di grasso ricoprono ossa minute di quel corpo, la bava ha scurito una parte della moquette che è ancora bagnata, segno che la morte non è avvenuta da molto. Un display in basso, dietro la porta, mostra un puntino bianco, luminoso. Il cadavere appartiene a ZeroBrain, che ha lavorato molte volte per Jack. E Jack non affida mai compiti semplici.

Peccato che Jack non lo abbia mai visto dal vivo.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Jack alza lentamente le mani mantenendo la presa sulle chiavi solamente col pollice, facendo ciondolare il mazzo nell'aria.

"Harry ... da quanto tempo ci conosciamo?"

Jack volta parzialmente la testa verso di Harry mentre proferisce quelle parole in tono piuttosto accondiscente

"Dieci anni." Risponde secco l'altro sistemandosi la coda con la mano destra e tenendo puntata l'arma con la mancina.

"E davvero pensi ancora che dopo tutto questo tempo cercheri di fregarti?" afferma Jack accennando ad un sorriso.

Harry sfodera i suoi denti perlacei in una specie di sogghigno avvicinandosi all'oercchio di Jack.

"E' proprio dopo tutto questo tempo che ho imparato a capire quando mi stai fregando..."

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