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Inviata

Oggi ti dedico

Il pensiero di una dedica.

Unico, assoluto, rammarico

E' l'essere effimeri come una lirica.

Braccia e mani dal corpo ritornano

Ad essere acqua per oceani

Dal quale i bambini si dissetano

Insieme ai gabbiani e ai pellicani.

Per sopravvivere e diventare

Romantici o spietati eroi

Nell'era che possiamo immaginare

Loro, eroi, come lo siamo stati noi.

Come deserti che diventano città

Ma poi tornano deserti.

Tra il passato, tra quello che verrà

Tra le erbe ed i fiori irti.

Questa nostra era passerà

Come musica alla fine di un concerto

Anche per te che sei stata città

Anche per te che sarai deserto.

  • Mi piace 2

  • 4 mesi dopo...
Inviato

molto carina....appena ne farai altre facci sapere!!!!!!!!

Ti ringrazio, in effetti ne ho scritte altre... Devo solo mettere un pò di impegno nel trascriverle e metterle online... :-)

Inviato

Ragazzi, abbattiamo le mani, che se lo merita! :-D

Ti ho appena reputato per l'altra poesia, ma da quando ho letto anche questa è come se avessi un punto in più, è ancora più bella della prima! :clap:

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Eheh che dire... Grazie... A tutti, uno per uno... ;-)

Però gli applausi li faccio io a voi per esservi avvicinati con gentilezza e pazienza alle parole che ho scritto... Non è poco, anzi, significa molto per me... Grazie veramente, questo applauso per tutti voi! :clap:

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