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[Elayne - 2ed/3.5] Fili di Nebbia [Intrecci Planari]


Elayne

Messaggio consigliato

Inviata

"Folli, non sapete cos'avete liberato ..."

@ tutti gli eventuali lettori, giocatori e non:

Spoiler:  
Questo topic sarà per il primo gruppo del mio PbF, nominato "Intrecci Planari".

Poco a poco, chiamerò ed introdurrò i PG di questo gruppo a presentarsi, e giocare, in questo topic, man mano che il gruppo verrà formato.

Ricordo a tutti i miei giocatori che non tollero il metagame. Ricordatevi sempre che quello che è in-game è in-game, e quello che è out-of-game, rimane out-of-game.

Quello che quindi viene raccontato in questo post è una racconto introduttivo che permette sia di dare un tono all'inizio di questo gruppo, sia un introduzione per il primo giocatore. Nessun PG deve, e può, reagire in funzione di esso, se non il diretto interessato.

@ Vladimir Van Rasputin

Lo scioglimento di Ravenloft fu … sorprendente.

Mai avevi dubitato della potenza del tuo padrone, ma la riuscita del piano fu, per te, il segno definitivo della grandezza del vampiro.

Non eri presente, con lui, al momento, in quanto avevi appena svolto una delicata missione, di cui non avevi capito bene l’utilità, trattandosi di un massacro in piena regola tra non-morti e demoni … ma avevi visto la terra e lo scontro farsi inglobare dalle nebbie, e avevi, per un attimo gioito, il cuore pieno di speranza.

La gioia si era trasformato in un urlo di vittoria, quando ti ritrovasti una landa sconosciuta, il sole alto nel cielo, e la chiara sensazione del peso di Ravenloft, e delle sue maledizioni, via dalle tue spalle.

Strahd aveva sconfitto le Nebbie, non c’erano altre spiegazioni.

Sul momento, ti aspettavi di vedere apparire il vampiro, in un show di orgoglio vittorioso più che meritato, ma Strahd non si fece vivo, durante la giornata (non era di certo il Sole ad impedirgli di muoversi, questo l’avevi appurato). E la notte passò anch’essa tranquilla.

E anche il giorno dopo.

Ma tu, dopo avere lasciato indizi della tua dipartita sul luogo, avevi iniziato la perlustrazione di questo mondo, pieno di possibilità e opportunità. Strahd non ti aveva mai spiegato realmente com’era fatto il mondo esterno, fuori da Ravenloft. Ti aveva spesso detto che era un mondo diverso, molto più grande, dove le tenebre spesso non sfioravano nemmeno il cuore dei vivi. Un mondo di ingenui, quindi. Ma di pericolosi ingenui, anche, aveva ammonito il vampiro. Gente che era potuta crescere di potere perché le opportunità immense del loro mondo glielo permetteva. Gente che non aveva mai avuto la morsa delle Nebbie a fare tacere sul nascere ogni ambizione.

Avevi con te i tuoi soldi, quasi 200 monete d’oro, tanti a Barovia, ma quanti, in questo mondo ?

Lo scoprì abbastanza presto. Al villaggio, la gente parlava il Comune, sebbene con un accento a te sconosciuto, che avevi studiato nei libri. La gente era più ricca che a Barovia, ma rimaneva comunque povera. Una moneta d’oro ti bastò tranquillamente per i 2 giorni successivi.

Ti misi a studiare il posto. Il villaggio era apparentemente distante della capitale, una certa Selgaunt, e ti avrebbe quindi permesso una certa libertà di azione, indisturbato.

I giorni passarono, e non ebbi problemi a controllare le personalità importanti del villaggio.

Soddisfatto, e ottenuto anche parte dei loro risparmi (senza che nessuno sapesse nulla), decisi di andare in luoghi più affollati.

La prossima tappa fu un altro villaggio, più grande, almeno 2.000 anime, una piccola città per te, ma apparentemente, in questo mondo, solo un grande villaggio.

Lì rischiasti la vista, in più di un occasione, e solo nel impadronirti di un piccolo laboratorio magico, alle spese del precedente (e recentemente defunto) proprietario, riuscisti a sviluppare una magia di protezione, che chiamasti Presenza dello Stregone. La malavita, quasi inesistente, o comunque ridicola, in Barovia, era ben presente in questo nuovo mondo, e non esitava a tagliare gole agli ingenui.

Odiavi essere considerato un ingenuo, ma per poco il tuo sangue non aveva lastricato la terra delle strade del villaggio.

Fu quindi con immenso piacere ed entusiasmo che accolsi il ritorno del Maestro.

Fu una notte piovosa, come le amava spesso.

Guardavi, dalla finestra, le gocce sbattere contro di essa, un lontano ricordo di quello che fu, finché lui non apparve davanti a te, dopo un boato che illuminò il cielo.

Strahd Von Zarovitch era rimasto se stesso, ma sembrava più … maestoso, se tale cose poteva essere possibile.

Ti ascoltò raccontare la tua storia, e ti narrò la sua, o quello che aveva deciso di svelarti.

Il massacro a Ravenloft era servito a concentrare potere, un potere oscuro, adatto al suo piano, e fondamentale per lo scioglimento definitivo della terra degli incubi.

Il Maestro, poi, era finito in un altro mondo, antico come questo, e aveva ricostruito un suo luogo di potere, lontano da tutto e tutti, richiamando a se i suoi sudditi. Ma tu non avevi sentito la chiamata.

Ti aveva poi localizzato, e, quando il momento fu opportuno, era venuto lui stesso a ricuperarti.

Nel suo discorso, era impossibile non cogliere le reali motivazioni del Maestro.

Aveva bisogno di te, e questa volta, i suoi piani non sarebbero stati limitati da un piccolo paese con risorse limitate.

Era ormai chiaro che Strahd era destinato a governare il mondo intero, sarebbe stata solo una questione di tempo. E tu saresti stato strumentale nel mettere le prime pietre delle fondamenta di tale meraviglia.

Il piano, come al solito, non fu discusso nella sua interezza. Strahd ti indicò soltanto la prima fase, che sarebbe consistita nel ricuperare ignari alleati o mercenari, adatti alla causa.

Il primo sarebbe stato un certo Medin Sard’urk. Un guerriero di un antica stirpe, quasi scomparsa ai giorni d’oggi, ma che Strahd conosceva bene.

“Un guerriero alla ricerca di uno scopo ; alla ricerca di maghi ormai estinti, l’antico ordine di Suel”.

Lui viveva nel deserto, lontano dal mondo civilizzato. Quello che cercava era perso nel tempo … per ora. E lo avrebbe smosso dalla sua inattività. Bastava solo fargli annusare il profumo di tale cerca.

A domande più precise, su questo misterioso ordine di maghi estinti, Strahd ti spiegò che erano potenti, un tempo, e che la loro arroganza creò il deserto in cui vive ora questo uomo, creando il crollo della loro civiltà.

Che solo chi comandava il Tempo di allora, il Dio Lendor, poteva in qualche modo ricuperare quello che era andato perso.

Una divinità, però, che era defunta da millenni. Ma Strahd sorrise, lasciando intendere che c’era dell’altro, molto altro. E che si, quello che era perso si poteva ritrovare. La promessa in tal senso avrebbe smosso l’uomo.

E come prova del fatto, il vampiro ti desse una pergamena, custodita in un involucro d’ossa giallo. “Una prova, antica, del potere dei maghi di Suel”.

E anche un altro rotolo, questa volta di metallo azzurro scuro.

Conoscevi bene l’oggetto. Era il modo geniale che aveva usato Strahd per proteggere la segretezza delle tue missioni.

Bastava tenerlo in mano, e, con la mente libera, pensare al prossimo ordine del padrone, per vederlo apparire dentro, in una pergamena.

Chiaramente, non l’avevi mai fatto se la parte precedente del piano non era stata coronata con il successo. E non intendevi farlo nemmeno ora.

[continua ...]


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Inviato

@ Vladimir Van Rasputin:

Con il maestro non tardate a lasciare questo paese (non senza avere preso i tuoi averi, e, su richiesta di Strahd, molta acqua), e, complice il manto della notte arrivare, tramite un portale, in un altra landa.

Il sole caldo vi accoglie, in contrasto con la soffice e fredda oscurità precedente.

Sei su delle montagne aride e rocciose.

Davanti a te, un aride distesa di sabbia spazia fino all'orizzonte.

"Il mare di sabbia, dice Strahd, per nulla preoccupato dal sole.

Il villaggio del nostro primo uomo è a due giorni da cammino da qui, verso Sud. continua, indicandoti una direzione.

Il posto si chiama El Ahmek, ed è ovviamente situato in una piccola oasi."

Scruti la direzione, quasi se potessi vederlo, solo con l'indicazione del maestro.

"Una terra inospitabile, non c'è dubbio. Troviamo questo Medin Sard’urk."

Strahd inizia una rapida formula magica, mentre tocca il terreno roccioso con la propria mano.

Quest'ultimo si anima, diventando liquido, poi brillante, e infine quasi trasparente.

Il necromante ha creato una polla d'acqua nella roccia, nella quale appare, poco a poco, un immagine.

Vedi il villaggio, e rapidamente, la visuale cambia, allontanandosi ai margini dell'oasi, verso una piccola casa attorno alla quale giocano alcuni bambini.

"Questo è il luogo." conclude Strahd. "L'uomo vive lì dentro."

Lo sguardo del vampiro è tranquillo.

Un tempo, sarebbe stato diretto e duro, un monito al non fallimento.

Oggi, rimane impassibile, come se il fallimento non potesse nemmeno succedere, in questa situazione.

Inviato

@ Vladimir Van Rasputin

"Certo. Vladimir.

Lui, come altri, avranno le loro ragioni per seguirti.

E se non le avranno, tu le creerai, come hai sempre fatto con maestria."

Inviato

Bene mio signore, quando avrò finito userò la custodia degli ordini. Avrete presto mie notizie

mi inchino e faccio un paio di passi nella direzione indicata, con la coda dell'occhi oosservo se lui sparisce oppure no, trovando un pò di cattiva educazione sparire prima di lui.

In ogni caso sia se sparisce nei primi secondi sia se resta a guardarmi comincio ad intessere un incantesimo che mi permetterà di muovermi velocemente ed al riparo da questo scottante sole

*Chissà come sono le ombre di questo piano...*

ho il tempo di chiedermi mentre pronuncio le parole arcane con voce ferma e sicura.

Poi il sole sparisce, o meglio diventa un sole nero che non fa luce, mentre tutto l'ambiente assume forme contorte adette al nuovo posto in cui mi trovo.

...benvenuto nel piano delle ombre...

penso tra me e me

Due giorni di marcia in quella direzione dovrebbero essere giusto un paio d'ore, mi fermerò un pò prima in modo che l'uomo che sto cercando non mi veda ssbucare da un incantesimo d'ombra, non si sa mai...

Spoiler:  
ovviamente casto camminare nelle ombre :) ora ti mando la lista incantesimi preparati
Inviato

@ Vladimir:

Sparisci sotto lo sguardo impassibile del vampiro, e inizi la tua lunga, ma rapida, camminata.

La stanchezza, che stavi iniziando a sentire qualche ora fa, prima dell’arrivo del maestro, è un vago ricordo, malgrado l’assenza di sonno.

Lavorare di nuovo per il maestro ti eccita, tenendo i tuoi sensi all’erta e la tua mente acuta.

@ tutti (racconto OOP):

Strahd Von Zarovich osservò il suo servo scomparire nell’ombra con soddisfazione.

Una parte degli eventi era ora in motto.

Vladimir sarebbe stato una freccia, diritta verso il bersaglio, e non lo avrebbe deluso.

Il sole, fastidioso, picchiava forte anche in queste montagne, ma Strahd attese altri 5 minuti, prima di muoversi, aprendo la mano, rivelando una piccola pietra nera la cui superficie mutava continuamente in varie tonalità di oscurità.

L’aria attorno a lui si fece più pesante, il Sole sembrò un lontano ricordo, le ombre si stavano moltiplicando, creando una vera e propria zona di tenebra attorno al vampiro.

Apparve un viso, carnagione scura, piuttosto brutto, lunghi capelli grigiastri anche se per la maggior parte calvo, e sguardo nero.

“Allora ?” chiese Strahd rompendo un silenzio che durava da quasi 10 secondi da quando la figura era apparsa.

“Per ora abbiamo un patto … Strahd. Avrai mie notizie.” rispose la figura.

Il volto scomparve rapidamente, e le ombre con esso …

Il vampiro non aveva più alcuna ragione di rimanere qui, e si era dileguato.

@ Vladimir:

Il viaggio, seppur rapido, diventa presto monotono, e l’euforia che sanava il tuo corpo poco a poco sbiadisce, ricordandoti la realtà.

Ciononostante, arrivi spedito, e rapido, alla meta.

Spoiler:  
Decidi dove vuoi apparire, cosi che io possa descriverti meglio la situazione
Inviato

@ Vladimir:

L’Oasi ti appare davanti in tutta la sua “grandezza”.

Un piccolo posto, senza dubbio, piuttosto tranquillo.

Prosegui a piedi, quindi, verso la zona nella quale dovrebbe trovarsi la casa del tuo obiettivo.

Il sole, nel frattempo, si è fatto subito notare, ricordando al tuo corpo quanto poco sia abituato a queste temperature.

Ad un certo punto, la noti.

Distaccata dall’oasi, la piccola casa è ben visibile.

Sarà impossibile avvicinarsi senza farsi notare, ma non era comunque il tuo scopo.

Lanci un ultima occhiata verso la vegetazione.

Alcuni indigeni ti stanno guardando, in lontananza. Nessuno sembra però intenzionato ad avvicinarsi.

Inviato

Ma è questo il sole vero? quasi quasi rimpiango le nebbie che lo attenuavano...

Mi incammino andando a passo svelto sperando di arrivare prima di cominciare a sudare, e sperando che il movimento smuova un pò l'aria

Anche la più nobile creatura è costretta ad inchinarsi al sole sembrerebbe, a parte il mio signore ovviamente, ma lui conosce sicuramente un incantesimo adatto a proteggersi

Cammino fino alla casa indicatami dalla visione ed una volta arrivato se non vedo adulti nelle vicinanze busso alla porta

Inviato

@ Vladimir:

Ti avvicini verso la casupola.

Noti chiaramente, quando sei ormai ad un paio di centinaia di metri, alcune figure osservarti vicino ad essa mentre ti avvicini.

Un adulto – forse una donna – e 2 bambini.

I bambini se ne vanno, con passo spedito, nella casa.

Poco dopo, un altro adulto, questo senza dubbio un uomo, esce da essa e raggiunge la donna, che lo lascia da solo ad accoglierti, visto che la vedi rientrare in casa.

@ Medin Sard’urk

Le giornate, nel deserto, sono sacre, e scandite dalla luce del Sole.

Gli eventi si susseguono, spesso immutabili e quotidiani.

Ti eri già alzato dalla sedia quando avevi sentito lo schiamazzo lontano dei tuoi figli smettere, ed eri già pronto ad uscire quando Kefira e Fubel entrarono, eccitati, e ti avvertirono che arrivava uno “straniero vestito in modo strano” a casa vostra.

Una volta uscito, hai raggiunto tua moglie, che scrutava immobile l’umano avvicinarsi.

Era ormai ad un centinaio di metri, e, con una rapida parola, la mandasti a casa, ad occuparsi dei tuoi figli.

Hamid era lontano da casa, in missione con Jamel nel deserto, e non sarebbe tornato prima della prossima settimana.

@ Vladimir e Medin Sard’urk

Spoiler:  
Ormai vi state per incontrare. Ruolate pure, non dimenticando la descrizione del vostro PG.
Inviato

Con una rapida occhiata mi assicuro che Jemina sia in casa con i bambini, quindi volgo lo sguardo verso l'uomo

Uno straniero... è da molto che non se ne vedono nei dintorni... E quando si spingono nel mezzo del Mare di Polvere hanno sempre un buon motivo...

Non mi muovo da dove mi trovo, ed attendo che l'uomo sia abbastanza vicino da sentire la mia voce senza che debba urlare...

Salve streniero... Cosa ti porta alla soglia della mia casa?

il tono non è ostlie, ma è comunque molto autoritario...

Descrizione

Spoiler:  
Medin è un uomo di mezz'età, alto circa 1.75m. A differenza dei tipici abitanti del deserto ha una carnagione solo lievemente abbronzata, che fa risaltare molto i capelli e il pizzetto bianchi e gli occhi blu sul viso dove si notano le prime rughe. indossa degli abiti semplici, adatti alla vita nel deserto, ed un mantello finemente lavorato. Risalta molto la presenza di un singolo guanto sulla mano sinistra, mentre la destra rimane scoperta...

85445.jpg

Inviato

descrizione

Spoiler:  
Vladimir è un umano che dimostra tra i 25 ed i 30 anni. Ha la carnagione molto chiara, quasi pallida, di un uomo decisamente poco abituato alla luce del sole, infatti anche in questo momento ne sembra decisamente infastidito.

Indossa un vestito elegante nero di seta composto da un pantalone ed una giacca, in questo momento portata sbottonata. Ha una camicia bianca piena di merletti chiusa al collo da una semplice cravatta rossa. Sulle spalle ha un mantello, anche questo nero. Ai piedi degli stivali che sembrano poco comodi per una traversata per il deserto

E' lui, l'uomo che cerco.

Sto cercando un noto e potente guerriero chiamato Medin Sard’urk, vorrei discutere con lui di alcune cose importanti, magari non sotto questa luce e questo calore opprimenti

il mio accento è molto particolare, con un'inflessione certamente mai sentita in questi luoghi

immagine

Spoiler:  
11953-dracula_super.jpg

questo ma senza pipistrello

Inviato

Osservo l'abbigliamento dell'uomo con fare perplesso

Non può essere arrivato a piedi... E non ho visto carovane di recente...

alle sue parole accenno un mezzo sorriso dicendo

Sono io Medin Sard’urk, ma come vede ormai sono solo un semplice padre di famiglia, non il guerriero che cercate... Comunque, con chi ho il piacere di parlare?

Inviato

Il mio nome è Vladimir

poi guardo scocciato verso il sole

e sono costretto ad insistere, visto che il discorso è lungo non possiamo discuterne al coperto?

... capisco che lui non senta il caldo perchè è abituato, ma questa è proprio cattiva educazione

Inviato

Il mare di polvere non è clemente con gli stranieri, ma il suo abbigliamento gli rende facile il lavoro...

Credo si meglio rimanere all'esterno... per chi non è abituato al caldo di queste terre l'interno della casa è peggio che l'esterno, visto che non circola aria...

quindi guido lo straniero all'interno dell'ombra proiettata dalla casa... una volta li dico

Bene signor Vladimir... Credo che ora possa rispondere alla mia prima domanda...

Inviato

Credo di dovermi accontentare, poteva almeno offrirmi un pò d'acqua ed una sedia...

Sospiro e lo seguo verso l'ombra, sperando di trovare almeno un pò di conforto.

Una volta messomi più comodo possibile, cioè appoggiando la schiena alla parete dato che l'idea di sedermi per terra non mi sfiora neanche, comincio a parlare.

Si ho visto i bambini, e capisco benissimo che un uomo arrivato ad un certo punto della propria vita gradisce solamente trovarsi una buona moglie e fare una vita tranquilla allevando dei figli che possano seguire le sue orme.

aspetto qualche istante prima di continuare abbassando la voce

Ma ci sono cose che un uomo non può dimenticare e che nonostante tutto non può smettere di cercare. Ovviamente mi riferisco a chi ha reso questo posto quello che è...

Inviato

Inarco un sopracciglio, con fare perplesso

Quest'uomo mi conosce... e conosce questa terra... forse troppo... ma... perchè?

Questa terra arida ed inospitale è tale per un motivo antico e dimenticato da molti... E il fatto che lei lo sappia mi incuriosisce...

rimango un attimo in silenzio, quindi dico con fermezza

Perché è venuto qui, signor Vladimir?

Inviato

Perchè nessuno fa niente per niente, almeno tra gentiluomini. Io sono venuto per mostrrare una possibilità ad un uomo di poter seguire il suo percorso, in cambio chiedo soltanto che questo guerriero mi supporti per un pò di tempo.

estraggo da sotto al mantello una custodia per pergamene da cui ne estraggo una

Questa dovrebbe essere una prova adeguata del fatto che non sto scherzando

dico porgendo la pergamena all'uomo

Inviato

@ Medin:

Prendi la pergamena di papiro, che ti da Vladimir.

Senti subito la vecchiaia dell’oggetto, nelle tue mani, il che sveglia i tuoi sensi al riguardo.

Delicatamente, la apri, e guardi al suo interno, facendo scudo con il tuo corpo e le tue mani contro qualsiasi granello di sabbia.

Il papiro svela essere un probabile pezzo di un documento in Antico Suloise. Sicuramente un documento speciale, in quanto le scritte brillano e pulsano, davanti ai tuoi occhi, di magia.

Spoiler:  
Visto il BG, considero che conosci in teoria l’antica lingua, in disuso però da molti secoli.

Mi devi però dire se cerchi di leggere quello che c’è scritto, oppure no.

Inviato

La cosa si fa sempre più strana... come fa questo Vladimir ad avere un documento dell'Impero?

senza alzare lo sguardo dalla pergamena dico

Dove avete preso quasta pergamena?

nel mentre provo a leggere i caratteri della lingua che ormai non uso da parecchio tempo...

Spoiler:  
Medin parla l'antico suloise, è un requisito per la cdp :lol:

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