Drago Temporale Inviata 6 Novembre 2005 Segnala Inviata 6 Novembre 2005 Perchè quando un PG ha pieni pf e quando ne ha 1 solo, combatte allo stesso modo? I mie PG si sono fatti questa domanda, e penso che un po' di ragione ce l'hanno. Non c'è una variante a tal proposito? Io avevo pensato di estendere la condizione di inabile a quando si ha meno di 1/4 dei pf invece che solo a 0 (che ai livelli alti non si ci arriva quasi mai). I non-morti e i costrutti dovrebbero però essere immuni a questo. Avete qualche altra idea?
Elistan Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 Perchè quando un PG ha pieni pf e quando ne ha 1 solo, combatte allo stesso modo? I mie PG si sono fatti questa domanda, e penso che un po' di ragione ce l'hanno. Non c'è una variante a tal proposito? Io avevo pensato di estendere la condizione di inabile a quando si ha meno di 1/4 dei pf invece che solo a 0 (che ai livelli alti non si ci arriva quasi mai). I non-morti e i costrutti dovrebbero però essere immuni a questo. Avete qualche altra idea? si normalmenete sta a discrezione del dm decidere come i pg si sentano quando hanno una manciata di pf, per esempio potresti dirgli che non si reggono in piedi e quindi si devono appoggiare al muro, hanno velocita dimezzata e non posso ad esempio fare attacchi di round completo non mi sembra che i manuali parlino di questo, quindi inventa
Shar Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 C'era qualche regola opzionale più o meno ufficiale in proposito, ma i miei ricordi sfumano nella nebbia del cervello obnubilato dalla nottata di ieri passata con Kursk e Dusdan a giocare a Taboo e Pictionary... Mi pare però che la cosa consistesse in un malus a tutte le questioni fisiche del personaggio (attacchi, danni, tiri salvezza, skill checks, ability checks, classe armatura nei limiti della destrezza, ma anche concentration obbligatorio e sempre più difficile per lanciare incantesimi, ecc.) proporzionale a quanti punti ferita di danno ha subito: ad esempio, -1 a tutto se si è perso dal 10%+ al 20%, -2 dal 20%+ al 30%, eccetera. In questo modo si rende un po' l'affaticamento dovuto al danno e alla perdita di sangue. Però si complicano davvero un sacco i conti e la durata dei combattimenti... soprattutto nei casi di scontro "alla pari", alla fine i contendenti avranno entrambi pochi PF e quindi saranno entrambi delle pippe clamorose, con difficoltà a colpirsi e a farsi male...
Amministratore Subumloc Inviato 6 Novembre 2005 Amministratore Segnala Inviato 6 Novembre 2005 E mettere la soglia a x-1, dove x è pari al livello del personaggio? Un PG di primo è inabile a 0, uno di secondo a 1 e così via. Un quarto dei PF ai livelli bassi succede spessissimo...
artemis b. marthem Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 infatti...metti che con 20 pf un quarto è 5...e 15 pf vanno via veloci...
Drago Temporale Inviato 6 Novembre 2005 Autore Segnala Inviato 6 Novembre 2005 infatti...metti che con 20 pf un quarto è 5...e 15 pf vanno via veloci... Sapevo che avreste fatto questa osservazione. Volevo a tal proposito mettere anche una sorta di TS sulla tempra ad ogni round, pari ai danni che si è subiti dopo l' 1/4 dei pf (Es. 20 pf, 17 danni, CD ts 2) Se si supera il ts si agisce normalmente altrimenti per quel round c'è la condizione di inabile. Così si risolverebbe anche la questione che ai livelli bassi si arriva troppo facilmente ad 1/4 dei pf.
Elistan Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 tutte idee molto buone ma si rischia di far diventare il gioco una serie infinita e interminabile di tiri di dadi, quindi secondo me il dm deve usare lo Spannometro 2005 (come direbbe Shar), cioe vedere se il pg riesce a reggersi in piedi e via discorrendo senza tirare alcun dado o al massimo 1 in rari casi
Shar Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 Credo che la domanda principale sia: vale la pena di complicare in questo modo il già arzigogolato insieme di regole per il combattimento? Vale la pena di perderci ancora più tempo? Per guadagnare cosa? Un po' più di realismo? Che, a dirla tutta, non è proprio il primario punto di forza del nostro gioco...
Drago Temporale Inviato 6 Novembre 2005 Autore Segnala Inviato 6 Novembre 2005 Credo che la domanda principale sia: vale la pena di complicare in questo modo il già arzigogolato insieme di regole per il combattimento? Vale la pena di perderci ancora più tempo? Per guadagnare cosa? Un po' più di realismo? Che, a dirla tutta, non è proprio il primario punto di forza del nostro gioco... Sì, ne vale la pena. D&D è bello perchè a differenza dei videogiochi ha un livello di realismo molto più alto. Se un essere in D&D può avvelenarsi, affaticarsi ecc. deve per forza avere qualche difficoltà nel combattere quando è quasi morto. Non è vero che D&D in assoluto non è realistico, dipende dal DM che può rendere il gioco realistico nel mondo del D&D (dove quindi draghi, e altri mostri e le magie esistono) e nelle varianti che egli stesso ha creato. Poi non mi sembra questa gran complicazione o perdita di tempo, in fondo quando un essere sta al di sotto di 1/4 dei pf di solito non ha vita lunga e si tratta solo di un tiro di dadi in più al round. Quando si fa una palla di fuoco di solito si fanno 10 tiri solo per lei!
Shar Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 Se per ogni tentativo di aggiungere realismo aggiungi uno o due tiri di dadi, non ne esci più vivo... pensala in logica sistemica: quanto devi aggiungere per guadagnare così poco in termini di "fascino" del gioco?
Drago Temporale Inviato 6 Novembre 2005 Autore Segnala Inviato 6 Novembre 2005 Se per ogni tentativo di aggiungere realismo aggiungi uno o due tiri di dadi, non ne esci più vivo... pensala in logica sistemica: quanto devi aggiungere per guadagnare così poco in termini di "fascino" del gioco? Non la vedo una variante molto dispendiosa di tempo. Ai livelli bassi è facile calcolare l'1/4 dei pf e il ts, ai livelli alti è sì più difficile ma è anche difficile che il mostro o PG debbano tirare il dado. Es. se un mostro ha 325 pf dove i 3/4 sono 244, se gli fanno 256 danni dovrà superare un ts di soli 12 che data la sua tempra non dovrà neanche tirare, se subisce altri 50 danni dovrà superare un ts così alto che non dovrà tirare i dadi perchè non ce la farebbe mai. Questa variante aggiunge non poco realismo al gioco.
Azothar Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 Meglio lasciar stare, si ingarbuglia troppo il gioco. La vedo più fattibile se si usasse un sistema analogo ai livelli di salute in Vampire.
Sagramor Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 Sicuramente è poco realistico che un pg ridotto allo stremo (leggi pochi pf) abbia le stesse capacità combattive dello stesso personaggio al pieno delle proprie capacità. Sui vari manuali ho letto più di una variante a tal proposito... Ora me ne viene in mente solo una, che non è troppo astrusa e quindi non rischia di appensantire il sistema regolistico (la fonte è qualche manuale base di Ravenloft, non ricordo se il manuale del giocatore o quello del dm). Ecco la regola opzionale (se mi ricordo bene ): quando un personaggio scende al di sotto del proprio 50% dei pf, subisce una penalità di -2 a Forza e Destrezza. Una ulteriore penalità (cumulativa) di -2 a queste caratteristiche si subisce quando si scende al di sotto del 25% dei propri pf totali. Però ad onor del vero non l'ho mai provata...
Arghot Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 personalmente sono convinto che se si vuole un gioco realistico nn si gioca a D&D.... anche perchè ci sarebbero troppe cose da cambiare, ci sono molte cose che se uno ci ragiona sono totalmente irrealistiche.... 1
Shar Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 personalmente sono convinto che se si vuole un gioco realistico nn si gioca a D&D.... anche perchè ci sarebbero troppe cose da cambiare, ci sono molte cose che se uno ci ragiona sono totalmente irrealistiche.... Arghot rulez.
Sagramor Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 personalmente sono convinto che se si vuole un gioco realistico nn si gioca a D&D.... anche perchè ci sarebbero troppe cose da cambiare, ci sono molte cose che se uno ci ragiona sono totalmente irrealistiche.... Hai ragione, però credo che a volte c'è bisogno di trovare un compromesso fra complessità della realtà e regolamento. Se ci sono poche regole (e facili da ricordare e applicare) per gestire una situazione di questo genere, perchè non applicare una home rule e incrementare il realismo del gioco?
Elistan Inviato 6 Novembre 2005 Segnala Inviato 6 Novembre 2005 io continuo a sostenere che il dm di sua iniziativa e senza tanti tiri di dadi debba rendere l'affaticamento di un personaggio. un dm potrebbe descrivere l'affaticamento quando i pg restano con il 25% o meno di punti ferita. pensate un po quanti dadi si devono tirare durante un combattimento, per questo motivo preferisco interpretare il pg.
Elayne Inviato 7 Novembre 2005 Segnala Inviato 7 Novembre 2005 Concordo con Elistan. c'è modo e modo di rendere realistico il gioco, dipende dal DM. Io per esempio sono un DM di questo genere, e non ho faccio fare tiri in più ai miei giocatori. Non uso nessun sistema di affaticamento, sia chiaro, ma mi è capitato, a volte, di tirare io stesso alcuni tiri dietro lo screen per un PG (o PNG) in chiare difficoltà, per vedere come se la sarebbe cavata fisicamente nei rounds a venire. tutto dipende dalla situazione. Come dicono gli altri, non c'è bisogno di una tabella per farlo, solo del buon senso. E di non esagerare nella regola. Per esempio, io considero che i PG (o PNG di alto livello) siano "eroi", e quindi possano subire tanti danni (anche localizzati) senza battere ciglio. Più il livello del PG/PNG è elevato, più può subire danni senza dovere fare prove di costituzione/system shock, ecc. Poi, considero che (ed è un mio sistema) che solo danni veramente ingenti (o localizzati) hanno possibilità di ottenere il risultato. Danni generici e non ingnti non influenzano minimamente i PG / PNG. Insomma, possibilità ci sono, senza rendere più macchinoso questo gioco ^^
Drago Temporale Inviato 7 Novembre 2005 Autore Segnala Inviato 7 Novembre 2005 Allora vi spiego meglio come funziona la mia variante: Quando una creatura (con Cos) scende al di sotto di 1/4 dei pf. essa deve superare un ts sulla tempra pari ai 3/4 dei pf- i danni subiti (quando esce negativo, prenderlo positivo e quando esce positivo non tirare) ogni qualvolta vuole effettuare un'azione che la condizione di inabile non gli permetterebbe. Ad esempio Mysta che ha 200 pf e 180 danni e dopo il primo attacco vuole effettuare altri attacchi per l'attacco completo, fa il primo attacco ma al secondo deve superare un Ts sulla temp CD 30 o finire lì il suo turno, se lo supera può fare l'attacco completo normalmente. In questo modo i giocatori dovranno pensare anche al loro fattore stanchezza prima di effettuare un'azione che li porterebbe forse a morte certa in caso di fallimento. Proverò questa variante alla prossima sessione di gioco e vi farò sapere Cmq anch'io vorrei tirare i dadi per i PG ma loro dicono che non gli piace. Il fatto è che ora che ho scoperto gli imbrogli che facevano i PG a mia insaputa, ho deciso di usare uno schermo del DM e dato che non vedo bene i dadi da dietro lo schermo... Ho notato pure che i combattimenti sono più veloci e realistici. Non so che fare, non vorrei far annoiare i PG
Elin Inviato 8 Novembre 2005 Segnala Inviato 8 Novembre 2005 mmm... A me sembra che ci siano un sacco di calcoli e tiri da fare, e come hanno già detto in moltissimi, rischi di appesantire inutilmente il gioco. Il fatto è che D&D non è propriamente portato per un tipo di gioco realistico, ma per uno epico. Il mio consiglio è di lasciare tutto così com'è, e al limite provare altri sistemi se si cerca uno stile di gioco diverso...
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