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[Elayne - 2ed/3.5] Il Corno del Sacro Santuario [Intrecci Planari]


Elayne

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@ tutti:

Aestrella alza le spalle leggermente.

"Non vi conosco tutti. Se nessuno di voi ha attitudini arcane tali da usare la magia per evitare una parte del viaggio, vi porteremo noi nei Reami dello Scudo per Teletrasporto.

Per quanto riguarda la scorta ..."

Guarda Ekrarn con stupore.

"Spero sia una battuta. Parliamo di un reame con centinaia di migliaia di umanoidi malvagi. Non è una scorta che potrebbe proteggervi nel viaggio, e nemmeno un invasione in piena regola, che sarebbe comunque condannata all'insuccesso."

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Che fare? Dannazione...Pazienza Roylon, pazienza. La risposta arriverà da sè.

Qualcosa di strano c'è e su questo non ci sono dubbi...ma una donna è morta sotto i tuoi occhi e non prima che una forza malvagia si impadronisse di lei...questo non puoi trascurarlo.

Guardo Aestrella mentre rimango ancora un attimo perso nei miei pensieri.

Questa donna ha qualcosa...qualcosa che non riesco a cogliere e non mi fido di lei. Parla di aure corrotte, di interesse in aure corrotte, e non dice il perchè. D'altro canto non posso non cercare la verità. Non dopo che quella ragazza è morta. Temo di dover accettare.

Faccio un profondo respiro poi prendo parola.

Non mi fido. comincio Per lo meno, non fino in fondo. Sento, Milady, che c'è qualcosa di molto più grande e pericoloso sotto. Qualcosa che nemmeno voi comprendete e conoscete appieno, e questo...beh...questo non mi piace.

Scuoto leggermente la testa da una parte all'altra

Non amo che mi venga nascosta la verità, ma una ragazza è morta sotto i nostri occhi, distrutta da una forza malvagia e voglio vederci più chiaro.

Respiro profondamente ancora una volta, lasciando trascorrere un paio di secondi.

Accetto, Lady Aestrella. affermo con sguardo serio Se non altro perchè non voglio che mi vengano precluse delle informazioni.

Quasi senza accorgermene appoggio l'arco sul tavolo.

Ma niente scherzi Milady. Niente scherzi.

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@ tutti

Aestrella non sorride, ma si limita ad annuire.

“Alric ?”

Vedete il biondo arrivare.

Il vostro sguardo, che naturalmente si pone sulla stanza nella quale, fino a poco tempo fa, eravate, non può fare a meno di notare che questa è ripulita del tutto.

Non vedete nemmeno il corpo di Linia.

“Benone, dice il mago. Ho seguito il discorso, e quindi possiamo sigillare il tutto.”

Sentite un leggero peso ora su di voi. Quello delle vostre parole, pronunciate prima.

Aestrella sembra rilassarsi.

“Ora, continua il mago mettendo una forchetta sul tavolo, presa dalla sua tasca, possiamo parlare.

Non togliete la forchetta da lì: evita orecchie indiscrete.”

Aestrella prende quindi la parola.

“Ne so più di quanto tu possa pensare Roylon. Ne so abbastanza.

Il Corno è un oggetto che proviene da un terra sconosciuta da tutti, se non i più eruditi tra i saggi.

Questa terra si chiama il Dominio del Terrore, il Mondo delle Nebbie, o anche Ravenloft, il Posto delle Cornacchie.”

Vedendo l’ignoranza sui vostri volti, prosegue.

“È un mondo che si trova nel piano delle ombre. Un semi-piano prigione. Quasi impossibile entrarci, e totalmente impossibile uscirne.

Popolato da persone e entità malvagie. Un mondo tetro e senza speranza.

Recentemente il semi-piano si è sciolto. Ha cessato, se volete, di esistere.

La gente che ci viveva è stata liberata sul piano materiale, con a volte alcuni pezzi di terra, e quindi, anche … oggetti.

Il Corno è uno di questi oggetti. Un oggetto perduto da secoli, ma di valore alto.

Ha con se ancora la forte corruzione del posto.

Non sappiamo se questa corruzione scomparirà, ma dobbiamo studiarla prima che scompaia del tutto. Il Corno, apparentemente, visto il potere votivo rimasto dentro, è un ottimo contenitore di tale aura tenebrosa.”

Si mette più comoda prima di proseguire.

“Il Corno, o meglio, la sua aura, ci permetterà, si spera, di studiare un metodo per localizzare ed individuare le varie personalità malvagie che sono uscite da Ravenloft. Coloro che vengono chiamati Lord delle Nebbie, per la loro anima nera come le tenebre. Non per niente si paragona il Reame ad un piano-prigione. Perché non se ne può uscire, e perché c’è il peggio del peggio al suo interno.

Capite che costoro, ora liberi, creeranno danni incommensurabili ovunque si porrà il loro sguardo.”

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Ora si che si fa interessante...Salveremo il mondo? Quindi dovremo trovare il corno e riportarlo qui nel minor tempo possibile per evitare danni sempre maggiori... Poi rivolto a tutti Passiamo all'organizzazione...

Abbiamo un pò di tempo per organizzarci? Qualcuno sa cosa ci possiamo aspettare?

DM

Spoiler:  
Conosco dei luoghi vicino alle Terre di Iuz eventualmente per teletrasportarci?
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Guardo leggermente stranito la stanza dove c'era la ragazza morta, ma soprattutto la forchetta. Poi dopo aver ascoltato con attenzione le parole di Aestrella, mi rivolgo a lei, quasi ignorando Alixia.

Adesso sì che ragioniamo.

Non conosco il luogo che ha nominato, questa Ravenloft, ma da quanto sento non promette nulla di buono. Per niente direi... Ora comprendo la fretta.

Faccio una breve pausa, poi riprendo.

C'è altro che dobbiamo sapere, Lady Aestrella? domando con tono meno duro di prima Tipo eventuali rischi da "contatto" con l'aura? O qualsiasi altra cosa...vorrei evitare conseguenze spiacevoli.

Affermo indicando la stanza ora completamente ripulita.

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«...Capisco. Se davvero è come dici, la fretta è effettivamente sensata. E se quello che la povera Linia diceva è vero, il Corno si trova in un Castello, che si trovava anch'esso in questo “Mondo delle Nebbie”.»

Mi rivolgo poi ad Alixia: «Se ho capito bene, più che danni qui si parla di efficacia. Più aspettiamo e meno il Corno sarà utile da analizzare, questo indipendentemente dai danni che questi Lord potrebbero causare.»

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@ Alixia:

Spoiler:  
L’unico luogo abbastanza vicino in cui sei andata è Chendl, una città a nord di Furyondy, vicina a Crockport.

http://s20.photobucket.com/albums/b201/Raineach/?action=view&current=Furyondywebphoto2.jpg

@ tutti:

“I rischi sono sconosciuti. Vi chiederei di maneggiare il Corno con estrema cautela, quando lo troverete, evitando il contatto diretto con la vostra pelle.

È indubbio che la corruzione è forte, ma non conosciamo realmente la sua potenza. Linia aveva vissuto in queste terre e aveva portato il ciondolo a lungo.

È nostra intenzione darvi il Ciondolo, comunque, in quanto potrebbe essere un mezzo utile per “sentire” la presenza del Corno. Ma prima, bisogna capire se tale cosa è vera oppure un invenzione di Linia, magari soggiogata da un oggetto maledetto.

Su questo punto, dovremo aspettare domani. La partenza quindi sarà fissata per domani fine mattinata. Non qui.

Ci vedremo presso la mia villa. Eric sa dove si trova. E lì vi darò le vostre monete.”

Aestrella vi guarda, nell’attesa di eventuali altre domande.

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*forse questo è il motivo per il quale i portali non si aprono… e forse quegli attentati erano per coprire la caduta di questo piano* penso sempre più irritato e convinto di aver trovato la causa della mia malasorte.

*Vorrà dire che devo andare fino in fondo a questa vicenda…*

Aspetto che la signora finisce e mi rivolgo ad Eric Landel, “Il problema signor Eric è che potrebbero aver già iniziato a causarne, e se sono malvagie come la sua amica le dipinge si prospettano tempi veramente duri per tutti noi” finisco la frase con tono sconsolato.

Poi volgendomi verso la signora, "Sarebbe utile quindi avere dei contenitori appositi per trasportare il ciondolo ed il corno, per non correre rischi insomma, una volta ho conociuto un tale che affrontò tutto il viaggio con addosso un anello maledetto e non se lè passata molto bene..."

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«Sì, posso immaginare il pericolo, ma per quanto meno pericoloso, il dissolversi dell'aura sarà ben più implacabile. I Lord, per quanto mostruosi o malvagi, potrebbero trovare intoppi; il fatto che l'aura si dissolva no. E chiamami pure Eric e basta, io ti chiamerò Thomas, se non ci sono problemi. » aggiungo con un sorriso.

«Quanto a te Aestrella, mia lady, a domani.» la saluto con un mezzo inchino

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“Si forse ha ragione e molto probabilmente troverebbero degli intoppi... non sono gli unici cattivi qui. Per me non ci sono problemi di formalità e preferisco essere chiamato Thomas, soprattutto se lavoreremo insieme.” rispondo facendo salire alle labbra un sorriso.

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@ tutti:

“Suppongo che possiamo darvi 2 piccole borse dimensionali …” dice Aestrella guardando Alric.

Il mago guarda con severità la donna.

“Non sono oggetti facilmente reperibili. Una veste della molte tasche ce l’ho, andrebbe bene per il ciondolo. Per la borsa dimensionale, vedrò di trovare qualcosa.”

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"Perfetto allora, se l'oste acconsentirà preferirei trovarmi una stanza qui, tanto porto con me tutto l'occorente." spiego ad Eric e poi mi volto con la testa verso il bancone per cercare l'oste. Non riuscendo nell'impresa continuo il discorso.

"Comunque dato che è ancora mattina preferirei non rimanere rinchiuso da quattro mura e andarmene a vedere cosa offre oggi la città, Eric ti unisci?"

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