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[Elayne - 2ed/3.5] Caccia al Gerarca [Intrecci Planari]


Elayne

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Mentre sono alla locanda ripenso a tutto quello che ci hanno raccontato

Qui gli elfi non sono ben visti...un druido potrebbe essere stato un traditore..un druido della foresta di Vesve

Laucian è l'unico che conosco che potrebbe scoprire qualcosa dai suoi fratelli Druidi. Devo trovare però il momento ed il modo giusto per chiedergli di condurre una piccola indagine tra i suoi fratelli...e devo essere cauto e prudente nel parlare se voglio convincerlo.

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@Dm:

Se fino a un attimo prima la mia attenzione era concentrata sul modo di "avvicinare" l'argomento Gerarchi in modo non troppo sospetto, ora la mia mente stava sussultando, di fronte all'occasione offertami.

"I 6 Gerarchi? Cosa sono? Non ne avevo mai sentito parlare." chiedo con interesse, cercando di far trasparire dalle mie parole una normale curiosità sull'argomento.

*E speriamo di riuscire a glissare sul nome. Doverlo riferire addirittura ad un ufficiale potrebbe risultare rischioso e mentire potrebbe esserlo ancora di più, se qualcuno dovesse riconoscermi.*

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Appurato che non esiste un emporio di magia, provo a chiedere in giro se qualcuno sa dove dimora un certo Arthur Jakartai, se qualcuno lo conosce o sa dove trovarlo.

Se anche questa ricerca non da buoni frutti, al crepuscolo mi dirigo alla Locanda dell'Ultimo Oste, maledicendo questa piccola ed insulsa cittadina di mare

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@ Alaren:

Ti rimane veramente troppo poco tempo. Il sole è già calato, e ti limiti quindi a chiedere sulla strada del ritorno.

Forse la ricerca, che supponi breve, potrà essere proseguita l'indomani.

@ Lyannen:

"Si, 6 Gerarchi."

L'ufficiale però sembra perdere la voglia di parlare liberamente, e il suo sguardo si fa più attento.

"Sono sgherri di Iuz. I suoi luogotenenti, se cosi si può dire. Coloro che hanno più potere di altri, e che guidano, a loro volta, i suoi schiavi e umanoidi.

Gente senza scrupoli. Malvagia, intelligente e spesso crudele."

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@Dm:

Noto il cambiamento nello sguardo dell'uomo, rendendomi conto di non potermi permettere di prolungare la discussione di molto senza destare troppi sospetti.

*Per ora dovrei apparire come un semplice straniero curioso.

Direi che, per ora, potrei accontentarmi di quel che ho scoperto, ma voglio vedere se, sul filo del discorso, mi rivela qualcos'altro di sua iniziativa. Dovrò cercare informazioni altrove, la prossima volta, in modo da non destare troppo l'attenzione.*

"Le cronache dell'epoca non parlano di Gerarchi, ma, da come ne avete parlato, mi rendo conto di che tipo di individui si trattasse." dico, in tono cupo, lasciando che sia l'ufficiale a continuare a parlare, in modo che sia lui stesso a darmi le informazioni e non io a chiedergliele.

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Mentre sono al tavolo della locanda mi rivolgo all'oste sconsolato

Oste un piatto di carne di cinghiale e del vino rosso per 2 perfavore...

Spero solo che agli altri sia andata meglio forse raccoglieremo maggiori notizie una volta ritrovati...purtroppo per ora ho solo vaghe nozioni..troppo generiche.

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@Dm:

Mi alzo e seguo l'uomo alla porta, congedandomi da lui con un cenno del capo, per poi uscire sulla strada.

*Beh. Non è molto, ma ora sappiamo qualcosa di nuovo. Non so ancora come ciò possa aiutarci concretamente, ma prima o poi lo scoprirò.*

Mentre cammino, mantengo i sensi allerta, in modo da accorgermi se qualcuno mi segue.

*Non si sa mai. Potrei aver destato qualche interesse indesiderato, con le mie domande. Meglio essere prudenti.*

Se ho ancora tempo, mi reco in qualche taverna, in cerca di soldati fuori servizio; se l'ora dell'appuntamento è vicina, mi reco al luogo prefissato.

Nel secondo caso, seguo un percorso più lungo del necessario, passando per vicoli e stradine secondarie, in modo da seminare eventuali pedinatori, recandomi al luogo dell'appuntamento solo quando sono sicuro di non essere seguito.

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@ Lyannen:

Anche con cautela, non ti accorgi di essere pedinato.

Non hai difficoltà, però, nel trovare un gruppetto di 3 soldati, occupati a bere e giocare in una taverna a dadi.

Sembrano piuttosto ben predisposti, visto che l'alcol nelle loro vene.

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@ Bilandal:

"Estirpare il m...

Ahhhh capisco!!!" conclude il prelato.

"Ottima idea, paladino!"

Il prelato sorride, e ti invita più in avanti nel tempio, per metterti a tuo agio.

"Mole.

Certo, lo conosco, ma solo di fama.

E' uno dei 6 Gerarchi di Iuz.

Un bastardo senza pietà.

Un mago, per di più."

Il prelato ti osserva.

"Non vorrei dirti, Bilandal, ma dubito che riuscirai ad avvicinarti a meno di 100 passi da quell'essere."

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@Dm:

*Sono già ubriachi. Molto bene. Mi fingerò ubriaco anch'io e cercherò di estorcere loro qualche notizia utile.*

Senza farmi notare dai soldati, vado al bancone ed ordino 4 boccali di birra da portare al tavolo dei soldati, quindi mi dirigo verso il tavolo in questione, con un sorriso ed un'espressione da chi ha bevuto già molto, cercando di conquistarmi la loro simpatia con la birra e qualche risata.

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@ Keldon

Mi siedo al tavolo con l'elfo, aspettando che arrivino le nostre ordinazioni.

Keldon, amico. Non ho pouto fare a meno di notare che sei si un elfo, ma hai qualcosa di particolare che non riesco a decifrare. Mentre aspettiamo gli altri ti va di fare due chiacchere? Potresti parlarmi un pò di te, ad esempio.

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Mi rivolgo A Laucian

Che posso dirti..ti sembro particolare? Non so che aspetto abbiano gli elfi in queste terre ma non è cosa insolita che siano come me dalle terre da cui provengo, parlo del grande Faerun.

Si tratta di un grandissimmo continente diviso in enormi regioni di migliaia di miglia popolate da ogni genere di creatura.

Io faccio parte di una di quelle poche stirpi di elfi che ha accettato la convivenza con gli umani, ci chiamano elfi della luna, forse perchè i nostri capelli spesso risplendono alla luce della luna. Ma ve ne sono altre come gli elfi del sole. Si dice che essi siano i discendenti diretti della prima stirpe di elfi perfetti mai creata dagli dei, sono estremamente altezzosi ed arroganti e tendono a trattare con molta superficialità ed indifferenza chi non appartiene alla loro specie o dinastia, Alaren di carattere assomiglia molto ad un elfo del sole!

Per quanto riguarda me devi sapere che per secoli i miei antenati hanno vissuto in una foresta creando un regno ed una struttura urbana dentro la foresta e senza danneggiare un solo albero di essa. Viene ricordata come la grande corte elfica, ma oggi è solo un ricordo di ciò che era...quei figli maledetti di Lolth e traditori del nostro snague ci hanno attaccato costringendoci ad abbandonare per sempre la nostra terra.

Nel dire queste parole il mio sguardo è infiammato e si percepisce molta rabbia dalla mia postura e dal tono di voce..

Sono un esule..come quasi tutti i miei fratelli..

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@ Keldon

Ecco spiegato il motivo per cui non sembri un elfo "normale". Viene da un altro mondo, ma la cosa non mi stupisce più di tanto. Ho visto ogni sorta di stranezze e aberrazioni nel corso della mia vita da non stupirmi più di niente. Non che tu sia una stranezza o un'aberrazione intendiamoci dico sorridendo all'elfo.

Mi dispiace per la tua condizione di esule; considera pure la Foresta di Vesve come casa tua per tutto il periodo di tempo in cui starai su questo mondo

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Quando arrivo alla locanda, mi siedo al tavolo insieme a Keldon e Laucian. Li saluto appena, ma non ordino nulla... non ho molta voglia di mangiare.

Non ho trovato molto dico dopo un po', deluso e stanco della lunga giornata in questa lercia cittadina manca un emporio di magia e la gente puzza di pesce marcio da farmi vomitare. Ad ogni modo apetterei il nano e l'elfo della foresta prima di fare il punto della situazione.

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rispondo al mago

Aspettiamo gli altri...posso capire che questa città non ti piaccia, ma caro il mio mago ti consiglierei di non sparlare male di questo posto proprio in una locanda piena di teste calde che potrebbero non gradire la tua affermazione, evitiamo gli scontri inutili come mi dicevi nella foresta. Comunque il fatto che tu non abbia ottenuto molto era prevedibile, sembra che qui gli elfi e i druidi siano visti ancora più male degli stranieri. Il fatto che tu sia un elfo avrà alimentato il pregiudizio.

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La gente di questa città crede che noi druidi della Foresta di Vesve siamo in qualche modo responsabili della caduta della città, quando noi stessi siamo stati i primi a venire attaccati e massacrati dalle foreze dell'oscurità di Iuz!

Non capisco tutto questo malcontento nei confronti della mia gente. Quando le forze di Iuz hanno attaccato la città, anche noi druidi siamo scesi in battaglia, ma nella foresta, poichè le armate di quel demone hanno attaccato su molti fronti. Non saremmo certo rimasti a guardare se avessimo potuto intervenire.

Termino la frase con una visibile fiamma di rabbia negli occhi, ma cerco di riprendere subito la calma.

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