Black_Angel Inviata 3 Aprile 2010 Segnala Inviata 3 Aprile 2010 Questa è una domanda generale che può essere presa come una specie di sondaggio. Che ambientazione usate di solito? Ne avete una preferita? Credete sia meglio crearne una vostra dove potete personalizzare e caratterizzare di più il vostro mondo? E anche voi, giocatori, preferite giocare in un'ambientazione già presistente, da manuale, dove potete leggere informazioni "tangibili" oppure preferite avere un'infarinatura di base sul mondo, ma giocarne una nuova, inventata dal vostro DM?
skallo Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 il nostro DM cambia spesso ambientazione, la scorsa campagna era nel faerun, bellissima ambientazione devo dire. attualmente stiamo giocando a sigil, l'ambientazione proposta nel gioco PLANESCAPE: torment; è una città situata in un piano fra i piani, dove ci sono molte limitazioni alla magia, ma con un po di olio di gomito si può andare su qualsiasi altro piano. io sto ricreando l'ambientazione delle "quattro terre" presente nei romanzi del "ciclo di shannara" di Terry Brooks. credo che prima si debba scegliere che tipo di campagna fare, poi verificare la possibilità di utilizzare un'ambientazione già costruita e collaudata. in alternativa se ne crea una. addirittura il nostro DM ha in progetto di fare una campagna low magic e low item e come ambientazione vuole sperimentare una sorta di ricostruzione in D&D dell'europa medioevale al tempo dell'inquisizione!
Ghon Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 Da me, l'ambientazione utilizzata al cartaceo per eccellenza è quella di FR. Penso sia una scelta dovuta al fatto che il DM la conosce molto bene senza considerare che è un'ottima ambientazione a mio parere con una storia decisamente interessante. Nelle pbc in cui ho partecipato, come giocatore e/o come master, sono state utilizzate solitamente delle ambientazioni inventate. E' stata sostanzialmente una scelta comune considerato che non tutti erano molto pratici in un'ambientazione conosciuta all'unisono. Creare un'ambientazione in cui far giocare i pg non significa che però questi debbano ritrovarsi spiazzati. Devono comunque conoscere delle informazioni sulla sua creazione, sulla storia, sugli avvenimenti che l'hanno segnata e via dicendo. Un'ambientazione ufficiale ovviamente fornisce informazioni tangili che i pg possono consultare quando vogliono e probabilmente è questa una delle sue peculiarità tuttavia anche un'ambientazione creata dal DM le può possedere (se il DM ovviamente intende dare una vera forma all'ambientazione ed usarla come implemento).
Dascan Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 Io uso ambientazioni personali il piu' delle volte. Prima creo il mondo su carta Poi decido il livello tecnologico Dopo creo il panteon divino Poi preparo l'impianto politico e naturale del mondo (stati, geografia, climi, città, etnie...come un vero è proprio atlante, con tanto di situazioni politiche interne ed esterne, alleanze, e qualche PNg importante, ma i nomi di tutti i regnanti e qualche breve statistica, tipo razza e allineameno, le faccio sempre) Dettagli A quel punto metto i PG in una città (piccolissima o metropoli, si capisce, cambia poco!) con qualche informazione (irano tutti 1d20, per una prova di conoscenze geografia, ed in base ai risultati, riferisco qualche cosa) Una che ho creato era immensa, formata da tre continenti (due enormi e uno piu' piccolo), con un panteon di 16 divinità uniche, con una scaletta per i cambiamenti politici piu' importanti su larga scala. I PG avevano l'impressione di trovarsi un un mondo realistico, e non nel nulla puro! Questo è un esempio di stato: Regno : Iskia Autorità: Re Fildir (Elfo Esperto liv 8, CB), Mistico della natura Andon (Adepto Liv 5, CN), Ammiraglio Bervaen (Elfo Esperto liv 4, CN), Generale Citiel (Elfa Guerriera Liv 6, LN) Popolazione: Elfi 79%, Umani 9%, Mezzelfi 5%, Gnomi 3%, Halfling 1%, Raptorian 1% ( 1972 Abitanti) Capitale: Iskia/ Villaggio (Capitale) 710 Abitanti barbaro liv 2, 2 liv 1 bardo liv 2, 2 liv 1 chierico liv 2, 2 liv 1 druido liv 1 guerriero liv 6, 2 liv 3, 4 liv 1 ladro liv 2, 2 liv 1 mago liv nessuno monaco liv 3, 2 liv 1 paladino liv 1 renger liv 2, 2 liv 1 stregone liv 1 adepto liv 5, 2 liv 3 aristocratico liv 3 combattente liv 4, 2 liv 2 esperto liv 8, 2 liv 4, 4 liv 2 popolano liv 7, 2 liv 4, 4 liv 2, 661 liv 1 Difese (Esercito): Guardie Cittadine (60 combattenti liv 1, 6 combattenti liv 2, 5 chierici liv 1), Esercito di pattuglia (115 combattenti liv 1, 6 chierici liv 1, 3 druidi, 4 combattenti liv 2) Governo: Monarchia Elettiva (a vita), 4 mistici della natura, 2 ammiragli, 2 generali d'armata Allineamento Potere Centrale: Caotico Neutrale PNG Importanti: Ertana (Monaca Umano liv 3, capo dei falchi), Metwrn (Nano Stregone liv 1, Eremita), Thoroduinn (Elfo Druido Liv 2, Miliziano), Keiri Outi (Gnoma Popolano liv 3, oste del drago verde) Politica: Politica alienata di autosufficenza nei confronti dei vicini. Scanzi e incrinati rapporti con i nani di Draag, ma buon vicinato con Il Richiamo. Spordici scambi con Alestra. Alleanza difensiva con Micolos da vari anni. Economia: Soprattutto la pesca e la raccolta del sale marino grazie alla flotta. Molto apprezzati i vini del paese. Non si pratica molto l'agricoltura. La caccia è ammessa solo per sopravvivenza, mai per guadagno. Chi taglia un albero, ne pianta un altro (sia per il rispetto elfico della natura, sia per l'importanza di una flotta sempre fortita di nuovi battelli). Territorio: Pianura verdeggiante di boschi e foreste, con piani ondulati, specialmente al nord, dove si coltivano i vini più pregiati del regno. Le scogliere sul mare sono sconosciute, si tratta per lo più di battigia, tranne alla capitale, che possiede un ampio porto in pietra grezza. Il clima è temperato. La mappa non posso postarla, e il panteon per avere una ragione di essere, dovrebbe essere completo (in quanto quasi ogni dio è imparentato con gli altri, tipo quello olimpico). Devo dire che i giocatori apprezzano il lavoro.
Mfolk Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 complimenti @Dascan bel lavorone...scommetto che i giocatori sono sempre molto felici delle tue campagne xD cmq penso che comincerò anche io a seguire il tuo modo di creare...sembra molto ordinato...quanto impieghi di solito a creare una campagna?(trama, png, città e tutto) e poi...cosa è un panteon divino, grazie per ogni tua eventuale risposta!
Ghon Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 cosa è un panteon divino Fedi e Pantheon, pg 4. Ad ogni modo i Pantheon sono sostanzialmente dei raggruppamenti di divinità che sono correlate ad una razza o ad una civiltà. Per intenderci, alcuni esempi sono il Pantheon Drow, il Pantheon Nanico, il Pantheon Elfico, il Pantheon Gnomesco, il Pantheon Halfling, il Pantheon Mulhorandi ed il Pantheon Orchesco. Gruppi di divinità solitamente venerate da una razza in particolare.
jorjo85 Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 Questa è una domanda generale che può essere presa come una specie di sondaggio. Che ambientazione usate di solito? Ne avete una preferita? Credete sia meglio crearne una vostra dove potete personalizzare e caratterizzare di più il vostro mondo? E anche voi, giocatori, preferite giocare in un'ambientazione già presistente, da manuale, dove potete leggere informazioni "tangibili" oppure preferite avere un'infarinatura di base sul mondo, ma giocarne una nuova, inventata dal vostro DM? io sono favorevole alle avventure create perchè il DM deve avere la soddisfazione di creare e mostrare ciò che crea ai suoi PG sperando che il lavoro sia apprezzato ma sono contrario nel creare le ambientazioni quelle esistenti hanno una storia alle spalle che le sostiene città e organizzazioni descritte graficamente e non solo calendari con festività una cosmologia articolata misteri e leggende e tante altre cose impossibile per uno di noi arrivare a creare una cosa di simile grandezza io preferisco eberron
Ghon Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 impossibile per uno di noi arrivare a creare una cosa di simile grandezza Non sono d'accordo. Non vedo perchè una persona, se si mette d'impegno e vuole arrivare ardentemente a tale obiettivo, non possa farcela. Ovviamente non è una cosa che si conclude in due giorni di lavoro ma occupa una scala temporale molto più ampia.
jorjo85 Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 Non sono d'accordo. Non vedo perchè una persona, se si mette d'impegno e vuole arrivare ardentemente a tale obiettivo, non possa farcela. Ovviamente non è una cosa che si conclude in due giorni di lavoro ma occupa una scala temporale molto più ampia. per riprodurre un qualcosa che si avvicini vagamente ad eberron credo ci vogliano più o meno 2 anni di lavoro (è un manuale con più di 300 pag ... e non sto considerando il manuale di sharn e tutti quelli che sono usciti successivamente in inglese) e eberron è molto piccola rispetto a quello che esiste di descritto per forgotten (che sono più di 10 manuali e poi ci sta tutto un casino di roba sul web) per forgotten in proporzione ci vorrebbero almeno 12 anni non scherziamo
Dascan Inviato 3 Aprile 2010 Segnala Inviato 3 Aprile 2010 Dipende in quanti lavorano al progetto. Se vengono date delle linee guida, e tutti svolgono una parte di lavoro, i tempi si riducono molto. Ci vuole passione ed impegno, ma poi tutto si risolve!
lepracauno Inviato 4 Aprile 2010 Segnala Inviato 4 Aprile 2010 personalmente per are una ambientazione ci vuole innanzitutto tempo e passione. Io ne ho una che curo da tempo immemore ma perchè la posso curare solo nel tempo libero.. In ogni caso io preferisco avere delle linee guida che spesso riguardano l'atmosfera che voglio infondere al gioco. Da quelle ricreo la geografia, la storia, le tradizioni e tutto il materiale di contorno. Per i dati tecnici non ci spendo molto tempo, meglio improvvisarli in maniera logica di volta in volta.
toni Inviato 6 Aprile 2010 Segnala Inviato 6 Aprile 2010 Questa è una domanda generale che può essere presa come una specie di sondaggio. Che ambientazione usate di solito? Ne avete una preferita? Credete sia meglio crearne una vostra dove potete personalizzare e caratterizzare di più il vostro mondo? E anche voi, giocatori, preferite giocare in un'ambientazione già presistente, da manuale, dove potete leggere informazioni "tangibili" oppure preferite avere un'infarinatura di base sul mondo, ma giocarne una nuova, inventata dal vostro DM? di solito usiamo ambientazioni inventate sul momento....o ispirate a libri o giochi....(ad esempio sto preparando una campagna in italia rinascimentale con l'implemeto della magia e un'altra ispirata al mondo di warhammer) tra le pubblicate la mia preferita e' sicuramente ravenloft.....forgotten realms quella che mi piace meno( per non dire che non mi piace per niente!!)
sauroneye Inviato 7 Aprile 2010 Segnala Inviato 7 Aprile 2010 Una volta creavo un'ambientazione nuova per campagna, anche se poi erano mondi bidimensionali di cui io stesso non sapevo quasi nulla. Adesso mi focalizzo su ambientazioni già pubblicate, che però personalizzo molto; un esempio? Nel mio Faerun non esistono portali: se si vuole fare molta strada, si compra un cavallo veloce. Trovo che questo metodo mi vada parecchio a genio per questi motivi: 1 - Un sacco di lavoro già fatto. Normalmente, in una ambientazione pubblicata, la maggior parte delle cose avranno senso, ci sarà una storia già scritta che può essere uno spunto per una campagna epica (non di livello epico, ma epica, ovvero che ha a che fare con il destino di intere popolazioni); 2 - ci sono delle classi di prestigio connesse all'ambientazione, in caso un giocatore dovesse innamorarsi di una particolare fazione. 3 - avendo molto lavoro già fatto, posso concentrarmi su altri aspetti della campagna 4 - i giocatori potranno andarsi ad informare per fatti loro sui territori che stanno per attraversare, e quindi avranno una migliore conoscenza e capacità di immaginazione, togliendo al master l'obbligo di spiegare le tante cose che caratterizzano una città (ad esempio, i giocatori sanno già che aspetto ha Waterdeep e non devo ricordargli ogni minuto di quanto sia splendida). 5 - Posso, quando lo ritengo necessario, raccontare qualcosa della storia locale, reinventandola o sottolineando particolari per nulla sviluppati nei manuali ma che mi fa comodo per la storia. 6 - Ho una bella cartina 7 - Non seguendo fedelmente l'ambientazione, posso bilanciare le situazioni in base al livello dei PG (esempio: voi sapete che sottomonte è una sfida di livello alto/epico, ma i miei giocatori no, quindi posso farceli entrare al livello 5). 8 - in un futuro, giocando nella stessa ambientazione, master giocatori saranno più a loro agio. 9 - le ambientazioni pubblicate sono un ottimo antidoto al blocco dello scrittore; poi, quando mi vengono le idee, mi prendo la libertà di stravolgere la storia pubblicata. 10 - una parola: DISEGNI!
Gordan Inviato 9 Aprile 2010 Segnala Inviato 9 Aprile 2010 Secondo me, e meglio usarne una già creata perche un Master ci mette un bel po a creare una ambientazzione, e se non ci mette tanto (non intendo insultare nessuno) Molto probabilmente si inventa qualche cosa sul momento E io lo so credetemi, non e una bella cosa:mmm2:
Gilean Inviato 6 Maggio 2010 Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Il segreto per una bella ambientazione (che sia inventata o tratta da un libro o presa da un'ambientazione) sono le side stories... fai accadere cose che modifichino il corso degli eventi. Dai coerenza a queste cose... fa che i pg capiscano che non c'è solo la loro storia in atto nel mondo. Fai arrivare rumori di guerre o fatti che magari non riguarderanno mai la vita dei personaggi. Questo da spessore al mondo. Questo fa la differenza... lo spessore. In una campagna passata arrivavano costanti rumori di un conflitto lontano. I pg non hanno mai preso parte a questa guerra, ma quando hanno visitato uno dei regni coinvolti hanno giocato con un'intensità e ci sono andati con un interesse tale da farmi riflettere sull'importanza di questa tecnica. Per il resto inventare o copiare è uguale... il narratore è principalmente un ladro di storie. Ovviamente c'è il ladruncolo e c'è Lupin...
Ji ji Inviato 6 Maggio 2010 Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Io uso un'ambientazione low magic ispirata all'Europa del IV-V secolo. Per crearla ho preso molti spunti dal Ciclo delle Spade di Tad Williams e dalla trilogia arturiana di Stephen Lawhead. Non è certo creata nei minimi dettagli, sta crescendo piano piano. L'importante è avere da subito delle linee guida precise, per evitare di dover ribaltare le cose a metà o di introdurre "il potentissimo e famosissimo" impero accanto alla regione dei PG di cui, stranamente, non avevi mai accennato. Preferisco di gran lunga fare così che usare un'ambientazione prefabbricata. Un po' per il piacere di avere un mondo di gioco esattamente come piace a me; ma soprattutto perché le varie ambientazioni pubblicato sono di uno squallore infinito, mi fanno schifo. Le uniche che apprezzo sono Dark Sun ed Eberron.
Ricky Vee Inviato 6 Maggio 2010 Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Beh, ragazzi, una cosa è creare un'ambientazione intera: questo è un gran lavoro che porta via tantissimo tempo. Un'altra cosa è creare un'ambientazione per un'avventura. In quel caso, per ogni luogo bastano poche righe e la cosa si approfondisce se ci vanno i pg. Sarebbe da pazzi scrivere pagine per ogni nazione o località geografica, basta accennare finchè la scena non si presenta davanti ai giocatori. Io comunque sto masterizzando la mia prima campagna, a Greyhawk ^^
Aerys II Inviato 6 Maggio 2010 Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Noi abbiamo giocato per diversi anni prevalentemente nei Forgotten Realms, non li amo più di tanto ma il nostro master "tradizionale" (Kursk) sembra apprezzarli parecchio, da cui la mia lunga esperienza in materia. Io personalmente preferisco DragonLance (e la mia scarsissima esperienza in quanto master è stata proprio in tale ambientazione). Dovendo scegliere tra un'ambientazione già pronta e una custom preferirei sicuramente una custom, ma sono realista e so bene che si tratta di una mole di lavoro ingestibile o quasi per un amatore (o più amatori). A conti fatti, piuttosto che un'ambientazione originale ma fatta male preferisco un'ambientazione decisa da estranei ma completa, coerente e interessante.
Black_Angel Inviato 6 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Avete tutti pareri abbastanza differenti, e ne approfitto per esprimere il mio. Credo che costruire dal nulla un'ambientazione sia possibile ma il dm deve avere molto tempo a disposizione per inventare qualcosa come una storia, un panteon, eroi con relativo bg ed eventualmente razze, classi e caratteristiche nuove. La cosa che diventa complessa, a quel punto, è che i giocatori devono avere un manuale che possono consultare in qualsiasi momento e con relative informazioni su quel mondo. Se creata bene, l'ambientazione può risultare davvero bella e può avere qualcosa di nuovo rispetto a quelle "da manuale", anche se credo che siano fatte tutte bene... Personalmente sono molto legata ai "Forgotten Realms". Conosco meglio la geografia del "Forgotten" che quella reale probabilmente. :lol (Risposta da nerd: "Perchè? Ne esiste anche una reale? xD) Ci sono affezionata perchè spesso ho giocato in quella, ma devo ammettere che è stata la bravura del dm nel descrivermi le scene che mi ha fatto totalmente innamorare di quel libro, anche se la parte relativa alle divinità non mi piace. Sono troppe e danno l'idea di così distanti dagli uomini che la cosa non mi garba, ma sono solo punti di vista... Riguardo la campagna dove io sono dm, sto proprio usando "Forgotten Realms" ma la sto arricchendo con miei png, storie e trame che in parte riprendono il manuale ma ampliate ed artefatti e classi di prestigio create da me... Mi piacerebbe dirvi di più, ma un mio giocatore è del forum, quindi mi limiterò a stare sul vago...
Ji ji Inviato 6 Maggio 2010 Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Personalmente sono molto legata ai "Forgotten Realms". Conosco meglio la geografia del "Forgotten" che quella reale probabilmente. :lol (Risposta da nerd: "Perchè? Ne esiste anche una reale? xD) Uno degli aspetti negativi delle ambientazioni pubblicate, secondo me, è proprio che spesso i giocatori conoscono benissimo la storia e la geografia del mondo, molto oltre quello che sanno i loro personaggi; e così si perde il fascino della scoperta
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