Onirica Inviato 10 Maggio 2010 Segnala Inviato 10 Maggio 2010 "Vescere paupertate ad rerum potiendum..." penso, cercando di dare un significato a queste parole. Studio con attenzione anche il cilindro cercando di indovinarne la provenienza, chi può commercializzare questo tipo di oggetti? Inserisco la pergamena nel cilindro che celo nella tonaca. "Vescere paupertate ad rerum potiendum...Fratello Severino, dicono nulla a voi queste parole?" "Sono un monito o piuttosto un indizio, indubbiamente chiunque abbia lasciato questo messaggio voleva che fosse trovato."
Feuris Inviato 10 Maggio 2010 Segnala Inviato 10 Maggio 2010 Nonostante il gesto gentile, gli occhi e il tono svelano la preoccupazione del mio padrone. Mio signore... dico chinando il capo lievemente. Accenno un debole sorriso per rispondere alla cortesia che mi ha appena riservato, prendo posto a sedere e comincio: Sono stata presso tutte le mie conoscenze in città a cercare informazioni ed a studiare l'umore delle genti. Nessuno sa nulla di più di quanto vostro fratello non abbia detto stamane, tutti ignorano chi sia la vittima e quanto all'omicidio stesso, la superstizione ha preso il sopravvento nella mente di molti: non fanno che parlare dell'avvento del Maligno. Mi avete chiesto di osservare i comportamenti e l'atmosfera cittadina. Vi rispondo che le strade sono popolate di diffidenza, paura e cupezza. La pace e la tranquillità sono state spezzate a Bologna... e temo che ci vorrà parecchio perché la serenità torni negli animi. Posso tornarvi utile in qualche altro modo, mio signore?
LaereX Inviato 10 Maggio 2010 Segnala Inviato 10 Maggio 2010 Leggermente impaurito mi allontano dal bancone e seguo il comandante fino al suo tavolo, appoggio il bicchiere mezzo vuoto e mi siedo goffamente sulla sedia che mi accoglie con un sonoro scricchiolio. "B B B Buonasera" mi schiarisco la voce cercando di calmarmi "Salve piacere di conoscerla signor Della Bruma, sicuramente lei non si ricorda di me ma ci siamo già visti ogni tanto, rimango sempre incantato a vedere le sue balestre, complimenti sono veramente fantastiche" bevo un sorso di vino per trovare il coraggio di parlare con il comandante, cosa che nemmeno una damigiana riuscirebbe a fare "Beh signor comandante ha ragione forse avrei dovuto dormire tutto il giorno ma non riesco a prendere sonno se prima non bevo qualche bicchiere del vino di Biagio" Cerco di evitare lo sguardo del comandante e del fabbro e tra un sorso di vino e l'altro racconto nuovamente il ritrovamento del cadavere eseguendo gli ordini del comandante e sperando di compiacere Della Bruma. Appena finisco il racconto afferro il bicchiere e bevo le ultime gocce di vino come a scrivere la parola fine al mio racconto "Beh direi che questo è tutto, credo che non ci sia altro da aggiungere, spero che il resoconto sia di vostro gradimento" muovo nervosamente la gamba mentre guardo i due uomini cercando un segno di assenso
Kyran Inviato 11 Maggio 2010 Segnala Inviato 11 Maggio 2010 Dopo essermi presentato con uno stentato sorriso a Vetinari e aver accettato con un cenno del capo il suo complimento, rabbocco il suo bicchier di vino mentre, con attenzione, ascolto il suo accurato resoconto. Visibilmente scosso dai particolari raccapriccianti riferiti dal ragazzo, dò fondo alla mia tazza, riempiendola nuovamente a fine discorso. "Signore del Cielo, ragazzo..dev'essere stata un'esperienza orrida" dico senza il ben minimo umorismo, prendendo lentamente un altro sorso di vino, "Ho sentito che molte persone danno la colpa al maligno, ma credo che questo possa solo peggiorare la situazione. Sapete chi era il malcapitato? chiedo, rivolgendomi ad entrambi i compagni di tavolo. Per un momento indugio, avvertendo un senso di inadeguatezza, poi mi rivolgo a Goffredo: "Santi numi, non vorrei essere indiscreto e chiedere di cose che non mi riguardano... dico piuttosto in imbarazzo, "magari hai accettato la mia richiesta di vederti per cambiare discorsi rispetto a tutta la giornata odierna, non vorrei rovinarti i piani.
raemar Inviato 13 Maggio 2010 Segnala Inviato 13 Maggio 2010 Cos'altro mi aspettavo dalla gente? Ascolto con cura le parole di Caterina, rabbrividendo quando sostiene che la pace e la tranquillità siano state spezzate. Persone inquiete sono poco inclini agli affari. Ti ringrazio, Caterina, per il momento è tutto, dico forse un poco bruscamente, evidenziando un segnale di congedo. Dovrei parlare con quel frate di cui si è accennato oggi, ma dovrò certamente farlo dopo che avrà ispezionato il corpo. Mi muovo sulla poltrona con fare inquieto. Dove è finito Sallustio? Speriamo abbia qualche novità sull'accaduto! Mi alzo e mi dirigo verso il salone principale. @Wiggly Spoiler: Al primo servitore che incontro chiedo se ha notizie di mio fratello. In caso non si sappia dove sia, chiedo sia mandato a chiamare nei luoghi che frequenta di solito. Vorrei far visita al frate dopo cena, se possibile (chiaramente, scortato in maniera adeguata). Inoltre, prima di coricarmi, vorrei dare nuovamente un'occhiata a quel libro che ho trovato in mattinata. Questo giusto per fare un excursus sulle mie priorità attuali.
Wiggly Inviato 14 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 14 Maggio 2010 [Kyran e Laerex] Goffredo prende una lunga sorsata dal suo boccale di birra e si schiarisce la gola prima di iniziare: “Mio caro Simone, non preoccuparti di essere invadente, in verità se non mi fossi venuto tu a cercare l’avrei fatto io appena avessi avuto un minuto. Ti confesso che i tuoi retaggi e la tua esperienza mi sarebbero utili in questa situazione difficile e delicata, nonché poter contare su una persona di fiducia e un vecchio amico quale sei. Purtroppo per quanto Vetinari... Gianmarco se posso permettermi” – aggiunge chiedendo il permesso con gli occhi al soldato di passare ad un livello di conversazione più amichevole – “abbia perfettamente riportato i fatti, quello che lui ancora non sa è che il Podestà ha dovuto acconsentire per ovvi motivi che il Cardinale faccia intervenire l’Inquisizione.”. Il tono si fa più serio e la voce più bassa così che nessuno possa origliare – “Io ho visto personalmente come lavora quella masnada di folli fanatici e posso garantirvi che prima riusciamo a risolvere il problema in casa nostra e meno gente morirà per niente. A Milano, dove prestai servizio anni fa, fecero bruciare decine di donne e quattro frati solo perché in giro c’era la voce che si adorasse il maligno. La maggior parte delle donne aveva l’unica colpa di avere o i capelli rossi o un gatto nero randagio che attraversava loro il cortile, i frati quella di avere abitudini particolari e fuori della norma. Conoscevo due di quegli uomini e posso giurarvi che erano persone devote e innocenti. Alla fine si scoprì che la voce era stata fatta circolare da un fornaio ignorante che si credeva un burlone, ma loro affermarono che comunque le persone uccise stavano per creare una setta e che avevano eliminato fortunatamente il male all’origine prima che potesse attecchire. Non si può ragionare con quella gente ed è investita di un potere che le acceca oltre a renderle estremamente pericolose. Io non voglio che mezza Bologna bruci per la loro follia!”. Beve un altro sorso di birra prima di continuare: “Ho bisogno che tu tenga d’occhio le strade e la gente, che raccogli informazioni di qualsiasi tipo su ogni accadimento strano e non e me lo venga a riferire, usando tutta la tua intelligenza ed esperienza. Riguardo a te Gianmarco, ti sei rivelato un ottimo soldato e le voci che ho sentito su di te mi fanno credere che tu sia un elemento di cui posso fidarmi, mi farebbero comodo anche i tuoi occhi e le tue orecchie durante le ronde, posso contare sul tuo aiuto per il bene della città?” – chiede in attesa di un cenno di assenso del giovane... [Raemar] Esci spedito dal tuo studio senza nemmeno aspettare che Caterina si alzi dallo scranno e ti dirigi verso la sala comune dove sei certo troverai qualche servitore. Intercetti un servo intento a sistemare la tavola dell’enorme salone in vista della cena del suo signore; lo fermi: “Vai a chiamarmi Sallustio, ho urgenza di parlargli!” dici secco. “Suo fratello, mio signore, è fuori. Non lo vedo da dopo pranzo e non è rincasato ancora.”. “Beh, allora manda subito qualcuno a cercarlo dove di solito si sa passare le sue ore, cioè in taverna o a prostitute! Ho detto che devo vederlo subito!” – strilli spazientito all’orecchio del domestico, che con un sobbalzo scatta fuori dalla stanza come inseguito da un branco di lupi... Per Raemar Spoiler: Visitare il frate questa sera è impossibile, perchè i conventi sono chiusi dai Vespri fino alle Lodi Mattutine e non ricevono nessuno, inoltre sarebbe un giro a vuoto perchè il tuo PG non sa che il frate va a fare l'autopsia solo dopo cena e rincasa ben oltre la Compieta in deroga speciale dell'Abate. Puoi passarci non prima di domani all'alba. Per quanto riguarda il libro se magari dopo cena e dopo aver parlato con Sallustio che tra poco rincaserà vuoi dedicartici ancora nessun problema. Ti consiglio di aspettare però la sera anche perchè hai meno gente intorno.
Wiggly Inviato 14 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 14 Maggio 2010 [Onirica] Severino si gira verso di te scosso e accigliato: “Le parole non mi dicono nulla e sinceramente non mi sembrano avere senso anche se suonano decisamente preoccupanti. Dove le hai trovate?”. Si avvicina per esaminare sia il foglietto che il contenitore argentato e si fa indicare il punto dove le hai trovate. “L’assassino deve averlo inserito in una piega di un viscere e la cosa mi era sfuggita, il Signore mi ha benedetto quando ho deciso di portarti con me, hai buon occhio amico mio!” – dice con un sorriso malizioso sulle labbra – “Sicuramente chi ha commesso tutto questo ha un messaggio da mandare, ma queste parole al momento non mi dicono nulla, devo rifletterci con calma. Tu intanto conservalo bene che domani lo porteremo dal Cardinale per informarlo del ritrovamento... in barba a quei sapientoni dell’Università!” – Esulta in un moto di autocompiacimento e superbia subito ricacciati ed espiati con tre segni della croce e una Ave Maria. Finita la penitenza, prende il foglietto dalle tue mani e mettendosi davanti agli occhi una lente d’ingrandimento fa un’attenta ispezione del pezzo di pergamena. “La carta è di qualità normale, di quella che trovi dappertutto. L’inchiostro è comune e non è profumato, hanno usato una penna d’oca e non un pennino di metallo per scrivere, perché la carta sotto i tratti di scrittura non è graffiata....” – d’un tratto si interrompe e osserva meglio avvicinandosi l’oggetto quasi a toccarlo col naso – “Sembra esserci scritto qualcosa che poi si è cancellato sulla parte destra del biglietto, ma non riesco a capire cosa... è una specie di simbolo...”. Prova ad annusare ancora il frammento e dopo poco scatta in piedi eccitato. Senza dire nulla prende in mano una delle pesanti candele poste ad illuminare l’ambiente e vi ci avvicina cauto il foglietto con mano esperta ed estrema cura. Passano pochi secondi che il suo volto si riaccende dell’eccitazione di compiacimento di pochi minuti prima: “LO SAPEVO!!” – esulta contento – “E’ stato scritto con succo di limone! E’ un simbolo strano che forse gli inquisitori conosceranno perché sa proprio di diavoleria” – continua mostrandolo anche a te mentre si spegne tutta la sua gioia per la vittoria intellettiva e una maschera di preoccupazione e paure va a ricoprire tutto il suo viso... Per Onirica Spoiler: Il simbolo l'ho caricato come immagine sul gruppo di google...
LaereX Inviato 16 Maggio 2010 Segnala Inviato 16 Maggio 2010 Ascolto in silenzio e con lo sguardo basso il racconto di Goffredo. Cerco con qualche sorso di vino di scacciare la paura e la preoccupazione. La mia mente disegna le parole del capitano e le trasforma in immagini cupe e paurose che ogni tanto lasciano il posto a quanto visto all'Archiginnasio. L'inquisizione, il diavolo, il pover uomo appeso, le donne con i capelli rossi che bruciano assieme ai frati, Amilcare che si allontana con il carro, la mia casa che brucia e la mia sorellina che urla il mio nome. Un gemito interrompe il silenzio e molti presenti si voltano sentendolo giusto in tempo per vedermi sobbalzare sulla sedia e rovesciare il contenuto del mio bicchiere sul pavimento. Respiro affannosamente in preda al panico più totale. Scuoto la testa e con un riflesso incondizionato bevo dal bicchiere ormai vuoto. Senza pensarci troppo mi volto verso Goffredo. "Si si tutto quello che vuole, conti pure su di me" deglutisco rumorosamente prima di finire il discorso "Farò tutto quello che posso e che mi ordinerà, mi dica solo come devo comportarmi. Adesso se non vi dispiace dovrei tornare a casa visto che la stanchezza inizia a farsi sentire" prima di alzarmi aspetto un cenno di assenso fremendo sulla sedia e appoggiando il bicchiere con mano tremante
Kyran Inviato 17 Maggio 2010 Segnala Inviato 17 Maggio 2010 Rimango decisamente sorpreso tanto dalla richiesta di Goffredo, quanto dall'apprendere del prossimo arrivo dell'inquisizione. "Certo quei poveracci che cercano riparo sotto i portici saranno i primi a rimetterci se in città giungono gli inquisitori...e dubito mi verrà concesso di portar loro neanche una tazza di brodo caldo..." penso tra me e me, visibilmente preoccupato. Butto degli sguardi alle poche persone nei tavoli vicini, cercando di carpirne i sentimenti nell'eventualità che anch'essi avessero sentito ciò che Goffredo ha rivelato, prima di tornare bruscamente ad osservare il tavolo, sussultando al rumore improvviso del boccale di birra che impatta il vecchio legno del tavolo. Alzando distrattamente una mano, richiedo all'oste un altra tazza di birra, correggendomi poi per offrirne una anche alle persone che mi accompagnano, per riportare infine gli occhi sul capo delle guardie: "Non sono certo abituato a svolgere compiti simili.. dico cercando invano di abbozzare un sorriso, e grattandomi la barba sul mento con un pollice "ma a quanto ho capito, se gli inquisitori prendono parte alla faccenda, ci saranno persone innocenti che potrebbero essere punite duramente. Spero di riuscire a rendermi utile, in un modo o nell'altro e...grazie della fiducia, vecchio amico. concludo, toccando il suo boccale col mio prima di trarne un'altra sorsata, che lascio però in sospeso con espressione interrogativa: "Non so proprio da dove potrei iniziare, temo.."
Wiggly Inviato 20 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 20 Maggio 2010 [Kyran e Laerex] “Vai pure, non voglio trattenerti oltre, è giusto che tu vada a riposare dopo la tremenda giornata di oggi. Avremo modo di sentirci presto, nella speranza di scoprire qualcosa di interessante.” – dice sincero Goffredo all’indirizzo del soldato. Poi si rivolge al suo amico fabbro: “Immagino come tu possa sentirti alla luce della mia richiesta, ma ogni frase, ogni minimo indizio può aiutarci ad evitare il peggio. Mi aspetto che tu semplicemente tenga le orecchie tese sulla città. Che cerchi di ascoltare il mormorio della gente, sicuramente meno preoccupata di parlare in tua presenza rispetto che in mia. Te ne sarò molto grato.”. Imbraccia il boccale e lo finisce in un sorso, per poi aggiungere: “Ora è meglio che vada anche io, domani sarà ancora più dura e la stanchezza sta prendendo anche me. Grazie per il vostro aiuto, veramente!”. Nel suo sguardo c’è il timore dei ricordi passati e la preoccupazione per gli eventi futuri, capite che quello che possono fare l’Inquisizione e il fanatismo collettivo deve essere decisamente peggio di ciò che è avvenuto oggi. Il Comandante offre all’oste qualche bolognino per saldare i conti di tutti e tre e con un sorriso amaro vi accompagna fuori della porta. Qualche saluto sulla strada ormai deserta e un ultimo ringraziamento silenzioso, poi ognuno si mette sui suoi passi in attesa di potersi adagiare nel proprio giaciglio e chiudere così una giornata che di piacevole ha avuto proprio poco. [Raemar] Passano nemmeno venti minuti che Sallustio varca la soglia del tuo studio ancora ansimante per la corsa. “Avevi bisogno di me fratellone?” – dice sedendosi su uno dei due scranni imbottiti mentre recupera il fiato...
Onirica Inviato 20 Maggio 2010 Segnala Inviato 20 Maggio 2010 "Fratello Severino, scorgo nel tuo sguardo lo stesso velo di preoccupazione che attanaglia il mio cuore: l'Inquisizione. E' una pericolosa arma da sfoderare, anche se appare ormai inevitabile. Ti chiedo solo la cortesia di intercedere con il Cardinale affinché non ci privi della possibilità di essere utili al popolo di Bologna, lasciando tutto nelle mani dell'Inquisizione." Aiuto Fratello Severino a pulire e risistemare i suoi arnesi, discuto con lui della gravità della situazione e cosa può causare l'intervento dell'Inquisizione. Giunti in monastero mi congedo comunicando "Mi recherò nella biblioteca per ricercare informazioni in merito a quel simbolo sacrilego e alle misteriose parole che lo accompagnano. Ti terrò informato su ogni mia scoperta, è un peso troppo grave da portare sulle mie sole spalle. Ti auguro un sonno ristoratore, che il Signore sia con te." Lascio Fratello Severino ai suoi pensieri e mi dirigo in biblioteca, intenzionato al non riposo finché non trovo qualche risposta alle mille domande che affollano la mia mente.
Kyran Inviato 20 Maggio 2010 Segnala Inviato 20 Maggio 2010 inizio a precorrere la strada di casa del tutto sovrappensiero, mentre le ombre della sera si allungano e le poche candele all'interno delle case vengono spente. Ad un certo punto mi fermo, convinto di aver sentito un rumore provenire da un vicolo che ho appena attraversato, come di un lamento o un rantolo soffocato; intomorito, penso se continuare più velocemente per la mia strada o tornare indietro a verificare che non fosse nulla, forse solo la stanchezza e la macabra immaginazione dettata dalla giornata trascorsa pessimamente. Per un attimo volto le spalle al vicolo, guardando la via del mio laboratorio, poco distante, poi prendendo coraggio mi volto e torno indietro, sbirciando timidamente nel vicolo in questione, ma senza scorgere alcunchè. Guardo meglio, ancora convinto di aver sentito quel suono. Sono più stanco di quanto pensi.. dico tra me e me, riprendendo la via di casa con più fretta di prima. Arrivato a destinazione entro, guardandomi attentamente indietro come un bambino guarda sotto il letto prima di coricarsi prima di chiudere la porta a più mandate. Arrivato nella stanza da letto, mi spoglio e risistemo alla buona il giaciglio, sdraiandomi poco dopo, ma...il sonno non mi coglie. Per quasi un'ora resto sul letto, nel buio vuoto della stanza a fissare le pareti e la finestra, quasi aspettando di sentire delle urla, ma nulla. Poco prima che la stanchezza si abbatta su di me, scendo nella bottega, rumorosamente cercando nel buio tra i miei attrezzi, fino a trovare un vecchio coltello da intaglio, risalendo subito dopo per attendere nuovamente - sdraiato - che il sonno si faccia avanti.
LaereX Inviato 20 Maggio 2010 Segnala Inviato 20 Maggio 2010 Mi congedo con un sorriso forzato e mi incammino verso casa. Procedo a passo svelto con la paura negli occhi e la mente persa in mille pensieri. La strada deserta e il silenzio spettrale mi inquietano ancora di più e accellero ancora cercando di mascherare la mia corsa affannosa. Ignoro la milza che mi chiede vanamente di fermarmi a riposare, continuo nella mia corsa finchè non vedo la porta di casa, solo allora rallento e con un respiro profondo mi calmo.
Wiggly Inviato 21 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 21 Maggio 2010 [Laerex] ... stai per arrivare al portone di casa tua rallentando il passo quando due mani spuntate dall’ombra di un vicolo laterale ti afferrano. Vieni strattonato e scaraventato con la faccia contro al muro nell’ombra dello stradino e senti il cuore galopparti all’impazzata. Robuste braccia esperte ti afferrano ed immobilizzano prima ancora che tu possa emettere un verso e capire cosa stia succedendo. Percepisci un rivolo di sangue caldo cominciare a colarti dal naso, rimasto offeso dall’impatto contro l’umido muro del passaggio. Un uomo, che senti essere più grande e forte di te, ti schiaccia contro la parete con la sua massa e soffoca l’urlo che stava per uscirti dai polmoni con la sua grossa e callosa mano destra. Il terrore ti prende quando senti il fiato ansimante del tuo aggressore avvicinarsi al tuo orecchio, la bocca tendersi in un sorriso soddisfatto e una voce profonda e gutturale sibilarti eccitata: “Non andrai più da nessuna parte... ora sei mio!”. Nella tua testa martella un solo pensiero, galoppante e ridondante come i battiti nel tuo petto... sono finito!...
Wiggly Inviato 21 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 21 Maggio 2010 [Laerex] In un gesto che sa di disperato apri la bocca e affondi i tuoi denti nella ruvida mano del tuo aggressore stringendo con tutta la forza che l’adrenalina può donarti. Un mugolio di dolore alle tue spalle ti fa capire di aver ferito il tuo bersaglio e sentendo le braccia allentare la loro morsa nel tentativo di liberare la mano ne approfitti rapido, deciso a cogliere quell’unica possibilità di reagire. Lasci la morsa e facendo leva con le gambe contro il muro ti lanci indietro con tutte le tue energie. Cadi al suolo di spalle sopra il tuo avversario che per evitare l’impatto coi lastroni che ricoprono la strada ha istintivamente lasciato la presa. Eviti il suo tentativo goffo di riafferrarti e ti giri verso di lui mentre la tua mano scende tremante sull’elsa della spada per sguainarla e iniziare il combattimento. Davanti a te intanto l’uomo si è velocemente ripreso e ha a sua volta sguainato la sua arma. La sua mole torreggia su di te nella penombra e si prepara minacciosa a sferrare il suo attacco con rabbia crescente. “Balle!! Era meglio se ti facevi catturare con le buone, assassino... ora dovrò farti del male e non ti piacerà!”. Un lampo di intuizione ti balena nel cervello a quella frase... solo una persona in tutta Bologna usa quell’espressione e ha una voce così.... I tuoi occhi cercano conferma rapidamente nella siluette del tuo nemico e nella sua postura mentre timidamente le tue labbra ancora sporche di sangue si aprono: “Orazio!? Sei tu?” La montagna d’ombra davanti a te ha un sussulto e abbassa leggermente l’arma già carica per il suo affondo: “Gianmarco!?”... Al sentire la tua voce confermare la tua identità l’uomo avanza verso di te permettendoti di riconoscere senza incertezze il viso scorbutico e rotondo del tuo compagno di ronde Orazio, il quale ti apostrofa subito senza perdere il cipiglio severo: “Balle Gianmarco!! Si può sapere che hai da correre in piena notte con il clima di terrore che si è venuto a creare in città? Ti avevo preso per quel maledetto assassino intento in qualche altra opera satanica! Ma tu non dovresti essere a letto a dormire!?”...
LaereX Inviato 21 Maggio 2010 Segnala Inviato 21 Maggio 2010 Mi pulisco il sangue con la manica lercia e mi siedo appoggiandomi al muro assecondando le mie gambe ancora tremanti. Sento l'adrenalina che scende insieme a qualche goccia di sangue ritardataria. Guardo in cagnesco Orazio e prima di rispondergli rinfodero la spada, o almeno ci provo per 3 o 4 volte prima di riuscirci. "ORAZIO! MI SPIEGHI CHE C***O FAI? TI SEMBRA IL MODO? MI HAI FATTO PRENDERE UN ACCIDENTE, CRISTO SANTO MA CHE TI PASSA PER LA TESTA?" senza dar modo di rispondere al mio compagno d'armi continuo ad insultarlo per un minuto abbondante. Mi alzo a fatica appoggiandomi al muro freddo. "Non riuscivo a dormire e sono andato a prendere un po' di vino al frate allegro e siccome ho fatto tardi chiacchierando con l'oste stavo correndo a casa, visto che domani sono nuovamente di ronda presto e ho bisogno di dormire un po'" guardo Orazio sperando che non faccia altre domande "Adesso vado veramente e tu dovresti fare lo stesso, spero solo di non trovare altri bestioni pronti a sbattermi contro il muro. Buona notte Orazio e vedi di calmarti, potresti passare dei seri guai se continui ad assalire la gente per le strade " prima ancora che possa rispondermi lo saluto con un cenno della mano e mi avvio verso la porta di casa. Mi tolgo gli stivali sporchi e pesanti prima di entrare per non fare rumore. Prendo un bicchiere d'acqua per dissetarmi e mi pulisco il viso dalle macchie di sangue, mi avvio verso il mio giaciglio dove lascio il giaco di maglia e la spada, sperando di non doverla usare per molto molto tempo e mi lascio cadere sperando di addormentarmi senza risultati. Mi giro e mi rigiro per un tempo indefinito prima di alzarmi nuovamente per prendere un bicchiere di latte. Invece di tornare al mio giaciglio mi avvicino senza fare rumore alla mia sorellina che dorme beata e ignara di tutto. Le do un bacino sulla fronte e le prendo la mano accarezzandola delicatamente, mi inginocchio accanto a lei rimanendo lì finchè non cedo al sonno e alla stanchezza
raemar Inviato 24 Maggio 2010 Segnala Inviato 24 Maggio 2010 Resto in impaziente attesa nel salone principale. Quando Sallustio entra, il suo buonumore, o presunto tale, mi sembra del tutto fuori luogo. Il mio tono secco tradisce questo fastidio. Hai raccolto altre informazioni riguardo a quanto avvenuto stanotte?, chiedo quasi senza guardarlo. Ci sono novità dai posti che frequenti abitualmente? Qualche voce? Qualche idea? Qualche pensiero a riguardo? Finito di sputare questa serie di domande, mi calmo un momento e con tono più tranquillo passo a ciò che realmente mi sta a cuore. Qualche problema per i nostri affari? @Wiggly Spoiler: Queste sono le cose che mi interessa sapere da mio fratello, chiudi pure il nostro dialogo con le risposte alle mie domande e dissolvi sulla serata, che trascorro a esaminare il libro trovato nella mia biblioteca personale alla ricerca di qualche informazione in più (mi prendo tutto il tempo possibile e/o necessario). Fatto ciò, mi corico e attendo il giorno seguente. Ancora scusa per i ritardo, sono giorni un po' d'inferno.. migliorerà .
Wiggly Inviato 25 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 25 Maggio 2010 [Raemar] “Purtroppo non ho scoperto nulla di più di quello che ti ho raccontato stamane o di quello che può averti riferito Caterina. La situazione è tesa e la gente ha paura, teme veramente che ci sia di mezzo il Maligno. Riguardo ai nostri... scusa, ai TUOI affari, sembra che non abbiano risentito della cosa. Non escludo però che nei prossimi giorni, se la situazione non si chiarisce e risolve, ci possano essere dei problemi con gente che cede al panico e sposta i suoi traffici altrove.” – dice Sallustio con tono preoccupato, più per la tua presumibile reazione che per la cosa in sé. Al tuo cenno si frustrazione muta ti saluta e si ritira nelle sue stanze. Anche tu vai nei tuoi alloggi e congedi la servitù per la notte, il tuo cervello deve riflettere... e deve farlo in privato. Spoiler: Passi quasi tutta la notte sfogliando nella penombra del tuo studio, chiuso a chiave per precauzione, il grosso tomo sgualcito. Alla tremolante luce della candela le pagine sembrano ancora più tetre e minacciose e i numerosi simboli impressi sulla carta spessa quasi paiono muoversi in risposta allo sfavillio della fiammella e prendere vita grazie a oscure forze. Dopo lungo cercare e tradurre gli antichi segni a te ostici e a volte incomprensibili, riesci a estrapolare dalle polverose pagine quello che sembra essere una specie di rituale. Per quello che glifi strani e pagine mancanti ti permettono di capire, un antico rito sarebbe in grado di liberare oscure forze e poteri indicibili. Lo scritto parla di omicidi e di sacrifici da compiere, della luna piena e di strani simboli che devono essere tracciati col sangue del sacrificio, ma nulla più riesci a capire tanto è consunto il volume. P.S.: Vai sereno e non preoccuparti... anzi scusa se sono stato incalzante!
Wiggly Inviato 25 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 25 Maggio 2010 [Musica di sottofondo: ] Anno Domini 1270, 30 Settembre Don... Don... Don... Passa la notte e il sole del mattino ringrazia col suo pallido calore l’abbraccio che le campane delle Lodi gli schiudono dagli alti campanili della città. Il mattino avanza e il vento freddo del giorno precedente sembra essersi dissolto; l’aria è meno rigida concedendo alla gente che sta uscendo di casa una gratificante sensazione di tepore che risveglia alla memoria l’estate appena passata piuttosto che l’autunno ormai alle porte. Il solito brusio comincia a risuonare nei vicoli e per le strade, la vita ritrova il suo ritmo giornaliero scacciando dalla memoria con la sua routine i tragici fatti del giorno precedente... o almeno ci prova. Sui volti dei mercanti e delle donne però che cominciano ad affollare le strade e il mercato, si legge ancora il timore di quello che l’ormai presente domani abbia potuto portare per vessare ulteriormente la pace e la sicurezza di un’intera città. Tutti sembrano attendere un segno, un evento, un grido, incapaci di fidarsi della normalità che vedono nelle ore che trascorrono. Nulla però dà ragione ai timori dei cittadini, non uno strillo, non uno sferragliare di cotte di maglia nelle strade, tutto appare tornato anche troppo velocemente alla normalità come l’aere torna silenzioso dopo il fragore improvviso del tuono. Il mattino incalza impaziente e pian piano i bolognesi cominciano a rallegrarsi di una nuova e inattesa giornata normale....
Feuris Inviato 26 Maggio 2010 Segnala Inviato 26 Maggio 2010 Apro gli occhi alla solita ora, al suono della campanella della servitù, e mi ritrovo abbracciata a Francesco, che ancora dorme serenamente con un lieve sorriso dipinto sulle labbra. Sfilo delicatamente il braccio che lo teneva e scendo dal letto, curandomi di rimboccargli le coperte. Tra un paio d'ore lo sveglieranno i rumori della casa e tornerà ad essere il terremoto di sempre. Dopo un toeletta veloce infilo i vestiti di servizio e scendo in cucina, per controllare che tutti siano già all'opera per la colazione. Mi rivolgo alla cuoca: Dov'è Silvia? In ritardo anche stamattina? Poi, a tutti: Qualcuno si assicuri che si sia alzata. Il padrone è di pessimo umore in questi giorni, conoscete tutti le preoccupazioni che lo assalgono. Vediamo di non dargliene altre... deve essere tutto perfetto. Salgo ad allestire la tavola, il lavoro che dovrebbe essere di Silvia, e in testa mi ripeto la trafila delle solite faccende, per essere certa di non trascurare nessun dettaglio. So che il mio signore dà per scontata la meticolosità in chi lavora per lui e sono ben memore della reazione che ha avuto non appena gli ho riferito le voci che circolavano in città. Mentre sistemo la frutta a tavola, non riesco ad evitare di chiedermi se qualcos'altro è accaduto stanotte e quali conseguenze dovremo pagare.
Messaggio consigliato
Archiviata
Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.