Kyran Inviato 24 Giugno 2010 Segnala Inviato 24 Giugno 2010 sussulto al vedere la mia interlocutrice barcollare e mi trattengo dall'afferrarla solo perchè il marito sembra reagire più rapidamente di me. Senza mutare espressione, raccolgo il sacchetto che la donna ha lasciato cadere, spargendone una piccola parte del contenuto sul suolo freddo, ricordando la descrizione del suo contenuto solo un attimo prima di raccoglierlo con le dita e ritraendo la mano. "State bene?" chiedo con un velo d'imbarazzo, implicitamente sentendomi colpevole della preoccupazione della donna. Le parole escono dalle labbra sinceramente e con troppa leggerezza, e solo dopo mi rendo conto che la domanda è del tutto fuori luogo. Dalla tasca estraggo poi un pezzo di carta e un carboncino, affrettandomi a scrivere, a lettere incerte, ciò che la signora mi ha spiegato su quest'erba, prima che stanchezza e preoccupazione abbiano il sopravvento.
Wiggly Inviato 26 Giugno 2010 Autore Segnala Inviato 26 Giugno 2010 [Raemar e Feuris] Lasci la chiesa e senza nemmeno accorgerti della strada percorsa, tanto i tuoi pensieri scalciano, ti ritrovi davanti al portone di casa tua. La vista degli elaborati intarsi e delle pesanti borchie ti infonde un po’ di tranquillità e sicurezza in mezzo a tutto il trambusto che ti sta vorticando intorno. Stai per infilare la chiave nella toppa quando il portone si apre davanti a te. Sallustio appare serio e preoccupato e con tono concitato ti investe di parole prima che tu possa anche solo finire di stupirti: “Finalmente sei arrivato fratello! Sono successi dei fatti alquanto preoccupanti e devi subito venire a parlare con Caterina.”. Vi dirigete rapidi per i corridoi e gli atri fino alle cucine, senza che tu riesca a trovare il coraggio di chiedere cosa sia successo per paura della risposta. Qui la serva è intenta a seviziare delle verdure tanto è la sua agitazione; al vedere entrare il padrone abbandona il lavoro e gli si fa incontro trepidante: ”Finalmente siete qui mio signore! Ho diverse faccende da raccontarvi e nessuna sembra promettere bene...”. “Non qui Caterina” – trovi alla fine la forza di dire – “vieni nel mio studio, là potremo parlare e mi racconterai, vieni anche tu Sallustio. Maria, solo un brodino per pranzo oggi, il mio stomaco non è in umore di accogliere altro.” – dici uscendo all’indirizzo della capo cuoca. Ripreso il controllo della situazione e deciso ad affrontare anche questi nuovi problemi ti dirigi sicuro verso le tue stanze di lavoro, entrate, ti accomodi sul tuo scranno intarsiato, poi mentre ti massaggi le tempie come a sollecitare i pensieri a calmarsi in vista di quello che si prospetta essere un nuovo temporale, sospiri: “Ora raccontatemi tutto...” [Laerex, Kyran e Luthien] “Presumo sia andato alla bottega Mederi, è una delle più importanti erboristerie di Bologna ed è anche qui vicino. Se vuoi intercettarlo fai pure e recupera la tua arma, ma dopo raggiungimi in caserma con anche Simone che ho bisogno di parlare a tutti e due ed essere aggiornato” – dice Goffredo a bassa voce. Saluti militarmente il tuo capitano pronto a lanciarti per le strade alla volta della bottega, ti giri deciso e sei sul punto di partire al galoppo quando di fronte a te si materializza il frate col suo sguardo inquisitore sempre puntato su di te e un leggero sorriso predatore a dare maggiore pericolosità al suo aspetto: “Caro Vetinari, ci terrei molto a scambiare due parole in privato con lei appena i suoi incarichi saranno finiti.” – poi rivolto al comandante – “Non ha nulla in contrario a rinunciare al suo uomo per qualche domandina, vero comandante?!”. Goffredo accusa il colpo ma si riprende in tempo per rispondere a denti stretti: “Al momento gli ho affidato un incarico, ma appena sarà tornato a rapporto lo manderò sicuramente alla curia per conferire con lei.”. Il frate schiude un sorriso furbo poi aggiunge: “Meraviglioso! Il Cardinale aveva detto che avrei trovato la massima collaborazione e così infatti è, sarà lieto di sentire i miei apprezzamenti al vostro indirizzo... faccia venire al mio cospetto anche questo Simone, così che possa ascoltare anche lui” – aggiunge poi, dopo un breve silenzio. Un martello sembra d’improvviso colpire Goffredo in pieno volto e il brivido che già spaccava la tua schiena accelera repentino. Il comandante rimane pietrificato per un breve momento mentre un espressione di feroce astuzia traspare dietro al gioviale sorriso del confratello. E’ evidente che Goffredo era sicuro che l’uomo non stesse sentendo la conversazione precedente. “Lo farò accompagnare a Vetinari se così desiderate, anche se non credo possa aiutarvi in qualche modo” – riesce ad aggiungere tra i balbettii prima di rivolgerti una occhiata di scusa sia al tuo indirizzo che a quello di Simone per l’improvviso coinvolgimento. Ancora scosso e preoccupato ti dirigi rapido fino alla bottega, entri e vi trovi quella che sai essere la padrona, pallida come un cencio mentre il marito la sorregge. Simone è al banco e scrive tremante qualcosa su un taccuino. Bene! Vedo che le cose non fanno che migliorare! pensi tra te mentre la bocca ti si asciuga...
Wiggly Inviato 26 Giugno 2010 Autore Segnala Inviato 26 Giugno 2010 [Onirica] Spoiler: Il Vescovo si lascia cadere sul suo scranno mentre ripensa alle tue ultime parole: “Le tue affermazioni mi lasciano scosso Daniele. Conosco Pantoliano da diverso tempo e si è sempre dimostrata una persona molto materiale e attaccata al potere, ma fondamentalmente retta. Mi ha intercettato stasera per chiedermi se avevo informazioni riguardo a chi avesse svolto l’autopsia sul cadavere e se poteva conferire con lui. Vedendoti attardato nel coro l’ho indirizzato verso di te, ma ho pensato che fosse solo preoccupato per i suoi affari e niente più. Quello che mi dici ora mette tutto sotto un’altra luce molto più inquietante.”. Sospira mentre si liscia preoccupato il mento. Sembra scosso dalle tue considerazioni ma fai fatica a capire cosa veramente gli stia passando per la testa. D’un tratto si ridesta dalle sue riflessioni alzandosi e facendosi incontro a te: “Grazie della tua solerzia Daniele, ti prego di avvisarmi subito nel caso tornasse a chiedere udienza o informazioni a te o ad altri. Avviserò nel pomeriggio il Cardinale di questa cosa e l’Inquisizione, sapranno loro fare le giuste valutazioni ed indagare in merito. Ti sono grato della tua sincerità.” – e ti abbraccia baciandoti rispettosamente sulla guancia.
LaereX Inviato 26 Giugno 2010 Segnala Inviato 26 Giugno 2010 Corro affannosamente per le strade di Bologna cercando di mettere più strada che posso tra me e quel maledetto frate cosa vorrà mai da me e da simone? *******, *******, a quest'ora dovevo essere a casa a mangiare tranquillamente prima di andare a fare la ronda, ***** *****!!!! Arrivo davanti all'erboristeria e apro la porta con foga sperando di trovare all'interno Simone, ho bisogno di lui, ho bisogno di qualcuno, non voglio stare solo, non con quello in giro. Fortunatamente Simone era lì "l'ho trovato grazie al cielo". Ma non sembra lui scosso e impaurito scrive qualcosa con mano tremante mentre la signora Mederi è tra le braccia del marito pallida e immobile. Bene! Vedo che le cose non fanno che migliorare! Rimango immobile e in silenzio per qualche secondo con la mano sulla maniglia e lo sguardo perso nel vuoto prima di riuscire a pronunciare qualche parola sconnessa "Ehm...Salve!" tossisco nervosamente "Cosa è successo qua? state bene?" mi avvicino con passo incerto a Simone tenendo però lo sguardo fisso sul marito della signora Mederi "Non vi preoccupate, sono venuto a cercare Simone devo solamente portargli un messaggio, niente di che non preoccupatevi" dico all'uomo cercando di tranquillizzarlo, o meglio cercando di tranquillizzarmi. Poggio delicatamente la mano sulla spalla di Simone prima di rivolgergli la parola "Ehi tutto bene?" lancio un'occhiata veloce cercando di capire cosa stava scrivendo senza riuscirci, abbasso il tono della voce sussurrandogli all'orecchio per non farmi sentire dagli erboristi "Ascolta! Goffredo mi ha mandato a chiamarti, o meglio sono venuto a cercarti poi ti spiego, dobbiamo andare a fare rapporto da lui e un frate inquietante ha chiesto di parlare con noi due anche se non so cosa vuole, so solo che quel religioso è il male. Io ti aspetto qua fuori, cerca di riprenderti mi raccomando" tolgo la mano dalla spalla e mi allontano. Dopo pochi passi mi riavvicino a Simone dopo essermi ricordato una cosa "Prima di andare a rapporto dobbiamo passare dalla tua bottega a prendere qualche arma, potrebbero servire con quel frate maledetto, credimi non sto esagerando è veramente spaventoso". Nervosamente mi allontano da Simone e senza dire nient'altro esco dalla bottega sperando di non aver turbato ulteriormente i due erboristi. Richiudo delicatamente la porta cercando di non fare rumore e poi mi appoggio al muro con le braccia incrociate ad aspettare Simone, tamburellando con le dita e scuotendo la gamba nervosamente. Ti prego muoviti, fai in fretta che ho paura, DAIIIII. Aspetto per qualche interminabile minuto guardando fisso la strada davanti a me, mi scuoto ad ogni rumore sobbalzando spaventato. Dai Simone per favore non ne posso più. Mi siedo in terra guardandomi attorno sentendomi improvvisamente solo e abbandonato, questa non è più la Bologna che conosco, tranquilla e spensierata, si sente la paura nell'aria trasportata dal vento freddo e pungente dell'autunno. All'improvviso un altro rumore spezza il silenzio innaturale che avvolge la zona, mi alzo di scatto con le gambe leggermente tremanti e i brividi lungo la schiena. Apro la porta irrompendo nuovamente nell'erboristeria tra le facce attonite "Fuori fa un freddo tremendo" dico tremante sperdando che i presenti credano a quella piccola innocente bugia.
Feuris Inviato 27 Giugno 2010 Segnala Inviato 27 Giugno 2010 Le ore trascorse non hanno fatto che aumentare la mia ansia e lo sguardo grave del padrone puntato su di me accresce il mio disagio. Esito per un attimo davanti al suo gesto che mi indica di accomodarmi sulla sedia davanti alla sua scrivania, per poi abbandonarmi su di essa, esausta per le emozioni provate. Mio signore, stamani una delle vostre domestiche, Silvia, è scomparsa. Ho indagato tra le sue conoscenze e ho scoperto che l'ultima persona a vederla l'ha riaccompagnata a casa ieri sera, non l'ha vista entrare, ma ha sentito la porta chiudersi... non so cosa pensare... Avverto qualche lacrima scendere sul mio viso, la tensione si sta sciogliendo in questo modo dentro me. Cerco di asciugarle velocemente mentre continuo a parlare: ... considerando anche ciò che è appena accaduto in città, io ho pensato... ho creduto... Le parole muoiono nella mia gola e mi blocco; prendo respiro e vedo la preoccupazione che segna il volto di Pantoliano, che tace, fissandomi.
Onirica Inviato 30 Giugno 2010 Segnala Inviato 30 Giugno 2010 @Wiggly Spoiler: "Tuttavia, Eminenza, esiste un'altra possibilità. Messer Pantoliano potrebbe essere vittima e non carnefice, credo che un uomo nella sua posizione abbia molti nemici alcuni dei quali potrebbero essere letali. Sarebbero, loro, capaci di giungere a tanto? Non lo so, ma credo che sarebbe bene volgere lo sguardo anche in questa direzione. Voi che siete in confidenza con i Pantoliano potreste, magari, suggerirmi i nomi a cui prestare maggiore attenzione. Avrei, visto lo stato del mio coinvolgimento nella vicenda, intenzione di conferire con l'emissario della Santa Inquisizione che si sta occupando del caso. Sapendo di dover collaborare con Lui, prima o poi, preferirei avere subito un colloquio conoscitivo. Potreste cortesemente agevolare tale incontro?"
Lùthien Inviato 30 Giugno 2010 Segnala Inviato 30 Giugno 2010 Riscossa dalla improvvisa e fulgida visita mi riprendo dal torpore momentaneo e una nuova forza mi rinvigorisce. La nostra città ha bisogno di noi, non possiamo chiudere gli occhi di fronte a tutto questo. La guardia uscita pochi istanti prima rientra tremante annunciando un improvviso freddo lasciando i presenti alquanto perplessi. Decido di parlare per rompere quel silenzio misto di paura e imbarazzo. "Chiedo perdono per la scena indecorosa che avete visto poco fa, sapete certe notizie proprio non si digeriscono. Freddo dite? Mi sembrava una bellissima giornata settembrina... bellissima se non fosse per i tremendi accadimenti che stanno colpendo Bologna. Ci sono altre terribili notizie in merito? A quanto sembra non possiamo più evitare la terribile ferita che è stata inferta alla nostra città!" Non possiamo starcene con le mani in mano... dobbiamo agire!
Kyran Inviato 30 Giugno 2010 Segnala Inviato 30 Giugno 2010 La visita del ragazzo mi scuote ancora di più, non riesco a far altro che salutarlo brevemente appena entra, ma alla frase sussurrata al mio orecchio non ho, al momento, la forza di rispondere, ma al contrario reagisco fissandolo stupidamente per lunghi attimi. "D'accordo, dammi solo un attimo.." rispondo. Poi mi avvicino alla signora Angelica, tendendo la mano a lei e suo marito: "Mi dispiace di avervi dato un peso da portare, signora, non era mia intenzione, ma non sono bravo a mentire...non è mia abitudine farlo.." dico terminando la frase con un sorriso, questa volta, più tranquillo. Dopo aver fatto un lieve inchino e aver messo qualche moneta sul tavolo per sdebitarmi del favore, mi volto e con passo incerto esco dalla bottega. Trovato Vetinari sull'uscio, lo saluto ancora una volta con una lieve pacca sulle spalle e poi lo fisso ancora per qualche istante: "quella persona mi fa drizzare i peli sul collo.." dico sottovoce, confidando che lui capisca ciò cui mi riferisco, "In ogni caso, la tua spada è pronta, andiamo pure...un buon bicchiere di vino ci aiuterà.." senza dire altro, mi dirigo verso la mia casa, e una volta arrivato apro l'uscio solo il tanto di passare, prima di serrare la porta a più mandate. La bottega si presenta buia ma ordinata, un ottimo profumo della pelle che stavo conciando si spande per la stanza, e al soffitto sono appesi archetti e pezzi di legno in via di lavorazione. Gli attrezzi sono tenuti in mobili in legno di buona qualità, puliti ed ordinati e le decorazioni che appaiono sulle armi sono piuttosto curate e ricercate, mentre in un angolo giaccono lavori mal riusciti, che comunque risultano ottimi lavori. La spada di Vetinari è posta sul banco, accanto ad un telo per lucidatura e ad una serie di cote, di diversa grana; la spada è lucida e il filo ripreso alla perfezione, mentre sulla lama una scritta elaborata spicca lucida, con inciso il nome del ragazzo. Da uno dei mobili, più curato degli altri estraggo una bottiglia di vino e un paio di bicchieri, versando ad entrambi e invitando il ragazzo a sedersi. "Cosa è successo?" chiedo semplicemente..
LaereX Inviato 1 Luglio 2010 Segnala Inviato 1 Luglio 2010 Rientro nella bottega giusto in tempo per vedere Simone alzarsi e avviarsi verso l'uscita. Tiro un sospiro di sollievo vedendo che la signora Mederi si è finalmente ripresa, adesso mi sento molto più tranquillo. Prima di seguire Della Bruma mi rivolgo all'erborista cercando di tranquillizzarla "Non si preoccupi non è successo niente. Siamo solamente incasinati perchè hanno cambiato turni di ronda e abbiamo raddoppiato gli sforzi cercando di scoprire la verità e questo ci sta sfinendo nel fisico e nella mente. Comunque non si preoccupi risolveremo tutto il prima possibile" le rivolgo un sorriso forzato e seguo Simone fuori dalla bottega. Insieme corriamo come forsennati per le vie di Bologna, tagliando per viottoli e stradine, finalmente arriviamo nella sua bottega dove un piacevole odore di pelle conciata e numerose armi ci accolgono rassicuranti. Su invito di Simone mi siedo riprendendo il fiato perso nella corsa e cercando di organizzare il discorso. "Ti spiego tutto! Stamani sono venuti a prendermi a casa e mi hanno portato nel luogo dove hai ritrovato il cadavere. Sono arrivato a lavoro finito, avevano già ripulito tutto e non ho dovuto fare niente. Il problema è che è arrivato da Nonantola un inquisitore irlandese che ha chiesto di parlare con noi due appena abbiamo finito l'incarico. In poche parole ora" mi fermo un attimo per riprendere fiato bevendo un sorso di vino "Quell'uomo è veramente spaventoso e inquietante, va in giro scalzo, semi nudo e con un cilicio alla coscia. Come se non bastasse mi ha sentito parlare di te con Goffredo nonostante sussurrassi ben lontano da lui. L'unica cosa che possiamo fare è fare rapporto a Goffredo e parlare anche con lui, però non possiamo scappare da quel frate se non andiamo a parlarci ci verrà a cercare o peggio" dico con voce tremate "sarebbe anche capace di accusarci di eresia e darci fuoco" bevo un altro sorso di vino guardando in faccia Simone e cercando di capire la sua reazione alle mie parole "adesso riposati un po' sicuramente non è stata una bella giornata per te, quando ti sarai rimesso andiamo da Goffredo e vedrai che lui ci aiuterà in qualche modo" @Wiggly Spoiler: Spero che il post vada bene, ho dovuto arrampicarmi un po' sui muri per far combaciare i post di Kyr e Lu visto che kyr non poteva editare. Se qualcosa non ti torna avverti che edito ^^
Wiggly Inviato 2 Luglio 2010 Autore Segnala Inviato 2 Luglio 2010 [Onirica] Spoiler: Il Vescovo riflette sulle tue parole con sguardo perso nel vuoto, poi risponde ancora meditabondo: “Forse hai ragione, devono essere molti i nemici di Pantoliano e non tutti saranno raccomandabili, ma non ne conosco i nomi e nemmeno gli interessi, non saprei come aiutarti. Tuttavia ti faccio notare che, l’esperienza me l’ha insegnato, le persone che adorano potere e denaro sono capaci delle peggiori cose pur di ottenerne di più, quindi non scarterei neppure la prima ipotesi così alla leggera, perché Pantoliano è certamente una di queste, seppure non certo la peggiore. V’è anche da dire che questi ragionamenti non devo certo farli io, bensì l’Inquisizione, che è l’organo che più di ogni altro conosce le vie usate dal Maligno per ghermire gli uomini ed è capace di scovare il peccato, se questo è presente, nelle anime della gente. Lascio quindi a loro il compito di giudicare, per il momento sono felice di limitarmi a segnalare la cosa come tu prima hai saggiamente suggerito. Riguardo al frate Inquisitore, so poco di lui e non mi è stato ancora ufficialmente presentato, ma vedrò di organizzarti un incontro se mi sarà possibile. Ora, se vuoi scusarmi, è tardi e vorrei andare a riposare. Buona notte Fratello Daniele, che la Pace del Signore sia con te.”
Onirica Inviato 6 Luglio 2010 Segnala Inviato 6 Luglio 2010 "E con il tuo Spirito". Mi congedo dal Vescovo pensieroso, il colloquio è stato meno profiquo di quanto sperassi ma i primi pezzi sono stati mossi. Fortunatamente per oggi non sono previste lezioni, posso perciò dedicarmi un po' a cercare di risolvere questo mistero. "Devo recarmi, in primo luogo, da Fratello Severino, per consultarmi sugli avvenimenti di questa mattina, poi sarà la volta di verificare eventuali tracce nel luogo del ritrovamento della vittima e, una volta lì farò visita all'erboristeria dei Mederi". Sovrappensiero raggiungo il convento, mi dirigo senza indugi agli uffici ove presta opera Fratello Severino. "Buongiorno Fratello, vorrei distoglierti dai tuoi impegni per un breve colloquio...in privato", aspetto di essere solo con lui lontano da orecchie indiscrete per comunicargli quanto avvenuto questa mattina e della reazione del Vescovo alle mie osservazioni; "...inoltre il Vescovo mi ha confermato che la Santa Sede ha inviato un Inquisitore ad indagare sull'omicidio." Attendo di scoprire i pensieri di Severino.
raemar Inviato 6 Luglio 2010 Segnala Inviato 6 Luglio 2010 Resto in silenzio a lungo, come a voler lasciare quegli istanti a Caterina per sfogarsi e, allo stesso tempo, ragionare sulle sue possibili colpe. Quindi rivolgo l'attenzione a mio fratello, in piedi vicino alla scrivania. Sallustio, assicurati di trovare la ragazza e vedi se qualcuno ha sentito o visto qualcosa in merito ai suoi spostamenti. Guardo Caterina, per carpire la sua reazione. Nel frattempo, per cortesia, raddoppia i controlli sul perimetro esterno del Palazzo. Non voglio né sorprese, né strane voci sulla mancanza di una domestica da casa Pantoliano, e dicendo questo non distolgo mai l'attenzione dalla governante. Quanto a voi, non credo sia il caso di fare tragedie ancor prima di venire a conoscenza dei fatti. La ragazza potrebbe essere ovunque ma, certamente, non sarà più qui domani, se dovesse tornare. Non desidero vederla, ditele semplicemente che per lavorare per me occorre serietà. Mi alzo dalla sedia e vado a una delle due ampie finestre che danno sul cortile interno di Palazzo Manfatti. Fate sapere agli altri servitori che per il momento è bene che non si allontanino nelle ore serali e notturne. Per nessun motivo che esuli dalle normali incombenze.
Wiggly Inviato 13 Luglio 2010 Autore Segnala Inviato 13 Luglio 2010 [Onirica] “Caro Daniele, quello che mi dici mi preoccupa sempre di più, ma del resto l’intervento dell’Inquisizione era da tempo annunciato, e spero che possa finalmente portare la luce in tutta questa tenebra che si sta diffondendo.” – fa un respiro profondo, visibilmente agitato – “Tuttavia mi spaventa quello che può venire fuori dal suo intervento, troppe storie ho sentito su atti terribili operati da questo strumento della Chiesa col fine di purificare anime e luoghi.”. Prende gentilmente la tua mano e ti guarda con gli occhi preoccupati prima di continuare: “Ti stavo comunque per chiamare, ho ricevuto un fratello francescano pochi minuti fa che mi convocava per conto di questo Inquisitore alla Curia prima dell’ora Sesta, sei atteso anche tu, come testimone per rendere conto sull’autopsia di ieri e su quello che sappiamo. Tra l’altro, il confratello mi ha anche riferito che dovremo eseguire un altro esame su una nuova vittima trovata stamane, ma quest’informazione è e deve rimanere un segreto, almeno per il momento, per ordine diretto dell’Inquisitore.” – si fa poi il segno della croce abbassando lo sguardo addolorato – “Possa il Signore vegliare su di noi.”.
Kyran Inviato 13 Luglio 2010 Segnala Inviato 13 Luglio 2010 bevo con piacere mezzo bicchiere abbondante con una sola sorsata, quasi potesse farmi calmare e dimenticare le orride immagini che ancora mi scorrono davanti agli occhi. Prima di sedermi accanto al ragazzo, mi sposto di qualche metro prendendo la sua spada e posandogliela davanti con un cenno del capo: "credo tu meriti un piccolo elogio per il tuo...lavoro.." dico sottolineando col dito la nuova incisione sulla lama "e spero di poterci fare qualche altro dettaglio nei prossimi giorni se ti fa piacere...mi aiuterà a pensare.." Detto questo ascolto le parole di Vetinari attentamente, rimanendo di stucco all'udire che l'inquisitore vuole conferire con noi... resto in piedi accanto al ragazzo, fissando stupidamente il pavimento "quando?" mi esce a stento dalla bocca mentre mi torna in mente il pensiero che io possa essere accusato, "sudo freddo a pensare che dovrò giustificarmi con quel tipo di persona..." dico quasi in un pensiero, "non credo riuscirò a riposare a lungo, parlerei volentieri con Goffredo, forse -hai ragione - mi tranquillizzerebbe.. concludo, sperando di non dover attendere troppo a lungo...
LaereX Inviato 14 Luglio 2010 Segnala Inviato 14 Luglio 2010 Guardo meravigliato la mia nuova spada. Per la prima volta nella giornata sorrido felice pensando alla faccia che farà Orazio vedendo quel capolavoro, il mio personale capolavoro. Rialzo gli occhi con gli occhi lucidi dalla felicità "Puoi tenerla quanto vuoi, prenditi pure tutto il tempo di questo mondo, se ti aiuta a pensare te la lascio volentieri. Tanto dopo andiamo da Goffredo e me ne prendo un'altra per non rimanere senza, non si sa mai" Continuo a guardare incantato la spada sfiorando la lama con le dita rapito dalla sua lucentezza e dalla sua lama affilata come mai prima di allora. Dopo qualche secondo di esitazione rispondo alla domanda di Simone. "Quando? Beh in teoria adesso, aveva detto subito dopo aver finito l'incarico che ci aveva assegnato, quindi dovremmo andare però un po' di tempo per pensare e per farci coraggio ce lo possiamo prendere senza problemi penso" bevo un altro sorso di vino dando un'occhiata fugace alla spada "Quando ti senti pronto andiamo da Goffredo e poi vediamo cosa vuole l'inquisitore e dopo spero vivamente di tornare a casa perchè non ne posso proprio più"
Feuris Inviato 20 Luglio 2010 Segnala Inviato 20 Luglio 2010 Fisso il padrone con reverenza mentre pronuncia quelle parole, intrise di rimprovero. Se non avessi avuto la bontà d'animo di coprire così a lungo quella scansafatiche, ora non mi troverei in questi guai. Sono stata troppo tollerante... Credevo che con la dolcezza avrei ottenuto rispetto e benevolenza da Silvia, invece non ha fatto che trarre profitto dalla mia indulgenza. Provo delusione e rabbia... poi paura. Paura di tradire la fiducia di Pantoliano, che è tutt'altro che tenero nel trattare con noi della servitù. Paura di finire per la strada, paura di non potermi prendere cura di Francesco e del suo futuro. Calma. Questo è il panico che nasce dall'ansia delle ultime ore. Non devo perdere il controllo se voglio concludere qualcosa di buono. Il padrone è assorto a contemplare dalla cornice della finestra, i suoi occhi trovano rifugio apparente nei fiori del giardino, ma cadono in realtà nel vuoto che gli sta di fronte, facendo trasparire i suoi timori. Non l'ho mai visto così, nemmeno nei momenti più difficili per il suo commercio, e per un attimo, nella luce fioca delle due sole candele rimaste, mi appare vecchio, o forse solo stanco, esausto. Suo fratello guarda a terra, come a chiedersi cosa accadrà ora. Mi alzo dallo scranno tenendo le mani giunte sul ventre e dico: Allerterò immediatamente la servitù, premendomi di essere sufficientemente dura da non poter essere fraintesa. Nessuno uscirà dopo il pomeriggio se non per i compiti assegnati. Cercherò anche di mettere a tacere ogni voce che potesse uscire all'esterno riguardo alla scomparsa. Desiderate che indaghi tra gli effetti personali della ragazza per aiutarvi nelle ricerche? Volete che li raccolga e ve li consegni?
Onirica Inviato 20 Luglio 2010 Segnala Inviato 20 Luglio 2010 Mi segno, più per abitudine che per invocare la protezione divina. "Un'altra vittima?" Il messaggio si è materializzato nella mia mente con qualche attimo di ritardo. "Quindi c'è da temere il peggio, avevo quasi sperato che potesse essere un evento atto a coprire qualche giro sporco di qualche potente. E' evidente che fossi in errore. Ora perdonatemi ma vorrei completare le mie incombenze prima dell'ora sesta, passerò a chiamarvi presso i vostri uffici per recarci alla convocazione." Detto ciò mi congedo da Fratello severino e mi dirigo, a grandi falcate, verso il luogo del primo ritrovamento. Giunto in loco inizio a cercare indizi presso il luogo del ritrovamento del primo cadavere, con la speranza che le informazioni in mio possesso e la scritta rinvenuta nel corpo possano illuminarmi.
Kyran Inviato 20 Luglio 2010 Segnala Inviato 20 Luglio 2010 Al sentire che l'appuntamento avverrà a breve, mi trema un istante la mano con la quale reggevo il boccale, facendo cadere alcune gocce di vino sul tavolo, che avidamente le assorbe, assetato almeno quanto me. Prendo la bottiglia e rimpinguo la tazza, bevendone ancora. "Beh, se per te va bene lascerei passare ancora qualche minuto, prima di andare...mi servirà almeno per radunare le idee e per calmarmi, sperando che questo buon amico faccia un pò di effetto" dico picchiettando le unghie sulla bottiglia. "Almeno ci fosse stato Goffredo insieme a noi durante l'incontro.." sospiro preoccupato. Faccio passare ancora qualche minuto, prendendo la spada di Gianmarco tra le mani e osservandola con fare critico: "Magari potrei togliere questo vecchio manico di faggio e sostituirlo con una bella radica di noce...o magari un bel pezzo di radica di olivo.. dico alzandomi e prendendo tra le mani un polveroso pezzo di legno e pulendone leggermente un pezzo con una sottile lima. Dopo alcuni istanti, mentre nel legno sono ricomparse delle splendide venature di varie tonalità, alzo lo sguardo sul ragazzo, dando fondo al bicchiere di vino: "Andiamo?"
LaereX Inviato 21 Luglio 2010 Segnala Inviato 21 Luglio 2010 Mi alzo aiutandomi con le braccio, la testa gira leggermente e i piedi mi ricordano con una fitta di dolore improvvisa che ho corso per tutta Bologna senza sosta. Rimango per qualche istante a fissare Simone mentre lima il pezzetto di legno prima di sedermi nuovamente e riempire nuovamente la tazza di vino "Non so se bere fa passare la paura ma nel dubbio è meglio provare, no?" dico guardando il fabbro sperando in un cenno di assenso. Rimango un altro po' seduto aspettando che Simone sia pronto guardando con ammirazione ogni suo gesto mentre fantastico sulla mia nuova lucente spada. Mi alzo nuovamente, più lentamente di prima per evitare capogiri indesiderati e aspetto che Simone finisca il suo vino. Sposto la sedia avvicinandola più possibile al tavolo e mi avvicino alla porta con passi indecisi cercando di convincermi che tutto andrà bene e che presto sarà tutto a posto, che il frate non è poi così terribile e che Goffredo ci aiuterà, deve farlo. Apro delicatamente la porta mentre un pensiero spazza via tutti i precedenti facendomi rabbrividire sono tutte caz**te quel frate ci ucciderà tutti. Con voce tremante rispondo a Simone "Si andiamo. Non abbiamo altra scelta dopotutto". Esco dalla bottega aspettando il fabbro prima di incamminarmi per le vie della città
Wiggly Inviato 23 Luglio 2010 Autore Segnala Inviato 23 Luglio 2010 [Laerex e Kyran] Chiudete i battenti della bottega e vi incamminate per i vicoli verso la guardia, all’interno del palazzo comunale. Nemmeno una parola esce dalle vostre bocche, chiuse in un tormentato assieparsi di pensieri e preoccupazioni. Arrivati al barbacane dalle pesanti grate sollevate, entrate nell’ampio cortile e vi fate largo fra nutriti e inusuali gruppi di militari e guardie civili intente a passarsi gli ordini ricevuti e pronte per prendere servizio. La strana presenza di quegli uomini fa accelerare il cuore ad entrambi, consci della ragione di quello spiegamento e del fatto non ci sia ancora neppure un sospetto o una pista concreta da seguire. Arrivate fino al posto di comando dove trovate Goffredo impegnato a distribuire dispacci e ascoltare i graduati a capo dei plotoni. Appena vi vede arrivare il suo viso viene coperto da un manto di ombra e severità che quasi vi bloccano il passo, poi si libera sbrigativo di chi lo sta ancora circondando e incalzando con domande strategiche e vi si fa incontro. Raggiuntivi, silenzioso, vi dirige con le sue pesanti mani da combattente veterano appoggiate sulle spalle verso una porta che sapete condurre agli alloggi degli ufficiali, da qui salite fino alle sue stanze. Solo ivi giunti si rivolge a voi con tono grave: “Allora ditemi, cosa avete scoperto riguardo a quelle erbe?” – incalza senza preamboli mentre chiude a chiave la porta della stanza...
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