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[Feo] - [Capitolo 0] - Prologo Isil


Feo

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Inviato

“bhè contro quelle bestiacce c’è tornata utile e io non ho nulla contro voi arcanisti.. quindi nessun problema” Ti dice sorridendo Trarry “e che non assomigliate molto agli altri maghi che ho incontrato..” a quel punto Oloros si intromette “ma che dici Trarry! senz’armi, basso, magro e con l’aria di chi ha passato mesi sui libri! Dovevamo capirlo subito che era un mago!” conclude con una risata


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Inviato

Ahah...mi dispiace ma ti sbagli...io sui libri non ci sono stato per niente!! dico ridendo. Poi mi rivolgo a Trarry

Sono contento che no ci sia nessun problema...non è così per tutti!

Inviato

Il mercante ti guarda pensoso per alcuni secondi e poi il suo viso si illumina di comprensione “un incantatore innato! Ne avevo sentito parlare, ma pensavo fosse una legenda da ubriaconi.. bhè finche non appicchi fuoco al carro per errore per me va bene!” dice divertito, poi rivolgendosi ai guerrieri fa “venite qua voi due così vi ricucio..” a quelle parole i due si avvicinano e il mercante inizia ad armeggiare con bende e unguenti

Inviato

Rido alla sua battuta, poi vado verso il mio cavallo e prendo una pozione dalla sella, mettendola poi in cintura.

Dopodichè mi siedo davanti al fuoco, osservando le fiamme e alimentandole.

Allora è vero! Non tutti sono fanatici che odiano la magia...

Inviato

Dopo aver riposato per la parte restante della notte la mattina dopo vi risvegliate con un bel sole splendente quasi che la tempesta della sera prima fosse stata un semplice incubo e sebbene rallentati dai feriti e dalla perdita di un cavallo riprendete la vostra marcia verso nord-est.

Passano i giorni e nonostante alcune nevicate il viaggio prosegue tranquillo tanto che dopo una ventina di giorni da quando avete lasciato Waterdeep attraversate il Ponte di Pietra, in ritardo rispetto alla tabella di marcia ma con solo un cavallo come perdita.

La sera del ventunesimo giorno vi accampate nei pressi di un boschetto di sempreverdi e dopo aver mangiato ti viene assegnato il secondo turno di guardia per la notte.

Passi le prime ore di veglia ad osservare i tuoi compagni addormentati e a rimuginare sui recenti avvenimenti, ma ad un certo punto una sottile melodia proveniente dal folto del bosco ti scuote dalla tue riflessioni, sembra come un canto mormorato, non riconosci le parole, ma la melodia ti risulta familiare come il richiamo di una persona amata che non vedi da tempo..

Inviato

Cos'è questa musica? Mi sembra di conoscerla, ma non riesco a capire cos'è...

Come ipnotizzato inizio a camminare verso la direzione da cui proviene la melodia, fermandomi solo per un attimo a guardare indietro verso il carro, per poi proseguire.

Devo sapere...

Inviato

Man mano che avanzi nel folto della foresta il canto si fa più intenso e sconosciute parole dal suono limpido come l’acqua sembrano risuonare nella tua stessa anima.

Cammini, non sai per quanto tempo, potrebbero esser passate ore come pochi minuti quando di colpo di ritrovi in una radura ed il canto si interrompe con un dolce glissando..

Al centro della radura si erge una maestosa quercia illuminata dalla luce della luna e ai piedi di questa c’è una ragazza languidamente appoggiata al tronco dell’albero; non appena entri nella radura ti osserva con due occhi del colore dell’ambra pieni di una profonda saggezza, fisicamente assomiglia ad un’elfa non fosse per il colore della pelle somigliante al legno brunito e per i capelli dello stesso colore delle foglie dell’albero a cui è appoggiata, non indossa nessun abito ed è coperta solo dai suoi stessi capelli.

Dopo averti fissato per alcuni secondi con voce melodiosa dice “Benvenuto, ti stavamo aspettando Isil”

Inviato

Rimango a bocca aperta di fronte alla bellezza della ragazza, quasi senza parole di fronte alla scena che mi si presenta davanti. Poi, schiarendomi la voce, ancora frastornato dico Mi stavate aspettando? E perchè?

Inviato

“Perché il tuo sangue è il nostro sangue e la tua magia è la nostra magia..” Ti guarda dritto negli occhi come per scrutarti in profondità “Vedo un grande pericolo sul tuo cammino Isil Alcarohtal, un Essere antico si cela nell’ombra e nonostante ciò brilla come un faro nel buio attirando a sé il Male”

La ragazza si alza in piedi appoggiando una mano sul tronco dell’albero per poi continuare con un tono più urgente

“Ricordati che ci sono cose ben peggiori della morte e che raramente ciò che sembra è ciò che è, ma fidati di colei che danza nella bianca luce, fidati dell’argentea cacciatrice” e con queste oscure parole scompare lasciandoti solo nella radura ormai vuota e priva della luce della luna ormai velata dalle nubi

Inviato

Aspetta...cosa vuoi dire...

Rimango per qualche istante immobile, cercando di dare significato a quelle frasi sibilline. Poi, ricordandomi della carovana, ripercorro nel verso contrario la strada che avevo fatto nel bosco, sempre con la testa rivolta a quella creatura.

...il tuo sangue è il nostro sangue e la tua magia è la nostra magia...

Inviato

Tornato al campo noti che gli altri sono ancora profondamente addormentati e che a giudicare dalla posizione delle stelle manca ancora circa un’ora prima che Oloros ti dia il cambio..

Inviato

Bene! Non si sono accorti della mia partenza, almeno così non dovrò rispondere alle loro domande...anche perchè non saprei nemmeno cosa rispondere!

Mi siedo accanto al fuoco, con i sensi all'erta per essere sicuro di non ricevere visite indesiderate durante il resto della veglia, anche se davanti ai miei occhi compare sempre l'immagine della ragazza appoggiata alla quercia.

Inviato

Dopo un po’ di tempo Oloros si sveglia con uno sbadiglio e ti si avvicina “sembri pensoso.. fin ora tutto tranquillo? Comunque ora vai a riposare che qui ci penso io” aggiunge con un sorriso amichevole

Inviato

Si, non e' successo niente di così interessante da svegliarvi...vi e' andata bene! Dico ridendo. Bene, vi lascio alla vostra veglia, io me ne vado a dormire. Così mi sdraio nel sacco a pelo, tentando a fatica di prendere sonno.

Inviato

Dopo una notte agitata la mattina dopo riprendete la marcia e al tramonto del terzo giorno avvistate finalmente le mura di Beliard, a quella vista l’animo dei tuoi compagni sembra rasserenarsi e già li senti tesser le lodi del “Cavaliere Vigile”, la locanda del luogo, ma i loro commenti vengono brutalmente azzittiti dalla vista dei segni lasciati dagli incendi sui campi e sulle case della città “Maledizione è peggio di quel che pensavo” senti dire a Trarry

Inviato

E' terribile...

Guardo attonito i resti degli incendi, chiedendo poi a Trarry Sono stati i goblin di cui parlava l'avviso a fare tutto questo?

Inviato

“a quanto sembra si.. muoviamoci ad entrare in città mio cugino Abrester saprà sicuramente cosa sta succedendo..” detto ciò aumenta la velocità del carro diretto verso l’abitato

Inviato

Si, sbrighiamoci...prima arriviamo e prima potrò fare qualcosa per aiutare questa povera gente!

Aumento la velocità del cavallo, così da stare al passo con il carro.

Inviato

Poco dopo entrate nell’abitato, che a quanto pare non è difeso da nessun tipo di muro, e dopo alcuni minuti di cammino vi ritrovate in una spaziosa piazza dominata dall’ombra della Rocca che si innalza poco distante “Questa è la piazza del mercato, mio cugino abita in quella traversa laggiù” dopo aver superato la locanda del “Cavaliere Vigile” girate in una strada secondaria e vi ritrovate di fronte ad una bella casa a due piani.

Con fare sicuro il tuo amico scende dal carro e va a bussare “c’è nessuno? Sono Trarry sono tornato!” poco dopo un vecchio vi apre “Bentornato signore! Vado subito ad avvertire il Padrone del vostro arrivo, entrate pure Dolan si occuperà del carro e dei cavalli” Detto ciò torna dentro la casa e poco dopo arriva un ragazzino che vi fa cenno di lasciar a lui i cavalli

Inviato

Il villaggio non ha mura...questo incentiva l'attacco dei goblin!

Però, che casa! Trarry, anche tuo cugino è un mercante? Dico osservando la residenza e lasciando le redini del mio cavallo al ragazzino.

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