Ricky Vee Inviata 15 Aprile 2010 Segnala Inviata 15 Aprile 2010 La partenza Iago Garcia Marquez non credeva ai suoi occhi. Era davvero giunto il momento di partire. Ciò che sognava da tempo si stava per avverare. Senza dubbio, senza i suoi genitori tutto ciò non si sarebbe potuto avverare, ma in parte il merito era anche suo, e lo sapeva bene. La caparbietà, la voglia di smentire coloro che continuavano a dire che la terra non è sferica, avevano prevalso su tutto. E ora eccolo lì, pronto alla volta dell'oceano, con un equipaggio di pazzi come lui che sognavano una vita nuova. Dall'altra parte del mondo. Il nome della nave era stato scelto su consiglio di tutto l'equipaggio. Esperanza, non c'è neanche bisogno di tradurne il significato, così limpido e cristallino da far brillare gli occhi di meraviglia e riempie di sogni di gloria coloro che sono pronti a salirci. Forse la scelta di questa caravella, appena costruita e parecchio agile e snella, non è tra le più sagge. Potrebbe non reggere un viaggio che si rivelerebbe più lungo del previsto, o potrebbe avere qualche errore di costruzione che non è ancora stato testato. Eppure eccola qui, in uno dei tanti porti spagnoli che danno sull'Atlantico, pronta per un'impresa storica. Iago era stato allietato dalla novità che il suo equipaggio non sarebbe stato l'unico a salpare, su quella nave. Aveva infatti accettato di buon grado la proposta che alla spedizione si aggregassero altri cinquanta uomini, guidati da un certo Marco de Muendo, un signorotto locale e di rango non molto alto, ma dalle spiccate qualità, a detta di chi l'aveva convinto. Dal canto suo, Marco de Muendo non vedeva l'ora di salpare, di lasciarsi alle spalle quella triste nazione che tanto gli aveva impedito di realizzarsi. Pregava Dio affinchè il viaggio volgesse per il meglio e si confidava spesso con Roano, senza dubbio il suo compagno più fidato. Non aveva ancora avuto occasione di conoscere Iago, solo qualche breve e formale colloquio, ma sapeva che si trattava di una persona intraprendente, piena di entusiasmo e di voglia di fare. Insomma, finalmente ci si poteva lasciare tutto alle spalle per potersi giocare il tutto per tutto. O l'impresa, o... Forse era meglio non pensarci. E venne dunque il giorno. Le corde che legavano la nave all'Europa furono slegate, ed iniziò il lungo viaggio La tempesta Alla partenza si festeggiò. Furono stappate alcune bottiglie di vino spagnolo e si fece festa fino a notte fonda. Poi, il viaggio fu pieno di entusiasmo. Ci si conobbe e si ebbe occasione di imparare moltissime nuove storie di vita vissuta. Riusciste tutti a sentirvi una piccola grande famiglia. Erano passate più di tre settimane, e tutto sembrava essere svanito. Le risorse iniziavano a scarseggiare, la nave era provata dal viaggio. Tornare indietro era impossibile, tutti questi giorni non erano sostenibili dalle vostre razioni. E poi chissà cosa avrebbero detto in patria, se per caso ce l'aveste fatta. Infine, arrivò la tempesta. Era parecchio strana, non c'è che dire. Un fenomeno mai visto. Tutto partì da un fulmine caduto da nuvole all'apparenza innocue. Poi una luce rossa. Luce rossa? Da quando il cielo emetteva una luce rossa? Dapprima, pensaste di essere arrivati là dove finiva il mondo, eppure la nave continuò ad avanzare incontrastata per un'altra giornata. Poi, così come dal nulla, un'altra luce rossa. Nubi minacciose si avvicinavano a voi, formando un cerchio che piano piano si stringeva per coprire lo spazio di cielo che rimaneva sopra di voi. Quando finalmente il cerchio si chiuse, iniziò una pioggia torrenziale e la nave dovette resistere ad alcuni sballottamenti provocati con veemenza dalle onde, che nel frattempo si erano alzate. Fulmini cadevano dal cielo. Fulmini particolari, a dire il vero. Eravate sicuri che qualcuno di essi fosse di colore diverso. Blu, forse anche verde. Ma com'era possibile tutto questo? In ogni caso, le speranze di salvarvi erano pochissime, ne eravate consapevoli. Arrivò un'altra onda, altissima... Il naufragio Vi siete risvegliati sporchi di sabbia, in una spiaggia sconosciuta. Ci siete tutti, ma della nave non c'è ombra. Ha tutta l'aria di trattarsi di un luogo selvaggio, davanti a voi l'oceano immenso. Dietro di voi la spiaggia intraprende una piccola salita, oltre la quale vedete soltanto alcune palme. Per fortuna il mare adesso è calmo.
Sekiho Inviato 15 Aprile 2010 Segnala Inviato 15 Aprile 2010 Apro gli occhi mentre la calda sabbia mi graffia la guancia *Sono già morto?* Non sento nessuna parte del mio corpo rispondere ai miei comandi "Marco! Marco!" - una voce lontana, ma risuona nella testa, quasi facesse eco *La voce di Roano, è morto anche lui?* Voglio raggiungerlo, devo raggiungerlo; è proprio vero che la disperazione fa fare di tutto al nostro corpo. Mossi le mani sentendo la fine sabbia scorrere tra le dite e poi con uno sforzo sovraumano alzo il buso e il sole mi colpisce in viso, troppa luce, non vedo. "Marco dove sei?" Alzo lo sguardo, eccolo lo vedo *Allora non sono morto!* Sorrido al mio amico anche se probabilmente ancora mi vede e cerco di alzarmi "Roano sono qui! State tutti bene?" Sono finalmente in piedi e agito le braccia per farmi vedere da Roano.
zetsu Inviato 15 Aprile 2010 Segnala Inviato 15 Aprile 2010 mi alzo ancora un po' stordito dal naufragio e sbatto i miei vestiti per rimuovere la sabbia. mi guardo intorno per capire dove sono capitato come se non ricordassi ciò che mi era successo e perché mi trovavo lì. quando realizzo dove mi trovo e ricordo ciò che è successo il giorno precedente le preoccupazioni iniziano ad affiorare. mi guardo per controllare di non aver ferite poi cerco il corpo di Juan cercando di far rialzare coloro che incontro prima di lui controllando le condizioni dell'equipaggio. appena arrivo al corpo del mio amico lo sveglio aiutandolo a rialzarsi. @dm Spoiler: conoscenze natura +4, ascoltare +4 e ascoltare +5 per comprendere meglio dove mi trovo. 1 domanda: ho ancora il mio equipaggiamento?
Ricky Vee Inviato 15 Aprile 2010 Autore Segnala Inviato 15 Aprile 2010 Spoiler: Cambio colore dei titoli perché se no sembra che copio troppo da Elayne Da lui sto comunque cercando di copiare la forma dei pbf, perchè mi sembra parecchio efficace. Spero non si offenda. Marco de Muendo Roano ti chiama gridando a squarciagola, mentre ti cerca tra i vari membri dell'equipaggio sdraiati sulla sabbia. Alcuni sono ancora addormentati, altri stanno riprendendo i sensi proprio adesso, altri ancora sono già in piedi e si guardano intorno spaesati. Muovi le braccia, con la speranza di farti notare. Finalmente ti vede e cerca di correrti incontro, anche se è costretto a rallentare perché le gambe rischiano di cedergli. Marco! Marco! Finalmente ti raggiunge e ti chiede come stai, stringendoti le sue forti mani sulle spalle. Io... Non ci ho capito più niente. Quell'onda... Iago Garcia Marquez Ti rialzi, un po' scosso, sbattendoti i vestiti per liberarli dalla sabbia. Sei in un posto completamente sconosciuto. La costa prosegue sinuosamente sia alla tua destra che a sinistra, perdendosi a vista d'occhio. Dietro di te quella salitella ti impedisce di vedere oltre, ma noti solamente una fila di strani alberi dalla foglie lunghe (ndr, sono palme, da te mai viste). Senti un gemito vicino a te. Ti volti e vedi Juan che si sta mettendo in posizione seduta, tenendosi la fronte con una mano. Mmmmh... Sembra che si sia appena ripreso. Spoiler: L'equipaggiamento che ti rimane è solo quello che avevi addosso al momento del naufragio. Tutto il resto si è perso con la nave. Dimmi tu cosa ti rimane. Tra l'altro Sekiho mi sembra che non mi abbia scritto l'equipaggiamento. Se avevi qualcos'altro addosso scrivimelo, altrimenti tengo conto solo dell'arma. Se vi va, postate una breve descrizione fisica del pg.
Sekiho Inviato 15 Aprile 2010 Segnala Inviato 15 Aprile 2010 Abbraccio Roano "Dio ci ha concesso la salvezza, sta tranquillo amico mio" Mi guardo intorno con aria risoluta dopo essermi staccato dal mio amico "Raduna tutti quelli del nostro gruppo che si sono salvati, questo è un territorio che non conosciamo e dobbiamo prepararci a sopravvivere almeno per questa prima giornata" Guardo il cielo cercando di stimare l'ora, il sole alto nel cielo "Abbiamo ancora del tempo per organizzare un accampamento ma non bisogna sprecarlo" Sorrido a Roano "E' questa l'avventura che cercavamo!" @Descrizione: Spoiler: Marco dè Muendo è un ragazzo di 19 dal fisico asciutto e scattante, indossa delle semplici vesti da marinaio e non si direbbe affatto che è un signorotto se non fosse per la sua cultura. Porta al collo un crocifisso in oro di cui raramente si separa. La carnagione è mulatta e i capelli scuri come gran parte degli spagnoli. Ha attaccata alla cintola un fodero con una spada di piccole dimensioni. @Equipaggiamento: Spoiler: Conta una spada corta e il crocifisso e basta, oltre i vestiti ovviamente ^^
zetsu Inviato 15 Aprile 2010 Segnala Inviato 15 Aprile 2010 prendo per mano juan aiutandolo a rialzarsi. bhe da qualche parte siamo arrivati... è già un buon punto. sorrido tentando di rassicurare il mio amico stai bene? se ce la fai aiutami a raggruppare gli uomini... sperando che siano tutti... dopo essermi assicurato delle condizioni di salute di juan mi congedo e mi guardo attorno cercando di scorgere il mio cavallo. quando lo trovo mi avvicino cercando di controllare le sue condizioni e cosa è riuscito a portare con se. @dm Spoiler: con me penso di avere solo la spada ed il pugnale. forse sul cavallo ci sono la sella, le briglie,la lancia e lo scudo. @descrizone Spoiler: Iago è un uomo di 28 anni alto poco più di 1,70m dal fisico asciutto e muscoloso di carnagione mulatta con capelli neri ricci e lunghi fino alle spalle. ha grandi occhi verdi. indossa abiti abbastanza semplici ma adatti alla traversata per mare e per il luogo dove sono arrivati. dalla cintura pende una spada lunga.
Ricky Vee Inviato 15 Aprile 2010 Autore Segnala Inviato 15 Aprile 2010 Entrambi Raggruppate i vostri uomini, che sembrano ancora abbastanza provati da ciò che è appena accaduto. Iago con Juan al suo fianco e Marco con Roano, vi trovate di fronte ai vostri gruppi. Dagli equipaggi si levano diversi mormorii. "La nave... Si è persa" "Siamo su un'isola deserta" "Ma no... Non vedi come è grande? Sono le Indie" "Cosa faremo ora?" A quanto pare c'è molta confusione e tutti sono incerti sul da farsi. Diverse domande percorrono la vostra mente. Dove vi trovate? Che fine avrà fatto la nave? Cosa farete ora? E sembra che i vostri uomini non aspettino altro che un'iniezione di fiducia. @zetsu Spoiler: Va bene per ciò che mi hai appena descritto. Attaccato al cavallo c'è quello che mi hai detto tu.
Sekiho Inviato 15 Aprile 2010 Segnala Inviato 15 Aprile 2010 Osservo attentamente gli uomini cercando ci contarli rapidamente e vedere chi manca *Spero ci siano tutti* Poi sorrido fiducioso a Roano e a Iago "Compagni! Quando siamo partiti, circa tre settimane fà, sapevamo tutti quanti dei pericoli che il mare ci avrebbe offerto, ma abbiamo riposto la nostra fede in Dio, e Lui ha ascoltato le nostre preghiere. Ci ha salvato da quella furiosa tempesta; la nave non c'è più è vero, ma ora non dobbiamo preoccuparci di come tornare indietro, troveremo un'altra caravella a suo tempo. Ora preoccupiamoci di accamparci e prepararci per la notte." Mi guardo rapidamente intorno "Lì -indico verso le palme- potremmo cominciare a montare l'accampamento, lavoreremo tutti insieme in maniera efficace, tutti voi avrete qualcosa da fare e riusciremo a farcela amici. Questa è l'avventura di una vita, quella che ti capita una volta sola prima che il Signore ti chiama nel Paradiso, quindi prepariamoci; non assicurò sarà facile, ma l'affronteremo con fede e sicurezza e alla fine torneremo in patria ricoperti di gloria e onori!" Con Roano al seguito mi incammino verso le palme per studiare il territorio dove ci accamperemo.
zetsu Inviato 15 Aprile 2010 Segnala Inviato 15 Aprile 2010 non posso che essere d'accordo con quanto già detto da questo mio compagno. la fede in Dio ci aiuterà in questa esperienza. sapevamo i pericoli che il mare ci riservava quindi non dobbiamo farci fermare da quel che è successo. dobbiamo farci forza e continuare questa avventura. prendo un respiro e adesso sbrighiamoci a costruire un accampamento per la notte! mi avvio seguendo marco portando con me il mio cavallo tenendolo per le briglie e facendo cenno a juan e agli uomini di seguirmi.
Ricky Vee Inviato 15 Aprile 2010 Autore Segnala Inviato 15 Aprile 2010 Dietro le palme I vostri uomini vi guardano, alcuni meravigliati, alcuni un po' perplessi. Improvvisamente una voce si leva dal gruppo. Si! Dio sarà con noi! Tutti gli altri urlano il proprio assenso e scattano in piedi, sicuramente più entusiasti di prima. Iago riconosce subito colui che ha parlato. E' Sebastian, il suo amico diplomatico. Vi incamminate verso le palme, e notate che costituiscono solo un piccolo schermo che separa la spiaggia da tutto il resto. Oltre, quello che vi sembra il paradiso. Un fiume scorre sinuoso ad alcune centinaia di metri da voi, il cinguettio degli uccelli è quasi assordante, davanti a voi vi è una vera e propria prateria fertile, lunga diversi chilometri. Rimanete per un attimo estasiati dal paesaggio.
zetsu Inviato 15 Aprile 2010 Segnala Inviato 15 Aprile 2010 questo posto sembra perfetto... parlo tra me e me ed inspiro l'aria del continente appena raggiunto. poi mi giro verso il resto del gruppo. stabiliremo lì il nostro accampamento! indico un punto vicino al fiume. finché non raggiungeremo le zone abitate. se avremo bisogno di cibo, potremo cacciare gli animali che si avvicinano al fiume. il terreno sembra abbastanza fertile quindi potremo trovare bacche o frutti commestibili. proprio un bel posto!
Sekiho Inviato 16 Aprile 2010 Segnala Inviato 16 Aprile 2010 Sorrido entusiasta *Questo panorama scommetto che lascerebbe di stucco anche Polo!* Poi ascoltate le parole di Iago continuo a camminare verso il punto da lui indicato *Chissa però dove siamo* @DM: Spoiler: Conoscenze geografia +6 per vedere se ci sono luoghi che conosco che hanno un aspetto simile
Ricky Vee Inviato 16 Aprile 2010 Autore Segnala Inviato 16 Aprile 2010 Estasi Guardate entrambi il paesaggio, estasiati. Sembra davvero il paradiso. Ci sono diverse piante e frutti che non avete mai visto. Intravedete anche alcuni piccoli uccelli, anch'essi di identità sconosciuta. Per quanto Marco si sforzi, nulla gli torna alla memoria. Nessuna immagine, nessuno scritto, nessun dipinto raffigurano ciò che vi trovate davanti, eppure Marco ne ha viste parecchie di cose. Quando Marco Polo vi ha preceduti, venendo in Oriente via terra, sarà di sicuro rimasto di stucco alla vista di paesaggi del genere. Eppure perché le sue descrizioni sono ben diverse da questo? Vi chiedete mentre un'ombra di dubbio vi balena per la mente. Potrebbe sempre essere un'isola deserta in mezzo all'Atlantico Inutile farsi domande, tanto al momento è impossibile trovare una risposta. Sorridete alla vista dei vostri uomini. Corrono, fanno lotte per gioco, si buttano sul terreno e lo baciano. Sono al settimo cielo. E' di nuovo Sebastian a parlare. Propongo di metterci subito al lavoro e preparare un accampamento. Poi potremmo riposarci e organizzare ciò che faremo.
zetsu Inviato 16 Aprile 2010 Segnala Inviato 16 Aprile 2010 sono d'accordo! mi guardo attorno esaminando la zona bene... avremo bisogno di legno per costruire della capanne e foglie per coprirle e per coprirci... oppure potremmo accontentarci di qualcosa di più semplice e cercare di fare giacigli di foglie ma di notte potrebbe essere molto freddo... poi mi rivolgo agli uomini che ho reclutato come taglialegna ed artigiani siete riusciti a salvare qualche strumento? potremmo provare a tagliere gli alberi che habbiamo visto prima... lascio la frase in sospeso attendendo un risposta.
Sekiho Inviato 16 Aprile 2010 Segnala Inviato 16 Aprile 2010 Ascolto Iago per poi chiamare i miei uomini a raccolta e aspetto che mi raggiungano. "Perfetto, desidero che 4 arcieri, capitanati da Sir Edmund vadano in esplorazione nei dintorni alla ricerca di selvaggina. Non sappiamo cosa questa terra ha in serbo per noi quindi occhi ben aperti e non allontanatevi troppo. I cuochi invece cerchino frutti commestibili; per quanto riguarda tutti gli altri desidero diano una mano alla ricerca di materie prime e alla costruzione dell'accampamento sotto le direttive di Mastro Ferdinando (fabbro)" Poi vado verso Iago con Roano e il diplomatico al seguito "Dobbiamo sbrigarci, non sò se faremo in tempo per questa notte" sussurro.
Ricky Vee Inviato 16 Aprile 2010 Autore Segnala Inviato 16 Aprile 2010 Abbiamo le nostre asce, signore. Risponde prontamente un taglialegna. E così inizia un lavoro che vi porta via tutto il pomeriggio. Si danno da fare tutti, chi cerca e taglia legna, chi trasporta il materiale, chi cerca qualcosa di commestibile. E' un via vai di gente abbastanza stanca, ma estremamente motivata. E arriva così la sera. Abbiamo girato per ore, anche se non ci siamo allontanati molto da questa oasi. La pianura prosegue per alcuni chilometri, prima di alzarsi in colline verdi. Qua vicino c'è un bosco in cui abbiamo trovato molte tracce di selvaggina, anche se abbiamo preferito farci un'idea chiara della situazione anziché metterci a cacciare. Sembra una terra parecchio fertile ed è strano che non sia abitata. Probabilmente non ci sono esseri umani da queste parti. Eppure, non è andato proprio tutto bene. In quel bosco c'era qualcosa di strano. Non so come spiegarlo, ci trovavamo a disagio. Ed era una sensazione comune. E' questo il rapporto di uno degli arcieri al ritorno. In ogni caso, siete riusciti a costruire una decina di capanne, tutte abbastanza spaziose. Qualcuno ha anche iniziato intelligentemente la costruzione di quella che dovrebbe diventare una rudimentale palizzata. Vi sentite esausti, ma felici per il lavoro svolto.
Sekiho Inviato 17 Aprile 2010 Segnala Inviato 17 Aprile 2010 Dopo tutto il lavoro e aver ascoltato l'arciere cerco Iago tra quel centinaio di persone e dopo averlo trovato lo prendo e lo porto in disparte in una capanna "I lavori proseguono bene vero?" Ovviamente è una domanda retorica, i lavori vanno alla grande *Ma quel bosco...* Poi mi rivoglo nuovamente all'aristocratico "Abbiamo però alcuni problemi, non siamo riusciti a cacciare nulla. Inoltre gli arcieri mi hanno riferito di un bosco strano e la loro osservazione è giusta, come mai nessuno abita un posto così fertile?" Sorrido scacciando via i brutti pensieri "Propongo per domani di continuare la costruzione, manderò altri esploratori a vedere cosa si trova intorno a noi se siete d'accordo"
zetsu Inviato 17 Aprile 2010 Segnala Inviato 17 Aprile 2010 seguo marco nella capanna ed ascolto attentamente il suo discorso. quel bosco... già... effettivamente è strano che nessuno viva qui... sono perfettamente d'accordo a mandare altri esploratori, ma sarei interessato a veder quel bosco. mi piacerebbe capire cos'è successo a coloro che lo hanno visto. qui i lavori procedono bene e gli altri potrebbero far a meno di noi... potremo andare a guardare... prendo un profondo respiro ti va di venire?
Sekiho Inviato 17 Aprile 2010 Segnala Inviato 17 Aprile 2010 Sorrido "E me lo chiedi?" Poi sbircio fuori dalla capanna per controllare come prosegue fuori "Ci andremo comunque con una piccola scorta e se è possibile un cartografo"
zetsu Inviato 17 Aprile 2010 Segnala Inviato 17 Aprile 2010 ovviamente... andare da soli sarebbe pericoloso. chiederò a Juan di venire con noi e porteremo qualche guardia...
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