Dascan Inviato 10 Giugno 2010 Segnala Condividi Inviato 10 Giugno 2010 Dodo185, magavi vado Ot e vengo bannato, ma non sono d'accordo su alcuni punti: Concordo sul fatto che abusare di se stessi, quando si è master, va bene, lo faccio anche per far capire ai Pg cosa è una sfida, ma mi trovi in disaccordo sul modo: Io credo che ai PG si debba dire, "il mio mondo è reale, voi non siete unici e quindi potete morire, se vi mettete in situazioni troppo difficili per voi...se vi dico che sapete la locazione di una tana di drago rosso grande dragone, non vi vieto di andarci, ma capite cosa avviene se lo fate!". Gioco finito, o meglio, realtà cominciata. I giocatori si affezionano ai PG, e dopo un po di tempo ti crederanno sempre sulla parola, anche quando sembra impossibile, perchè si fidano di te! Va ricorato il principio che, segui chi ti fidi, non chi temi! Se scocci i giocatori, loro smettono di giocare! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Arles Inviato 10 Giugno 2010 Segnala Condividi Inviato 10 Giugno 2010 Anche il mio gurppo si è trovato in una situazione simile alla tua, ma col tempo l'abbiamo superata con diversi accorgimenti: - Riguardo al parlare durante il gioco di cose che non c'entrano nulla, prima di iniziare la sessione come DM mettevo in chiaro che qualunque cosa si dicesse mentre eravamo seduti attorno al tavolo di gioco, il corrispondente PG l'avrebbe detta in gioco. Le prime volte i PG hanno fatto moltissime gaffe con i PNG di turno, ma dopo le prime due o tre sessioni sono migliorati parecchio, tanto che ad oggi solo una volta ogni tanto capitano queste battute off-game. -Anche i miei giocatori non portavano rispetto ai PNG e li insultavano perchè si credevano i più forti. Ed è per questo che un giocatore ha cambiato 3 personaggi in 3 sessioni di gioco! Ovviamente se un PG di livello 6 entra in un'armeria di una grande città e punta la spada alla gola del commesso intimandogli di dargli uno spadone del gelo (perlopiù dopo avergli detto che nell'armeria c'erano due guardie), il giocatore non può arrabbiarsi perchè non si è salvato... -Spesso i giocatori mi chiedono se posso fare qualche concessione ai loro PG. (archetipi, nuovi incantesimi "sgravi", oggetti magici in più, ecc..) La mia politica è concederle nei limiti del possibile, senza squilibrare troppo il gioco, anche perchè se dando al PG una spada magica, che appartenveva ad un suo antenato e che aumenta la sua potenza con l'aumentare del livello, riesco a far attaccare il giocatore alla storia del suo PG e a farglielo interpretare, quella spada è stata un ottimo investimento. Ovviamente però i giocatori non possono lamentarsi se anche i nemici hanno qualcosa di potente...la frase che riassume il concetto è "siete gli ultimi arrivati...ci sono stati migliaia di eroi prima di voi!" -Anche nel mio gruppo i giocatori vogliono combattere-ricevere oggetti magici-salire di livello-combattere-ecc...personalmente ho cominciato prima a mettere una trama molto blanda che spingeva all'uccisione dei nemici. Poi avventura dopo avventura le trame cominciavano a intrecciarsi sempre di più, con rimandi ai precedenti incontri, ecc...idem con gli indovinelli, all'inizio uno semplice ogni tot combattimenti, poi inizi a mescolarcene sempre di più e inizi ad aumentarne la difficoltà. Così anche loro si abitueranno gradualmente alle modifiche e non considereranno la trama come un intermezzo tra uno scontro e un altro. Per lo meno nel mio gruppo ha funzionato! Buona fortuna! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dodo185 Inviato 11 Giugno 2010 Segnala Condividi Inviato 11 Giugno 2010 Dodo185, magavi vado Ot e vengo bannato, ma non sono d'accordo su alcuni punti: Concordo sul fatto che abusare di se stessi, quando si è master, va bene, lo faccio anche per far capire ai Pg cosa è una sfida, ma mi trovi in disaccordo sul modo: Io credo che ai PG si debba dire, "il mio mondo è reale, voi non siete unici e quindi potete morire, se vi mettete in situazioni troppo difficili per voi...se vi dico che sapete la locazione di una tana di drago rosso grande dragone, non vi vieto di andarci, ma capite cosa avviene se lo fate!". Gioco finito, o meglio, realtà cominciata. I giocatori si affezionano ai PG, e dopo un po di tempo ti crederanno sempre sulla parola, anche quando sembra impossibile, perchè si fidano di te! Va ricorato il principio che, segui chi ti fidi, non chi temi! Se scocci i giocatori, loro smettono di giocare! I pg devono rispettare il master, non "usarlo" come fosse una console. Una playstation non può ribellarsi ad un giocatore che imbroglia, un master si. Il divertimento del master non è "utilizzare" un accozaglia di mostri troppo deboli per causare un problema ai pg, oppure il massacrarli senza pietà. Il divertimento del master è l'interazione dei pg, è lo sviluppo della propria storia. È ingiusto che debba essere il master "a fare il maturo" del gruppo perchè, altrimenti, il proprio divertimento diventa inesistente. Bisogna essere un po' egoisti! Il pg si deve fidare, oltre che per "fede" ed amiciza" per rispetto e per comprensione; comprensione del fatto che il potere è nelle mani del master, e che loro, tranne che le azioni in gioco, non hanno nessuna "capacità". Dopo aver conquistato il rispetto, con il tempo ed il buon gioco la fiducia si acquisirà comunque. [edit] p.s. tralasciando le prime due righe ho solo proposto di giocare "tatticamente" i mostri, o di fargli vedere una compagnia di avventurieri (meno di loro e di livello più basso) quanto possa essere pericolosa se gestita bene e se agente in "cooperazione" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggio consigliato
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora