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[Pathfinder] Risalire Dal Baratro


Irrlicht

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Azhael per tutto il tragitto osservò quei gufi con sospetto. Non che fosse strano vedere dei gufi in una foresta, ne che fosse strano che tali gufi osservassero delle creature di passaggio... era il fatto che ce n'erano definitivamente troppi. A meno che non fossero sempre lo stesso, o gli stessi.

Non sapeva perché ma qualcosa gli diceva che il trovatore centrava qualcosa con quei gufi.

Ed i suoi compagni pensavano a come cucinarli.

Non vi sembra strano che siano così tanti? disse semplicemente, lasciando perdere il discorso su Ebori e non considerando proprio i loro discorsi sul cucinarli. Nonostante fossero finalmente liberi non era in vena di scherzi e battute.

Quando si affermò il problema del denaro rimase in silenzio. Lui non ne aveva ma possedevano oggetti che potenzialmente avrebbero potuto barattare per del cibo... ed in fondo la locanda non era altro che un punto di passaggio per poi dirigersi alla città più vicina, o almeno era quello che lui aveva intenzione di fare.

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Musica di sottofondo

Il sentiero sale, tra gli alberi, fino al punto in cui viene attraversato trasversalmente da un piccolo ruscello che scorre in giù, verso la vostra destra.

Mentre lo superate, continuando a seguire il sentiero, vi rendete conto di un suono che cresce, proveniente dalla direzione in cui il ruscello prosegue la sua corsa.

È un canto, una voce femminile morbida ma che intona una melodia cupa. Le parole che la compongono si perdono nell'oscurità tra gli alberi che vi separano dalla fonte della canzone.

Anche in quel momento c'è un gufo che vi osserva dai rami soprastanti.

Spoiler:  
owlas.jpg
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fisso di sbieco quel gufo e indicandolo con rabbia gli urlo contro

TI MANGERò!!!!!!!!!!!!!!

e presa la balestra inizio a puntyarlo contro, per poi fermarmi proprio mentre il dardo stava per essere scagliato contro la creatura e con un sorrisetto gli dico

magari un'altra volta, ora però sembra che ci sia una dolce fanciulla intristita qui vicino, che sia la nostra conoscenza?

e rapidamente avanzo

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Seguendo il ruscello scendete il pendio verso la voce fino al limitare di una radura. Al riparo tra gli alberi, vedete la luce lunare mostrarvi la fonte del canto. Un'alta donna, di spalle, con lunghi capelli scuri e fluenti e solo una leggera veste indosso, che tiene per un piede un'altra donna o ragazza, denudata e probabilmente svenuta o morta, a giudicare da come il corpo è afflosciato su sé stesso.

La testa di quest'ultima viene tenuta immersa nel ruscello mentre la donna canta; attorno a lei uno strano lume verdastro fluttua oscillando apparentemente a caso. Vicino alla donna ci sono tre lupi, e nonostante voi siate nascosti tra gli alberi essi si voltano tutti e tre nella vostra direzione senza distogliere lo sguardo neppure per un istante.

Solo Padre Al

Spoiler:  

Il canto è in linguaggio Silvano e sembra una poesia che invoca la bellezza immortale e indeturpabile.

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Al grido di Galaron verso il gufo Azhael chiuse gli occhi ed un leggero sbuffo esasperato gli uscì dalle labbra. Possibile? Scosse la testa sconsolato ma non commentò. Un tempo se un suo commilitone se ne fosse uscito con un estro del genere lo avrebbe redarguito con parole dure ma quei tempi erano passati ormai. Non riusciva a capire il buon umore mostrato dai suoi compagni. Erano usciti da quel maledetto labirinto ma veramente non si erano resi conto che non era tutto finito?

Quando poi sentirono il canto della fanciulla in silenzio li seguì e quando vide la donna con i tre lupi che affogava, o aveva già robabilmente affogato, l'altra ragazza, strinse i denti.

Ed ora cos'altro deve succedere?

Lanciò un'occhiata ai compagni ma non si mosse. I lupi li avevano avvertiti quindi rimanere nascosti non aveva alcun senso, ma non fece il primo passo. Un tempo lo avrebbe fatto... ma ancora una volta era stato tanto tempo fa...

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osservo la scena. in passato avevo visto e compiuto molti omicidi, non potevo lasciarmi impressionare da quella vista. il lupi si erano accorti ormai... era meglio essere pronti. presi il falchion e mi misi in posizione.

sarà meglio essere pronti... un assassino non ama essere scoperto...

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@ GM

Spoiler:  
Capito, Grazie!

Lo sguardo di Padre Al era scrutatorio....mille domande passavano per la sua mente....quella canto....quelle parole....quasi senza esserne consapevole sussurra a bassa voce:

Bellezza immortale e indeturpabile....

Da quel momento il suo sguardo diventa irriggidito e arrabbiato, brandisce con calma arma e scudo e delicatamente esce fuori senza fare movimenti da far arrabbiare i lupi e dice:

Perchè hai ucciso quella donna?

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dannazione non ora, non così....

e imbracciando lo spadone, in posizione di difesa avanzo, uscendo allo scoperto dagli alberi e avvicinandomi a padre al

ormai è inutile nasconderci.... grugnisco a bassa voce....

@dm

Spoiler:  
esco fuori dagli alberi con quella roba della difesa totale +4 ca ^^
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Eristin avrebbe voluto che la donna che aveva sentito cantare fosse stata la stessa che li aveva portati in quel luogo, avrebbe voluto domandarle molte cose, ma non era così.

Si domandava cosa era successo sulle rive di quel ruscello, se la donna con la testa immersa nell'acqua fosse realmente morta o se era solo un misterioso inganno.

E poi c'erano i lupi. A quanto pareva si erano accorti di loro e non restava altro da fare se non uscire allo scoperto ed affrontare il loro destino.

Appena vide Padre Al uscire allo scoperto, Eristin fece lo stesso, spadone stretto tra i pugni in posizione difensiva.

@GM

Spoiler:  
Difesa Totale
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Musica di sottofondo

Quando uscite allo scoperto i lupi si abbassano, pronti a scattare, e iniziano a ringhiare.

Il piccolo lume continua la sua caotica fluttuazione, e la donna smette con calma di cantare. Poi si volta verso di voi, senza cambiare posizione e continuando a tenere l'altra ragazza. Dalla distanza che vi separa non riuscite a distinguere il suo volto, incorniciato dai capelli neri e illuminato debolmente solo dai raggi lunari.

Quando parla, la sua voce è quieta quanto potente, come la voce stessa di una montagna.

"Irrompo io forse nei tuoi domini con l'insolenza di domandar perché tu schiacci una formica?", chiede retoricamente in risposta a Padre Al.

"E sei forse tu un mio pari, per osare tanto?"

Tenendo gli occhi su di voi, immobile, aggiunge infine:

"Andatevene, sventurati. Questa notte sono magnanima."

I lupi fanno qualche piccolo passo verso di voi, sempre visibilmente ostili e ringhianti.

Spoiler:  

Per quelli in difesa totale:

Per chiarezza (non so se lo sapete già), la difesa totale significa, appunto, difesa totale, cioè niente spazio per l'attacco. Ci si difende e basta.

Per combattere difendendosi bisogna combattere sulla difensiva (penalità agli attacchi, bonus alla CA).

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mi posiziono al meglio per la battaglia, allargo leggermente le gambe, posizionandomi i piedi quasi paralleli, lo spadone puntato verso i lupi ringhianti, pronto alla battaglia, pronto a morire per una causa vana, pronto a difendere chi avrà bisogno di aiuto. E con questi pensieri, ed uno sguardo sicuro di me parlo alla donna

sventurati.... è proprio questo l'appellativo che ci aspetta, a quanto pare hai preso in pieno quello che siamo...... è vero sventurati, un po' pazzi, ma pronti a morire in battaglia cercando di salvare qualcuno, non importa se sia uno sconosciuto. Tu parli di un tuo pari, ebbene forse lo siamo, ma per discutere meglio di questa situazione forse bisognerebbe riporre le armi guardo schifato i lupi e ritirare le zanne.

Mi fermo un attimo e poi riprendo rivolto alla donna

Ognuno ha i suoi metodi per schiacciare una formica, anche se non sempre è necessario farlo. Ci permetta di discutere di questa situazione, evitando i malintesi, o meglio cercando di evitarli.

Con queste parole concludo il mio discorso, discorso volto a evitare un combattimento, combattimento nel quale avrei avuto sicuramente la peggio

@tutti

Spoiler:  
ragazzi cerchiamo di evitare un combattimento, è vero che i lupi sono 3, ma non conosciamo il vero potenziale della donna, e in queste condizioni, io ferito insieme a krazc, e i chierici con gli incantesimi quasi finiti, è meglio non combattere
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