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[Pathfinder] Risalire Dal Baratro


Irrlicht

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Azhael è imponente come uomo, alto poco più di 1.90 m, con spalle larghe ed un torace ampio. I muscoli del suo corpo sono ben torniti, fasci di nervi sempre tesi. Il volto è duro, spigoloso, segnato da anni di battaglie e da orrori indicibili visti. Occhi di un azzurro così chiaro da sembrare quasi grigi, capelli grigi tagliati estremamente corti, una mascella squadrata ed un naso che dimostra di essere stato rotto più volte. Il volto ed il corpo sono pesantemente segnati da cicatrici di ogni genere.

Azhael non aveva parlato per tutto il tempo, chiuso nei propri cupi pensieri. Il non capire cosa stesse succedendo lo stava distruggendo dall'interno. Per lui, abituato a sentire la forza degli dei scorrere potente nelle vene, quella situazione, quella sensazione di debolezza, erano quanto di più sbagliato gli potesse capitare.

Era anche turbato dai propri compagni, sembravano tutti in cerca di dimostrare di essere lì per far del bene, parlando a sproposito, gridando al mondo la loro missione. Che senso aveva? Il bene si fa, non si dice, eppure sembrava che tutti volessero dimostrare di essere i più buoni. A lui non importava... lui sapeva ciò che voleva fare e se gli altri non lo vedevano non era importante. Lui non combatteva per la gloria... lui combatteva per la giustizia!

Quando l'uomo barbuto però si rivolse ad uno di loro e lo accusò, subito Azhael serrò la presa sulla lancia. Ancora non disse niente ma si preparò a colpire nel caso quello che come lui sembrava un prigioniero avesse dimostrato cattive intenzioni.

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sorpreso delle accuse di eristin mi preoccupo un po' e rimango nel dubbio su chi credere, poichè uno valeva l'altro, e così mettendosi in mezzo ai due alzo le mani all'altezza del petto e intimo la calma

calma compagni non è il momento di lanciarci accuse.... per ora usciamo da qui e poi vediamo sul da farsi. Per il momento uscire da qui è la nostra priorità... che ne dite? tutti insieme?

e metto la mia mano tesa al centro del gruppo

su gente mettete la vostra mano sulla mia e così ci dimostreremo di essere un gruppo unito almeno nell'obiettivo di uscire da qui

e aspetto la loro risposta

@ descrizione

Spoiler:  
il corpo di Galaron è quello di un normalissimo mezz'elfo, capelli castani, occhi verdi, altezza sull'1,73 e peso sui 69 Kg. I suoi muscoli sono più grandi della norma, ma non di molto, e il suo corpo lascia immaginare che sia molto agile
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che senso ha? pensa krazc

nella sua vita gli era stato insegnato ad agire e a combattere... che senso aveva mettere le mani insieme per dimostrare uno scopo comune?

nei lunghi anni di guerre che aveva combattuto era bastato un ordine, un suo ordine, perchè tutti collaborassero contro il nemico.

esita rimanendo fermo sulla sua posizione e guarda interrogativo galaron

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guardo a bocca spalancata Krazc

non hai mai fatto un gesto di unione? un gesto per dire che il tuo compagno può contare su di te in ogni situazione e viceversa??? io sono stato un guerriero, facevo scorribande, è vero, ma ero molto unito ai miei compagni..... prima di ogni battaglia, in quel caso sperro era un saccheggio, facevamo sempre questo gesto di unione.... c'è insomma se non ci fidiamo l'un l'altro come possiamo difendereci al meglio e insieme in battaglia??? se siamo soli siamo cadaveri da subito.....

poi guardando ad uno ad uno i compagni

e voi che ne dite?? ci dimostriamo questo segno di fiducia e rispetto reciproco??

e incito i compagni a mettere la loro mano sulla mia

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ho sempre preferito contare solo su me stesso in battaglia... molti dei miei compagni non erano tipi di cui fidarsi

"infatti è solo colpa loro se sono qui..."

poi alza il braccio e poggia la grande mano verde sopra quella di galaron e mostra un sorriso finto verso i compagni

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Ancora una volta tante parole per nulla. Perché sentivano così forte il bisogno di mostrare bontà, unità e cameratismo? Potevano unire le mani in tutti i modi possibili ma la questione non sarebbe cambiata. Non si conoscevano e nessuno si fidava realmente degli altri... ed una volta usciti di lì si sarebbero divisi, ognuno per la propria strada, dimenticando gli altri... sempre che non si fossero scannati prima.

Ma a quanto pareva sentivano realmente il bisogno di dimostrarsi l'un l'altro quella fiducia che in realtà loro stessi non provavano e Galaron in fondo aveva ragione. Avrebbero dovuto fidarsi l'uno dell'altro per sopravvivere a qualsiasi cosa gli fosse successo in seguito. Sorrise quindi, un sorriso privo di felicità, un sorriso che chiaramente non era abituato a fare, verso il primo che aveva messo la mano, per fargli capire che condivideva il suo discorso, per lo meno in gran parte, prima di poggiare anche la propria mano sulle altre.

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Spoiler:  
Padre Al porta l'elmo

....Padre Al si toglie l'elmo ed inizia....Piacere mio Eristin. Io mi chiamo Ardeal Bulkovina, ma chiamami pure Padre Al....scusa se mi mostro a te con questa tunica, è di uno dei rapitori che io ed alcuni militanti di Gottenheim abbiamo catturato. Nella cattura però il rapitore è morto e ho preso la sua armatura per infiltrarmi tra i rapitori, ma una forza sconosciuta mi ha teletrasportato qui. Sarei onorato se ti unissi a noi e cercassimo insieme di trovare una via d'uscita da qui e nella strada di ritorno capire il motivo di tutti questi rapimenti....che ne dici, ti andrebbe? Io suppongo tu non abbia molta scelta, perchè da uniti si hanno più possibilità di uscire sani e salvi, ma la scelta è tua, forse puoi anche scappare nascondendoti nell'ombra e forse avere più possibilità di tutti noi messi assieme. A te la scelta........conclude Padre Al con un sorriso benevolo benevolo da parrocchiano.

Era tutto ciò che riusciva a dire per evitare di intaccare l'umore dei compagni di viaggio esponendo i propri dubbi ed incertezze sull'affidabilità dei suoi "atipici compagni", ma alla vista della mano protesa di Galaron rispose....

Galaron un gruppo non si basa sulla sovrapposizione delle mani. Il gruppo si basa sul rispetto reciproco e sulla stima. Se vuoi che io mi fidi di te abbi più rispetto d'ora in avanti nei confronti di un chierico, insomma in poche parole non ti puoi permettere di dire "insomma che stai aspettando potresti anche dargli una mano" ad un prete che è pronto a dare la sua vita per i deboli, poi come se non bastasse avvicinarti a quest'uomo e dirgli "se vuoi venire con noi bene, altrimenti per quanto mi riguarda puoi rimanere a marcire qui, cosa che ovviamente non ti permetterò di fare"........concluse bruscamente.

Padre Al rimase un attimo amareggiato e d'altra parte gli stavano iniziando a venire dei rimorsi, in fondo non potevano mostrarsi tutti benevoli nei confronti degli altri come faceva lui....senza contare poi che lui era un uomo di chiesa, mentre queste persone sembravano appena usciti dall'inferno e con finte parole e sorrisi di accettazione sembravano nascondere pericolosità ben più grosse di quelle dei rapimenti....

....ma per cercare in qualche modo di coprire quei buchi dovuti alla maleducazione di alcuni ma soprattutto alla sua forse "troppa" benevolenza, cercò di accomunare il gruppo con parole di unione cercando di unire "davvero" il gruppo in quella che poteva anche essere il loro ultimo giorno di vita...

Insomma quello che sto cercando di dire è che si vede come il sole in una giornata limpida che non ci fidiamo gli uni degli altri e soprattutto una sovrapposizione delle mani non ci è di aiuto in questo momento, anzi lasciamo stare le mani e proviamo da adesso in poi a rispettarci un pò più ed aiutarci come un vero gruppo....sperando che il gruppo si fosse ricordato di poco fa quando ognuno pensò a se stesso indossando un armatura senza chiedere niente a nessuno....ed a comportarci "davvero" come persone che vogliono aiutare, ma non solo a parole....

Padre Al attese la risposta di Eristin, dopodichè si sarebbe rimesso l'elmo e si sarebbe diretto diretto alle altre celle....

@Irrlich

Spoiler:  
Padre Al nota delle divergenze in questo gruppo che a lungo andare possono ledere o addirittura scindere lo stesso, quindi prova ad utilizzare la sua diplomazia per smussare i timori e i dubbi di tutti. Diplomacy +5
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mentre ttutti hanno messo le mani sulla mia guardo padre al e lascio intravedere nel mio sguardo che sono profondamente arrabbiato e che qualche istinto violento può fuoriuscire dal mio "io" più profondo

calmati Galaron non è per questo che sei fuggito dall'inferno, hai detto addio alla tua vena violenta quindi calmati

chiudo un attimo gli occhi e dopo un profondo respiro che faccio per calmarmi li riapro

secondo te padre al tutto viene così naturale? non pensi che magari partendo dalle parole ci si possa comportare "davvero" come persone che vogliono aiutare? o forse la tua mentalità da chierico pronto solo hai fatti non ti fa riflettere?

poi abbassando un attimo lo sguardo e lasciando tempo al chierico per riflettere dopo all'incirca 10 secondo che sono sembrati un'eternità riprendo

tu parli di rispetto reciproco e stima, ma se non sbaglio quello che sembra non stare a queste parole sei solo tu FINO AD ORA, mi spiego, insomma la sovrapposizione delle mani secondo te che cosa simboleggia?? sicuramente il rispetto, cosa che a te manca nei miei confronti poichè se mi rispettavi non ti saresti messo a discutere in questo modo per un gesto che ho proposto

ritirando la sua mano dal gruppo mi avvio verso l'uscita della cella

ma se non vi interessa partire dalle cose base per instaurare unbuon rapporto allora non vi costriggo a farlo e mi attengo alla vostra scelta, una scelta basata sul timore reciproco, poichè se collaboriamo insieme soltanto per uscire da qui io lo chiamo timore non rispetto, riflettici chierico

e impugnato il mio morning star mi avvio verso le celle inesplorate fermandomi dopo un paio di passi, e giratomi verso il gruppo

ora andiamo che non ho tempo da perdere a discutere con un chierico che crede che ciò che pensa sia la verità assoluta.... Pensavo di instaurare un rapporto duraturo con questo gruppo, ma a quanto pare con certi membri sarà difficile andare d'accordo

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Eristin sembrò sorpreso dalla risposta dell'elfo. A quanto pare non era lui il suo assalitore, ma chi poteva essere allora? Analizzò ciò che sapeva, ovvero ben poco. Sapeva solamente che l'assalitore aveva una tunica cremisi, e che ce n'erano altri come lui. Forse un'associazione segreta?

Infine, si decise a rispondere al Padre Al.

"Bene. Sono felice che non sia tua quella tunica. Il fatto è che un uomo con essa indosso mi aveva assalito e portato qui. Ma non so dire precisamente quando questo era successo. Voi da quanto tempo siete qui?" disse rivolgendosi a tutto il gruppo.

Quando vide Galaron che porgeva la mano, e quando capì il motivo di quel gesto, pensò che con quel semplice movimento, avrebbe finalmente stretto un legame con qualcuno; avrebbe avuto di nuovo qualcuno su cui contare. Anche se non sapeva se fidarsi di loro, Eristin porse velocemente la sua mano.

"E così sia!"

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se iniziamo a separarci così adesso le possibilità di morte aumenteranno...

toglie la sua mano dal gruppo

potrebbe essere divertente per me tornare a fronteggiare da solo i miei nemici... ma non mi sento nelle condizioni adatte dato che siamo in quella che sembra una fortezza di rettili.

sputa per terra mentre pronuncia l'ultima parola della frase poi si gira verso la porta

meglio seguirlo prima che si faccia ammazzare

mi muovo sfruttando le mie gambe lunghe e raggiungo galaron

meglio non isolarsi qui dentro... sempre che tu voglia evitare di farti ammazzare.

krazc era giunto da poco in questo mondo, non che non ci fosse mai stato, ma in qualità di abitante era la prima volta ed erano già successe molte stranezze... queste persone gli sarebbero state utili per giungere al suo scopo. dividersi e creare asti già all'inizio era controproducente.

venite? la frase risulta più simile ad un invito che a un ordine

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"Siamo un gruppo, no?" rispose all'orco come a dire di sì. Dopodiché iniziò a seguirlo attraverso la porta facendo un cenno con il dito per farsi seguire anche dagli altri della compagnia.

Eristin si chiedeva come si sarebbe evoluta la situazione. Dove sarebbero andati? E quali minacce si celavano nelle ombre di quel luogo?

Sembrava sicuro di sé fino a quando si ricordò di non avere più il suo equipaggiamento. Quasi andò nel panico ma, vedendo che i suoi nuovi compagni erano armati, capì che forse c'era un'armeria da quelle parti. Bastava solo chiedere.

"É possibile che ci sia un'armeria in questo luogo? A quanto pare mi hanno derubato."

Attese una risposta.

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probabilmente c'è un armeria... da qualche parte. li dovrebbero esserci le armi di tutti noi... queste le abbiamo tolte ad alcune guardie...

accelera in modo da posizionarsi davanti al resto del gruppo e si dirige verso la porta dalla quale erano entrati.

ora andiamo nel corridoio rimasto inesplorato, giusto?

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Nell'armeria potevano esserci tutte le loro armi? Quelle parole del mezzorco fecero capire a Eristin che, probabilmente, anche gli altri erano stati attaccati, derubati, e portati lì. Ma da chi? Era forse vera l'ipotesi dell'associazione delle tuniche cremisi? E se così fosse, cosa avrebbero potuto volere da loro?

Poi c'era quella struttura. Eristin si chiedeva di cosa si trattasse. Forse era il covo dell'associazione?

Eristin aveva molte, troppe domande a cui trovare una soluzione. Forse mettendo insieme le informazioni dell'intero gruppo, avrebbe potuto trovare una risposta a tutto. Ed era proprio quello che intendeva fare. Iniziò dalla domanda di cui riteneva più importante trovare la risposta.

"Cosa mi potete dire riguardo questo posto e i suoi abitanti?"

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Tutti

Spoiler:  

Precisatemi un attimo dove vi dirigete tutti... Ardeal è andato a controllare le altre celle e tutti gli altri tornano nella stanza coi due cadaveri e il tavolo, diretti all'ultimo corridoio?

Spoiler:  

@ Tutti che si scannano tra loro: LOL.

Forse non ci sarà neanche bisogno di mandarvi contro dei nemici, farete tutto da soli. :lol:

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Azhael scosse la testa. Quando sembrava che finalmente stessero capendo come funzionava un gruppo ecco che nuovamente ricominciavano a litigare, nel vano tentativo di dimostrare chi di loro era più forte e più buono. Ritirò la mano per portarsela alla fronte, passandosela sugli occhi per alcuni secondi.

La faccenda sembrava diventare sempre più problematica...

Iniziava a dubitare di riuscire prima o poi ad uscire da quel luogo... e ancor di più a capire cosa stava succedendo.

Quando vide il mezzorco affrettarsi a seguire Galaron si voltò verso l'ultimo arrivato e gli lanciò la pesante lancia.

Prendi questa per ora...

Lui non ne aveva bisogno... certo, gli sarebbe stata sicuramente utile, ma sapeva che non gli era necessaria. L'unica cosa che voleva trovare ora era il simbolo delle sue divinità.

Non rispose alla domanda del nuovo compagno, in fondo non sapeva nulla e sprecare fiato per dirlo non era nel suo stile. Lui parlava solo quando serviva realmente.

Si diresse quindi dietro al mezzorco, in fondo era vero che dovevano agire uniti se volevano far qualcosa. Nel superare Padre Al non poté fare a meno di lanciargli un'occhiata significativa. Dovevano smetterla di discutere per quelle stupidate!

Spoiler:  
Da quello che ho capito stiamo seguendo Galaron nelle celle... io almeno sto facendo così^^
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aspetto un attimo che tutti si uniscano al gruppo e poi riprendo molto lentamente a camminare

per chi non l'avesse capito stiamo continuando il nostro giro per celle, almeno che non ci siamo obbiezioni, cosa alquanto lecita

rivolgendomi a Eristin

credi a me se ti dico che non ne ho la più pallida idea.... sò che questi tizi, che a quanto pare sono dei rettili, scambiano merci con i demoni dell'inferno, e per demoni intendo quelli veri, non è una metafora purtroppo....

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Quando l'altro umano del gruppo gli lanciò la pesante lancia, Eristin l'afferrò al volo.

"Grazie, amico."

Quel gesto gli fece capire che forse avrebbe potuto fidarsi di quelle persone; forse avevano solamente bisogno di aiuto, come lui.

Man mano che proseguiva per il corridoio seguendo Galaron, Eristin si ricordò di conoscere il nome di solamente due componenti del gruppo. Se dovevano essere un gruppo, dovevano sapere tutto di tutti, o almeno qualcosa. Quindi si decise a formulare la domanda.

"Mi pare di non aver capito i vostri nomi." disse rivolgendosi al mezzorco e all'umano.

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....Padre Al rimase totalmente impassibile alle parole del mezz'elfo, in fondo se lo aspettava che quest'ultimo, come già aveva mostrato in precedenza più e più volte nonostante lo conoscesse solo da pochissimo, non sarebbe mai riuscito a comprendere il valore di rispetto....in fondo non tutti possono essere in grado di avere anche solo un minimo di buone maniere....

....mentre stava riflettendo venne rapito da un occhiata di Azhael e capì. Capì che effettivamente erano delle stupidate e che doveva smettere perdere il fiato con uno che addirittura dice di provenire dall'inferno! Cosa avrebbe mai potuto capirne di rispetto?

Decise dunque di stare in silenzio visto che le parole non avevano funzionato, si dirisse, dopo che erano usciti tutti, verso l'uscita della cella. Un ultimo pensiero sulla mano tesa, una risata breve ma liberatoria sfuggita dalla bocca, e si incammina più rilassato di prima verso le altre celle....

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Spoiler:  

Vartes, entrambi i Chierici del gruppo già ti odiano, prega di non avere mai bisogno di un Cura Ferite. :lol:

Trovate già aperte anche tutte le celle successive che controllate, e tutte sono vuote. Solo una, quando provate a spingere la porta di ferro, è stranamente chiusa. Ardeal prova ad usare l'anello di chiavi trovato in precedenza, e dopo aver tentato inutilmente di inserire la prima chiave, infila la seconda nella serratura e gira. Si ode lo scatto; l'Elfo apre lentamente la porta, in guardia, e viene investito dal fetore di cose la cui natura ignora e preferisce continuare ad ignorare.

Seduto a terra nella cella buia, con le spalle poggiate al muro, un individuo. Le sue braccia sono appese alle catene che pendono dalla parete; le stesse catene che tengono teso un orribile apparato inserito nella sua bocca e ancorato con uncini di ferro all'interno della stessa, costringendola a restare spalancata e mostrando l'assenza di denti e di lingua. Il mento è lordo di sangue, come pure ne sono imbrattati la parte anteriore del suo corpo e il freddo pavimento.

L'orrore della visione vi fa notare solo in un secondo momento un dettaglio molto importante: è un rettiloide. Vivo. E i suoi occhi spalancati vi fissano.

Solo Eristin

Spoiler:  

Quando vedi quell'apparecchio nella bocca del rettiloide per un attimo hai la sensazione di aver già visto qualcosa del genere, ma all'improvviso hai un giramento di testa. Vagamente stordito, hai bisogno di appoggiarti per qualche istante a un muro per reggerti in piedi. Poi, abbastanza velocemente, la sensazione passa.

Solo Krazc

Spoiler:  

Quando vedi quell'apparecchio nella bocca del rettiloide per un attimo hai la sensazione di aver già visto qualcosa del genere, ma all'improvviso hai un leggero giramento di testa. Vagamente stordito, ti porti la mano sul viso, e in pochi istanti la sensazione passa.

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