Irrlicht Inviata 6 Maggio 2010 Segnala Inviata 6 Maggio 2010 Considerando come sono state fatte le classi base in Pathfinder e che intraprendere o meno una classe di prestigio da abbastanza adito a dubbi, ricordo che una volta nel forum Paizo chiesi perché non avessero semplicemente trasformato in classi base da 20 livelli anche le famose e famigerate classi di prestigio, cosa che per me avrebbe avuto infinitamente più senso e le avrebbe rese ancor più appetibili. Tanto più che poi si sono inventati Summoner, Chevalier, Witch, Alchemist e compagnia come classi da 20 livelli quando invece normalmente sarebbero state delle normali classi di prestigio. La risposta, andando a stringere, fu un deludente "perché le classi di prestigio sono... prestigiose". Con una risposta (se si può definire tale) del genere allora mi sembra molto più sensato il metodo di progressione della 4 e., dove a un certo punto una specializzazione (una sorta di classe di prestigio) te la scegli per forza e non si sostituisce alla progressione della classe base, ma ne è il naturale prosieguo. Voi che ne pensate?
Ricky Vee Inviato 6 Maggio 2010 Segnala Inviato 6 Maggio 2010 L'idea delle classi di prestigio come "prestigiose" penso che fosse alla base dei pensieri della Wizzy appena è uscita la terza edizione. Dovevano essere riservate a pochi, che le conquistavano soprattutto in game, con addestramenti (vedi l'arciere arcano come truppa elfica d'èlite) o con scalate sociali (vedi mago rosso del Thay). Tanto per fare un altro esempio, anche l'assassino, cdp accessibilissima, specificava nei prerequisiti di aver ucciso qualcuno NON per diventare assassino, ma al solo scopo di entrare nel gruppo degli assassini. Secondo me è diverso. Secondo me sarebbe una cosa stupenda, ma un lavoro immane, spalmare la maggior parte delle cdp su 20 livelli e renderle classi base, lasciando solo come di "prestigio" quelle che si trovano in un determinato contesto (organi di governo, truppe speciali di alto livello, gilde, etc...). Sarebbe davvero spettacolare.
Rabba Inviato 6 Maggio 2010 Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Non gioco a pathfinder(comincio stasera)ma di carattere sono contrario a tutto ciò che "appiattisce" il gioco e credo che questo sia proprio il caso. Poi che probabilmente non ci sia un criterio, o che sia molto misterioso, per scegliere se fare un classe base o di prestigio è indubbio ma diventare qualcosa di diverso, anche qualcosa che poco centra con quello che eri, è una parte della vita di ogni adolescente e come tale anche di un personaggio di d&d adolescenziale!
Irrlicht Inviato 6 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Adolescenziale? Vedo i raggi dell'Hinomaru risplendere in modo sinistro.
Ricky Vee Inviato 6 Maggio 2010 Segnala Inviato 6 Maggio 2010 Non gioco a pathfinder(comincio stasera)ma di carattere sono contrario a tutto ciò che "appiattisce" il gioco e credo che questo sia proprio il caso. Poi che probabilmente non ci sia un criterio, o che sia molto misterioso, per scegliere se fare un classe base o di prestigio è indubbio ma diventare qualcosa di diverso, anche qualcosa che poco centra con quello che eri, è una parte della vita di ogni adolescente e come tale anche di un personaggio di d&d adolescenziale! Forse è colpa delle ore di università, ma giuro che non ho capito una riga. Puoi spiegare a cosa ti riferisci?
Rabba Inviato 7 Maggio 2010 Segnala Inviato 7 Maggio 2010 Forse è colpa delle ore di università, ma giuro che non ho capito una riga. Puoi spiegare a cosa ti riferisci? Semplicemente al fatto che molti giocatori, come me ad esempio, non riescono a farsi classi base da portare fino al 20 per i motivi più svariati e la possibilità di poter scegliere un cammino veramente "libero" da intraprendere è una delle poche cose che stuzzica la fantasia di chi da anni gioca a D&D
Ricky Vee Inviato 8 Maggio 2010 Segnala Inviato 8 Maggio 2010 Semplicemente al fatto che molti giocatori, come me ad esempio, non riescono a farsi classi base da portare fino al 20 per i motivi più svariati e la possibilità di poter scegliere un cammino veramente "libero" da intraprendere è una delle poche cose che stuzzica la fantasia di chi da anni gioca a D&D Grazie mille, ho capito ^^ Io comunque non intendevo di farsele Home Made, sarebbe davvero un lavoro enorme, esprimevo piuttosto un pensiero utopico.
selven Inviato 8 Maggio 2010 Segnala Inviato 8 Maggio 2010 se ti vai a leggere nel manuale base il capitolo dei livelli epici è specificato che il giusto proseguire di una classe oltre il 20 livello dovrebbe essere una classe di prestigio e secondo me in quest'ottica esse dovrebbero essere viste.
Mick Inviato 8 Maggio 2010 Segnala Inviato 8 Maggio 2010 Io credo che nuove classi siano necessarie solo quando si applicano sin dall'inizio delle meccaniche completamente nuove, una classe assassino di 20 livelli onestamente non mi piacerebbe (anche se nella 1 edizione c'era già). Alla fine essere un assassino è una professione, che può calzare diverse combinazioni di classi: ladro, ladro/guerriero, ladro/monaco (stile ninja) ecc. Le classi di prestigio mi sembravano un'ottima idea se applicate a organizzazioni come i Draghi di Porpora di Cormyr ecc. E' una sorta di promozione a un corpo speciale con nuove abilità che si sommano a quelle che hai già. Credo che di base le classi siano già abbastanza. Sempre dal forum paizo emerse anche che le classi di prestigio dovevano essere scelte che portano il PG ad avere caratteristiche non disponibili ad altre classi oppure verticalizzate su una sola caratteristica (vedi i vari dragonslayer, undead slayer ecc). Comunque non se ne sono ancora viste abbastanza, sono curioso di vedere la advanced player's guide o le prossime AP. Riguardo al discorso della meccanica della 4E di obbligarti a fare una scelta dopo il 10 livello è davvero presto fatto: spezza la tabella in due da dieci livelli e chiama le classi dei livelli 11-20 con nomi altisonanti - il guerriero diventa guerriero d'elite, il mago diventa arcansita ecc. 1
Irrlicht Inviato 8 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 8 Maggio 2010 Riguardo al discorso della meccanica della 4E di obbligarti a fare una scelta dopo il 10 livello è davvero presto fatto: spezza la tabella in due da dieci livelli e chiama le classi dei livelli 11-20 con nomi altisonanti - il guerriero diventa guerriero d'elite, il mago diventa arcansita ecc. Sì, ma poi a livello regolistico non cambia niente, cioè il "Guerriero d'Elite" ha le stesse cose del Guerriero senza appellativi. Nella 4 invece a seconda della scelta cambiano determinate cose. A livello interpretativo dare degli appellativi particolari trovo che sia la cosa migliore in assoluto; ovvero, chiamare "Assassino" un Ladro fatto in un certo modo mi pare naturale, senza bisogno di andare a buttare livelli in una classe diversa. Per quello mi parrebbe più sensato fare classi da 20 livelli (a parte quelle che rientrano in certi contesti, come è stato detto). Oppure aggiungere certi privilegi alla lista di quelli selezionabili dalla classe base. Tipo... anziché avere un Maestro del Sapere da 20 livelli come classe base (o quello normale da 10 come classe di prestigio), si dice al Mago: a livello tot puoi scegliere tra prendere Capacità X (una normale da Mago) o Capacità Y (una di quelle attualmente nella lista del Maestro del Sapere). In questo modo tra l'altro i PG manterrebbero un po' d'identità, anziché essere Saltatore di Steccati di 3°/Bighellonista di 2°/Pucciatore di Biscottini di 8° e via dicendo... un caos che alla fin fine non è niente di sensato.
Mick Inviato 9 Maggio 2010 Segnala Inviato 9 Maggio 2010 Sì, ma poi a livello regolistico non cambia niente, cioè il "Guerriero d'Elite" ha le stesse cose del Guerriero senza appellativi. Nella 4 invece a seconda della scelta cambiano determinate cose. A livello interpretativo dare degli appellativi particolari trovo che sia la cosa migliore in assoluto; ovvero, chiamare "Assassino" un Ladro fatto in un certo modo mi pare naturale, senza bisogno di andare a buttare livelli in una classe diversa. Per quello mi parrebbe più sensato fare classi da 20 livelli (a parte quelle che rientrano in certi contesti, come è stato detto). Oppure aggiungere certi privilegi alla lista di quelli selezionabili dalla classe base. Tipo... anziché avere un Maestro del Sapere da 20 livelli come classe base (o quello normale da 10 come classe di prestigio), si dice al Mago: a livello tot puoi scegliere tra prendere Capacità X (una normale da Mago) o Capacità Y (una di quelle attualmente nella lista del Maestro del Sapere). In questo modo tra l'altro i PG manterrebbero un po' d'identità, anziché essere Saltatore di Steccati di 3°/Bighellonista di 2°/Pucciatore di Biscottini di 8° e via dicendo... un caos che alla fin fine non è niente di sensato. Verissimo. Non ricordo bene ma mi sembra che l'Unearthed Arcana (della 3.5) proponesse di fare questi tipi di scambio - es. il ranger che sacrifica l'abilità di lanciare incantesimi e invece prende l'abilità Y, io generalmente permetto ai miei giocatori di farlo senza dover consultare nessun manuale, se la scelta è onesta e in linea con la storia e il carattere del pg. Questo fa impazzire certi rulelawyer che vanno giu di testa se non hanno qualcosa di scritto al quale appellarsi, ma il mio gdr lo preferisco cosi, altrimenti ci sono sempre gli scacchi come altrnativa. Il rischio è modularizzare tutto all'infinito, a quel punto non vedo neppure perchè tenere un regolamento a livelli - passi a un sistema come Hero System ed è finita li.
Irrlicht Inviato 9 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 9 Maggio 2010 Nel manuale di Golarion alcune varianti da applicare in quel modo sono state messe (oltre alle possibilità di personalizzazione già connaturate nel Core, che già permettono di fare innumerevoli PG "a tema" senza andare a cercare classi di prestigio). Ne riporto un paio: Chierico Se uno vuole giocare un Chierico un po' meno incantatore e un po' più marziale, invece di scegliere qualche classe di prestigio può prendere al primo livello: Holy Warrior (Ex): A cleric with this ability's base attack bonus as a cleric equals her cleric level, and her cleric Hit Die becomes a d10. (Per prendere Holy Warrior rinuncia a entrambi i domini e le capacità speciali ad essi relative.) Guerriero Se si vuole un PG più comandante/tattico, c'è: Class Skills: A fighter trained at a famous war college or fighting school gains the following class skills (in addition to the normal fighter class skills): Diplomacy (Cha), Knowledge (engineering) (Int), Knowledge (geography) (Int), Knowledge (nobility and royalty) (Int), Sense Motive (Wis). Skill Points at 1st Level: (4 + Int modifier) × 4. Skill Points at Each Additional Level: 4 + Int modifier. (In cambio del primo talento bonus, che in questo caso mi pare un po' poco rispetto al guadagno, ma ora non era questo il punto.)
selven Inviato 9 Maggio 2010 Segnala Inviato 9 Maggio 2010 tieni conto che il manuale che citi è per 3.5 e non per pfrpg, quindi bisogna vedere come sarà convertito
Irrlicht Inviato 9 Maggio 2010 Autore Segnala Inviato 9 Maggio 2010 Lo so, tra le abilità addizionali del guerriero c'era Raccogliere Informazioni... Ma era puramente per portare esempi.
FeAnPi Inviato 26 Maggio 2010 Segnala Inviato 26 Maggio 2010 Il discorso è complesso. Da un lato, penso che sia presente e forte la volontà di non rendere le CdP delle scelte uberpotenzianti come sono diventate a un certo punto in 3.5; né di renderle obbligatorie in stile cammini leggendari della 4^. Quindi, molte delle abilità conferite da certe CdP possono essere ottenute anche senza intraprenderle, e il loro livello di potere non è poi così elevato. Dall'altro, le classi basi di Pathfinder per ora ricalcano fedelmente dei modelli archetipici. Al di là delle classi base, nelle quali molto è stato fatto per renderle veramente "base" e non "toh gli spells da mago occupano troppe pagine 'spe che ci tiriamo fuori dal cilindro lo stregone", anche nelle classi del prossimo manuale si vede questo desiderio: da un lato c'è il cavaliere, separato dal paladino e visto come un combattente a cavallo dedicato a un preciso e rigido addestramento; viene poi l'alchimista, basato su un concetto che a un lettore di testi ermetici come me fa storcere il naso ma che sostanzialmente riprende il tipo dello scienziato pazzo in stile Il Maestro di Tex; abbiamo la strega, fatta veramente bene e distinta dallo stregone per quanto l'italiano ci obblighi a usare la stessa parola per tutte e due; dell'evocatore io avrei fatto volentieri a meno, ma final fantasy ha fatto scuola e dopotutto l'incantatore specializzato nel convocare creature varie non è un'invenzione dei nipponici, per fortuna; l'oracolo parla da solo, finalmente possiamo creare Cassandra in D&D; infine, l'inquisitore ha un nome poco felice perché io se penso a "inquisitore" mi immagino un chierico con le abilità -non le capacità, eh- del ladro, ma il concetto di un cacciatore dedicato che ha come preda i nemici della fede è molto pregnante e autonomo. Le classi di prestigio, invece, sono per ruoli meno archetipici. PS: sì, necromanzia sul thread, ma ero in "pausa forumosa" quando questo è stato aperto, perdonatemi.
Blackstorm Inviato 4 Giugno 2010 Segnala Inviato 4 Giugno 2010 Butto i miei due centesimi: fondamentalmente la questione è che le classi base ora vale veramente la pena farle fino in fondo (rimanendo sulle classi più scarse tipicamente, avete visto il guerriero cosa fa con i critici? Ecco), e le cdp sono poche perchè devono esserlo, proprio perchè sono prestigiose. Ossia, lo scopo di una cdp non sarebbe quello di prendere quel che ti pare facendo il pg uber, ma di specializzarlo. Quanto al paragone con la 4ed, evitiamolo per favore, non c'entra una mazza. Le specializzazioni sono obbligatorie, ergo non è nioente più e niente meno che dare nuovi talenti a delle classi base, niente di paragonabile con le cdp. Inoltre le cdp si possono anche non prendere.
Irrlicht Inviato 4 Giugno 2010 Autore Segnala Inviato 4 Giugno 2010 Se non hai letto a casaccio c'entrava eccome.
Blackstorm Inviato 4 Giugno 2010 Segnala Inviato 4 Giugno 2010 Se non hai letto a casaccio c'entrava eccome. Non ho letto a casaccio. Nella mia personalissima e opinabile opinione, non c'entrano una mazza. Magari sbaglio, ma ho espresso il mio punto di vista.
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