Vai al contenuto

[Dalamar78 - Il Richiamo di Cthulhu] - Quattro passi nel terrore - Atto II


dalamar78

Messaggio consigliato


  • Risposte 995
  • Creato
  • Ultima risposta

@ Maes

Spoiler:  
In poco tempo riesci a trovare una cabina telefonica e a metterti in contatto con i tuoi superiori a Boston, riferendo i tuoi sviluppi e ottenendo che, in caso di asenza di comunicazioni da adesso a dieci giorni, una squadra di recupero verrà inviata a Castronegro. Vieni a sapere dal Maggiore Cameron che ti è stato recapitato un cablogramma presso l'hotel nel quale alloggi; molto probabilmente i tuoi compagni lo prenderanno al posto tuo.

A questo punto, torni di fronte alla stazione ferroviaria ad aspettare il ritorno dei tuoi compagni. Dopo meno di dieci minuti che aspetti, arriva la corriera per Castronegro, che si ferma in attesa dell'orario di partenza.

@ Tutti tranne Maes

Spoiler:  
Vi recate, in macchina all'hotel, dove recuperarte l'equipaggiamento che riterrete più opportuno da portare con voi a Castronegro. Mentre state per uscire, il portiere vi blocca, dicendovi di avere un cablogramma per il signor Hughes. E' padre Moore a ritirarlo al posto del vostro compagno, ma senza aprirlo.

Rapidamente, fate ritorno alla stazione ferroviaria e parcheggiate l'auto, notando che Maes vi sta aspettando proprio di fronte all'area di partenza della corriera, che, nel frattempo, è già arrivata ed è pronta a partire.

Adesso che siete di nuovo tutti insieme, mostrate i biglietti al conducente della corriera, che vi fa salire a bordo. All'ora prestabilita, la corriera parte adiretta a Castronegro.

Una volta in viaggio, Samuel mostra il cablogramma a Maes, il quale lo apre e, dopo aver controllato che non contenga informazioni riservate dirette solo a lui, lo sistema in modo che tutti possano vederlo.

Il cablogramma riporta alcune informazioni che dei compagni di Maes hanno trovato su Castronegro, specie articoli di giornale.

Tra gli articoli rinvenuti, spiaccano una serie di pezzi risalenti fino a più di trent'anni fa, che trattano di continue e misteriose sparizioni di neonati in tutta la regione intorno a Castronegro. In un primo momento si riteneva che i responsabili degli incidenti fossero gli indiani locali, che non erano ancora del tutto in buoni rapporti con gli abitanti, ma gli articoli più recenti parlano delle sparizioni come di un inspiegabile mistero.

Nel 1892 viene pubblicato un resoconto della scomparsa di un abitante di Castronegro durante una visita ad Albuquerque; le circostanze sono del tutto analoghe a quelle del caso di Joaquin Vilheila-Pereira. In un articolo del 1898 viene indicato un certo Bernardo Diaz quale sospettato principale di tutte queste sciagure, ma non vengono riportate ulteriori informazioni e non si dice se il suddetto Diaz fu in seguito arrestato.

Inoltre, il cablogramma, riporta la copia di una pagine di un libro contenente una breve storia di Castronegro.

836cthulhu.jpg

Il viaggio per Castronegro procede lento e voi siete gli unici passeggeri della corriera; l'autista, un meticcio mezzo indiano, vi informa che ci vorrano due ore circa per giungere a destinazione. Dopo circa una mezzora di viaggio, superate effettivamente un vero e proprio posto di blocco, notando però che nessuno degli uomini che lo compongono sembra essere armato.

A meno di una ventina di minuti dall'arrivo, l'autista della corriera si rivolge di nuovo a voi.

Signori, non so cosa vi spinga a Castronegro, ma non lo troverete un paese molto accogliete. Comunque vedrò di darvi qualche indicazione turistica; in paese, l'unico albergo è l'Hotel Herrera, nel caso dobbiate fermarvi più di una mezza giornata. Poi c'è il Changeling, un club privato e la Cappella di Castronegro.

Dopo aver fatto una stretta curva, vedete, in lontananza, appollaiato sulla cima di una collina, un ampio caseggiato.

Quella è Casa de Diaz dice l'autista Si trova a circa 1 chilometro a nord-ovest rispetto a Castronegro. E' stata costruita nel '700 dal fondatore del paese e oggi è abitata da un suo diretto discendente, Bernardo Diaz IV.

L'uomo fa una breve pausa prima di riprendere a parlare, con un tono quasi scherzoso.

Direi che è la presenza di Bernardo il motivo per cui i viaggiatori non si fermano a lungo in paese: Bernardo è, in pratica, il padrone della città e sembra che la presenza degli stranieri lo turbi.

@ Tutti

Spoiler:  
Nel vostro prossimo post, mettemi sotto spoiler l'equipaggiamento che avete con voi e come lo trasportate (esempio: addosso, in uno zaino, in un sacco, in valigia, ecc..)
Link al commento
Condividi su altri siti

Quattro Bernardo Diaz in poco più di due secoli e mezzo? Che scarsa fantasia

Mi rivolgo al conducente Mi scusi, sa di che confessione religiosa sono gli abitanti di Castronegro? Dalle loro origini suppongo cattolici

@custode

Spoiler:  
Ho preso lo zaino dalla stanza. Dentro tengo la bibbia, la borraccia (piena), la bottiglia di acqua santa, il coltello. Non mi ricordo se avevamo portato via dalla casa del dr. Godfrey il libro. Nel caso preferisco portarlo con me piuttosto che lasciarlo in albergo.

Non dovrebbe essercene bisogno, ma faccio un tiro su Lingua Spagnolo 40% per la traduzione del vecchio e del nuovo nome della città

Link al commento
Condividi su altri siti

Perchè non ci ho pensato prima! dovevo indagare per conto mio sulla storia di Castronegro.......quel tale Bernardo Diaz, che sia dietro lui a tutte queste sparizioni?

Sicuramente ci dovremo recare alla chiesa mi rivolgo a padre moore ma anche al negozio "la tomba" e fare anche un giro della città..........tutti gli indizi ci portano qui sia David Lane che il dottor Godfrey avevano degli interessi in questa cittadina

@ custode

Spoiler:  
Nello zaino: piede di porco,lanterna e corda

nell taschino della camicia block notes + penna

alla caviglia ho legato il coltello

pistola nella tasca interna della giacca

Link al commento
Condividi su altri siti

@ Samuel

Spoiler:  
Purtroppo non riesci a capire l'origine del nome "Castronegro"

Il vecchio autista della corriere quasi sorride alla domanda di Samuel.

Sinceramente, padre, non so quanti abitanti di Castronegro frequentino ancora la chiesa, ma i pochi che lo fanno credo siano cattolici.

Dopo un'altra breve curva, giungete a Castronegro; un piccolo paese le cui "attrazioni" sono concentrate tutte nel centro del paese.

La corriera, lentamente, entra in paese passando dalla 13th Avenue e l'autista vi indica altri due luoghi di "interesse".

Quella, signori, è la tabaccheria dice l'uomo mentre passate di fronte ad un piccolo negozietto che reca una piccola insegna con un sigaro inciso sopra Mentre quella è la biblioteca dice sempre l'autista mentre passate di fronte ad un altro piccolo edificio anonimo che, se l'uomo non vi avesse detto che è una biblioteca, non lo avresta mai capito.

La corriere poi, svolta in Diaz Avenue e si ferma di fronte all'unico hotel del paese, l'Hotel Herrera.

Siamo arrivati, signori. Spero che il viaggio non sia stato troppo brusco dice l'autista, salutandovi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Scendendo dalla corriera saluto l'autista È stato molto gentile nel segnalarci tutti i luoghi più importanti

Quindi mi rivolgo agli altri mentre mi guardo intorno Io direi di andare subito all'albergo visto che comunque dovremo restare fino a domani mattina. Poi dobbiamo andare sicuramente al negozio La Tomba e in chiesa. Altre idee?

Link al commento
Condividi su altri siti

Sono d'accordo con te Maes, però eviterei di visitare la Tabaccheria! hahaha. smetto di ridere e continuo, Prendiamo una stanza e poi pensiamo dove andare.

@Custode:

Spoiler:  
Porto con me: 1 Blocco Notes e Penna Stilografica, 1 Pistola Automatica Cal.22 Canna Corta con 2 caricatori (ovviamente la pistola nascosta), 1 accendino.

Dentro uno zaino: 1 Rotolo di Garza, 1 Bottiglia d'Alcool, 1 Lampada al Carburo, 1 Ombrello, 2 Bottiglie pronte per essere usate come Molotov (senza alcool, che comunque porto con me). Nella valigia tutto il resto: Set da Toilette, indumenti, ecc.

Link al commento
Condividi su altri siti

Scaricate dalla corriera i vostri pochi bagagli e, con passo tranquillo, vi avvicinate all'Hotel Herrera. Si tratta di un edificio a due piani molto vecchio, probabilmente di oltre cento anni.

Entrate nella hall e notate subito l'arredamento spartano dell'hotel: semplici sedie di legno e bassi tavolini. Dietro il bancone dell'accettazione c'è un alto uomo sulla trentina, alto e biondo; come entrate, l'uomo, che stava probabilmente sistemando qualcosa sotto il bancone, si volta verso di voi, guardandovi con aria neutra, limitandosi a dire:

Buongiorno

Link al commento
Condividi su altri siti

L'uomo vi guarda come se Maes gli avesse appena chiestodi andare sulla luna.

Se proprio volete.. si limita a rispondere

Le camere singole, le uniche che ho disponibili, costano 2 dollari in pensione completa

Poi, mettendo un grosso registro sul bancone ed aprendolo alla prima pagina bianca disponibile, lo volta verso di voi.

Firmate il registro..

Link al commento
Condividi su altri siti

Stavo pensando che alla chiesa potrei spacciarmi per un conoscente dei signori Lane che mi hanno chiesto di raccogliere informazioni sulla scomparsa del figlio. Per la libreria non saprei come agire. Tuttavia sconsiglierei di dire apertamente il vero motivo per cui siamo qui. Anche se ho come il sospetto che qualcuno da Silver City possa già avere avvisato della nostra presenza

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...