Latarius Inviato 19 Luglio 2016 Segnala Inviato 19 Luglio 2016 (modificato) HELLSING ULTIMATE DESCRIZIONE GENERALE Nel 2001 è stata prodotta la serie Hellsing, tratta dall'omonimo manga di Kōta Hirano. La serie segue la storia del manga per i primi volumi e poi se ne discosta completamente. Questa prima serie TV, di 13 episodi, ha raggiunto l'italia in formato DVD solamente nel 2007. A seguito è stata prodotta una nuova serie, Hellsing Ultimate, formata da 10 oav dalla durata di circa cinquanta minuti l'uno. Questa serie ripercorra la storia come è descritta del manga e sono stati prodotti tanti oav quanti i volumi del manga, appunto 10. Questa serie di OAV si è conclusa solamente nel 2012. Hellsing si distingue sia per il suo tagliente humor nero che per la satira rivolta nei confronti delle diverse confessioni religiose, che nel manga assomigliano più a fanatiche organizzazioni segrete. Ogni episodio è riservato ad un pubblico adulto, sia causa dei temi trattati, che delle cruente scene splatter presenti in quasi ogni frame. Vi porto Hellsing Ultimate a discapito della prima versione, perché questa è effettivamente migliore. Oltre a coprire tutta la storia del manga, ha disegni e animazioni di qualità molto superiore. Lo stile inoltre dei disegni e molto particolare e tende ad usare un sacco di nero per accentuare la drammaticità. Difficilmente inoltre riuscirete a scordarvi degli occhi dei personaggi della serie che risultano i più belli io abbia mai visto all'interno di un anime. TRAMA E AMBIENTAZIONE I Royal Knights of Protestant Order, ossia i "Cavalieri Reali dell'Ordine Protestante", sono un nobile casato di Londra, conosciuto come "Hellsing", che da generazioni lotta contro creature, della quale la maggior parte della gente ignora l'esistenza: vampiri, ghoul e qualunque entità non umana che, generalmente, viene chiamata mostro (freak in inglese). L'Hellsing opera in gran segreto e da tempo è in realtà un'organizzazione paramilitare al servizio di Sua Maestà. Al comando c'è Integra Fairbrook Wingates Hellsing (diretta discendente del primo Lord Hellsing) che, ancora adolescente, si trova costretta a prendere il controllo dell'Ordine. Il padre Arthur, malato e ormai prossimo alla morte, ordina alla figlia, qualora dovesse sentirsi minacciata, di scendere nei sotterranei della magione, dove risiede qualcosa in grado di proteggerla. Alla morte del padre, lo zio di Integra cerca di uccidere la nipote, infastidito dal fatto che Arthur gli abbia preferito la figlia come successore alla guida della famiglia. Integra, come suggerito dal padre, si nasconde nelle segrete della magione, dove ritrova un cadavere. Lo zio riesce comunque a trovarla e non esista a spararle. Il primo colpo la sfiora solamente, ma il sangue versato è sufficiente a risvegliare il cadavere che uccide all'istante lo zio e i suoi tirapiedi. Integra si trova così faccia a faccia con Alucard, un vampiro al servizio della famiglia Hellsing da più di un secolo, nonché asso nella manica dell'organizzazione che, per volontà stessa di Arthur, era stato rinchiuso nei sotterranei molti anni prima. La ragazza, sebbene ancora molto giovane, diviene così il Master (Il Padrone) di Alucard. Passano dieci anni da quell'episodio e Integra ora è una donna. Quando a Londra il numero di vampiri cresce in maniera esponenziale anche il Vaticano inizia a muoversi; invia il prete esorcista Alexander Anderson, il miglior agente dell'Iscariota (tredicesima divisione segreta della Chiesa Cattolica), a Baydrick, zona di confine tra territori cattolici e protestanti. Tuttavia, queste apparizioni di ghoul sembrano non seguire alcuna logica, è come se le regole canoniche per la creazione di non-morti siano state aggirate, sembra quasi che tutto questo sia stato orchestrato da qualcuno... ~The Bird of Hermes is my name Eating my wings to make me tame~ Modificato 20 Ottobre 2016 da Maldazar Riferimenti a contenuti eliminati. 1
Latarius Inviato 31 Luglio 2016 Segnala Inviato 31 Luglio 2016 Ahhhh, ora vi porto una piccolissima recensione di anime di qualità! MONSTER MUSUME: EVERYDAY LIFE WITH MONSTER GIRLS DESCRIZIONE E TRAMA Monster musume è un anime dai toni leggeri di soli dodici episodi purtroppo, l'adattamento animato del manga è stato distribuito sul suolo nipponico nell'autunno 2015. L'anime si mantiene sui generi: Ecchi, Commedia e Harem; con una quantità immane ed onnipresente di fanservice. Per anni il governo giapponese ha mantenuto segreta una grande verità: i mostri come lamie, arpie e centauri esistono per davvero. Tre anni prima dell'inizio della serie, il governo ha finalmente fatto questa rivelazione a tutta la popolazione, approvando inoltre una proposta di legge sugli "scambi culturali tra specie". Da quel momento in poi, le varie extraspecie sono diventate parte integrante della società umana, vivendo in case di famiglie di gente normale come studenti stranieri e visitatori, ma avendo anche loro alcuni compiti o restrizioni (come non fare del male agli esseri umani oppure andarsene in giro senza accompagnatori). Pur non essendosi offerto volontario per il programma di scambi culturali, Kimihito Kurusu si ritrova ad ospitare in casa una ragazza lamia di nome Miia a causa di un errore. Non trovando il coraggio di mandarla via, Kimihito decide di farla vivere sotto il suo stesso tetto, ma col progredire della storia anche altre ragazze mostro si rifugiano in casa sua, tutte di specie diversa; alcune arrivate per caso, altre affidategli dalla coordinatrice di scambi culturali Smith (la stessa che gli aveva affidato Miia). Il povero ragazzo si ritroverà così ad affrontare la quotidianità in un ambiente frenetico, trattando i progressi e i drammi delle ragazze mostro che cercano di integrarsi nella società umana. Il punto di svolta arriverà quando la signora Smith, per via di alcuni cambiamenti di legge sugli scambi culturali tra specie, lo informerà che dovrà scegliere una delle sue nuove coinquiline e sposarla. Non mi dilungo sui personaggi perché il loro punto di forza è quello che cattura lo sguardo :V E ricordate: best grill is spider grill* 2
Latarius Inviato 11 Agosto 2016 Segnala Inviato 11 Agosto 2016 SFONDAMENTO DEI CIELI GURREN LAGANN DETTAGLI GENERALI Gurren Lagann è un anime shōnen di genere fantascientifico realizzato dallo studio Gainax e co-prodotto da Aniplex e Konami. La serie, di 27 episodi, è andata in onda per la prima volta in Giappone nel 2007. In Italia i diritti dell'anime sono stati acquistati dalla Dynit, e la serie è stata trasmessa in prima tv sul canale digitale terrestre Rai 4 tra il 2009 ed il 2010 nell'Anime Thursday. Dall'anime sono stati tratti due film riassuntivi, commercializzati anche in Italia distribuiti dalla Dynit, e un manga, che viene pubblicato in Italia dalla Panini. Va detto che il secondo film riassuntivo cambia alcuni dettagli degli episodi finali, introducendo addirittura un nuovo power-up o trasformazione. Nota di merito alle varie opening, ending e ost che risultano create ad arte, riusciranno ad emozionarvi e restarvi impresse. Fra tutte non posso non citarvi Libera me from Hell che riesce a mischiare in un connubio perfetto rap inglese ed opera latina. TRAMA In un lontanissimo futuro l'umanità è ridotta a vivere in villaggi sotterranei senza alcun contatto con il mondo in superficie né tanto meno con gli altri villaggi. Simon è un orfano che vive in uno di questi agglomerati, il villaggio di Jiha, ed è uno scavatore: dato che la società si sviluppa esclusivamente nel sottosuolo, gli scavatori hanno un ruolo molto importante, e Simon è uno dei migliori; però non è benvoluto dai suoi pari. Un giorno Simon trova un oggetto luminescente a forma di trivella; in seguito a questo ritrovamento Kamina, un altro orfano ma di età maggiore, chiede a Simon di entrare a fare parte del suo gruppo, la "Brigata Gurren". Kamina sogna di poter visitare nuovamente la superficie, dato che suo padre l'aveva condotto là ma lui era ancora troppo giovane per poter sperare di sopravvivere. Tuttavia, Kamina, Simon e altri ragazzi vengono scoperti dall'anziano del villaggio: Kamina viene incarcerato e Simon riprende il suo lavoro da scavatore, scoprendo questa volta un piccolo robot, composto principalmente da una faccia enorme alla quale sono agganciate le braccia e le gambe, sepolto nel sottosuolo. Simon fa evadere Kamina per renderlo partecipe di questa scoperta, ma in quel momento un enorme e mostruoso robot distrugge il soffitto delle caverne e inizia a distruggere il villaggio. Nello stesso momento una ragazza, Yoko, lo segue tentando vanamente di danneggiarlo. La ragazza si ritrova a formare un trio con Simon e Kamina, e i tre scoprono che la minuscola trivella è in realtà la chiave per attivare il robot (che verrà soprannominato "Lagann"). Simon riesce istintivamente a pilotarlo e, dopo un'accanita lotta, distrugge il robot nemico, raggiungendo la superficie nel contempo. Ma questo non è altro che l'inizio del loro viaggio. STILE E TEMATICHE La serie è notevole per la maniera in cui abbraccia tutte le convenzioni più assurde ed estreme del genere mecha in maniera "divertita e divertente", dallo stereotipo dei "piloti per caso" al nemico onorevole che finisce per unirsi agli eroi. Ma per altri versi, l'anime infrange in maniera assai intelligente molti altri stereotipi. Il vivido personaggio di Kamina, ad esempio, che ricalca in pieno lo stereotipo del pilota di robot nagaiano, sbruffone ma simpatico, sembra venir proposto come l'autentico protagonista della serie, e lo spettatore tende a non dare importanza alle ripetute dichiarazioni dello stesso Kamina, il quale afferma più volte l'importanza di colui che gli funge da "spalla", Simon. Ma ad alcuni inaspettati eventi, appare chiaro come il vero eroe della serie sia proprio il pavido e "secondario" Simon, la cui crescita e sviluppo psicologico diventa poi il motore dell'anime. Altra caratteristica interessante della serie è un progressivo accrescimento di "scala", sia in termini di spazio che in dimensioni dei mecha coinvolti. Dopo un brevissimo teaser che anticipa uno scontro di proporzioni cosmiche, che premetterà al finale della serie, la vicenda ha un incipit a dir poco minimalista, con la mano di Simon che trova la piccolissima trivella in un foro nel terreno. Questa è la chiave di attivazione del Lagann. Di aspetto simile a una testa con piccolissimi arti, il Lagann è infatti poco più alto dello stesso Simon e ricorda nelle fattezze lo stile deformed. La serie è divisa in due archi, ma la vera e propria escalation avviene solamente nel secondo arco. Se dunque il Lagann è probabilmente il più piccolo robot pilotabile mai comparso in una serie animata robotica, il conclusivo Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann, alto più di 10'000'000 anni luce, supera di gran lunga qualsiasi altro robot, mentre il Super Sfondamento dei cieli Gurren Lagann (che compare solo nel secondo lungometraggio), la forma finale dello Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann, è ufficialmente riconosciuto come il mecha più grande della storia. Quest'esponenziale aumento di scala richiama da vicino alcune opere di fantascienza di Olaf Stapledon e Greg Egan, in cui le distanze in ordine di spazio e di tempo si accrescono progressivamente nel corso del libro, partendo da un incipit minimale fino ad abbracciare scenari di proporzioni cosmiche. D'altra parte, l'intera serie sembra incentrata sul leit-motiv della spirale: vi è una ciclicità, sì, ma una ciclicità che si evolve ad ogni rotazione, così come la trivella avanza ruotando su se stessa (l'anime è ricchissimo di metafore legate alle trivelle, ma anche alla doppia spirale del DNA e alle stesse spirali galattiche, che si riflettono negli occhiali di Simon nell'immagine di chiusura della sigla finale). Questo meccanismo di "ciclicità con evoluzione" è anche suggerito da una delle prime frasi pronunciate nell'anime, all'inizio del primo episodio: "Tutte le luci nel cielo sono i nemici". Frase che, in chiusura, si trasforma in uno speranzoso: "Tutte le luci nel cielo sono stelle", appassionata citazione di un vecchio romanzo di Fredric Brown: Progetto Giove (The Lights in the Sky are Stars). «Da' un calcio alla ragione e fai spazio all'impossibile!» 5
Latarius Inviato 20 Settembre 2016 Segnala Inviato 20 Settembre 2016 Vi porto uno degli anime della scorsa stagione, finito proprio pochi giorni fa. Fino ad ora, insieme a Hai to gensou no grimgar è uno dei migliori anime che io abbia visto tra quelli che usano come motore di trama il ritrovarsi in un altro mondo all'improvviso. Se apprezzate il genere vedete quello di cui sopra e poi questo qui sotto. RE:ZERO KARA HAJIMERU ISEKAI SEIKATSU BREVE DESCRIZIONE GENERALE Re: ZERO o in inglese Re:Life in a different world from zero è un adattamento animato, ad opera della White Fox (che ha animato anche Steins;Gate e Jormungand), dell'omonima Night Novel dello scrittore Tappei Nagatsuki. L'anime è andato in onda in Giappone tra il 3 Aprile ed il 18 Settembre 2016. Sfortunatamente non è ancora stato diffuso fuori dal paese del Sol Levante e l'unico modo per recuperarlo è sottotitolato in italiano (o in inglese) dai siti dei vari gruppi di Subber. TRAMA Di ritorno da un conbini il giovane hikikomori Subaru Natsuki viene catapultato all'improvviso in un mondo fantasy, dove viene subito aggredito da un gruppo di loschi banditi. Ad aiutarlo è una mezzelfa dai capelli argentati di nome Emilia, il cui obiettivo è diventare la prossima regina del paese in cui si trovano, Lugunica. Scoprendo che la sua salvatrice è sulle tracce di una giovane ladra che le ha rubato un oggetto, in segno di riconoscenza Subaru si offre di darle una mano mettendosi anche lui alla sua ricerca. Sfortunatamente è la peggio a prendere il sopravvento sui due, e così la missione si conclude con la loro morte. Nonostante ciò, Subaru si risveglia improvvisamente nello stesso posto in cui era stato evocato all'inizio: ben presto si renderà infatti conto che è stato benedetto col potere di tornare in vita ogni volta che morirà, riavvolgendo il tempo e riprendendo conoscenza in un momento imprecisato del passato senza perdere i ricordi delle linee temporali precedenti. Consapevole dei vantaggi e svantaggi di una tale peculiarità, Subaru intraprenderà dunque una pericolosa avventura per salvare e difendere non solo Emilia, ma anche altre persone con cui legherà lungo il cammino. La serie ruota intorno alla crescita emotiva e caratteriale di Subaru che passa, nel corso dei venticinque episodi, dall'essere un ragazzo spensierato ad un giovane uomo determinato capace di gettarsi tra le braccia del pericolo senza dubbi o incertezze. Questa evoluzione non è subitanea e Subaru avanza nel suo cammino un passo alla volta, lentamente e faticosamente, cadendo più volte e rialzandosi a volte da solo a volte aiutato dai vari personaggi principali e secondari. Subaru è, tutto sommato, un ragazzo normale all'interno di un vero e proprio mondo fantasy alla D&D dove esistono spadaccini, creature ed incantatori in grado di spazzare via interi eserciti come fossero mosche. Parallelamente all'evoluzione di Subaru si sviluppano amicizie, inimicizie e si intrecciano storie d'amore. Molto poco, o quasi nulla, nell'anime è gettato al vento o messo lì per caso, ogni singola cosa che Subaru affronta contribuisce in qualche modo a farlo crescere. Tutti i personaggi, principali o secondari, sono importanti in qualche modo e rendono vivo il mondo di Re: ZERO. In conclusione, se volete assistere alle avventure e disavventure di questo ragazzo che porta sulle spalle il peso di tutti i suoi nuovi amici in questo nuovo mondo, "camminando" spesso da solo e stringendo in mano un pugno di mosche ed un cellulare quasi scarico, Re: ZERO è l'anime che fa per voi. 3
Latarius Inviato 25 Settembre 2016 Segnala Inviato 25 Settembre 2016 Cervello malfunzionante utilizza Insonnia Cronica. È Superefficace. Latarius è esausto. A parte i deliri delle sei di domenica mattina vi presento uno degli anime a cui sono più attaccato emotivamente. GUARDATELO E BASTA O VENGO A PICCHIARVI SOTTO CASA E POI VI FLAGGO OGNI COMMENTO CHE POSTERETE SUL FORUM XD KYOUKAI NO KANATA DESCRIZIONE, INFORMAZIONI GENERALI & CONSIDERAZIONI PERSONALI Kyōkai no kanata (letteralmente "Oltre il confine" o inteso nell'anime anche come "Ciò che giace oltre l'orizzonte") è una serie animata prodotta dalla Kyoto Animation e trasmessa tra ottobre e dicembre 2013. La serie ha una durata di tredici episodi ed è correlata da un OAV Kyokai no kanata Episode 0: shinonomeme e da due film, pubblicati rispettivamente nel marzo e nell'aprile del 2015. L'OAV è un prequel della serie e narra il passato in comune di alcuni dei protagonisti della serie e mostra inoltre come essi si sono incontrati. I due film invece prendono il nome collettivo di Gekijōban kyōkai no kanata: I'll Be Here. Il primo dei due film film, Kako-hen, funge da riassunto della serie animata mentre il secondo film, Mirai-hen, rappresenta il diretto seguito del finale della serie anime originale, chiudendo gli interrogativi lasciati aperti nella conclusione. Il film è ambientato un anno dopo le vicende dell'anime. L'anime riesce a trasmettere molte emozioni, l'anime risulta allo stesso tempo: di azione, comico, romantico, tenero, triste e profondamente malinconico, trasmettendo a volte un profondo senso di solitudine condiviso da più personaggi nella serie. Ognuno dei tredici episodi della serie originale prende il nome da uno specifico colore che poi risulterà in qualche modo molto preponderante nel corso della puntata, riflettendo molto anche i toni stessi della puntata. Ho apprezzato molto la comicità, a volte malinconica, del protagonista e la sua "piccola perversione". I disegni, lo stile grafico\artistico e le animazioni sono un qualcosa di spettacolare, così come lo sono tutte le scene di azione e combattimento della serie. Non posso non fare una nota per le splendide soundtrack della serie, in particolare per l'opening "Beyond the Boundary" di Minori Chihara, per l'ending "Daisy" dallo Stereo Dive Foundation ed infine per una canzone cantata nel corso della serie "Yakusoku no kizun" dai doppiatori stessi. TRAMA Un giorno, lo studente liceale Akihito Kanbara salva istintivamente la sua compagna Mirai Kuriyama che sembra essere sul punto di suicidarsi lanciandosi dal tetto. Tuttavia, Mirai approfitta del gesto per trafiggere Akihito con una spada, formatasi dal sangue della stessa ragazza, ma rimane sorpresa nello scoprire che Akihito è un "mezzo-yōmu" immortale, proveniente dall'unione di un umano e di una creatura sovrannaturale chiamata appunto yōmu. Dopo aver capito che Mirai è una Ikaishi (letteralmente "guerriera del mondo degli spiriti"), specialisti nel proteggere gli umani dagli yōmu, ultima discendente del proprio clan, le loro vite si intrecciano dato che Akihito cercherà di aiutare Mirai a conquistare sicurezza nella lotta agli yōmu, e Mirai in cambio non cercherà più di ucciderlo. Nella serie gli yōmu sono creature sovrannaturali che possono essere viste soltanto dai cacciatori e da coloro che hanno capacità extrasensoriali. Queste creature sono la materializzazione fisica delle emozioni umane negative come l'odio, la gelosia e la malvagità, e fino a che gli esseri umani continueranno a provare questi sentimenti, gli youmu continueranno ad esistere. Gli yōmu possono avere varie forme ed aspetti, al punto di poter assumere persino l'aspetto di esseri umani. Esistono casi in cui questa particolare forma di yōmu si sia unita con veri esseri umani, dando alla luce quelli che sono chiamati mezzi-yōmu. La maggior parte di questi esseri sono relativamente docili e coesistono con gli umani senza fare avvertire la propria presenza. Tuttavia capita che a volte il comportamento di alcuni youmu tenda a diventare aggressivo e pericoloso, ed in questo caso intervengono i guerrieri del mondo spiritico, che li eliminano. GUARDATELO E BASTA. 3
Latarius Inviato 27 Settembre 2016 Segnala Inviato 27 Settembre 2016 Vi odio. Dopo avervi presentato Kyōkai no kanata mi è scappato il rewatch selvaggio. Vi odio. Ma guardatelo, altrimenti vi odio ancora di più. Strait Jacket è un anime carino e senza tantissime pretese, per quel poco che dura è anche abbastanza intrigante. Sono rimasto particolarmente interessato dall'ambientazione e da tutto il sistema delle StraitJacket e delle armi a loro collegate. Una delle pecche è il protagonista un po' stereotipato che combatte la sua battaglia 1vsAll, di quelli svogliati classici del periodo inizio duemila (anno di scrittura della light novel) e che ricordo molto tutti i personaggi sulla stessa falsa riga di Dante di DMC e co... STRAIT JACKET TRAMA, AMBIENTAZIONE & DESCRIZIONE GENERALE Strait Jacket è una serie OAV di 3 episodi rilasciata nel 2010, tratta dall'omonima serie di light novel dall'autore Ichirō Sakaki. Strait Jacket è ambientato in una realtà alternativa dove la magia è stata scoperta nell'anno 1899. L'uso della magia si diramò in ogni sfaccettatura della società cambiando radicalmente lo sviluppo sociale e tecnologico del mondo. La location è Tristan, una metropoli urbana che sembra un miscuglio omogeneo di altre città reali del 20' secolo, come Tokyo, San Francisco e la Londra Vittoriana. La magia coesiste al fianco della tecnologia e delle scienze, anche se solamente pochi talentuosi individui possono farne uso, l'utilizzo della stessa è molto pericoloso ed altamente illegale. Questo a causa di un'invisibile infezione, detta "maledizione", quelli che usano la magia troppo spesso corrono il rischio di trasformarsi in "Demoni", orrende e folli abominazioni assetate di sangue che diventano immuni alle armi ordinarie. Il Magic Administration Bureau (o Sorcery Management Bureau) è l'organo governativo con il compito di esplorare in modo sicuro la natura della magia, documentarla ufficialmente, provare a spiegarla razionalmente e scientificamente, infine ha il compito di regolare il suo utilizzo e punire chi ne abusa ufficialmente. La magia utilizzata in modo sicuro da questo organo trova applicazione in tutti i campi: nell'industria, nell'agricoltura, nella medicina ed anche in campo militare. Il nemico principale del Bureau è un'organizzazione segreta terroristica, chiamata Oddman. Tutti gli utilizzatori di magia, anche quelli innocenti o ben intenzionati, corrono di trasformarsi in bestie assetate di sangue in modo accidentale o intenzionale a causa di un sabotaggio degli agenti dell'Oddman. A combattere queste abominazioni ci sono degli "Stregoni" (Sorcerist) che indossano un'armatura che resiste alla contaminazione. Queste tute o armature vengono chiamate "Mold Armor" o in modo più comune "Straitjacket", dovuto proprio al fatto che costringono l'essere umano al loro interno alla loro forma naturale, impedendogli di trasformarsi, Questi Sorcerist utilizzano anche dei proiettili infusi di magia sparati attraverso grosse raigun imbracciate a due mani, attivate una combinazione di ingranaggi e magia, queste vengono anche dette "Staff" e sono le uniche armi in grado di fermare efficacemente i "Demoni". Ma il Bureau sta perdendo gradualmente terreno e sempre più spesso si affida all'aiuto esterno. Semplicemente non ci sono abbastanza Sorcerist per far fronte a tutti i Demoni generati dai sabotaggi della cellula terroristica. Tra i Sorcerist non registrati al Bureau che combattono i demoni senza autorizzazione c'è Leiot Steinberg, che è visto agli occhi di tutti come una mina vagante che porta disonore sul nome dei Sorcerist e che causa tanti danni quanto i demoni che sconfigge. Ma il Bureau è comunque costretto a richiedere i suoi servigi nella loro battaglia persa in partenza. 1
Slyder Inviato 3 Ottobre 2016 Segnala Inviato 3 Ottobre 2016 Posto due piccoli commenti riguardo Working!! e Akatsuki no Yona che ho fatto poche settimane fa. Due serie che mi hanno sorpreso molto in positivo e di cui consiglio vivamente la visione. Ho dato un degno funerale al mio precedente pc e il nuovo e' sprovvisto delle lettere accentate, quindi mi perdonerete - forse - ma dovro' rimediare con l'apostrofo. Prendete un ristorante per famiglie, riempitoli con un personale dalle piu' stravaganti personalita' ed otterrete Working!! Non c'e' molto altro da aggiungere per quanto riguarda la trama perche' working e' una serie che si concentra sui personaggi, ognuno ben differente dall'altro e attraverso il loro lavoro cominceremo a conoscerli a tutto tondo, quali sono le loro manie, le loro preoccupazioni, le loro ambizioni, le loro paure... li vedremo crescere in questo ambiente che diventera' per loro come una seconda famiglia. Vedremo crescere loro e le loro relazione, altro aspetto su cui si concentra fortemente la serie. Vediamo i diversi modi in cui i personaggi affrontano l'altro, in particolare la paura di sbagliare, di rovinare il rapporto e perdere tutto. La storia procede comunque con un buon ritmo, rendendo difficile la noia (tolti alcuni punti che ho trovato eccessivamente lenti) e tutti i nodi sono portati allo scioglimento in maniera egregia nell'ultimo episodio da un'ora circa. Se dovessi riassumere Working!! in due parole sarebbero sicuramente "relazioni umane". Per quanto riguarda l'apparato tecnico e' un po' la nota dolente, non trovo dei veri punti di forza, forse giusto le OST e alcuni guizzi registici con alcune inquadrature che mi sono piaciuti parecchio (metto pero' le mani avanti dal momento che non e' un argomento di mia competenza). Yona, la nostra protagonista, e' la figlia del re Il. Fin da bambina e' innamorata di suo cugino Soo Won, ma il giorno del suo compleanno Soo Won provera' ad ucciderla, dopo aver assassinato suo padre, per riuscire a ottenere la corona del treno. Yona viene salvata da Hak, uno dei generali del regno, sua guardia del corpo e amico d'infanzia di Yona e Soo won. Questo e' l'incipit, non dedico molto tempo come mio solito. Akatsuki no Yona e' un anime di formazione, vedremo la nostra protagonista cambiare nel corso degli episodi, da una bambina viziata, ingenua, incapace, debole e dipendente la vedremo diventare sempre piu' indipendente, cosciente della sua nazione e capace grazie alla sua costanza e determinazione (e ovviamente al supporto dei suoi compagni). Il momento di svolta e' proprio la caduta di suo cugino, da lei sempre amato, nell'assassino di suo padre. Questo evento la perseguitera' lungo tutto l'anime, in maniera mai eccessivamente invadente ma abbastanza per far comprendere allo spettatore la gravita' di questo nella mente di Yona e di Hak. Detto francamente, penso sia una delle migliori maturazioni di personaggi femminili che abbia mai trovato in un cartone o in un fumetto. Ovviamente nulla togliere ai personaggi "secondari", come i suoi compagni, la sua guarda Hak e il nemico (?) Soo Won, che hanno comunque un'ottima caratterizzazione supportata da background mai troppo banali e un'evoluzione adeguata al loro ruolo. Akatsuki no Yona punta molto ai personaggi e alle relazioni tra questi, di quanto esse possano essere forti o deboli, chiare o ambigue... Ogni suo compagno ha una saga dedicata che lo introduce, creando quel rapporto unico che lo lega a Yona differenziandolo dagli altri e dal semplice ruolo di "schiavetto" della protagonista. Dal punto di vista prettamente tecnico non ho molto da lamentarmi, ma nemmeno da elogiare. Non ci sono animazioni eccellenti, ne' una regia brillante, si mantiene sempre su un andamento costante, senza picchi ne' in positivo ne' in negativo. Stessa cosa per le OST, svolgono il loro sporco lavoro ma salvo un paio non c'e' niente di memorabile. Per quanto riguarda il chara design, inizialmente ero un po' contrario al tratto shoujo - tant'e' che ho aspettato 6 mesi per iniziarlo perche' non mi piaceva - ma devo ammettere che funziona, dotando grande impatto ed emotivita' a yona. Come potete vedere nella foto soprastante.
Slyder Inviato 10 Marzo 2017 Segnala Inviato 10 Marzo 2017 (modificato) https://galacticpillow.files.wordpress.com/2013/04/sby_2199_23.jpg[/img] Ho visto da poco Space Battleship Yamato 2199 (conosciuto forse da quelli piu' grandi con nome di Starblazers), remake della serie storica degli anni '70, e sono rimasto meravigliato dalla sua bellezza, per cui ho deciso di scrivere questo post dove consigliarlo. Non sono mai stato un amante dello sci-fi, se non per Asimov, infatti ho parecchie serie droppate e stallate di questo genere. Nonostante cio' ho apprezzato moltissimo Yamato 2199, invito percio' chiunque a iniziarlo e a dargli una chance. Un breve incipit. E' iniziata una guerra tra umani e una razza aliena, la quale sta vincendo grazie a dei bombardamenti spaziali a lunga distanza. Questi bombardamenti hanno reso invivibile la Terra, inquinando l'atmosfera e alterando pesantemente la flora, costringendo quindi gli umani a costruire rifugi e citta' sotterranee. Pero' pian piano le bombe stanno rendendo invivibile anche le citta' sotterranee e per l'umanita' non resta che una alternativa: raggiungere una terza razza aliena che ha promesso loro di aiutarli a rendere nuovamente abitabile la superficie terrestre. Ma per fare cio' dovranno percorrere una grandissima distanza, attraversando territori controllati dal proprio avversario, e fare ritorno entro un anno sulla Terra. Parte quindi la corazzata Yamato per una missione al limite dell'impossibile per la salvezza dell'umanita'. Una cosa che mi ha stupito veramente molto sono i personaggi, completamente differenti dai canoni che l'animazione moderna ci ha abituato. Non sono assolutamente stereotipi ma nemmeno eccezionali, sono reali. Vivi. Semplicemente umani. Ecco, proprio su questa parola vorrei focalizzarmi: umanita'. Il viaggio che compie la Yamato e' un viaggio per l'umanita'. L'equipaggio si fa carico delle speranze di tutta la popolazione, loro sono l'ultima roccaforte umana contro l'estinzione. Ma nonostante cio', vedremo anche lati umani che preferiremmo non vedere, vedremo come gli uomini anche nelle sue difficolta' in cui si dovrebbero aiutare l'un l'altro, invece si ostacolano a vicenda... perche' il piu' grande nemico dell'uomo e' l'uomo stesso. Ovviamente vedremo approfondimenti anche sugli alieni e di come essi non siano poi cosi' tanto diversi da noi umani, vedremo come in realta' siamo piu' simili di quanto potessimo immaginare. Il worldbuilding (o spacebuilding?) e' piuttosto buono, vengono date abbastanza informazioni per avere una chiara visione dell'ambiente e il tutto riesce a rimanere in piedi in maniera piuttosto solida. Ho apprezzato molto che ci siano stati alcuni episodi dedicati in gran parte a questo aspetto, rendendo la storia molto piu' verosimile. Non so granche' riguardo gli aspetti tecnici ma le animazioni mi sono sempre sembrate piuttosto buone. La computer graphic non l'ho mai trovata ne' invadente ne' fastidiosa se non in qualche situazione sporadica. C'e' una buona varieta' per quanto riguarda le musiche e sono sempre molto azzeccate, riescono in genere sempre a enfatizzare tutte le scene chiavi. (Playlist di alcune OST di Yamato 2199) La serie e' disponibile gratuitamente su VVVVID, con una buona traduzione devo dire. E' anche disponibile su Netflix in versione doppiata. Modificato 10 Marzo 2017 da Slyder 2
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