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L'arena


Wolfang

Messaggio consigliato

Zeudia, la città dove tutto è possibile, dove lo straordinario diventa quotidiano, la terra delle meraviglie. Tantissimi sognano di poterla visitare almeno una volta, la maggior parte passa la propria vita potendosela solo immaginare.

Forse, dal canto vostro però, avreste voluto venirci in un'occasione più favorevole. Quattro giorni di nave, i viveri indispensabili perchè vi reggeste in piedi. Stipati in una trentina dove normalmente ci avrebbero vissuto in cinque, trattati come bestie e nulla di più. Tutti uomini, dai sedic'anni in su. Una volta scesi l'aria fresca vi è sembrata una cosa meravigliosa, come se mai aveste respirato prima d'allora. Ma il viaggio non era ancora concluso. Altri due giorni di marcia, voi a piedi i vostri sorveglianti a cavallo, perlomeno avete viaggiato quasi unicamente all'ombra degli alberi riparandovi dal sole estivo.

Era notte quando siete arrivati alle porte della città, l'alt intimato dalle guardie cittadine, una breve discussione tra queste ultime ed il vostro supervisore. Infine i larghi battenti in legno si aprono.

L'oscurità non si fa sopraffare dalle poche torce che portate e delle strutture che vi circondano mentre percorrete l'ultimo tratto verso la vostra destinazione potete notare solo i lineamenti: edifici bassi e poco illuminati dove passate, al contrario in lontananza le figure sono molto più slanciate ma percepirne l'effettiva distanza e altezza è difficile in queste condizioni. Molto più in là alcuni bagliori, musiche e grida: qualcuno sta festeggiando.

Ma siete troppo stanchi per pensare a ciò che vi circonda, dopotutto stremare i prigionieri è sempre stato il metodo preferito dall'impero per evitare ribellioni, il pensiero è unanime "voglio un giaciglio al più presto".

Cento, duecento, trecento metri ... siete arrivati. Vedete una delle vostre guardie avanzare e aprire il lucchetto di un edificio in pietra molto lungo. Pochi secondi dopo ecco uscirne una luminescenza e le altre guardie vi fanno avanzare all'interno. Una luce fioca proviene da una lanterna appesa al soffitto al centro della grande sala, appena sufficiente per vedere vagamente le sagome degli oggetti. Potete contare una cinquantina di letti messi appoggiati alle pareti, due a due di fronte, i piedi verso l'interno e la testa sulla parete. Le pareti verso cui sono poggiati i letti sono molto più lunghe delle altre due: la stanza è rettangolare, alta due metri e mezzo all'incirca, parecchio lunga e larga non più di sette o otto metri.

Notate alcune finestre, tutte munite di spesse grate. Una volta slegati ognuno di voi si lascia cadere su di un letto stanco come non mai, la luce viene spenta ... il sonno prende quasi tutti istantaneamente.

Venite svegliati da un rumore acuto, il cozzare di metallo su metallo, unito ad un profumo che negli ultimi giorni pensavate non avreste mai più sentito: pane appena sfornato. Aprendoli, i vostri occhi vengono colpiti dalla ormai vivace luce solare che pervade la sala. Accanto ad ogni letto una bacinella più grande colma d'acqua e una più piccola vuota. Al centro della stanza un lungo tavolo imbandito con pane, marmellate, formaggi e brocche d'acqua limpida.

@ Tutti

Spoiler:  

Benvenuti a Zeudia avventurieri, come prigionieri costavate troppo all'impero, come gladiatori al contrario potreste rimpinguare le tasche del re. Qui a nessuno importata cosa avete fatto, l'unica cosa che conta è che siate utili o meno. Il resto dovrete scoprirlo da soli.

Vi do solo alcune regolette classiche per un PbF prima di cominciare:

- per quanto possibile cercate di scrivere in italiano, più che altro per non doverci sforzare tutti quanti a capire cosa sta succedendo

- usata la prima persona singolare come se voi stessi foste il vostro personaggio

- le azioni incerte, soprattutto in combattimento, andrebbero scritte come volontà e non come atto (es "Mi rimetto in piedi e la lama della mia spada cerca il collo del coboldo che mi sta davanti" ... a decidere se quel collo lo prendete o no è il dio ;-) )

- se parlate usate il grassetto, se usate una lingua diversa dal comune o ausili magici aggiungete il corsivo

- se scrivete fatelo in rosso, se pensate in blu

- almeno per i primi post mettete come titolo il nome del vostro personaggio (se poi lo fate sempre meglio ancora)

- il primo post mettete anche una descrizione fisica del vostro personaggio sotto spoiler

- ora non ce n'è bisogno perché siete tutti assieme ma se veniste divisi dal gruppo o fate cose di nascosto mettetele sotto spoiler

- anche le prove di abilità (e se siete tanto gentili i modificatori al tiro per colpire e ai danni) mettetele sotto spoiler

- dopo avervi annoiato con sta ramanzina cercherò di non rompere più di tanto, buona campagna a tutti :teach:

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nonostante sia uno dei primi a svegliarsi rimango fermo nel mio letto guardando il soffitto.

eccomi qui... un prigioniero... un rifiuto della società... un elfo del mio rango? senza la fonte del mio potere... se i miei antenati mi vedessero in queste condizioni si sentirebbero offesi.

mi alzo rimanendo seduto sul letto riflettendo sulla mia penosa situazione senza far caso a tutti gli altri nella mia situazione.

vedendo il cibo mi ricordo che sono vari giorni che non mangio.

accettare cibo dai miei carcerieri... in che stato sono ridotto...

con il volto evidentemente triste e evidentemente schifato dalla situazione mi avvicino alla tavolata iniziando a mangiare

condividere un tavolo con questi esseri inferiori...

mangi più che posso, non mi interessa se ciò toglie cibo agli altri, per me non contano, l'importante e recuperare le forze.

@tutti: descrizione

Spoiler:  
Sarveliss è un elfo dalla pelle candida con lunghi capelli argentati e grandi occhi del colore dell'ambra. è molto magro e alto 1,60m. indossa gli abiti forniti dai carcerieri. il portamento e l'aria di superiorità con cui guarda tutti fa capire che in passato è stato una persona di alto rango.
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Svegliato dal profumo, e dallo stomaco che brontolava, sollevo il capo e mi guardo attorno.

Istintivamente cerco di notare chi potrebbe essere più pericoloso, chi meno, in modo da evitare attriti.

La vita che mi ha fatto condurre mio padre fino ad ora potrebbe essermi utile.. dopotutto con un po di fortuna dovrei riuscire a fuggire quanto prima...

Dopo questo con molta calma uso una parte dell'acqua per sciacquarmi il viso e le mani cercando di non sprecarla.

Chissà se ce ne sarà ogni giorno di vasche d'acqua..

Prendo la mia ciotola e mi avvicino al tavolo. Prendo quanto più posso per saziarmi..

Cibo e gratis senza dover rubare... almeno in questo caso ci ho guadagnato...

Assaporando quel cibo, che mi sembrava estremamente buono, il più buono che avessi mai mangiato, attendo e cerco di non attirare l'attenzione

@dm

Spoiler:  
Osservare +0, Percepire intenzioni +4, per eventuali prove sugli atteggiamenti delle persone. e Raggirare +3 se ti serve per qualche tiro nel mio modo di pormi

@tutti

Spoiler:  
Eles è un ragazzo molto giovane, senza barba, i capelli rasati e gli occhi scuri. Ha lo sguardo piuttosto furbo e intelligente anche se un po segnato dagli eventi della vita, come di una maturità maggiore della sua età. Non è molto robusto, ma lo si vede molto disinvolto nei movimenti. Ha una cicatrice sotto l'occhio destro ed è piuttosto circospetto e sospettoso degli altri come se temesse che potessero rubargli qualcosa di suo
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Rimango disteso sulla brandina, accoccolato su me stesso per riuscire a non cascare di fuori. Immobile, apro gli occhi ma non vorrei averlo fatto.

Non voglio alzarmi, non c'è niente che ne valga la pena..

Lancio un'occhiata lenta alle bacinelle che mi ritrovo sotto le zanne, per poi muovere le iridi rosso scuro verso il tavolo imbandito. Ho fame, e il mio stomaco me lo fa sentire con un sonoro brontolìo che potrebbe essere udito da quelli che sono nelle mie vicinanze. Ma il mio disinteresse è, evidentemente, totale.

Socchiudo gli occhi, sonnolento, con un'espressione rassegnata sul viso, per poi lanciare un'ultima occhiata alla stanza verso gli altri prigionieri. I lineamenti di Eles, incontro, e mi soffermo qualche istante sulla sua cicatrice, prima di richiudere gli occhi e girarmi dalla parte opposta, cercando nuovamente di dormire..

descrizione:

Spoiler:  
Ghodd, per quello che si vede, sembra un po' lento di cervello e poco atto a socializzare. Tuttavia al contrario di quelli della sua razza non sembra essere aggressivo. Il suo aspetto, comunque, indurrebbe timore a chiunque: è un ORCO dalla pelle verde scura, smeraldina, e le sue dimensioni sono spropositate: sicuramente più di 2 metri per 150 kili o qualcosa di più. Non c'entra nella brandina che gli hanno assegnato. Lunghi capelli neri gli ricadono disordinati e unti sulle spalle, le zanne si intravedono fra le labbra anche quando ha la bocca chiusa..
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Svegliandomi, apro lentamente gli occhi che vengono colpiti dalla luce del sole e istintivamente porto una mano sul volto per coprirmi dai raggi che trovo particolarmente fastidiosi: ancora spossato provo a riggirarmi nel letto per riprendere sonno...senonchè l'odore del cibo attrae immediatamente tutti i miei sensi e, balzando giù dal letto, inciampo nella bacinella cadendo rovinosamente a terra.

...mmm...potrebbe essere un'idea...

Poi, rialzandomi, scivolo sull'acqua che ho rovesciato per terra. A questo punto, senza guardarmi intorno, striscio verso il tavolo e, aggrappandomi al bordo, mi tiro su, per poi afferrare del cibo e cominciare a mangiare con fare intimorito, piagnucolando fra me e me.

@Tutti

Spoiler:  

Fa la sua comparsa questo anonimo personaggio: un ragazzo umano, dagli occhi e capelli scuri, sporco e puzzolente per il recente viaggio. Sebbene la sua altezza non sia particolarmente pronunciata (1,75 m) ha una corporatura piuttosto robusta, mentre le vesti lacere rivelano una miriade di piccole cicatrici lungo tutto il torso e le braccia.

@DM

Spoiler:  

Il significato delle mie azioni è questo: la rima caduta è dovuta realmente alla mia disattenzione, ma le azioni che seguono sono mirate a far credere di essere agli occhi degli altri, una persona affatto pericolosa e, al contrario, un goffo e impaurito ragazzo...

in caso: Raggirare +4

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Il più della gente, compresi alcuni di voi cominciano a fare colazione. Qualcuno ha anche avuto la decenza di lavarsi la faccia e le mani prima di cominciare, ma affamati come siete pochi hanno fatto caso allo sgarbo dei rimanenti.

Tra tutti si possono notare alcuni individui dal fare quantomeno bizzarro: un elfo che fagocita tutto ciò che gli capita sotto le mani (meno male non si sono risparmiati sul cibo) nonostante mostri un'espressione schifata per tutto ciò che lo circonda, un orco gigantesco che di svegliarsi proprio non ne vuole sapere e un umano che sembra non riuscire a vedere nemmeno ad un palmo dal naso.

Qualcuno tra i presenti si è anche svegliato con dei bisogni "extra" che ha pensato bene di fare nella ciotola vuota, i più si sono anche lavati dopo ma uno ha ricevuto una pedata sul sedere da parte di una guardia per non essersi lavato le mani prima di aver toccato il cibo.

Nonostante tutto la colazione dura qualche minuto di estasi che i vostri sorveglianti vi fanno assaporare senza intromettersi. Il sole è già alto nel cielo e sentite il chiacchiericcio tipico delle città molto popolate provenire dalla strada.

Una figura entra ad un tratto dall'unica porta presente (ai cui lati sono sistemate due delle otto guardie che potreste notare nella stanza): è un ragazzo con capelli biondi lunghi, potrebbe avere una trentina d'anni e porta un'armatura lucente con stampato un simbolo raffigurante una fenice rossa con gli occhi blu. Spero abbiate fatto buon viaggio, il re sa bene quanto ci teniamo che arriviate qui in salute dice con voce forte e sicura Io sono Heinorus e d'ora in poi sarò la vostra balia personale, spero abbiate gradito la colazione che vi ho fatto preparare accenna un sorriso che lo fa sembrare una persona persino gentile Avete da questo momento due minuti per finire di mangiare, sciacquarvi la faccia e ordinarvi tutti davanti a questa porta, siate gentili con me e vi garantisco che ricambierò per quanto mi è possibile il favore.

Si guarda intorno qualche secondo per controllare che tutto sia al suo posto Un orco proprio non me l'aspettavo, in ogni caso mettetegli qualcosa nello stomaco e fatelo preparare mentre finisce la frase due giovani guardie si avvicinano un po' intimorite a Ghodd nel tentativo di levarlo dal letto. Si sente anche una delle due guardie dire all'altra sottovoce Nel caso io l'orchesco non lo conosco, se non si alza subito ci parli tu con quel coso!

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Perchè...? Perchè questo..?

Gli occhi chiusi, sento le voci nella stanza ma giungono alle mie orecchie ovattate, senza senso. Il mio umore sembrerebbe pessimo, e non accenno a muovermi. Alle parole del giovane uomo biondo, non reagisco, e nemmeno faccio alcunchè nel sentir le guardie avvicinarsi.

Christine.. un sussurro, che mi esce dalle labbra, poi queste si serrano e le iridi rosse compaiono nuovamente, stavolta ardenti. Aggrotto le sopracciglia, il respiro è lento e pesante...rimango ancora chiuso in me stesso, senza mangiare ne lavarmi, come pensando intensamente a qualcosa adesso..

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...due minuti??? Accidenti!

Appena odo le parole del ragazzo biondo, comincio a mangiare il più velocemente possibile rivolgendo di tanto in tanto lo sguardo verso l'orco da lui nominato, che prima non avevo assolutamente notato. Vedendo che non accenna ad alzarsi, con estrema vaghezza mi alzo dal tavolo e vado ad immergere le mani nella sua bacinella (considerato che la mia è rimasta vuota...), per poi portarmele al viso per darmi una veloce ripulita. Quindi torno ad osservare la verde creatura.

...mmm...un orco potrebbe essere una buona chiave per sopravvivere da queste parti se riuscissi a farmelo alleato...

Fatto ciò torno al tavolo per prendere qualcosa da mangiare e portarlo all'orco mettendoglielo di fronte al viso ad una distanza estremamente ravvicinata, come per fargliene sentire l'odore. La mia mano trema visibilmente mentre compio quest'atto.

"S-s-su...su orchetto b-b-b-bello...m-m-mangia, m-mangia, è b-buono..."

@DM

Spoiler:  
Sto continuando con la farsa!...anche se un po' sono intimorito davvero...^^
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anche un orco...

l'espressione sul mio viso si fa ancora più schifata mentre smetto di mangiare

questo chi è per permettersi di darmi ordini? comunque non sono in condizione di di disobbedire

mi lavo mani e faccia e mi metto in riga davanti alla porta evitando la vicinanza dell'orco e tipo imbranato

meglio non causare problemi già da subito...

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Non appena sento una voce emergere fra il rumore della stanza, mi fermo e mi volto verso costui. Mentre parla è come se fossi imbambolato e affascinato.

Magari diventassi come lui... o anche qualcosa di simile....

Mentre la mia mente corre in fantasie di cui io sono l'eroe e tutti i lieti fine possibili, smetto di ascoltare cio che questo simpatico soggetto ha da dire.

Quando il rumore riprende, mi accorgo che tutti stanno cercando di fare il prima possibile a finire il pasto. Mi affretto anche io a mia volta.

Butto un occhio qua e là,e mentre mangio guardo le 2 guardie che si avvicinano e parlano con l'orco, un po stupito un po meravigliato

Non capita spesso di vederne da cosi vicino, senza il pericolo di prendere un pugno o peggio. Chissà forse potrei anche fare a.. micizia, le persone più strane spesso son le più simpatiche... ma non sembra molto interessato alla compagnia

Finito di mangiare, mi sciacquo il viso a togliere le briciole . E mi vado a posizionare nella fila muovendomi con passo deciso, senza guardare in faccia a nessuno, senza cercare di attirare sguardi su di me. Una volta in fila, sono molto silenzioso ed evito di incrociare sguardi.

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Tutti si affrettano rispettosi ed Heinorus non si dimostra rigido nel far rispettare i due minuti dati, ma sembra soddisfatto che tutti i presenti stiano rispettando il suo ordine senza creare problemi.

Sarveliss è uno dei primi ad essere pronto e ciò gli assicura un sorriso amichevole da parte del capitano biondo Un elfo grigio giusto? Qua in città ce ne sono diversi, se sopravvivi potresti fare diverse conoscenze interessanti. Successivamente la sua attenzione si sposta sulle due guardie che ancora non hanno svegliato l'orco. Mentre si liscia i lunghi capelli con una mano si avvina al gruppetto E' più coraggioso quest'uomo che almeno prova ad offrirgli del cibo, poi si rivolge direttamente al colosso sdraiato sul letto dandogli uno strattone per una spalla Ehi tu, pelle verde. Sbrigati a mangiare, ti garantisco che le energie ti serviranno!

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Come se finalmente percepissi i movimenti dell gente intorno a me, la prima persona a cui dedico la mia attenzione è Alistar. Quel lampo di rabbia che si era intravisto nei miei occhi sembra scomparire, mentre con la faccia imbronciata sembro studiare l'umano più che accettare il cibo offertomi. Lo guardo negli occhi, occhi tristi i miei, per poi sospirare in un mezzo grugnito e cominciare ad annusare il cibo..

G...grazie.. appena esito, cedendo alla fame solo grazie a quella gentilezza fattami dall'altro prigioniero. Prendo qualcosa dalle sue mani, iniziando a far colazione con aria scondolata, quando vengo strattonato dall'uomo con i biondi capelli lunghi.

Cosa cavolo...?!

Non approvo quel gesto, e quasi di scatto vado a spostare su di lui uno sguardo alquanto minaccioso, non riuscendo a trattenere un udibile ringhio sommesso.. No fare niente, io. No prigioniero! No tuo!

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accenno un sorriso in risposta a quello dell'uomo

sopravviverò... non preoccuparti... almeno abbastanza per riscattarmi da ciò che ho subito in questi giorni.

resto in posizione incrociando le braccia

quel pelleverde non vorrà causare subito problemi? d'altra parte che altro ci si può aspettare?

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Il 'grazie' dell'orco mi tranquillizza e lo osservo prendere il cibo che gli sto offrendo, cosa che mi strappa un piccolo sorriso, per poi mettermi su un goffo attenti quando vedo Heinorus avvicinarsi. Dopo aver udito le parole di quest'ultimo provo anch'io a parlare all'orco dicendogli sbrigatamente "Coraggio pelle verde, è il momento di nutrirsi ora eppoi di mettersi in fila...vedi?" indico gli altri prigionieri "tutti lo hanno fatto...su non fare storie..." Dopo avergli dispensato un sorriso amichevole, vado a mettermi infila con gli altri, osservandol'evoluzione della situazione con vivo interesse.

...ora viene il bello...

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Dopo essermi messo in fila assieme agli altri, non do molta importanza a ciò che gli altri dicono.

Fisso per un attimo l'elfo.

Non ne avevo mai visti cosi da vicino... sono piuttosto strani... chissà perchè è qua uno come lui...

Poi sposto lo sguardo sull'orco...

Meglio tenersi alla lontana.. sembra piuttosto pericoloso.

Continuo ad osservare incuriosito di come finirà la vicenda...

Sarebbe troppo stupido far una rissa cosi subito appena arrivati.. Anche se effettivamente gli orchi non sono molto intelligenti

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Il capitano scoppia in una risata Sembra che tu sappia come prenderlo si rivolge ad Alistar mentre ride per la reazione dell'orco.

Ormai tutti sono più o meno pronti Bene, fuori da questa porta c'è della gente, per quanto non sia benestante, sempre persone sono. Vi chiedo di non rivolgergli la parola per non spaventarli. Vedrete che non sarà difficile, la nostra meta è proprio qui dietro.

Heinorus guida il gruppo formato da una trentina di voi prigionieri e circa un terzo delle guardie. Le guardie si dispongono ai lati, tre di loro aspettano e si sistemano in fondo a tutti. La giornata fuori è splendida. A giudicare dall'altezza del sole e che siamo in estate potrebbe essere circa metà mattinata (9-10). La strada in cui vi infilate usciti dal locale è larga e lastricata. C'è parecchia gente, tutti affaccendati in qualche lavoro comune e vestiti da popolani. Quando vi vedono uscire non sono troppo stupiti, però vi girano piuttosto alla larga, prudentemente. Effettivamente Henorus aveva ragione, l'edificio verso cui puntate è proprio in fondo alla strada, non più di trecento metri dal dormitorio. Una grande insegna si vede fin da dove siete appena usciti Arena di Zeudia - Ala nord

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cammino silenziosamente rimanendo il più vicino possibile alla test del gruppo.

guardo stupito l'insegna che mi si presenta davanti ma non emetto alcun suono.

arena? dovrò combattere? se vessi il mio libro sarebbe tutto più facile...

osservo heinorus cercando di capire cosa sta per succederci.

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Imbronciato, tentenno ancora qualche istante per cedere infine alla situazione. Tuttavia non sembro affatto felice, il mio viso una maschera solitaria e visibilmente provata. Non mi sono lavato: puzzo come una mandria che ha corso per sette giorni e sette notti. Almeno la fame sembra passata, e il mio stomaco non brontola più. Vedo il cartello che ci indica la nostra destinazione, ma non so leggere. Mi limito a guardarlo, cercando di interpretare a modo mio, fissandolo per un po'..

E cammino, in fondo alla fila, riportando gli occhi a terra e svettando fra gli altri prigionieri.

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Mi trascino nel mezzo della folla dei prigionieri, cercando di rimanere il più vicino possibile a Ghodd, puntando verso la "meta" prima citata da Heinorus: strabuzzo gli occhi quando intravedo il cartello, ma devo arrivarci abbastanza vicino per riuscire a leggerlo...e quando ci riesco ho un sussulto, che però non lascia intendere agli altri se sia di eccitazione o di terrore. Fatto sta che che continuo a camminare, aspettando che il giovane biondo dica nuovamente qualcosa.

...sembra proprio che qui gli schiavi li trattino veramente bene; già un letto e un pasto ottimo...se riesco a sopravvivere, chissà quali altri privilegi mi concederanno...

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Cerco di tenere sott'occhio sia l'orco, che l'elfo. Mi sembrano due tipi particolari, con cui è meglio non avere a che fare o discutere.

Arena. chissà cosa mi aspetta... è ora di dimostrare che non sono un perdente come diceva il mio vecchio

Mi guardo intorno nella città, curioso, anche se gli sguardi di quasi disprezzo della gente mi rattristano.

Cerco di non perdere alcuna parola del nostro Capitano e seguo tutte le indicazioni del caso, mantenendo il passo.

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