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L'arena


Wolfang

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ce l'ho fatta... ce l'ho fatta!

ancora carico di adrenalina alzo l'arco al cielo urlando per la gioia.

guardo tutto il pubblico attorno a me con aria soddisfatta.

domani dovrò combattere di nuovo... domani dovrò uccidere di nuovo... non mi importa! io sopravviverò.

corro verso miei compagni sorridendo. il sorriso trasmette la mia gioia ma visto da vicino ha un che di sadico.

abbiamo vinto... siamo i migliori.

quando finisco di congratularmi con i miei compagni comincio a tornare verso gli spogliatoi. quando passo al centro della arena osservo la grata cercando di capire cosa vi è sotto.

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Uccido anche il mio secondo umano. L'ho fatto brutalmente, quasi riesumando l'odio atavico che da sempre separa il nostri popoli. Mi volto, lentamente, non riuscendo a capire a cosa sia dovuto il boato del pubblico. Fa male la ferita nel costato, e perdo molto sangue. Tossisco, portando la mano destra sul fianco pregno di rosso mentre con un po' di fatica raccolgo la mia arma che avevo lasciato cadere.

Combatterò..di nuovo..

Sembro scosso. Forse la perdita di sangue, o magari qualcos'altro..il mio viso torna quello dall'espressione cupa e quasi triste che avevo prima dello scontro. Lentamente, senza esultare nè rivolgere la parola ai miei compagni, mi avvio verso gli spogliatoi..

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Alzo un braccio al cielo, impugnando ancora la lama insanguinata, quando anche l'ultimo dei nostri avversari cade a terra. Poi odo la voce e mi innervosisco:

"Questa maledetta voce...non avrà certamente l'onore di vedere i nostri cadaveri nemmeno domani! Ben fatto ragazzi. Questa è solo la prima di quella che sarà una lunga serie." Dico ai miei compagni. Quindi rivolgendomi direttamente a Eles:

"Bel battesimo, che ne pensi?" Quindi, senza aspettare la risposta, mi volto verso la grata da cui siamo entrati andando a cercare con lo sguardo Ferdinand.

"Se la sarà fatta sotto il vecchiaccio? Ahah!"

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Ancora incerto, sulla velocità dello scontro sorrido.

Anche per questa volta è andata bene

Imito Alistar anche se la mia lama è intonsa.

Guardando verso Alistar, comincio a incespicare qualche parola ma vedendo che prosegue in avanti mi fermo.

Guardo verso Ghodd e sorridendo gli dico

Ben fatto.. pare che tu sia molto piu abile di me in questa... arte.. e osservando il suo squarcio Credo dovresti medicarti non è bene avere simili ferite..

Gli do una pacca sulla spalla, e camminando lento al suo passo, come per invogliarlo a rientrare insieme, mi dirigo verso l'uscita.

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Zoppicando abbastanza vistosamente, e con il respiro un po' più pesante del solito, sto avanzando verso il corridoio da dove eravamo entrati. Mi accorgo di Eles solo quando sento il suo tocco sulla mia spalla, e rialzo lo sguardo per un attimo mostrando un piccolo accenno di sorriso.

Senza rispondere niente, vado a dargli un'altra pacca, lasciando i miei occhi rossi su di lui per un po', prima di tornare ai miei pensieri e finalmente rientrare negli spogliatoi.

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Ad attendervi c'è il buon Ferdinard che vi aspetta sorridente sull'uscio aperto dell'anticamera. A quanto pare stavolta ho fatto l'affarone io a sceglierei voi, mi avete fatto guadagnare 500 monete il sorriso gli si allarga ulteriormente e siete salvi tutti quanti, mentre vi avvicinate vi viene incontro con una scatolina di legno in mano.

@ Sarveliss

Spoiler:  

Passando sopra la grata noti che sotto passa dell'acqua corrente, come se fosse un fiumiciattolo artificiale. La corrente comunque non è molto forte.

Inoltre sei l'unico ad accorgerti di ciò che succede alle vostre spalle mentre tornate alla base. Dalla porta opposta entrano una decina di creature, non riesci a capire cosa sono: sono alte circa un metro, con una veste completamente blu che li copre completamente; la stoffa scende fino al terreno ed il cappuccio nasconde i loro volti adombrandoli; sono silenziosissimi e noti perfino che non lasciano tracce sul terreno camminando. Due alla volta sollevano i corpi inermi dei vostri avversari e li portano via, altri tolgono dal terreno la terra sporca di sangue e ne metto un po' di quella pulita.

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Vedendo l'orco zoppicante mi offro per dargli una spalla sebbene sia piu un gesto simbolico che altro..

Se ti puo' essere d'aiuto, appoggiati pure a me forse farai meno fatica.

Questo gesto rievoca qualche ricordo non molto felice

Come succedeva quando mio padre era sbronzo in locanda

Guardo un po di sbieco Ferdinard quando dice quelle cose.. come se non lo trovassi affatto divertente.

Facile sulla pelle altrui, e ora cosa ci aspetta?

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Sposto lo sguardo su Ferdinard, un'occhiata neutra che però con il mio lungo silenzio potrebbe apparire inquietante. Mi accorgo del gesto di Eles, ma gesticolando con le mani e dandogli un'altra pacchetta, faccio capire che ce la posso fare da solo. E lo ringrazio con un cenno. Poi torno a guardare il vecchio umano. Noi no liberi? Liberi quando? vado a chiedere, fra il triste il sofferente e il contrariato.

Solo dopo aver parlato mi accorgo della scatoletta, e mi affterro ad aggiungere E' per me?

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Da ora in poi me me potreste valere qualcosa, è mio interesse che rimaniate vivi risponde il vecchio ad Eles strizzandogli l'occhio.

Poi butta giù lo sguardo sulla scatoletta che tiene in mano quando l'orco gliene chiede. Ah sì, questa è per te...ma è meglio che la uso io, tu hai le mani sporche. Appena gli arrivate vicini apre la scatola e ne tira fuori quella che sembra una granulosa crema verde scuro. Prende con la mano sinistra della creda ed appoggia poi la scatola per terra in un angolo. La mano destra assume poi una luminescenza azzurrina.

Avvicina infine la mano destra alla profonda ferita dell'orco che guarisce rapidamente dopo un po' toglie la mano destra e spalma con cura la crema aiutandosi con ambo le mani Questo miscuglio me l'avevano insegnato anni fa quando al posto tuo c'ero io, sopperisce in parte al fatto che non sia un granché come guaritore.

Comunque della vostra libertà avremo modo di parlare tra poco.

@ Sarveliss

Spoiler:  

Riconosci l'incantesimo: cura ferite leggere

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chissà chi erano quei tipi... forse restando qui avrò occasione di scoprirlo...

seguo i miei compagni in silenzio fin quando non incontriamo ferdinand.

a quanto pare non a sbagliato a fidarsi di noi...

a quanto pare forse non saremo ancora schiavi per molto...

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Osservo attentamente Ferdinard, quasi cercando di capire qualcosa su quel vecchio umano tanto strano ai miei occhi. Nel veder la mia ferita rimarginarsi immediatamente spalanco gli occhi visibilmente sorpreso e abbastanza colpito. Con un cenno poi, timidamente ringrazio il mio guaritore, per poi rimanere lì, con l'aria un po' tonta, aspettando che mi si dica dove andare o cosa fare.

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Guardo Ferdinand con un che di superiorità, quindi dico:

"Che avremmo vinto mi sembrava scontato fin dall'inizio...ora muoviti a dirci quale sarà la nostra ricompensa. Di certo io, non so gli altri, non sono qui per fare la ricchezza di un vecchio...poi vorrei andare a godermi il meritato riposo, quindi fa' in fretta."

Poi come se mi fosse venuta in mente all'improvviso qualcosa continuo:

"E cosa significava questa fascia?" dico indicando il fazzoletto col lupo ricamato.

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Ferdinard si gira verso Alistar con un sorriso diverso dal solito, sembra quasi incattivito per un momento Benissimo, allora puoi andare a riposarti anche subito, la stanza è quella in cui avete dormito oggi pomeriggio dopo il pranzo. Ti farò portare la ricompensa direttamente in stanza questa sera.

Fa poi un cenno col capo, sembra quasi divertito dal risponderti, indicando la fascia Quella stava ad indicare che non siete uomini liberi. Comunque ho già acceso le torce sulle scale, vai pure.

La faccia del vecchio dice tutto: "togli il disturbo".

Poi si rivolge ad Eles, No nulla di complicato, pensa che anche uno come me è riuscito a capire come si fa ammette palesemente autoironico però serve solo se applicata alla magia curativa purtroppo, da sola serve solo a rinfrescare.

Per voi tre se non siete troppo stanchi avrei una persona da farvi conoscere, seguitemi perfavore, poi prometto che vi lascerò in pace.

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Sorrido a Ferdinard

Beh, magari piu avanti poteri anche studiare queste cose...

Poi guardando un attimo verso l'alto come se stessi cercando un buco libero nell'agenda..

Credo di avere la giornata libera! e non sono poi cosi stanco insomma.. quindi per me si può andare... ma è una persona importante? non dovremmo lavarci prima ?

Guardando sopratutto l'orco tutto zacchero di sangue.

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Udendo il tono di Ferdinand, nonostante tutto, mi imbarazzo per come gli ho parlato poco fa, cercando comunque di mantenere un'espressione fiera sul volto. Quindi rispondo:

"Be'... in realtà non mi sento affatto stanco!... potrei...a dir poco, affrontare un altro gruppo!... sì... sì, davvero!...quindi...chi è questa persona? Vengo anch'io a conoscerla, ovviamente...simao un gruppo ora no?"

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Ferdinard torna ad assumere la sua espressione da buon anima Certo, se non sei stanco puoi venire anche tu e strizza l'occhio ad Alistar.

Poi guarda Eles ma si rivolge ovviamente a tutti No, non è una persona molto importante...cioè, per voi si ma in generale non conta molto in città. Comunque ripensandoci, visto che dovremo incontrarla in casa mia e che non ho voglia di lavare i divani credo che una pulita non vi farà che bene.

Bene, seguitemi. Ferdinard guida la vostra breve fila su per le scale che adesso sono illuminate da diverse torce. Sotto questa luminescenza sono ancora più evidenti le macchie di sangue per le scale Questo viene comunemente chiamato sanguedotto, per via del fatto che i combattenti feriti dopo uno scontro nell'arena passano di qui e mi sporcano tutto il pavimento spiega il vecchio mentre sale i gradini. Uscite dalle due porte d'entrata alla sala che sono già aperte al vostro passaggio, così come le avevate lasciate poco prima. Appena fuori vi ritrova nel solito cortile, all'infuori della porta più a sinistra.

Vedete il vecchio frugare in una tasca che si mimetizzava sulla tunica e poi estrarne un mazzo di chiavi. C'è ne sono una decina nel mazzo e ne stacca una color bronzo da esso. Eccola mormora tra sé e sé. Consegna la chiave direttamente nelle mani di Sarveliss. Poi fa ancora qualche passo fino a mettersi difronte alle due porte centrali e di queste indica quella di destra Sei responsabile di controllare di aver chiuso tutti i rubinetti quando avete finito, quando ci siete mi trovate nella porta affianco conclude indicando la porta sulla sinistra Scommetto che il nostro ospite si sarà già intrufolato in casa, vado ad intrattenerlo.

Detto questo si avvicina alla porta di sinistra e lo vedete trafficare col mazzo di chiavi alla ricerca di una in particolare tra queste.

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Seguo tutte le parole di Ferdinard e compio il mio tragitto fino all'ultima porta in silenzio. Sembro pensieroso, come se non capissi questa o quell'altra cosa, ma diligente e curioso mi guardo intorno toccando qua e là ogni cosa.

Chissà chi ci vuole vedere..bah..

Grattandomi la testa, attendo che Sarveliss apra la porta per entrare. In effetti mi sento un po' accaldato.

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Attendo che le porte siano aperte da Sarveliss per poi entrarvi.

Sento un bisogno impellente di lavarmi, di eliminare l'odore dello scontro, come se quello che avessi fatto fosse sbagliato e l'acqua potesse togliermi il peso della colpa e purificarmi.

Osservo con un po di incertezza sul da farsi, la stanza .

@dm

Spoiler:  
prima di compiere le azioni, mi guardo attorno per capire come è fatto l'ambiente e come funzionano le cose

Non molto curante di altri, mi levo i vestiti e inizio a lavarmi al meglio, se c'e' sapone uso pure quello.

E' solo l'inizio, dovrò abituarmi ad avere le mani sporche di sangue...Dei perdonatemi per quello che ho fatto ma o la mia vita o quella degli altri.

Mentre alcune lacrime mi scendono, spero si confondano con l'acqua che uso per lavarmi o ad ogni modo cerco di dissimulare in tal senso.

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