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[Non cedere al sonno] Il risveglio?


Riccardo_Coletta

Messaggio consigliato

Procedo con sicurezza dando alla ragazzina la mano e lasciando che sia lei a condurmi....ho ottenuto quello che volevo..eppure mi sembra di percepire l'iquietudine di questo posto..un misto tra un colleggio ed una prigione...forse anche io ero stato in un posto simile...forse è in questo luogo che è nato il mio odio verso la figura femminile...non riesco a ricordare...ho la sensazione ce questi luoghi mi siano estremamente familiari...ma non riesco a collegarli fra loro..a dargli un perchè di queste mie sensazioni!

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Jacob Guthier

Segui la ragazza attraverso le oscure mura di questo inquitante collegio. Le pareti sembrano farsi sempre più alte e strette... ti senti "strizzato" fino all'osso nella tua essenza, come se stessi passando in un tritacarne. La ragazza, poco più che adolescente, apre una porta e ti fa accomodare in un salone ampio, ammobiliato stile inizio novecento; altre due di queste figure giovani, nel loro atteggiemento ferino e vittimista allo stesso tempo, stanno sedute al tavolo, con le gambe accavallate. Si girano mentre dietro di te le la porta viene chiusa, senti il click della chiave; una delle presenti sorride ed alza un sopracciglio un po' stupita all'indirizzo della tua accompagnatrice.

"E' venuto di sua sponte? Inaspettatamente facile"

La ragazza continua indaffarata a preparare altri quattro tazze, riempiendo inoltre dei piattini con un dolcetto proveniente da un grosso vassoio appena posato sul tavolo da un bambino che, senza alzare lo sguardo si dilegua immediatamente da una porticina oltre le donne.

Fai un leggero passo indietro quando ti rendi conto di cosa è fatto il buffet... sono pezzi di essere umano... a giudicare dalla dimensione dei pezzi si tratta di bambini...

"Benvenuto Jacob... o forse bentornato... dipende dal punto di vista ovviamente, vuoi favorire?" aggiunge alcune gocce di un liquido rosso, forse sangue, prese da un calice ornato posto su un piccolo piedistallo

Fare qualsiasi cosa che in qualche modo significhi "uscire di qui ora" significa affrontare le lusinghe psicologiche, le brame sensuali, le unghie e i denti di 5 Dame di Scortesia, per un totale 8 dadi dolore

Disperazione: 1 moneta

Speranza: 3 monete

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L'orrore più macabro di tutti è quello che i miei occhi vedono ora....un senso di disagio mi turbina nelle viscere ma devo resitere..non devo cedere di fronte a loro....mi conoscono, questa è la cosa meno sorprendente ma da come parlano sembra davvero che io sia già stato qui...come è possibile....non ricordo nulla di tutto questo...

che diamine succede...la loro crudeltà mi ha portato ad odiare le donne? no! non la loro, un altra cosa ancora un'altra figura...la donna della foto! riprendo la foto e la lascio cadere a terra...ai piedi della fanciulla! Bentornato? quando sarei stato qui prima di adesso? so che avete le risposte a queste mie domande ma le voglio sentire da lei.... dove è adesso?Indico con un dito la foto a terra ed aspetto una reazione da parte delle fanciulle....

Ho molto di che parlare con lei...e lei sa perchè sono qui...so che mi aspetta quindi non fatela aspettare ulteriormente, e non fate aspettare me!

non provo nemmeno a fuggire...se voglio uccidere madre quando lei deve comparire...ma prima di agire contro di lei vorrei parlarci e vedere se mi può dare altre risposte!

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Jacob Guthier

Risolini compiaciuti si sentono qua e là nella stanza, mentre una delle giovani donne ti tira per la mano invitando a sederti

"Si-si-si-si-si-si-si-si-si-si-si" dice una di loro sorridendo e facendo un gesto con la mano come per zittirti o rimandare a dopo quello che stai dicendo, mentre sembra gustare l'immondo pasto. "Prima un po' di teppistello in salsa di marachella e limone no?" e mentre dice questo entra un'altra ragazza che porta per le orecchie due ragazzini, non più di cinque anni

"Ecco qua, questi due oggi sono in punizione... quale?"

"Mmmm" la ragazza sembra indecisa, mentre quella che ti tiene per la mano sembra voler spostare l'altra in zone poco consone del tuo corpo. "Che ne dici Jacob? Io direi il biondino! Si il biondino! Non mi dire che la cosa ti turba... proprio a te... con tutto quello che mi hai combinato la fuori"

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Cerco di restare impassibile più che posso....restando a fissare con tono torvo la cosa....dico a me stesso che è ripugnante ma forse non troppo sono un omicida dopotutto ...eppure sento che questo va oltre la crudelta che io stesso ho conosciuto...

Mi rivolgo con tono deciso alla giovine....Non sono venuto qui per fare salotto ma per avere risposte....se sai di cosa sono capace allora sai anche che non mi piace per nulla restare ad aspettare...ho molte cose da sbrigare! Visto che mi conosci sai perchè sono qui...e cosa voglio...quindi ti sarei grato se cominciassi a racontarmi alcune cose intanto che la Madre arriva!

Per cominciare hai detto che sono tornato...quando sarei stato qui?...cosa mi lega a questo posto? Chi sono io realmente?

Lascio un lungo intervallo di silenzio do po qest'ultima domanda e fisso la giovine con uno sguardo penetrante...vi è sfida nei miei occhi quanto anche desiderio di conoscere la verità...Come mai più vado avanti e più questa storia sembra intrecciarsi sempre di più col mio passato...cosa sono io realmente..perchè riesco a fare quello che so fare...? Un turbinio di domande circola nella mia mente mentre aspetto una risposta dalla giovine!

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Jacob Guthier

Altri risolini accolgono le tue parole, mentre la tua diretta interlocutrice ha avuto l'unica reazione di inclinare leggermente la testa da un lato e sorridere

"Si si, ho capito, vuoi sapere tutto, ma io ho fame." poi si gira verso la Dama che accompagna i due bambini "Va bene, prepara il biondino, mi raccomando, non troppo limone". La ragazza prende i due bambini per i capelli e iniza a trascinarli via

Si siede di nuovo, aprendo volontariamente la propria scollatura di un po'. "Ora, mio caro Jacob, mentre preparano il pranzo, passiamo alle tue domande"

La ragazza parla lentamente, osservando la tua reazione ai bimbi che vengono trascinati via. E' chiaro che vuole vedere se la tua necessità di risposte vale la vita di quell'innocente, per questo sta aspettando che venga portato fuori, prima di iniziare a rispondere

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Mi disgusta fortemente la cosa....ma oramai so che devo avere quelle risposte...è un baratro buio quello in cui sto cadendo ma la mia sete di sapere la verità va oltre...non posso farne a meno...mi spiace per il bambino...forse un domani lo vendicherò ma adesso mi servono quelle risposte....rischio di impazzire senza di esse.....

Attendo che il bambino venga trascinato fuori...lontano dalla mia vista...cerco di non incrociare il suo sguardo ed un senso di disagio mi attanaglia...non ero mai stato tanto insensibile eppure ora devo esserlo. Mi convinco che la giovine che ho davanti si sta divertendo a torturarmi quasi a volermi spingere sempre più nell'oscurità ma sento che il mio premio è lì ed è lì che devo andare!

Mi faccio forza ed aspetto che il bambino si a portato fuori...poi mi rivolgo alla giovine

bene...sembra che tra breve avrai il tuo pasto....ora cominci a darmi ciò che ti ho gentilmente chiesto? Sai bene che la pazienza non è una mia gran virtù di recente.....

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Non ce l'ho fatta! Non sono riuscito a resistere! Ancora una volta ho avuto bisogno delle mie ******issime droghe per andare avanti! Possibile che io sia così debole? Possibile che non sia in grado di sconfiggere degli stupidi ricordi solo con le mie forze?

Sento la rabbia crescere dentro di me, nuovamente, la sento avvolgermi e ne godo. In fondo perché tentare di smettere con gli stimolanti? Mi fanno stare bene... mi fanno stare meglio! La rabbia, solo la rabbia è in grado di farmi sentire al sicuro, solo lei è la mia compagna fidata che non mi abbandonerà mai...

No... Mel... Mel sarà la mia salvezza.

Se mi trovo in questo incubo è per clpa delle droghe, ne sono sicuro! Nonostante tutto sono ancora convinto che non possa esistere una città simile. In realtà chissà cosa sto facendo... chissà come è veramente il modo in questo momento. Sono le droghe! Non possono che essere le mie adorate droghe!

Ma non ho tempo per pensarci ora. Finora, almeno negli ultimi momenti, ho agito con cautela, mi sono trattenuto... ma non sono io quello! No, non è da me! Ora che gli stimolanti sono in circolo finalmente sento la forza e la voglia di essere me stesso. Quella specie di infermiera ha scelto il giorno sbagliato per venire al lavoro. Certo, potrei chiederle dove tengono Mel, potrei comportarmi come un investigatore serio e pacato, ma non ne posso più. Ho bisogno di sfogarmi, ho bisogno di sentire l'adrenalina scorrere nelle vene.

Sorrido prima di scagliarmi contro quella cosa.

In fondo una volta eliminato l'ostacolo non mi rimane che guardare in tutte le stanze per trovarli...

Come da descrizione senza far domande di sorta cerco di sfogarmi sull'infermiera^^

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Aleski Lari

In un attimo sei sull'infermiera e prima che possa reagire un pugno poderoso gli si stama sul viso scagliandola giù dalla sedia, direttamente addosso al muro dietro di lei. Mentre cerca di rialzarsi sei di nuovo sopra di lei e con un calco allo stomaco la alzi da terra, mandandola a sbattere di nuovo contro il muro... Rimane a terra rantolante... la luce al posto della sua testa tentenna, poi quasi si spegne, rimane soloamente un flebile barlume. Sparpagliati per terra vedi una serie di documenti con delle fotografie, probabilmente i pazienti del reparto

T'incammini lungo il corridoio, osservando in ogni oblò. In una stanza vedi un uomo elegantemente vestito, un dandy d'altri tempi, legato mani e piedi su un letto, mentre uno strano macchinario robotico inserisce ed estrae una decina di siringhe in diversi punti del suo corpo, mentre l'uomo urla di dolore e disperazione a tal punto che il suo volto a volte si deforma, come fosse fatto di gomma e venisse allungato e compresso più volte

In un'altra stanza, una donna, raggrinzita, quasi scheletrica, giace sul un letto d'ospedale... ma in condizioni inumane! Dei tubi gli entrano in ogni orifizio... ma non come ci si aspetterebbe per un normale malato... ci sono decie di tubi gli gli entrano in bocca, altri 3 o 4 per narice, altrettanti nelle orecchie... una dozzina tubi si infilano nelle lenzuola...

Nella stanza successiva vedi un uomo vestito con un normale abito marrone, seduto ad un tavolo, con una penna in mano, mentre scrive qualcosa su un quaderno.

Ci sono più di venti stanze e più prosegui in questo corridoio, più ti sembra di sentire la disperazione, più le luci si fanno basse. Sei intimorito dal continuare... forse dovresti sbirciare le foto nei documenti, o forse sono lì per ingannarti e questa paura è un'altro trucco per non farti avvicinare ai tuoi cari

Jacob Guthier

La ragazza china indietro la testa e inspira, come se stesse gustando qualcosa di veramente gustoso

"Vedo che la madre ha fatto veramente un buon lavoro! Chi ti distinguerebbe da un incubo?"

Mentre suadente ti dice queste cose, le altre quattro Dame di Scortesia si sono fatte vicine ed iniziano a carezzarti la schiena le braccia e il petto, poi si stringono tutte con forza intorno a te, con la leader del gruppo che ti salta addosso cercando di baciarti mentre pronuncia queste parole

"Certo che ti porteremo dalla Madre! Il lavoro deve essere finito! Ma veramente pensavi che ti ci avremmo portato sulle tue gambe?!"

Cinque Dame di Scortesia vogliono catturarti e portarti "prigioniero" da madre quando. Il conflitto è dolore 8

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Guardo la giovine che cerca di baciarmi...sapevo che non sarebbero state troppo consenzienti...nessuna risposta alle mie domande...ma se mi vogliono fare a pezzi senza uccidermi significa che mi temono...no...che la stessa Madre mi teme! Smile ad un incubo...non so cosa abbia fatto mia madre...ma di sicuro era qualcosa che aveva previsto...forse mi ha reso così prorpio per questo momento! Purtroppo per loro il mio tempo e la mia pazienza hanno un limite ed è stato superato...ora porro le mie domande con un sistema molto più persuasivo. Ha fatto male madre quando a mandarmi delle fanciulle per fermarmi...su donne come loro ho affilato e mie lame!

Jacob Guhthier ha tirato: D: 6 4 1, S: 6 4, F: 6 6 4 4 3 2, D: 6 6 5 5 5 5 4 4

Talento di Sfinimento: Uso Maggiore. +2 successi.

Il giocatore vince 5 a 0, Il Dolore domina

Narratore a te la mossa...dimmi se cambi la dominanza o se invece ti tieni la tua nuova moneta.

Non mi ricordo se adesso descrivi tu se vince il dolore!(comunque la mia intenzione è di smembrare e cancellare le dame mentre voglio privare quella con cui parlavo degli arti e cominciare a torturarla per avere le mie risposte)

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Jacob Guthier

Le lame guizzarono nell'aria e guizzarono nell'etere. Corpi furono martoriati, e cancellati dalla faccia dell'esistente prima ancora di toccare terra.

Un senso di vendetta ti pervade mentre compi il tuo massacro... hai come la sensazione che molte di queste fanciulle erano parte del tuo reale bersaglio di sempre... è come se per qualche motivo tutte le tue vittime non erano altro che un tentativo di riprodurre qualcosa di simile a ciò che stai provando ora...

Ma ciò ti ha distratto e una di queste creature si è avvinghiata alla tua schiena, affondando le sue unghie e i suoi denti profondamente nelle tue carni. Fai istintivamente un balzo indietro, schiacciandola pesantemente tra te e il muro, lasciandola poi cadere esanime a terra e tagliando il filo della sua esistenza come non fosse mai esistita. Rimani solo, di fronte all'unica sopravvissuta, senza gambe e senza braccia, rantolante di fronte a te

Non fai in tempo a dire "Ed ora le mie risposte" che una stecca di legno colpisce la testa della Dama di Scortesia, strappandola di netto dal corpo e mandandola a rotolare all'angolo della stanza. La stecca di legno non è altro che l'asta di Madre Quando, ora in piedi di fronte a te.

Il suo aspetto è incredibilmente contraddittorio. Sembra in tutto e per tutto una dolce maestrina di cinquant'anni, un po' pienotta, con i capelli grigi un po' cotonati; vesita in modo assolutamente pudico e ordinato... ma i suoi occhi...diamine che inquetudine, un pozzo nero senza iride e senza pupulla, un pozzo di morte e dolore, un dolore che ti entra nelle ossa... un dolore che hai la sensazione di conoscere fin troppo bene

Disperazione: 2 monete

Speranza: 3 monete

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Osservando quelle orribili torture so che sono in quel posto per cercare Mel e Fois. Il pensiero che possano star facendo anche a loro quello che stanno facendo a questi sfortunati mi tormenta. Se stessero soffrendo per colpa mia? Se ormai fosse troppo tardi?

Ancora una volta è la rabbia che inizia a farsi sentire, ad avvolgermi e confortarmi. Sono quelle ******issime droghe, ne sono consapevole, ma in questo momento non mi interessa. Mi fanno stare bene... mi fanno prendere una decisione. Per quanto il mio scopo siano Mel e Fois non posso permettere che un simile scempio continui. Voglio diventare una persona migliore no? Voglio cambiare per poter finalmente vivere in pace con me stesso? Questo è il momento giusto per cominciare!

Non posso sopportare la vista di quelle sofferenze... per quanto possa essere difficile, per quanto possa essere pericoloso... questo è il punto da cui partire per una nuova vita!

Fermerò quell'orrore!

Cerco di entrare in tutte le stanze, una ad una, sfondando le porte se necessario, e di staccare dai macchinari tutt quelli che posso, facendo tutto in fretta e possibilmente senza uccidere nessuno. Non mi fermo però a fare tutto con cura, mi lascio trascinare dall'adrenalina quindi se riesco a non uccidere nessuno bene, altrimenti se non trovo una soluzione velocemente per ogni macchinario sono disposto anche ad uccidere i pazienti pur di non farli più soffrire. Il tutto sotto l'effetto delle droghe. In sostanza cerco di salvarli ma se comporterebbe una perdita di tempo esagerata li uccido (er farmi capire bene: la tipa con tutti i tubi per esempio le entro in camera ed estraggo i tubi, se sopravvive bene, altrimenti perlomeno ha smesso di soffrire. Così per ogni stanza^^)

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Un senso di terrore ed inquietudine cancella la mia bramosia ed uforia...ho ucciso delle donne..incarnazioni di quel mio odio latente...eppure adesso ritrovo davanti a me il mio obbiettivo! La madre seppur innocente in volto mi scruta con i suoi occhi neri...come volesse leggere nella mia anima....l'inquietudine aumenta...sento le mie ginocchia farsi pesanti e tremare quasi a mettermi in ginocchio. Mi sforzo di non cedere ma riesco a percepirne la potenza...e la calma..ho fatto fuori quelle donne di fronte a lei ma la cosa non la tocca neanche un po'.

Madre Quando immagino....credo che le presentazioni siano del tutto inutili oramai, e non sarei nemmeno sorpreso se mi dicessi che sai perchè sono qui....tu hai alcune cose che voglio...prima di tutto le risposte che la tua giovine non mi ha dato di sua spontanea volontà...grosso errore da parte sua! Mi aspettavi ovviamente e mi cercavi..beh ora sono qui quindi perchè non darmi ciò per cui sono venuto?

Non credo che tu desideri che usi i miei altri mezzi di persuasione.

Osservo con ferocia la donna quasi facendo riaffiorare un istinto atavico di odio puro! Essa è l'incarnazione della donna fredda e gelida..il mostro che mi ha spinto a divenire una belva a mia volta! Questo potrebbe essere la mia vera svolta!

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Aleski Lari

Appena sfondi la prima porta un suono lungo, acuto, fastidioso inizia a rimbombarti nelle orecchie. Una specie di sirena, forse un'allarme. La foga non ti ha fatto notare che tutte le porte sono collegate all'allarme principale del piano. Stacchi il primo individuo dai fili che lo tenevano in vita e si affloscia a terra come una pelle vuota senza ossa... senti solo un leggero "grazie" provenire da quell'ammasso simile a gelatina.

Non ti rimane che scegliere se continuare l'opera con la certezza che dovrai affrontare chiunque questa sirena richiamerà, oppure concentrarti sulla ricerca di Mel E Fois

Jacob Guthier

"Sei bellissimo Jacob, sei bellissimo. Se solo tuo padre avesse permesso a tua madre di completare il lavoro... chi sa quale capolavoro saresti oggi... e adesso seguimi nel mio ufficio... " conclude la Madre dandoti le spalle e dirigendosi verso una porta.

Si ferma un secondo... "Si, potresti uccidermi adesso... ma poi dovresti aspettare la nuova Madre Quando per sapere qualcosa di ciò che ti serve... e non è detto che ti trovi bello come ti trovo io"

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Maledizione!

Non mi sono accorto del sistema d'allarme ed ormai il danno è fatto. Questa fastidiosissima sirena mi rimbomba nella testa, facendo aumentare la mia rabbia. Se c'è qualcosa che non sopporto, soprattutto sotto l'effetto delle droghe, sono i rumori forti e persistenti. A breve questo posto brulicherà di esseri ed io devo trovare Mel e Fois! Un sorriso mi attraversa le labbra. Ho deciso di diventare un uomo migliore? Non posso tirarmi indietro adesso. Non ora che ho trovato un modo per farmi perdonare almeno una piccola parte degli errori che ho commesso.

Con calma, molta più calma di come sono entrato, esco e torno nel corridoio, un sorriso che ha un che di pazzo dipinto sul volto. Continuerò a liberare quei derelitti! Mi scrocchio il collo prima di partire.

Vogliono fermarmi? Che provino a farlo!

Ok, sarò pazzo o semplicemente sotto l'effetto delle droghe, ma continuo nel mio intento di liberarne il più possibile esattamente come prima. In fondo è questa la mia strada no? Migliorarmi^^

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Seguo la madre fino al suo ufficio...fiducioso di avere le risposte....come prevedevo è furba ed in anticipo sulle mie mosse...sapeva quali erano le mie intenzioni e mi ha messo in una situazione tale che se la elimino ora non otterrò ciò che cerco...che fare?

sono inquieto, se come temo prevede le mie mosse avrà un notevole vantaggio e le sue capacità non sono di certo inferiori alle mie. Ho un solo vantaggio, il fatto che lei voglia da me qualcosa...vediamo prima di che si tratta...poi vedremo il da farsi...forse posso trovare un modo per avere ciò che cerco senza dover necessariamente combattere!

Entrando nell'ufficio di madre quando mi siedo e pongo la mie domande...

Bene..sai perchè sono qui quindi non ho bisogno di spiegarti nulla...ma tu puoi rispondere a molte domande...prima fra tutte come fai a conoscermi e cosa sai di mia madre e di mio padre...chi sono loro? e cosa sono esattamente io...che intendevi quando dicevi che non sono stato completato?

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Aleski Laari

Inizi il tuo lavoro di devastazione. Le porte saltano dai loro cardini sotto la violenza della tua decisione, quando, uscendo da una stanza in cui hai liberato un uomo (forse un risvegliato) che se l'è svignata passando attraverso un muro, vedi quattro infermiere e un testa-anfetamina che stanno spingendo una barella verso un'uscita... sulla barella sembra ci sia una ragazza... è Mel.

Fai per scattare verso di lei quando noti una scena identica nella direzione opposta, verso l'altra uscita... quattro infermiere, un testa-anfetamnia e Fois

Al centro del corridoio invece c'è una donna, una dottoressa: ciò che la rende inquitante sono gli occhi... non ha nè palbebre nè ciglia; i bulbi oculari spiccano rotondi rendendo un viso che poteva anche essere carino, al limite del disgustoso. Appena i vostri sguardi s'incrociano lei scoppia in una grassa risata, osservando con quei due assurdi occhi rotondi prima una barella e poi l'altra, come per sfidarti a scegliere, per poi ritirarsi in una porta dietro di lei

Jacob Guthier

"Ti prego, non fare il finto tonto, non hai pensato neanche per un attimo che sarebbe stato così facile."

Il suo studio non è molto grande, ma non ha soffitto, o meglio il soffitto è probabilmente tanto in alto da non essere visibile. I muri, tranne per la porta dalla quale sei entrato e ad un altra porta dietro la sua scrivania, è interamente ricoperto da una immensa libreria. Libri accanto a libri su libri su libri... e su ognuno di essi un nome, nome e cognome di qualcuno. Solo biografie?

Un piccolo camino acceso di una strana fiamma alimentata da quelle che sembrano ossa umane, mantiene la stanza calda e asciutta

Madre Quando è seduta al suo posto, con una mano poggiata sull'asta delle punizioni, un legno lungo circa un metro, di sezione quadrata, levigatissimo e senza un minimo graffio; l'atra mano tamburella su un libro, il cui titolo in copertina è "Jacob McCorney"

"Tu vuoi qualcosa da me e io voglio qualcosa da te. Alla tua missione nei miei riguardi ci possiamo pensare dopo... Oppure possiamo scontrarci qui e ora, e per questo libro"

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osservo il libro che madre quando ha in mano ma mi incuriosisce anche la sua proposta...voreei quel libro ma mi occorrono maggiori dettagli, vediamo cosa offre lei!

Ti ascolto...cosa vorresti esattamente da me? lascio passare qualche secondo osservando cosa fa madre quando e intanto mi preparo ad eliminarla...so che la mia unica chance lsarà in un solo attacco decisivo...al massimo del mio potere!

per curiosità narratore..ancora non ho deciso se accetterò o meno la proposta di madre quando, ma in caso rifiutassi e combattessi quanto sarebbe il dolore da contrastare?

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