Serghuio Inviata 14 Novembre 2005 Segnala Condividi Inviata 14 Novembre 2005 Se siete daccordo aprirei questo topo per parlare della letteratura fantasy in generale, o meglio per evitare di aprire un topic per ogni notizia relativa almondo della letteratura fnatasy. Inizio cn una questione abbastamza spinosa...fantasy epica. Direi che senza mezzi termini la bibbia di questo genere è ISDA. Tuttavia mi è capitato di notare come troppi libri ormai ricalcano praticamente alla perfezione la struttura di ISDA...l'ultimo libro che ho letto, Il risveglio del demone di RA Salvatore (Azo nn mi mutilare )...che dire, bello, scorrevole, avvincente...ma cosa abbiamo: un demone simbolo del male stesso, originato dall'odio e dal male degli esseri viventi. Questi mette insieme un esercito di orchetti, giganti (mooolto simili ai troll) e nani malefici. Dove vive il mostro in questione? In un monte vulcano, aida, e controlla da lì tutto il mondo alla ricerca di segbni di magia e di potere da distruggere per far calare l'oscurità su tutta corona (il mondo). sono ancora altri poi i riferimenti...anche in romanzi MOOOLTO più fmosi: La spada di shannara. sebbene sia uno dei miei romanzi preferiti, nonchè il mio primo libro fantasy, devo ammettere che avevamo già visto l'incantatore allampanato amico di famiglia che arriva nel piccolo villaggio ed avverte della sventura di un incarnazione del male (e se vogliamo qui Brona, il signore degli inganni è pure un druido rinnegato!!! si rasenta il plagio). è necessario recuperare un artefatto è distruggere il male....che sta ammassando eserciti nel nord nell'oscura vallata per conquistare il mondo...quindi la coalizione multirazziale etc...per fortuna terry si è allontanato da questi canoni ISDAnellistici cn i successivi romanzi, creando la sua personale fantasy ereditaria direi, caratterizzata dal sangue di jerle shannara nelle varie discendenza ohmsford. Ce ne sono altri di figli + o - bastardi di ISDA, nn tanto nell'uso di creature e caratteri razziali delle stessa (nani nemici degli elfi che sono gran tiratori, umani prettamente medievali etc etc etc) ma proprio nella struttura dei romanzi. Trame spesso piatte dove salvare il mondo è sinonimo di distruggere il supercattivo di turno cn un artefatto o un potere straordinario dopo aver scoperto di essere i discendenti di qualche grande eroe del passato. certo, direte voi, la fantasy epica è questa, la ontapposizione del male più puro e nero, con il bene incarnato in uno sprovveduto qualunque che si vede sobbarcato di responsabilità fuori dall'ordinario, appoggiato da un party eterogeneo di avventurieri. cn tutto ciò nn voglio dire che nn mi piace questa letteratura, leggo cmq volentieri cose anche un po' "ispirate", dico solo che sento un senso di ripetizione, di riciclo, che mi spinge sempre più verso un fantasy più sperimentale meno tradizionale. è certo più affascinante vedere salvare il mondo dalla dannazione che una semplice avventura di un gruppo di eroi, (è come paragonare un avventura di primo livello nella grotta dei goblin ed un party di 20esimo che sfida un semidio assetato di conquista del mondo) tuttavia mi piacerebbe vedere il mondo salvato in una maniera un po' diversa dal solito... voi cosa pensate in merito? (so di nn essere stato molto chiaro) 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Arghot Inviato 14 Novembre 2005 Segnala Condividi Inviato 14 Novembre 2005 io priam leggevo parecchio fantasy classici , poi per questo motivo adesso provo solo i libri sconosciuti e adesso neanche più quelli Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
esahettr Inviato 9 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 9 Dicembre 2005 verissimmo, serghuio, ci ripropongono l'aria fritta di tolkien in troppi,e da 50 anni. bisogna però ammettere che il sommo jrr ha in molta parte a materiale precedente a lui (soprattutto agli antichi poemi di mitologia dell'europa settentrionale), e che la storia de isda è quella tipica del romanzo: la contea tranquilla, il viaggio, la guerra, il casino a mordor, la tensione con i cattivi a hobbiville e il lieto fine; sono tutti archetipi letterari millenari... sul fantasy in generale vi chiedo se anche voi quando in un giorno fortunato imbroccate una saga fantasy di quelle paurose per quanto ti piacciono e ti costringono a leggerle vi sentite in pieno nirvana. per me è così, ho provato per l'ultima volta quest'ebbrezza qualche mese fa quando ho iniziato con le cronache di martin (mitiche!!!!!!!!!!! leggetele in fretta se non le avevte già fatto ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tyorl Inviato 11 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 11 Dicembre 2005 in effetti le storie sono tutte uguali, incredibile la saga della spada della verità che è identica a volte anche nei termini alla Ruota del tempo, sembra di leggere gli stessi libri. però è anche vero che cmq sia ogni volta mi ci perdo, mi ci emoziono e scorrono lacrime o risate di gioia a seconda dei passi. un merito va a Martin che è riuscito a tirare fuori qualcosa di veramente originale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Paladino Inviato 12 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 12 Dicembre 2005 anch'io ho notato simiglianze a isda in molti libri fantasy che ho letto, però da qui a dire che tutti questi sono "copie" c'è moooooooolto. mi spiego (e spero di farlo bene): In un genere letterario c'è la necessità di rifarsi a una tradizione per scrivere qualcosa che possa proseguire il genere.Tolkien ha inventato il fantasy ( e lui infatti si è rifatto in parte alla mitologia nordica come a quella medievale) e chiunque voglia scrivere di fantasy non può che riallacciarsi a lui. In particolare i primi "successori" di tolkien non hanno potuto inventare qualcosa di estremamente nuovo perchè il genere non si era ancora sviluppato. Prima si è dovuto "copiare" (ma forse è più corretto dire "scrivere fantasy partendo da quello che tolkien aveva lasciato"), poi si è potuto, quando il fantasy si è evoluto passo dopo passo in tutte le sue sfaccettature, creare nuove cose. Quello che mi piace del fantasy (oltre al tipo di storie, personaggi, ambientazioni ...) è che ogni romanzo, storia o racconto fantasy fa parte di un grande universo; il fantasy comprende le fondamentali basi di tolkien, ma anche tutti gli altri romanzi fantasy che contribuiscono a creare un universo comune. Ciò che è però importante è che per scrivere veramente fantasy c'è bisogno della consapevolezza (come per ogni genere letterario) di quello che c'è dietro di te: è impensabile scrivere fantasy senza conoscere gli autori che ti hanno preceduto, ora più di un tempo: se prima c'era solo tolkien come riferimento, adesso ci sono molti più autori. Un genere letterario si sviluppa secondo i suoi autori e secondo quello che essi scrivono. È per questo importate che chi scrive fantasy sia preparato in materia, o quell'universo di cui ho parlato diventerebbe luogo di contraddizioni e perderebbe la sua unità. ciao Questo è quello che ora mi è venuto in mente delle cose che spesso penso; e dopo aver scritto questo post dico una cosa per chi come me pensa molto ma non è molto capace di scrivere ciò che pensa: scrivendo ci si sente più soddisfatti dei propri pensieri e un po' si fa ordine nel cervello. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dragon Hunter Inviato 12 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 12 Dicembre 2005 Se siete daccordo aprirei questo topo per parlare della letteratura fantasy in generale, o meglio per evitare di aprire un topic per ogni notizia relativa almondo della letteratura fnatasy. Inizio cn una questione abbastamza spinosa...fantasy epica. Direi che senza mezzi termini la bibbia di questo genere è ISDA. Tuttavia mi è capitato di notare come troppi libri ormai ricalcano praticamente alla perfezione la struttura di ISDA...l'ultimo libro che ho letto, Il risveglio del demone di RA Salvatore (Azo nn mi mutilare )...che dire, bello, scorrevole, avvincente...ma cosa abbiamo: un demone simbolo del male stesso, originato dall'odio e dal male degli esseri viventi. Questi mette insieme un esercito di orchetti, giganti (mooolto simili ai troll) e nani malefici. Dove vive il mostro in questione? In un monte vulcano, aida, e controlla da lì tutto il mondo alla ricerca di segbni di magia e di potere da distruggere per far calare l'oscurità su tutta corona (il mondo). sono ancora altri poi i riferimenti...anche in romanzi MOOOLTO più fmosi: La spada di shannara. sebbene sia uno dei miei romanzi preferiti, nonchè il mio primo libro fantasy, devo ammettere che avevamo già visto l'incantatore allampanato amico di famiglia che arriva nel piccolo villaggio ed avverte della sventura di un incarnazione del male (e se vogliamo qui Brona, il signore degli inganni è pure un druido rinnegato!!! si rasenta il plagio). è necessario recuperare un artefatto è distruggere il male....che sta ammassando eserciti nel nord nell'oscura vallata per conquistare il mondo...quindi la coalizione multirazziale etc...per fortuna terry si è allontanato da questi canoni ISDAnellistici cn i successivi romanzi, creando la sua personale fantasy ereditaria direi, caratterizzata dal sangue di jerle shannara nelle varie discendenza ohmsford. Ce ne sono altri di figli + o - bastardi di ISDA, nn tanto nell'uso di creature e caratteri razziali delle stessa (nani nemici degli elfi che sono gran tiratori, umani prettamente medievali etc etc etc) ma proprio nella struttura dei romanzi. Trame spesso piatte dove salvare il mondo è sinonimo di distruggere il supercattivo di turno cn un artefatto o un potere straordinario dopo aver scoperto di essere i discendenti di qualche grande eroe del passato. certo, direte voi, la fantasy epica è questa, la ontapposizione del male più puro e nero, con il bene incarnato in uno sprovveduto qualunque che si vede sobbarcato di responsabilità fuori dall'ordinario, appoggiato da un party eterogeneo di avventurieri. cn tutto ciò nn voglio dire che nn mi piace questa letteratura, leggo cmq volentieri cose anche un po' "ispirate", dico solo che sento un senso di ripetizione, di riciclo, che mi spinge sempre più verso un fantasy più sperimentale meno tradizionale. è certo più affascinante vedere salvare il mondo dalla dannazione che una semplice avventura di un gruppo di eroi, (è come paragonare un avventura di primo livello nella grotta dei goblin ed un party di 20esimo che sfida un semidio assetato di conquista del mondo) tuttavia mi piacerebbe vedere il mondo salvato in una maniera un po' diversa dal solito... voi cosa pensate in merito? (so di nn essere stato molto chiaro) Quello che dici secondo me non è del tutto sbagliato, nè del tutto vero, ma mi aggrego volentieri a quelo detto da Paladino. Infatti al di la del fatto che la struttura dei romanzi è la stessa, bisogna considerare anche la storia di questo genere, infatti non sono sicuro che tutti i grandi scrittori di oggi siano potuti divenire grandi senza aver letto un singolo libro fantasy. Penso che prima di andare a guardare l'uguaglianza delle strutture di due romanzi, bisogna vedere se il romanzo è identico ad un altro. Mi spiego meglio: se leggendo due romanzi vi accorgete che ci sono degli elementi ripetuti, penso che sia una cosa, si strana, ma anche abbastanza normale. Credo che il fatto delle uguaglianze di due romanzi non sia data solamente dal voler divenire famosi, bensì credo che sia più perchè lo scrittore, ha letto sicuramente il romanzo che state confrontando, ma più di averlo letto, lo ha amato, lo ha apprezzato rileggendolo una ventina di volte magari. Poi magari trovandosi a corto di idee, ha usato alcuni degli elementi contenuti in altri romanzi, mettendoli sotto un altro punto di vista, il suo. Infine credo che se anche ci sono molte somiglianze nelle strutture dei romanzi, ogni scrittore ha lasciato un segno della sua inconfondibile firma, al di la del suo nome, credo che ogni scrittore abbia reso in qualche modo originale quello che ha scritto. Ribadisco quello che ha detto Paladino, Tolkien è il padre del genere fantasy e tutti hanno preso alcune cose del romanzo di Tolkien. Per essere più chiari, se amate la letteratura classica italiana, prendete le opere di Petrarca e Boccaccio e cosa mai noterete??? Che hannodelle cose in comune, lo facevano nell'antichità, perchè non potrebbero farlo nel XXI° secolo??? Ammetto che potrebbe risultare abbastanza complesso il discorso che ho fatto, potrei aver capito male da quale punto di vista avete preso il problema e anche che quello che dico possa essere sbagliato. Ad ogni modo la penso così se qualcuno a qualcosa da criticare in modo civile, beh allora posti. Dragon Hunter. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archmage Inviato 12 Dicembre 2005 Segnala Condividi Inviato 12 Dicembre 2005 Devo dire che dopo aver letto ISdA è facile trovare analogie in molti libri della cosiddetta fantasy epica. Esistono però autori che pur restando apprezzabili è indubbiamente epici riescono a creare materiale più originale, ma non per questo meno godibile, come (a mio parere) David Gemmell o Harry Turtledove, solo per citare quelli che ritengo più famosi. Con questo non voglio dire che i loro libri siano scevri da altri difetti, ma almeno non passibili di eccessiva ispirazione dal classico. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
goblin Inviato 24 Dicembre 2009 Segnala Condividi Inviato 24 Dicembre 2009 Io concordo in pieno con Dragon Hunter, infatti ogni scrittore fantasy prima di scrivere il suo libro ne ha letti degli altri e li ha amati, si è appassionato e ha deciso di trasmettere quelle emozioni attraverso un suo scritto in cui ci mostra una realtà alternativa che non potrà mai essere totalmente differente dai romanzi che lo hanno appassionato in precedenza. Comunque sia, avendo personalmete letto decine di libri fantasy, in primis le opere di Tolkien che considero dei capolavori della letteratura non esclusivamente fantasy, gira e rigira le trame si assomigliano molto anche se scritte in modo assolutamente diversificato. Per cui colui che riuscirà a rompere e al contempo lasciare il ricordo della tradizione fantasy classica, inventando una trama "nuova" e "rivoluzionaria", per me sarà il nuovo Tolkien e scommetto che avrà il meritato successo. Detto ciò vi saluto e spero che quello scrittore arrivi presto perchè non vedo l'ora di leggere il suo libro e di appassionarmi. Arrivederci e Buone Feste. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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