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Powerplayers distruttori del gioco di ruolo


neurone

I powerplayers distruggono il GDR?  

105 voti

  1. 1. I powerplayers distruggono il GDR?

    • Si.
      64
    • No.
      42


Messaggio consigliato

So che potrà sembrare strano a quelli che mi hanno letto in passato, ma desidero spezzare una lancia in favore di coloro che hanno cominciato a giocare ai GdR su PC/console prima di giocare ad un GdR carta-dadi-matita. Loro infatti hanno un concetto del GdR legato al contesto videoludico, che per quanto riguarda la maggior parte dei giochi tende spesso a focalizzare l'attenzione del giocatore più che sulla storia sulla necessità di essere forte a sufficienza per superare i nemici o gli ostacoli che gli si pongono innanzi. Questo motiva ad una oculata/o scelta/potenziamento delle abilità che si ricevono al passaggio di livello e spinge all'accaparramento di oggetti che rendano il PG più potente e alla vendita di tutto ciò che non serve per lo scopo di cui sopra. Questo non fa però di loro assolutamente dei PP finché si trovano nel contesto videoludico in quanto è il gioco stesso che richiede ed incoraggia questa politica. Ciò vale particolarmente anche nei GdR Online e a riguardo mi associo pienamente a quanto detto da Maaram.

Nel momento in chi ha giocato ai GdR su PC passa a quelli carta-dadi-matita, è opinabile che, se il gruppo è composto tutto da giocatori già addentro a quel tipo di gioco che gli venga chiesto un salto di qualità o squalità (che sia a seconda di quali dei due tipi di GdR si ritiene migliore) per adeguarsi al diverso modo di fare richiesto dal nuovo tipo di gioco.

Sul metodo con cui è meglio creare un PG beh... è un discorso da de gustibus non disputandum est e dipende solo da come il DM dispone che sia.

Personalmente, seppure in ambito non-d&d preferisco seguire l'ordine famiglia->attributi e poi lasciare che il giocatore scelga quale professione desidera intraprendere, proprio come un giovane che in base alla sua condizione sociale e alle sue attitudini fisiche e psicologiche deve decidere del suo futuro scartando obbligatoriamente alcune scelte.

Riguardo all'autorità del DM, ritengo che questa vada negoziata e stabilita all'istante quando si inizia a giocare. Personalmente se dovessi giocare come DM a un GdR in cui non ho fatto io le regole pretenderei di poter disporne l'applicazione come IO ritengo opportuno, sempre restando fermo che detta applicazione sarebbe poi identica sia che si tratti di PG che di PNG o mostri.

Una piccola nota a dragotemporale che dice (se ho ben compreso) di alternare sessioni in cui si combatte con altre con enigmi od investigazione.

Il discorso è un tantino più complicato in quanto attiene all'interpretazione, ma non a quella dei giocatori ma a quella del Master. Mi spiego meglio: un normale gruppo di PG (che quindi non sia composto solo da ladri od assassini o gente che prima ammazza e poi ammazza) non è supposto avere relazioni pacifiche solo con A)chi li ha ingaggiati o li stipendia, B)chi vende loro oggetti utili e C)chi è evidentemente più forte di loro, ma anche con una miriade di altre entità, alcune delle quali soltanto entrano nella categoria dei nemici.

Questo vuol dire che possono esistere delle sessioni in cui sono comunque l'interpretazione e il dialogo a farla da padroni senza che vi debbano essere necessiariamente combattimenti od enigmi o qualcuno che incarichi i PG di investigare su qualcosa o qualcun altro. Ricordare che i PG sono calati in un contesto che in quanto tale ha delle leggi e delle regole comporamentali è fondamentale a creare quell'atmosfera che motiva tutti al gioco di ruolo.

Concludo precisando che non intendo criticare o giudicare in alcun modo il suo sistema masterizzare o di condurre la campagna (che tra l'altro non conosco) ma solo puntualizzare come io vedo la cosa.

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Scusate ma in 2gg avete fatto 9pag.... pazzesco!! :banghead:

Ad ogni modo ne ho lette di tutti i colori, a partire dalla definizione (che è errata) di PP.

Il powerplayer non è certo quello dato in definizione a pagina 1, quello è un misto di tante cose. Oltre ai PowerPlayer esistono i Munchkin, i MinMaxer etc... ed ognuno ha una sua definizione

Ora, siccome non sono nuovo nei forum e questo argomento l'ho trattato più e più volte, mi trovate preparato :-p

Un conto è un powerplayer, un conto è uno che non sa giocare a D&D (e a questo punto anche a gdr più complessi)

Chi l'ha detto che il PP è la morte del gdr?

Posso fare benissimo un PG con 2 classi e una CdP ed essere stra-forte (fare centinaia di danni, se non migliaia, avere TxC oltre la soglia della sanità mentale etc...) ed interpretare molto meglio di chi ha un bardo puro (scusate prendo il bardo perchè notoriamente scarso a livello di puro PP).

Anche le discussioni su come si creano i PG.... non vi sembra di esagerare? Se permettete ognuno si crea il suo PG come gli pare... non esistono delle "regole" (vogliamo regolamentare anche questo? Come se non fosse abbastanza? ;-)).

Io posso vedere un film e crearmi un PG, oppure posso vedere l'ombra danzante (CdP a caso...) sulla GDM e fare un PG con l'intento di fare quella perchè mi piacciono i suoi poteri.... non è detto che il mio background sarà brutto e/o forzato, anzi.... dove sta scritto?!

Quindi il powerplayer non è il distruttore di D&D, ma semplicemente uno che lo gioca sfruttandolo nella sua completezza. Fa gdr ed è un eroe niente male.

Con questo lungi da me il dire che chi non fa PP non "gioca a D&D", semplicemente non lo sfrutta in tutte le sue parti, ed è un modo di giocare come un altro.

C'è chi fa gdr, e c'è chi vuole anche far molto male oltre che fare gdr

Un tizio che si prende 4 classi 4 CdP, talenti e magie da 8 manuali diversi... uno che gioca parlando di "quadretti" (invece di distanze in metri o simili) e chi gioca alla Diablo o alla Heroquest semplicemente non gioca a D&D. Perchè? Perchè D&D è un GIOCO di RUOLO.

Chi non ruola semplicemente non gioca a D&D...

Quindi non condanniamo i PPlayers che sono ruolisti molto bravi in taluni casi... poi chi gioca solo per muovere le miniature sulla griglia non fa molto testo.

Se c'è gente che gioca a D&D solo per ruolare e magari non sa nemmeno le meccaniche del combattimento, dovrebbe cambiare Gdr. E non scherzo... sapete quanti gdr ci sono migliori di D&D? Tanti fidatevi... ;-)

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Ricordare che i PG sono calati in un contesto che in quanto tale ha delle leggi e delle regole comporamentali è fondamentale a creare quell'atmosfera che motiva tutti al gioco di ruolo.

sante parole

Non è sicuramente un compito facile, equilibrare il fatto che il mondo in cui i pg agiscono ha anche una vita propria e proprie regole, e il fatto di comunque dover impostare la campaign sui pg in questione.

Ma qualcuno dovrà pur fare questo sporco lavoro, bwahahah

(appunto, i master)

:)

Chi l'ha detto che il PP è la morte del gdr?

Posso fare benissimo un PG con 2 classi e una CdP ed essere stra-forte (fare centinaia di danni, se non migliaia, avere TxC oltre la soglia della sanità mentale etc...) ed interpretare molto meglio di chi ha un bardo puro (scusate prendo il bardo perchè notoriamente scarso a livello di puro PP).

Anche le discussioni su come si creano i PG.... non vi sembra di esagerare? Se permettete ognuno si crea il suo PG come gli pare... non esistono delle "regole" (vogliamo regolamentare anche questo? Come se non fosse abbastanza? ;-)).

Io posso vedere un film e crearmi un PG, oppure posso vedere l'ombra danzante (CdP a caso...) sulla GDM e fare un PG con l'intento di fare quella perchè mi piacciono i suoi poteri.... non è detto che il mio background sarà brutto e/o forzato, anzi.... dove sta scritto?!

Quindi il powerplayer non è il distruttore di D&D, ma semplicemente uno che lo gioca sfruttandolo nella sua completezza. Fa gdr ed è un eroe niente male.

Con questo lungi da me il dire che chi non fa PP non "gioca a D&D", semplicemente non lo sfrutta in tutte le sue parti, ed è un modo di giocare come un altro.

C'è chi fa gdr, e c'è chi vuole anche far molto male oltre che fare gdr

Un tizio che si prende 4 classi 4 CdP, talenti e magie da 8 manuali diversi... uno che gioca parlando di "quadretti" (invece di distanze in metri o simili) e chi gioca alla Diablo o alla Heroquest semplicemente non gioca a D&D. Perchè? Perchè D&D è un GIOCO di RUOLIO.

Chi non ruola semplicemente non gioca a D&D...

Quindi non condanniamo i PPlayers che sono ruolisti molto bravi in taluni casi... poi chi gioca solo per muovere le miniature sulla griglia non fa molto testo.

Se c'è gente che gioca a D&D solo per ruolare e magari non sa nemmeno le meccaniche del combattimento, dovrebbe cambiare Gdr. E non scherzo... sapete quanti gdr ci sono migliori di D&D? Tanti fidatevi... ;-)

Allora, io non dico che uno non può prendersi tot CdP o avere un omino forte. Avere l'omino "pippa" non fa piacere a nessuno.

Dico che tali cose devono essere giustificate in game; uno dei difetti che trovo nel regolamento di D&d è il fatto che (teoricamente) al passaggio di livello uno può scegliere di prendere un talento, o aumentare un'abilità, solo perchè è passato di lvl, senza dover ruolare tutto ciò che nella realtà del pg lo può portare a questi miglioramenti. La qual cosa può anche andare bene se vuoi giocare in puro stile roll, ma per l'interpretazione (che non significa che dobbiamo essere tutti attori nati) è deleterio.

Lungi da me suggerire di regolamentare pure questo, però se veramente vuoi avere un pg "vivo" non puoi limitarti a dire "ok, così di botto acquisisco il talento x". Non nella mia visione di gioco.

Se poi un giocatore con omino superforte me lo sa ruolare e dare coerenza alle qualità del suo pg, ben venga. Ma non dimentichiamo che, pur essendo di norma i pg degli "eroi", dovranno pur avere le loro sfighe. Sennò neanche iniziamo l'avventura, ti dico già che hai vinto, e punto.

In più vorrei sottolineare che (sempre in teoria) il divertimento del gioco dovrebbe consistere nel dover affrontare e risolvere delle sfide; ma se ho un omino superottimizzato a lungo andare la sfida verrà a mancare. E sicuramente lo scopo del gioco non è essere il vincitore, in D&d non dovrebbe mai esserci un vincitore nel senso stretto del termine.

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sante parole

Non è sicuramente un compito facile, equilibrare il fatto che il mondo in cui i pg agiscono ha anche una vita propria e proprie regole, e il fatto di comunque dover impostare la campaign sui pg in questione.

Ma qualcuno dovrà pur fare questo sporco lavoro, bwahahah

(appunto, i master)

:)

povero neurone... piangerà nel leggere questo post :cry:

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Una piccola nota a dragotemporale che dice (se ho ben compreso) di alternare sessioni in cui si combatte con altre con enigmi od investigazione.

Il discorso è un tantino più complicato in quanto attiene all'interpretazione, ma non a quella dei giocatori ma a quella del Master. Mi spiego meglio: un normale gruppo di PG (che quindi non sia composto solo da ladri od assassini o gente che prima ammazza e poi ammazza) non è supposto avere relazioni pacifiche solo con A)chi li ha ingaggiati o li stipendia, B)chi vende loro oggetti utili e C)chi è evidentemente più forte di loro, ma anche con una miriade di altre entità, alcune delle quali soltanto entrano nella categoria dei nemici.

Questo vuol dire che possono esistere delle sessioni in cui sono comunque l'interpretazione e il dialogo a farla da padroni senza che vi debbano essere necessiariamente combattimenti od enigmi o qualcuno che incarichi i PG di investigare su qualcosa o qualcun altro. Ricordare che i PG sono calati in un contesto che in quanto tale ha delle leggi e delle regole comporamentali è fondamentale a creare quell'atmosfera che motiva tutti al gioco di ruolo.

Concludo precisando che non intendo criticare o giudicare in alcun modo il suo sistema masterizzare o di condurre la campagna (che tra l'altro non conosco) ma solo puntualizzare come io vedo la cosa.

Non ti preoccupare, accetto sempre buoni consigli per migliorare il mio modo di masterizzare. Cosa intendi con sessioni di pura interpretazione?

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ma mica per forza si deve investigare o combattere... si può utilizzare una seduta solo per essere il Pg che si è.

bella lì. Sottolineiamo l'importanza della vita quotidiana del pg, che non è una macchina per uccidere / risolvere missioni impossibili, è un essere umano (o nano, elfo, ecc)

:-D

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ma mica per forza si deve investigare o combattere... si può utilizzare una seduta solo per essere il Pg che si è.

Però forse per me è un po' complicato. I miei PG sono un necromante lich, un erinni e un mago umano (malvagio e baatezuu) e vivono nell'inferno sotto il servizio di Bel. Come potrei fare una sessione del genere?

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Però forse per me è un po' complicato. I miei PG sono un necromante lich, un erinni e un mago umano (malvagio e baatezuu) e vivono nell'inferno sotto il servizio di Bel. Come potrei fare una sessione del genere?

anche all inferno avranno una vita sociale!!! crea qualcosa di interessante!

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Allora, io non dico che uno non può prendersi tot CdP o avere un omino forte. Avere l'omino "pippa" non fa piacere a nessuno.

Dico che tali cose devono essere giustificate in game; uno dei difetti che trovo nel regolamento di D&d è il fatto che (teoricamente) al passaggio di livello uno può scegliere di prendere un talento, o aumentare un'abilità, solo perchè è passato di lvl, senza dover ruolare tutto ciò che nella realtà del pg lo può portare a questi miglioramenti. La qual cosa può anche andare bene se vuoi giocare in puro stile roll, ma per l'interpretazione (che non significa che dobbiamo essere tutti attori nati) è deleterio.

Lungi da me suggerire di regolamentare pure questo, però se veramente vuoi avere un pg "vivo" non puoi limitarti a dire "ok, così di botto acquisisco il talento x". Non nella mia visione di gioco.

Se poi un giocatore con omino superforte me lo sa ruolare e dare coerenza alle qualità del suo pg, ben venga. Ma non dimentichiamo che, pur essendo di norma i pg degli "eroi", dovranno pur avere le loro sfighe. Sennò neanche iniziamo l'avventura, ti dico già che hai vinto, e punto.

In più vorrei sottolineare che (sempre in teoria) il divertimento del gioco dovrebbe consistere nel dover affrontare e risolvere delle sfide; ma se ho un omino superottimizzato a lungo andare la sfida verrà a mancare. E sicuramente lo scopo del gioco non è essere il vincitore, in D&d non dovrebbe mai esserci un vincitore nel senso stretto del termine.

Beh... per quanto riguarda il discorso del "vincere" tieni conto che, come sono solito dire con i miei amici, il PP non esiste.

Se sono di 8° livello e tiro giù i GS15 le mie sfide saranno GS15.... oppure il DM farà anch'esso PNG ottimizzati (o di livello particolarmente alto...)... insomma PG ottimizzato non è "immortale", è semplicemente più forte rispetto a quello che prevedono i GS dei manuali...

Inoltre sono pienamente d'accordo con te per il discorso talenti/abilità (se uno passa di livello per aver risolto delle strani morti in città non si sa come mai si aumenti la proprià abilità di nuotare...) però in alcuni casi (non tutti, ovviamente!) si può sottointendere che il PG si sia allenato in una tal disciplina... d'altronde non si ruola ogni singola azione del PG.

Cmq mi trovi d'accordo su questo punto... se non nuoto mai non dovrei alzarmi i gradi in nuotare, tanto per fare un esempio. :-)

Solamente col mio post precedente (e con questo :-p) voglio sfatare il mito PPlayer = no gdr :-)

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Allora, io non dico che uno non può prendersi tot CdP o avere un omino forte. Avere l'omino "pippa" non fa piacere a nessuno.

Dico che tali cose devono essere giustificate in game; uno dei difetti che trovo nel regolamento di D&d è il fatto che (teoricamente) al passaggio di livello uno può scegliere di prendere un talento, o aumentare un'abilità, solo perchè è passato di lvl, senza dover ruolare tutto ciò che nella realtà del pg lo può portare a questi miglioramenti. La qual cosa può anche andare bene se vuoi giocare in puro stile roll, ma per l'interpretazione (che non significa che dobbiamo essere tutti attori nati) è deleterio.

Lungi da me suggerire di regolamentare pure questo, però se veramente vuoi avere un pg "vivo" non puoi limitarti a dire "ok, così di botto acquisisco il talento x". Non nella mia visione di gioco.

Straquotissimo in pieno. Sono talmente d'accordo su questo che se non fossi già impegnato potrei farti una proposta :-D . scherzi a parte una te la faccio davvero: perché non fai un po' di playtesting con noi?

Riguardo all'omino pippa: io nel mio gruppo ho un giocatore che interpreta un fabbro con scarsissime abilità di combattimento ed un altro che interpreta un medico che ne è totalmente privo. Questo non vuol dire che loro siano esclusi dal gioco o che vengano fatti a pezzi ogni volta che si combatte.

Se poi un giocatore con omino superforte me lo sa ruolare e dare coerenza alle qualità del suo pg, ben venga. Ma non dimentichiamo che, pur essendo di norma i pg degli "eroi", dovranno pur avere le loro sfighe. Sennò neanche iniziamo l'avventura, ti dico già che hai vinto, e punto.

In più vorrei sottolineare che (sempre in teoria) il divertimento del gioco dovrebbe consistere nel dover affrontare e risolvere delle sfide; ma se ho un omino superottimizzato a lungo andare la sfida verrà a mancare. E sicuramente lo scopo del gioco non è essere il vincitore, in D&d non dovrebbe mai esserci un vincitore nel senso stretto del termine.

Giusto. Una cosa su cui non sono tanto d'accordo è che PG=Eroe. Una delle voci del nostro Decalogo della Buona Creanza (specificamente il punto 5) dice appunto "Un PG è un essere normale e non deve credere di essere un supereroe solo perchè è un PG". Magari i PG possono diventare famosi, ma sobbarcare sulle loro spalle la risoluzione di tutti i complotti per distruggere/dominare/invadere il mondo dell'ambientazione mi pare oltre che sadico anche stancante, finisce che i giocatori dicono dopo le prime volte: "ecchecavolo ma di buoni un ce ne mai in giro ?".

Però forse per me è un po' complicato. I miei PG sono un necromante lich, un erinni e un mago umano (malvagio e baatezuu) e vivono nell'inferno sotto il servizio di Bel. Come potrei fare una sessione del genere?

Ecco perchè avevo precisato che si trattasse di un normale gruppo di PG.

1. Gestire dei PG che non sono umani (o almeno non più molto) in contesti non umani è molto più complesso anche perché ci si deve immaginare l'inferno che per loro è 'casa' e descriverlo in modo vario e coerente, cercando di far si che l'ambiente non diventi un elemento di sottofondo trascurabile.

2. Paradossalmente offrire degli spunti di giocodiruolo ad un gruppo di PG malvagi è più difficile che offrirne ad un singolo PG, in quanto non necessariamente c'è coesione nel gruppo ne desiderio di aiutare un proprio compagno. Ti offro qualche spunto. Prima idea: i tuoi PG non saranno di sicuro gli unici servitori di Bel, offri loro opportunità di 'socializzare' con altri che servono il loro stesso patrono, potrai farne venire fuori spunti di gioco visto che potrai proporre alleanze, scambi di favori, complotti per fare del 'male' ad altri servitori più in vista di Bel o anche ad altre figure esterne, tieni presente che sono poche le creature demoniache che fanno leva sulla mera forza bruta, molte altre preferiscono tentare o corrompere, specie quando devono trovare alleati o carne da macello per fronteggiare loro pari o quasi. Seconda idea: Essendo servitori di un signore dei demoni non è improbabile che siano mandati dal lui in sua vece quando questi è evocato da qualche potentissimo sul piano materiale. Questo può coinvolgerli in avventure in cui devono necessariamente avere a che fare con chi li ha evocati in modo pacifico (a meno che l'evocatore non faccia sciocchezze) e cercare di negoziare al meglio i servigi che chi li ha chiamati richiede loro. Magari poi chi li ha evocati non desidera che loro si limitino a fare budino di qualcuno ma magari vuole vedere il suo odiato nemico consumarsi lentamente, mandandolo in disgrazia e privandolo degli affetti, che richiede un lavoro molto più sottile e meno aperto al confronto armato.

Non so quanto queste mie due idee possano esserti gradite, in quanto io preferisco usualmente contesti più 'umani' anche se in passato ho assecondato giocatori con le più disparate richieste: dal "Gargoyle mutante con poteri mentali" alla "Creatura fatta d'acqua che si trasforma in oggetti" passando anche per gli intramontabili Ninja, e figure quasi mitiche come i Guerrieri Nanto e Hokuto o i vari Cavalieri dello Zodiaco.

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Straquotissimo in pieno. Sono talmente d'accordo su questo che se non fossi già impegnato potrei farti una proposta :-D . scherzi a parte una te la faccio davvero: perché non fai un po' di playtesting con noi?

Riguardo all'omino pippa: io nel mio gruppo ho un giocatore che interpreta un fabbro con scarsissime abilità di combattimento ed un altro che interpreta un medico che ne è totalmente privo. Questo non vuol dire che loro siano esclusi dal gioco o che vengano fatti a pezzi ogni volta che si combatte.

Scusami permettimi di essere pedante, ma ciò che affermi è un paradosso.

Dici (testuali tue parole) che hai giocato un medico che "è totalmente privo di abilità in combattimento" e subito dopo affermi che "non vuol dire che è escluso dal combattimento"... :confused: ... ma scusa mica era privo di abilità in combattimento?! Se è un medico suppongo sia un chierico e quindi cura più effettuerà altre azioni come libertà di movimento, dispel magic (solo per citarne alcune)... ma coe supporto in combattimento permettimi di dire che c'è di meglio :-)

Inoltre notare che non ho detto che bisogna essere massimizzati per divertirsi, dico solo che fare gdr senza conoscere le regole e interpetando i popolani non è il "miglior" modo (passatemi il termine) per giocare a D&D. Sa molto di Cthulhu il mio esempio... proprio perchè i PG sono eroi

Mi interessa molto questo decalogo.... un po' per curiosità, un po' per capire come è stato fatto. Mi pare strano che dei conoscitori di D&D (se il decalogo si riferisce a D&D) affermino che i PG sono delle persone comuni

Giusto. Una cosa su cui non sono tanto d'accordo è che PG=Eroe. Una delle voci del nostro Decalogo della Buona Creanza (specificamente il punto 5) dice appunto "Un PG è un essere normale e non deve credere di essere un supereroe solo perchè è un PG". Magari i PG possono diventare famosi, ma sobbarcare sulle loro spalle la risoluzione di tutti i complotti per distruggere/dominare/invadere il mondo dell'ambientazione mi pare oltre che sadico anche stancante, finisce che i giocatori dicono dopo le prime volte: "ecchecavolo ma di buoni un ce ne mai in giro ?".

C'è l'eroe buono e quello malvagio.

I PG, mi spiace contraddirti, ma sono sempre eroi.

Basta confrontare il popolano (o l'esperto) che sono classi da PNG e il guerriero... anche guardando il 1° livello (dove lo scarto è minimo) ci accorgiamo subito della differenza non indifferente.

Un PG è un eroe (guardatelo non nel senso epico... un eroe non nel senso che è richiesto ovunque e famosissimo.. semplicemente ha un fisico, una mente e delle capacità fuori dal comune) e si comporta in tal modo.

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Quoto praticamente tutto quello detto da Azar e vorrei aggiungere una cosa sul discorso "acquisizione talenti ecc..."

Ok, anche a me non piace che si prendano talenti senza giustificazione ecc, ma a volte non e' possibile giustificarli...

Se io non ho il talento "attacco poderoso" o "maestria" non posso "allenarmi prima"... non posso "usare quella capacita' e poi prendere il talento giustificato"....

Idem per le abilita'...

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Straquotissimo in pieno. Sono talmente d'accordo su questo che se non fossi già impegnato potrei farti una proposta :-D . scherzi a parte una te la faccio davvero: perché non fai un po' di playtesting con noi?

...Una cosa su cui non sono tanto d'accordo è che PG=Eroe. Una delle voci del nostro Decalogo della Buona Creanza (specificamente il punto 5) dice appunto "Un PG è un essere normale e non deve credere di essere un supereroe solo perchè è un PG".

1) proposta golosa *_* potresti fornirmi qualche dettaglio sulla cosa? (magari x mp che sennò spammiamo)

2) Aspetta, credo di essermi spiegata male. Non dico che pg = Eroe in questo senso, anzi il pg è un essere normale. "Eroe" si riferiva al fatto che prima di tutto ha almeno una stat significativamente superiore alla media del cittadino comune (10), e che non è che tutti si mettono a caccia di mostri etc.

Il pg però deve mantenere la sua normalità, anche quando (e se) diventa famoso e potente.

(update perchè mi son dimenticata di rispondere a Azar e Tetsuwan):

Beh... per quanto riguarda il discorso del "vincere" tieni conto che, come sono solito dire con i miei amici, il PP non esiste.

Se sono di 8° livello e tiro giù i GS15 le mie sfide saranno GS15.... oppure il DM farà anch'esso PNG ottimizzati (o di livello particolarmente alto...)... insomma PG ottimizzato non è "immortale", è semplicemente più forte rispetto a quello che prevedono i GS dei manuali...

Solamente col mio post precedente (e con questo :-p) voglio sfatare il mito PPlayer = no gdr :-)

(a parte il fatto che l'omino "sbroccato" a me non garba di principio)

Una situazione del genere secondo me ci può stare se:

-si decide di fare un party e una campaign potenziati sotto tutti i punti di vista

-tutti i giocatori concordano su farsi l'omino che all' ottavo livello tirerà giù i gs 15

-il master si prende la briga di calcolare l'effettiva sfida del gruppo, che ovviamente non corrisponde al suo livello medio...

Ora, se tu hai la fortuna di giocare in queste condizioni, mi sta bene, però se anche un elemento di questi sopracitati viene a mancare... ecco che nascono dei problemi (mai sentito parlare di "squilibrio di gioco"?). E per problemi intendo sia a livello tecnico (sfide troppo facili o difficili, avanzamento più veloce o lento rispetto agli altri pg ecc) sia a livello di inserimento in un party di questo pg esagerato.

Per quanto riguarda il rapporto PP-Rpg concordo, anche se spesso pg fichissimo = circostanze poco plausibili (io ad esempio dubito che lascerei fare un party di erinni, lich e baatezu, se non altro per la difficoltà di gestione).

Quoto praticamente tutto quello detto da Azar e vorrei aggiungere una cosa sul discorso "acquisizione talenti ecc..."

Ok, anche a me non piace che si prendano talenti senza giustificazione ecc, ma a volte non e' possibile giustificarli...

Se io non ho il talento "attacco poderoso" o "maestria" non posso "allenarmi prima"... non posso "usare quella capacita' e poi prendere il talento giustificato"....

Idem per le abilita'...

Sui talenti posso anche passarla, tanto sono già strutturati con prerequisiti e palle varie (e mi sembra che il regolamento esistente sia già fin troppo vasto...) ma per le abilità? Sempre per tornare all'esempio già fatto più volte, credi che sia plausibile aumentarti Nuotare se hai passato l'ultimo anno nel deserto? A me non tanto...

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Scusami permettimi di essere pedante, ma ciò che affermi è un paradosso.

Dici (testuali tue parole) che hai giocato un medico che "è totalmente privo di abilità in combattimento" e subito dopo affermi che "non vuol dire che è escluso dal combattimento"... :confused: ... ma scusa mica era privo di abilità in combattimento?!

Questo è un forum più che libero, e tanto io quanto te siamo liberi di scrivere quanto pensiamo come vogliamo (fintanto che il moderatore non ritenga che questo lede la libertà degli altri) quindi sii pure liberamente pedante, se ritieni che questo potrà spiegare meglio quanto vuoi esprimere :-)

Quello che ti consiglio però è di leggere bene quello che scrivono gli altri prima di riportarne (o comprenderne) erroneamente le parole testuali. Io ho scritto:

"Riguardo all'omino pippa: io nel mio gruppo ho un giocatore che interpreta un fabbro con scarsissime abilità di combattimento ed un altro che interpreta un medico che ne è totalmente privo. Questo non vuol dire che loro siano esclusi dal gioco o che vengano fatti a pezzi ogni volta che si combatte."

quindi esclusi dal gioco e non dal combattimento. Se consulti un qualunque dizionario vedrai che le parole gioco e combattimento non sono sinonimi, a meno che tu non voglia sovvertire il significato della prima in merito alle competizioni sportive. Con questo voglio dire che per me tra gioco di ruolo e combattimento non c'è affatto una equivalenza per cui chi è privo di abilità riguardanti il secondo è escluso dal primo.

Se è un medico suppongo sia un chierico e quindi cura più effettuerà altre azioni come libertà di movimento, dispel magic (solo per citarne alcune)... ma coe supporto in combattimento permettimi di dire che c'è di meglio :-).

Potrebbe anche essere un semplice esperto con una banale abilità di cura e basta (come sarebbe se usassimo le regole di D&D).

Inoltre notare che non ho detto che bisogna essere massimizzati per divertirsi, dico solo che fare gdr senza conoscere le regole e interpetando i popolani non è il "miglior" modo (passatemi il termine) per giocare a D&D. Sa molto di Cthulhu il mio esempio... proprio perchè i PG sono eroi

A parte che non ho mai detto che tu sostenga la tesi di cui sopra, e riguardo il "miglior modo" per giocare a D&D è, comprenderai, un qualcosa di soggettivo in quanto c'è chi si potrebbe divertire a creare PG di livello 30 e mostri proporzionati per farli combattere tra loro, cosa che indubbiamente è giocare a D&D in quanto ne segue le regole, ma ha poco a che fare col gioco di ruolo e molto a che fare con un picchiaduro.

Mi interessa molto questo decalogo.... un po' per curiosità, un po' per capire come è stato fatto. Mi pare strano che dei conoscitori di D&D (se il decalogo si riferisce a D&D) affermino che i PG sono delle persone comuni

C'è l'eroe buono e quello malvagio.

I PG, mi spiace contraddirti, ma sono sempre eroi.

Basta confrontare il popolano (o l'esperto) che sono classi da PNG e il guerriero... anche guardando il 1° livello (dove lo scarto è minimo) ci accorgiamo subito della differenza non indifferente.

Un PG è un eroe (guardatelo non nel senso epico... un eroe non nel senso che è richiesto ovunque e famosissimo.. semplicemente ha un fisico, una mente e delle capacità fuori dal comune) e si comporta in tal modo.

Il Decalogo è un qualcosa creato da me ed un amico nel 1996 e non ha nulla a che fare con D&D nello specifico, ma riguarda il comportamento che i giocatori dovrebbero tenere (specie nell'interpretazione dei personaggi) quando giocano di ruolo. E' quella che si potrebbe considerare una home-rule o meglio un home-advice.

Se vuoi sapere come è stato fatto, beh la risposta è semplice: usando una delle prime versioni del blocco note.

Riguardo alla citazione vengono messi in paragone "supereroe" nel senso, passatemelo, Marveliano del termine e "essere normale" volendo intendere che il PG è soggetto alle stesse leggi naturali e fisiche dei membri della sua stessa razza e che se cade da 40 metri su un pavimento irto di punte, viene sparato da una catapulta contro un muro spesso 4 metri o gli crolla un edificio di 10 piani addosso mentre lui ne è dentro subirà la medesima sorte di un essere comune cioè dovrebbe morire.

Venendo al discorso dell'eroe, io lo intendevo appunto nel senso dettato dalla famosa frase "nessuno può fermarli tranne voi" in cui i PG sono oramai paladini(=eroi) del bene della loro fazione (e quindi magari anche del male... non finirò mai di ribadire che bene e male seono una cosa soggettiva), per il resto eroe è anche il contadino che salva i suoi figli dall'incendio della loro casa o l'uomo che si butta nel fiume per salvare una bambina che sta annegando. Preferisco asternermi da un discorso prettamente numerico in quanto D&D utilizza alcune astrazioni che non condivido per classare qualuque essere vivente(o non-morto).

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Questo è un forum più che libero, e tanto io quanto te siamo liberi di scrivere quanto pensiamo come vogliamo (fintanto che il moderatore non ritenga che questo lede la libertà degli altri) quindi sii pure liberamente pedante, se ritieni che questo potrà spiegare meglio quanto vuoi esprimere :-)

Quello che ti consiglio però è di leggere bene quello che scrivono gli altri prima di riportarne (o comprenderne) erroneamente le parole testuali. Io ho scritto:

"Riguardo all'omino pippa: io nel mio gruppo ho un giocatore che interpreta un fabbro con scarsissime abilità di combattimento ed un altro che interpreta un medico che ne è totalmente privo. Questo non vuol dire che loro siano esclusi dal gioco o che vengano fatti a pezzi ogni volta che si combatte."

quindi esclusi dal gioco e non dal combattimento. Se consulti un qualunque dizionario vedrai che le parole gioco e combattimento non sono sinonimi, a meno che tu non voglia sovvertire il significato della prima in merito alle competizioni sportive.

Sorry avevo proprio letto "esclusi dal combattimento"... a meno che tu non abbia modificato il messaggio :-p LOOOL, ovviamente sto scherzando ;-)

Grazie ho i vocabolari a casa ritengo di conoscere "gioco" e "combattimento" :-)

Con questo voglio dire che per me tra gioco di ruolo e combattimento non c'è affatto una equivalenza per cui chi è privo di abilità riguardanti il secondo è escluso dal primo.

Beh neanche a me pare di aver mai detto questo. Semplicemente chi è "privo di abilità in combattimento" vivrà ben poco in un mondo come D&D se fa l'avventuriero con i PG.

A parte che non ho mai detto che tu sostenga la tesi di cui sopra, e riguardo il "miglior modo" per giocare a D&D è, comprenderai, un qualcosa di soggettivo in quanto c'è chi si potrebbe divertire a creare PG di livello 30 e mostri proporzionati per farli combattere tra loro, cosa che indubbiamente è giocare a D&D in quanto ne segue le regole, ma ha poco a che fare col gioco di ruolo e molto a che fare con un picchiaduro.

Sì "miglior modo" prendetelo con le pinze. Intendevo dire che giocare con PG di livello 30 a legnrsi in un'arena forse non è "ruolo" e buttare i dadi e fare teatro forse non è "gioco". Queste sono solo due estremizzazioni per farmi capire bene... quello che dico (allargando il concetto) è che se uno non conosce le regole e le meccaniche di D&D (evidentemente se non se le legge non gli piacciono, liberissimo di farlo) forse dovrebbe cambiare gdr. E ripeto: di gdR (notare la R maiuscola) migliori di D&D ce ne sono. E non pochi. Allo stesso modo chi non sa cos'è il gioco di ruolo e usa D&D per la griglia e le miniature forse dovrebbe dedicarsi a Warhammer o simili.

... il PG è soggetto alle stesse leggi naturali e fisiche dei membri della sua stessa razza e che se cade da 40 metri su un pavimento irto di punte, viene sparato da una catapulta contro un muro spesso 4 metri o gli crolla un edificio di 10 piani addosso mentre lui ne è dentro subirà la medesima sorte di un essere comune cioè dovrebbe morire.

Mi spiace contraddirti ma in D&D questo non succede. Un veleno che uccide una persona qualsiasi istantaneamente un guerriero di 10° gli resiste con una buona probabilità. Un guerriero sempre di 10° che cade da 30m (10d6 di danno e lui ha 10d10 + mod. cos * 10 pf) si salva.

Barbari di alto livello si fanno 2 vasche nella lava.

E tutti i combattenti in generale subiscono mazzate da 10 o 20 danni che ucciderebbero sul colpo un umano medio, ma loro resistono a più di una di quelle botte!

E non sto tirando fuori il PP. Parlo di personaggi "nella media".

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c'è una differenza fondamentale tra "eroe" e quello che, legegndo fino adesso, mi pare di aver capito sia il pp. un eroe non è uno ke randella alla grande, ma è un individuo che ha tutte le qualità umane ma in misura maggiore. qualità implica pregi e difetti. cioè, se prendo tal abilità devo rinunciare ad altre, quindi magari sono fortissimo nel corpo a corpo ma nel nuoto affogo in una pozzanghera..così tanto per dire.

se volessi giocare con delle persone normali(uno studente, un medico, un fabbro) continuerei a vivere la mia vita normalmente, con l'unica differenza che non indosserei una corazza ma un cappotto mentre giro per il mondo! è giusto che un personaggio in un gdr debba essere "migliore" della media...alla fine il gioco è una sorta di avasione dalla realtà, ci permette di immedesimarci in qualcuno/qualcosa che non potremo MAI essere. che gusto c'è ad interpretare un personaggio "normale"? quello lo faccio nella vita, ch'è il più grande gioco di ruolo che esista nell'universo giusto?

il problema è quando il mio personaggio viene creato in funzione del danno che farà, come se ipotizzassi di arrivare che so, di 13mo e ho già in mente di fare "n" danni in un colpo...allora è sbagliato perchè il danno non sarà funzionale al personaggio ma sarà il personaggio ad essere funzionale al danno...

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Mi spiace contraddirti ma in D&D questo non succede. Un veleno che uccide una persona qualsiasi istantaneamente un guerriero di 10° gli resiste con una buona probabilità. Un guerriero sempre di 10° che cade da 30m (10d6 di danno e lui ha 10d10 + mod. cos * 10 pf) si salva.

Barbari di alto livello si fanno 2 vasche nella lava.

E tutti i combattenti in generale subiscono mazzate da 10 o 20 danni che ucciderebbero sul colpo un umano medio, ma loro resistono a più di una di quelle botte!

E non sto tirando fuori il PP. Parlo di personaggi "nella media".

Ma no figurati le tue citazioni sono correttissime, ma sono pienamente cosciente della cosa e portando l'esempio delle cadute fin dalla prima edizione io davo 1d12, 1d20, 2d10 o 2d12 di danno per metro di caduta a seconda di su cosa si andava a cadere.

Riguardo a quanto detto a Maaram mi trovo (e non ne sono meravigliato) sostanzialmente d'accordo. Riguardo l'acquisizione/miglioramento di talenti e/o nuove abilità io non lo vedo come uno switch on/off. Tutto si acquisisce mediante la pratica o l'allenamento, a meno che non lo si riceva per scienza infusa dal dio Tizyo o dal demone Caiorg, ed è quindi ragionevole che ci sia una gradualità, cioè un periodo di tempo che sia dedicato all'apprendimento del nuovo o al perfezionamento.

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