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[Pathfinder] Kingmaker I - La Terra Rubata


Ricky Vee

Messaggio consigliato

"Credo siate troppo ottimista sull'infiltrazione, messer Edwin.

Credo sia più probabile che i banditi taglino la testa ai primi sconosciuti che passano, piuttosto che invitarli in casa loro. Soprattutto se li trovano ad estorcere denaro alle persone soggette al loro parassitismo.

Inoltre non so gli altri, ma come ho già accennato, io non sono un buon bugiardo né un attore. Ci metterei un istante, temo, a far saltare la copertura di tutti; o nel migliore dei casi... la mia.

E anche se la cosa dovesse divertire qualcuno, non credo gli sarebbe utile."

Sposto lo sguardo su Krisval.

"Credo che anche un sacerdote di Erastil, in mezzo ai banditi, avrebbe vita breve.

Dal canto mio, come dicevo prima, propendo più per qualcosa di simile a quanto proposto dalla signorina Nari.

Ma innanzi tutto direi di sapere da Oleg e Svetlana in che modo vogliano comportarsi e quali risorse abbiano a disposizione. Ammesso che ne abbiano."

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Vagamente contrariato alle parole che ho appena udito, faccio un cenno di resa col capo.

"D'accordo. Non mi impunterò in qualcosa che i miei compagni ritengano sconveniente. Ma in questo caso vi chiederei dei chiarimenti riguardo quali obiettivi cercheremo di raggiungere con l'attacco a sorpresa. Se ho capito bene, quello che intendiamo fare è dunque scontrarci con il gruppo della banda che verrà a riscuotere la tassa, in maniera tale da ridurre il numero effettivo dei criminali con cui avremmo a che fare in futuro, per poi interrogarli per scoprire altre informazioni che ci occorrono per il compimento della missione. E sono d'accordo anche nel chiedere a Oleg e Svetlana fino a che punto siano disposti ad intervenire nel nostro piano. A questo punto ho due domande particolari da porre a voi tutti. Per prima cosa: credete sia necessario arrivare a uccidere i malviventi? Oppure, almeno all'inizio, sarà sufficiente catturarli? E poi: quali alternative abbiano se non parlano, nel caso che l'imboscata abbia successo?"

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"Domande più che giuste." Dico rivolta a Edwin.

"E' chiaro che la nostra preoccupazione principale è quella di evitare danno a noi e ai nostri ospiti. Detto questo, se è possibile avere la meglio sui banditi senza ucciderli, dovremmo farlo.

Per l'altra domanda, credo sia molto probabile che almeno uno dei banditi sia disposto a parlare. Dopotutto chi si approfitta dei più deboli raramente è una persona coraggiosa."

Poi aggiungo, sorridendo.

"In ogni caso, penso di saper essere convincente."

"E spero di esserlo stata anche ora."

Cerco di respirare lentamente, per calmare il mio nervosismo, data la pericolosità del compito affidatoci.

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Sorrido dietro le mani incrociate che mi coprono la bocca.

"Facciamo in modo che ciò accada in fretta, prima che i loro compagni, non vedendoli tornare, arrivino qui in massa.

E speriamo che non abbiano voglia di fare una gita di gruppo, domani, arrivando in massa fin da subito."

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Con un cenno di assenso riprendo la parola:

"A questo punto dobbiamo pensare ad un modo per neutralizzarli tutti insieme e velocemente. Secondo me infatti allungare i tempi della cattura esporrebbe non solo noi, ma soprattutto loro ad un maggior pericolo per la propria incolumità. Io propongo una rete: semplice e robusta, lanciata dalla sommità delle mura potrebbe funzionare...senza dimenticare qualche bastonata per farli ammansire. Altre proposte?"

Poi per concludere dico:

"Nel caso arrivassero in troppi direi anche di provare a far funzionare quelle catapulte che ho visto qui sopra...in fin dei conti questi era un fortino...dovremmo restituirgli la sua antica gloria." Termino con un sorriso.

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Mi alzo in piedi e prendo a camminare per la stanza, pensando al da farsi.

"Le catapulte potrebbero essere una risorsa, ma probabilmente non in questa occasione. Non ho esperienze personali in merito, ma dalla cronache di guerra che ho letto, questi strumenti sono usati per lo più in assedi o comunque per gruppi di nemici numerosi. Mancano di precisione."

Sorrido ad Edwin.

"Invece la rete mi sembra un'ottima idea. Fatemi provare una cosa."

Mi fermo, ripensando all'aspetto di Oleg.

Prendo un piccolo pezzo di vello dal sacchetto dei componenti e recitando una breve formula, faccio apparire un'immagine di Oleg nella stanza. Ha tra le mani alcuni sacchetti pieni di monete.

Le faccio fare qualche passo vicino al tavolo.

"Pensate possa funzionare come esca per portare i banditi dove li vogliamo?"

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Sobbalzo stupito alla vista del falso Oleg. In passato avevo assistito al lancio di qualche incantesimo, ma mai uno che riproducesse in quel modo le fattezze di qualcuno.

"Stupefacente, signorina Nari...", commento mentre allungo un braccio per provare a toccare il duplicato di Oleg.

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osservo nari mentre crea l'immagine di oleg nella stanza

dovrebbe bastare... sempre sperando che in quel gruppo non ci sia qualche esperto di magia... ma anche in quel caso se non fosse troppo vicino non dovrebbe accorgersene...

@gm

Spoiler:  
spellcraft +4: riesco ad identificare l'incantesimo di nari?
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Rimango anch'io piacevolmente colpito dal potere della ragazza; quindi riprendendomi dico infine ad alta voce:

"Ordunque siamo giunti a questa conclusione: procuriamoci una robusta rete da far cadere sulle teste dei banditi che passeranno sotto il portone attratti dall'immagine creata da Nari. Poi ci preoccuperemo di farli parlare."

Poi dopo essermi girato fugacemente verso l'uscita della stanza, dico nuovamente verso gli altri:

"Chiamiamo Oleg e Svetlana?"

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Sembra che una decisione sia stata presa.

Finalmente chiamate Oleg e Svetlana, che vi dicono che lo stufato e pronto e vi invitano a parlarne davanti a del buon cibo e a del buon vino.

Allora? Cosa avete risolto?

Chiede Oleg mentre spezza un pezzo di pane e inizia a mangiare.

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l'idea sarebbe quella di bloccare i criminali... avremmo bisogno di una rete abbastanza grande da bloccarli tutti... nari ha trovato un modo per attirarli in trappola.

aspettando che lei spieghi con precisione di cosa si tratta inizio lentamente a mangiare.

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Quando mi viene servito il cibo chiudo per un attimo gli occhi, ringraziando Irori per il pasto e chiedendogli di assistermi nell'aiutare queste persone che pur nella difficoltà si mostrano generose.

Inizio poi a mangiare lentamente, bevendo spesso acqua ed ignorando il vino mentre ascolto l'esposizione del discorso a Svetlana ed Oleg.

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Ringrazio Svetlana per il pranzo, proponendo un piccolo brindisi per il pranzo, per poi cominciare a mangiare di gusto. Alle parole di Krisval, continuo io, dicendo:

"Ho visto delle catapulte sopra le mura. Sapete per caso il che condizioni si trovano? Stavo pensando di darci un'occhiata per rimetterle in funzione, il loro utilizzo ci potrebbe essere d'aiuto."

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Comincio a mangiare lentamente.

La fame pare farmi apprezzare enormemente la cucina di Svetlana, alla quale faccio i complimenti.

Alle parole di Edwin, smetto di mangiare.

"Libero di perdere tempo..."

Ne approfitto per esporre la mia idea ai nostri ospiti.

"Dunque, catapulte a parte... Come diceva Krisval, Edwin ha avuto l'idea di utilizzare una rete per bloccare almeno una buona parte dei banditi. Il metodo per attirarli in trappola è piuttosto semplice: tramite un'illusione ottica. Della vostra persona, Oleg, per essere precisi. Nessun rischio, quindi.

A tal proposito, avrei bisogno di sapere come sono avvenute in dettaglio le passate... disavventure con questi criminali. In modo da rendere più credibile l'illusione. Quanti soldi vogliono, dove ve li scambiate e cose di questo genere..."

Rifletto un attimo e aggiungo.

"Meglio avvertirvi tuttavia che l'illusione è solo visiva, non parla e non reggerà ad un esame ravvicinato."

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Svetlana risponde cupa.

Come sono avvenute? Semplice, vengono alla stazione, ci picchiano, ci maltrattano, prendono il denaro e tutto il resto che gli pare, e se ne vanno.

Di solito non prendono una somma esatta, iniziano a prendere di tutto finchè non sono soddisfatti. E se ciò non succedesse, dicono che ci bruciano la stazione.

Si volta verso Edwin.

Quelle catapulte sono messe male, ma non abbiamo mai provato a rimetterle a posto. Non ci sono mai servite. Se vi serve, comunque, una rete si può trovare.

Infine si rivolge nuovamente a tutti.

Fate ciò che volete, non preoccupatevi del forte. L'importante è che li facciate fuori, non li vogliamo più vedere.

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Sorrido a Svetlana, poi mi rivolgo ad Oleg.

"Perfetto, era proprio quello che volevo sentire. Mi dispiace doverlo chiedere, ma rimane un'unica questione: in caso di necessità, sareste disposto a darci una mano a sopraffare quei farabutti?"

@DM

Spoiler:  
In caso serva, fai pure una prova di diplomazia per la richiesta. :-)
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