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Harry Potter in generale


Messaggio consigliato

Sai, in un'epoca dove nessuno legge più niente, soprattuto i giovani, è naturale che un'autrice che ha letteralmente stregato milioni di bambini, ragazzi, e adulti sia mitizzata.

Leggere serve a formarsi a livello personale e a crescere. Lo scegliere in maniera critica cosa leggere e perchè è una parte importantissima del processo di formazione del lettore.

Il fatto che la lettura (o la letteratura) sia morta è una chimera fasulla e priva di significato. Le persone che hanno letto harry potter in maniera interessata e attiva lo avrebbero letto anche senza pubblicità, chi lo ha letto come sintomo di una massiccia pubblicizzazione lo ha fatto accompagnando una tendenza.

Attenzione a una cosa, poi: se il marketing ha puntato così tanto su di lei, un motivo avrà dovuto esserci.

Hai visto quanto i media stanno decidendo di spingere i reality show e quanto lo stanno facendo bene? Eppure sono spettacoli privi di anima e contenuto. Il motivo non è sempre di merito, la maggior parte delle volte sono i soldi il motore propulsivo...

Non è che era già famosa e sponsorizzata prima di scrivere, eh? E' solo dal quarto libro, o dal quinto, che ce la menano così tanto. Prima che nascessero "i calzini di Harry Potter", la Rowling aveva già venduto i suoi discreti 70 milioni di copie, non so se mi spiego...

Torno a ripetere che non ce l'ho ne con la rowling ne con la saga di Harry.

Il fatto che prima della spinta dei film harry potter avesse già venduto 70 milioni di copie amplifica il mio risentimento nei confronti di una manovra economica che ha trasformato una serie di libri che comunque avrebbe riscosso il successo che meritava in un fenomeno di massa, dove non è più possibile discernere se il successo è meritato o immeritato.

Sarei stato molto più felice di sapere che harry potter aveva venduto 100 milioni di copie perchè alla gente era piaciuto, piuttosto che arrivare a dover pensare che ne ha vendute (sparo a caso) 300 milioni perchè è stato pubblicizzato.

Neil Gailman non lo conosco.

Neil Gaiman te lo consiglio vivamente, soprattutto se ti piace leggere! :-D

American Gods, Nessun Dove, Stardust e Coraline sono libri che meritano davvero tanto. I primi due sono adatti ad un pubblico maturo, gli altri sono libri alla portata di qualiasi ragazzino.

Sulla Storia Infinita ti do ragione, anche se è troppo allegorica ed elevata per avere un successo planetario. Riguardo a Momo, non saprei... Certo, è un ottimo libro, ma non mi ha convinto così tanto quando l'ho letto a suo tempo.

Una favola deve comunicare soprattutto un messaggio, e deve fare in modo che arrivi al cuore senza passare dalla testa. Prendi la saga della rowling e strizzala in un secchio, ne caverai la metà dei valori che puoi trovare nelle prime cinquanta pagine di momo ;-)

EDIT: ho appena letto che la Rowling ha assicurato in un'intervista che Silente è morto. Potrebbe anche essere un depistaggio, ma io direi di no... :rolleyes:

Silente è come la nonna ACE, può morire quante volte vuole, prima o poi ritorna... peggio del T1000

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Ho finito di rileggere, credo per la sesta volta, il quinto libro. sarà che sono fissato, ma nonostante sapessi a memoria metà delle parole, mi è piaciuto molto. E' straordinario come in un libro di una tale semplicità, destinato soprattutto a un pubblico di giovanissimi, possano essere racchiusi anche concetti "alti", ebbene sì.

Certo, potrebbe darsi che i libri di HP continuino a piacermi perchè mi ricordano un casino di momenti della mia vita, visto quante volte li ho letti e riletti, come le canzoni dei Nirvana...

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Qual'è il vostro personaggio preferito?

credo che questa sia una domanda su cui l'opera della Rowling cade.

Secondo me, tutti i personaggi della saga sono piuttosto stereotipati. Nessuno esce mai dal suo personaggio, nessuno è imprevedibile, tutti fanno sempre la cosa che ci aspetta da loro. Almeno per me è così. Hanno caratteri standard, ognuno dentro il suo "personaggio" in senso lato del termine. Questo è da un lato un pregio perchè nulla è lasciato, diciamo, al caso, non ci sono cambiamenti inspiegabili o incongruenze caratteriali assurde, però secondo me è più un difetto.

Inoltre, i personaggi (quantomeno i ragazzi) dovrebbero "maturare" durante i sette episodi: purtroppo questa maturazione è gestita un po' male, secondo me, in quanto ogni personaggio si evolve lungo tutto un volume, salvo fare dei passi indietro nel suo cammino nell'estate che intercorre tra due libri. Questo si sente ovviamente di meno negloi ultimi libri, sia perchè la Rowling migliora man mano che scrive, sia perchè ormai la pusa di "non narrazione" non è più dei tre mesi estivi ma molto molto inferiore.

Detto questo, direi che quelli che hanno avuto una gestione migliore sono i gemelli. Hanno una marcia in più. In loro si vede veramente una maturazione convincente.

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Quoto Airon. L'inesperienza della Rowling viene fuori con la maturazione che i suoi personaggi dovrebbero fare.

Imho l'unico che sembra crescere davvero è Harry. Nel quinto, per esempio, apprezzo moltissimo le sue incazza**re, il suo essere teenager, quando spacca tutto nel ufficio di Silente.

Ron e Hermione invece sono sempre uguali. E' troppo innaturale... :rolleyes:

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  • 2 settimane dopo...

il sesto libro era pesante e nn mi andava giù

beh, non nego che a volte può essere pesante. Io infatti facevo fatica a leggere i capitoli in cui veniva raccontata la storia di Lord Voldermort, ma visto che questo libro è incentrato principalmente su questo, mi sono "impegnato" a leggerlo. Poi altre parti erano più scorrevoli e piacevoli.

Quoto esahettr per la considerazione sul finale!!!!!

:bye:

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beh, non nego che a volte può essere pesante. Io infatti facevo fatica a leggere i capitoli in cui veniva raccontata la storia di Lord Voldermort, ma visto che questo libro è incentrato principalmente su questo, mi sono "impegnato" a leggerlo. Poi altre parti erano più scorrevoli e piacevoli.

personalmente non ho trovato il libro (e in generale nessuno degli harry potter) pesante come lettura. in fondo la trama è decisamente scorrevole e il linguaggio semplice e "popolare", niente di aulico. al limite posso dire che è un po lungo, ma poi si vede bene che è stampato a caratteri abbastanza grandi, il che porta ovviamente a fare massa e ad indurre a pensare ciò. il tutto ovviamente IMHO.

bye bye.....:-D

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Pesante no, assolutamente, anzi, direi che HP ha il difetto di essere troppo "leggero".

Il corpo centrale del sesto libro, però, non è un capolavoro. A parte le investigazioni sul passato di Voldemort, che a me sono piaciute un casino, de gustibus, per quesi trecento pagine non succede niente...

E voi mi direte: non chre nel quinto il discorso sia diverso... Vero, però La fenice è incentrata sui sentimenti di Harry, sulla sua crescità interiore, sull'adolescenza. Infatti, nonostante l'azione sia quasi assente fino alle ultime cento pagine, è il migliore della serie, ci si immedesima davvero nei personaggi, che sono tratteggiati molto meglio che negli altri libri. Imho il quinto è il migliore.

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Pesante no, assolutamente, anzi, direi che HP ha il difetto di essere troppo "leggero".

Il corpo centrale del sesto libro, però, non è un capolavoro. A parte le investigazioni sul passato di Voldemort, che a me sono piaciute un casino, de gustibus, per quesi trecento pagine non succede niente...

E voi mi direte: non chre nel quinto il discorso sia diverso... Vero, però La fenice è incentrata sui sentimenti di Harry, sulla sua crescità interiore, sull'adolescenza. Infatti, nonostante l'azione sia quasi assente fino alle ultime cento pagine, è il migliore della serie, ci si immedesima davvero nei personaggi, che sono tratteggiati molto meglio che negli altri libri. Imho il quinto è il migliore.

Anche a me il quinto è piaciuto parecchio. Di certo più del sesto. Nel quinto poi ci sono un sacco di doppi sensi tra l'ordine della fenice e quanto viene a costiituirsi attorno a Harry e le due cose insieme rendono il libro scorrevole. Sarà anche per il senso di ribellione che comunica... o per le sparate dei Weasley...

Quello che mi è piaciuoto di più in assoluto è il prigioniero di Azkaban...

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Quello che mi è piaciuoto di più in assoluto è il prigioniero di Azkaban...

straquoto tutto il commento, ma questo in particolare. secondo me il prigioniero di azkaban è quello strutturato meglio di tutti, il più coinvolgente pur nella sua brevità. subito dopo segue l'ordine della fenice. dopodichè non saprei. i primi due è molto che non li leggo e quindi non ricordo tutto alla perfezione. sicuramente il quarto è molto spettacolare anche alla lettura e divertente, forse il terzo posto se lo merita lui. l'ultimo non mi ha detto molto, ma forse una seconda lettura svelerà quanto mi può essere sfuggito alla prima, rapida divorata :-p.

bye bye.....:-D

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L'ultimo sembra scritto in fretta, secondo me. Sembra quasi che la Rowling avesse già le parti fondamentali della trama come la ricerca del passato di Voldemort, l'inizio (il primo capitolo è molto molto bello per me) e il finale, oltre che un paio di episodi qua e là.

Poi ha impastato tutto con un po' di ormoni adolescenziali (cosa che non ho apprezzato molto, ha avuto troppo risalto secondo me; ma ci stava, in effetti, dava un tocco realistico) e ha ottenuto un prodotto di media fattura con picchi ottimi e momenti decisamente scadenti; in particolare, non si parla quasi per niente della vita nella scuola, delle lezioni etc... ad eccezione delle "storie di coppia" dei vari ragazzi.

Per questo mi sembra scritto in fretta. Come se lei stesse preparando un bel libro e le avessero imposto di accorciare i tempi. Succede quando si è parte di un'operazione commerciale di questo livello. Speriamo che sul settimo abbia più libertà.

Comunque concordo con voialtri, il quinto e il terzo sono i migliori, anche se nel quinto il personaggio di Harry mi è diventato definitivamente antipatico (tropo distante dal mio modello di comportamento).

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Non dirmi 'ste cose, Airon! :mrgreen:

Nel quinto finalmente Harry si riscuote un po' e smette di essere l'amorfo personaggio sempre-positivo che era. Mi piace veramente un botto l'inizio quando sclera addosso agli amici e manda la Umbridge a quel paese. Inoltre la scena finale nell'ufficio di Silente, quando si mette a spaccare tutto, cosytituisce imho una vera e propria crescita nello stile della Rowling. Finalmente, i personaggi, o, lameno, uno di essi, si trasforma da un simpatico e funzionale pupazzo in un quindicenne. Sarà che il mio carattere e il mio "modo di vivere" si avvicina molto di più a quello di Harry nel quinto che negli altri libri...

Imho il migliore rimane La fenice, seguita dal quarto. Il prigioniero è carino, ma, come i prime due, è troppo scarno. C'è solo "storia", assolutamente nessuna digressione di alcun tipo. Riconosco però che il meccansimo perfetto della trama del terzo è ineguagliabile.

Io però preferisco il quarto e il quinto per il loro più lungo respiro e perchè "la vita" fa un passo avanti rispetto alla mera vicenda.

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Harry è abbastanza irrazionale nel quinto, sopratutto all'inizio. Il fatto che cresca come carattere ribelle non è accompgnato da una crescità in maturità. Questo si vede benissimo poi nel corso del libro; io vedevo Harry esattamente come Phineas Nigellus, sembrava che le avessi scritte io le battute di quel personaggio.

Viceversa nel sesto è abbastanza cresciuto: è sottile e logico quando parla con Scrimgeour, non un ribelle per principio, bensì un oppositore motivato e intelligente.

Il passaggio in cui risponde

Spoiler:  
«avete già rilasciato Stan Picchetto?»
negli ultimi capitoli dice molto.

Insomma, a me non piace l'Harry strafottente e ribelle senza senso. Io più o meno dalla terza avrei smesso di fare lo sbruffone con Piton. Invece no, lui va avanti. In alcuni passaggi è davvero insopprtabile.

il tutto, chiaramente, IMHO. ;-)

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