Paladino Inviata 22 Giugno 2010 Segnala Inviata 22 Giugno 2010 Ho scoperto da qualche mesetto questo programmino. È una vera genialata. In sostanza quello che fa è creare una cartella virtuale, dove poter archiviare i propri file, poterli gestire in tempo reale come se fosse una normalissima cartella sul proprio desktop. La cosa bella è che questi file sono accessibili da QUALUNQUE computer su cui l'utente installi Dropbox. Ovviamente bisogna inserire nome utente e Password. È anche possibile condividere una o più sottocartelle con altri utenti Dropbox, o usare delle cartelle come gallerie fotografiche e condividerle online. Insomma, c'è tutto! È semplice, efficace, intuitivo e utile. Inizialmente non lo usavo molto, ma poi si è rivelato di una comodità stratosferica. Per chi lavora sia a casa che al lavoro/università è una goduria. Lo spazio base sono 2GB. Ma se installate Dropbox dal mio link abbiamo 250MB extra sia io che invito sia voi che installate. Dropbox - You're invited to join Dropbox! - Online backup, file sync and sharing made easy. Qui un video spiega un poco cos'è sto Dropbox:
Ren! Inviato 22 Giugno 2010 Segnala Inviato 22 Giugno 2010 Una domandina: Ma come vengono condivisi i file? Immagino che loro ti danno uno spazio per condividere i file via web, quindi pure se spegni il computer con i file che ti servono li puoi recuperare facilmente. Giusto? Bye byez
Aerys II Inviato 22 Giugno 2010 Segnala Inviato 22 Giugno 2010 Lo fanno in molti, ad esempio Google. E' una manifestazione del concetto di Cloud Computing. Io personalmente non amo queste soluzioni, e pongo un caso concreto di possibile illecito: Google ha (o aveva, magari ora l'hanno cambiato ma ne dubito) un sistema per cui i tuoi dati vengono salvati su un server x1 nel paese X, poi vengono spostati su un altro server (magari x2 sempre nel paese X), da lì a un altro ancora (diciamo y1 situato in Y) e così via. L'idea è che nemmeno loro sappiano dove sono i tuoi dati, in modo da garantire con lo spostamento casuale degli stessi una forte anonimizzazione (all'istante t1 non so cosa ci sia salvato nella posizione /usr/abc123/dati sul server x1, né a chi appartenga quella roba). Mi sta bene. Problema: quando Google deve aprire una nuova server farm, la prima (e più importante) caratteristica che cerca è il costo della corrente elettrica nei vari stati, di modo da calcolare dove convenga aprire uno stabilimento (non parliamo di due pc messi in croce, parliamo di quantità smodate di server con annessi e connessi per ciascuna server farm, parliamo di continuità d'uso quindi erogazione 24/7 per anni). Dei tanti paesi in cui Google ha stabilimenti di questo tipo, sappiamo una cosa per certo: ciascun paese ha la propria legislazione. Ora, chi mi garantisce che all'istante t2 i miei dati non finiscano su un server situato in un paese in cui non è illecito fare un bel copia-incolla dei ca**i miei? Nessuno, o almeno Google non lo fa. Lungi da me fare il retrogrado, ma qui parliamo di situationi potenzialmente pericolose. Non conosco il caso specifico di Dropbox, ma sono pronto a scommettere che a ben cercare la magagna salterebbe fuori. P.S. @Ren!: tu immagina "che gli danno", che io continuo a immaginare che gli diano.
Minokin Inviato 22 Giugno 2010 Segnala Inviato 22 Giugno 2010 E' una manifestazione del concetto di Cloud Computing. Cloud computing è la via! A parte un discorso di dati personali che ovviamente condivido. Apprezzo la nuova "architettura" in contesti più aziendali
Aerys II Inviato 22 Giugno 2010 Segnala Inviato 22 Giugno 2010 Intendi file server condivisi e workstation per i dipendenti poste in VPN o cose così? In quel caso sono d'accordo, anche perché si delega in gran parte agli amministratori l'onere della sicurezza, del backup e quant'altro.
Minokin Inviato 22 Giugno 2010 Segnala Inviato 22 Giugno 2010 Anche ma non solo. Per fare un esempio su una software house che produce solo software, io voglio occuparmi solo dell'aspetto applicativo, nulla a riguardo dell'aspetto infrastrutturale o di server farm. Nè di dove sia, nè come sia configurata etc etc. Tutti i problemi legati all'architettura infrastrutturale non li voglio nemmeno sapere.
Paladino Inviato 22 Giugno 2010 Autore Segnala Inviato 22 Giugno 2010 Una domandina: Ma come vengono condivisi i file? Immagino che loro ti danno uno spazio per condividere i file via web, quindi pure se spegni il computer con i file che ti servono li puoi recuperare facilmente. Giusto? Bye byez esattamente: accedi ai dati da un computer, li salvi, li riapri da qualunque computer, in qualunque momento. Una cosa bella è che la cartella è una sicurezza: se il computer si frigge i file non si perdono. Un'altra bella cosa è che Dropbox ti tiene una cronologia delle modifiche più recenti fatte ai file. Quindi se modifichi i tuoi file puoi in ogni momento recuperare la versione tale del giorno tale. Stessa cosa nel caso che li elimini, puoi ripristinarteli.
bellandrew82 Inviato 22 Giugno 2010 Segnala Inviato 22 Giugno 2010 Sono d'accordo con il discorso di minokin sul hosting file, almeno... per file aziendali si, ma per file privati sono dell'idea che un buon HD esterno sia sempre il meglio. comunque occhio che si sta andando OT, aprite una discussione a tal riguardo, ed io sposterò volentieri i messaggi. Il programma in questione(Dropbox), può risultare molto utile sopratutto a persone che abbiano file di medie dimensioni a cui dover accedere ovunque essi siano. anche se 2 GB non sono tantissimi, esistono le chiavette USB, pratiche, leggere, comode, capienti(ormai una chiavetta da 16 GB non supera i 30€), ma sopratutto sicure.
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