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Il ranger riconosce "al volo" i suoi nemici?


Pau_wolf

Messaggio consigliato

Mi sono sempre chiesto una cosa: mettiamo che ci sia un ranger nel gruppo dei personaggi. Se vede un nemico prescelto lo riconosce "al volo"? Non dico il tipo esatto di mostro, i poteri eccetera. Però magari riconosce al volo che si tratta di un nemico prescelto?

A volte, nei manuali ho notato ad esempio non morti che in realtà sono aberrazioni, costrutti che sembrano elementali, animali che in realtà sono non morti e così via. Quindi, un chierico potrebbe sprecare il suo "scacciare non morti" sul nemico sbagliato, o magari tutto il gruppo potrebbe combattere in maniera diversa perchè si aspetta di avere davanti un nemico diverso.

Il ranger è tratto in inganno da queste somiglianze? Perchè mi risulta che per colpire i punti deboli del suo nemico prescelto, significa che capisce al volo di avere a che fare con un nemico prescelto. O magari il DM deve rivelare che si tratta o non si tratta di un nemico prescelto solo DOPO che il ranger ha dato il primo colpo?

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Principali partecipanti

L'abilità Conoscenze(X) permette di effettuare delle prove per capire qualcosa in più sul mostro che si ha di fronte.

Da regole, il ranger utilizza la sua capacità di nemico prescelto senza troppi SE e MA. Se la creatura è di quel tipo, "Nemico prescelto" si applica.

Per "giustificare" una cosa del genere in gioco io credo sia sufficiente sottintendere che il ranger ha studiato/incontrato/combattuto molto questo tipo di creature ed ha l'occhio allenato per discernere la loro anatomia senza troppi problemi ;-)

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Me lo sono sempre chiesto anche io, direi...dipende.

Intanto una cosa è sicura: il ranger infligge comunque i danni extra del nemico prescelto, anche se non riconosce il nemico. Dopotutto sul manuale non dice nemmeno sia necessario riconoscerli.

Riguardo al riconoscere "al volo" qualsiasi cosa direi di no. Se si trova davanti un vrock e ha nemico prescelto esterni malvagi è probabile che riconosca in lui un demone. Idem per i suoi nemici prescelti "comuni" (che poi vuol dire tutto e niente, perché è tutto a discezione del DM e dell'ambientazione). Se vede mostri mai visti e sentiti, potrebbe in effetti non riconoscere il nemico prescelto, pur applicando i danni (il master potrebbe tenerne conto da sé per evitare anche di farlo capire al giocatore).

Un'altra alternativa, sarebbe ovviamente fare una prova di conoscenze adeguata, quello fugherebbe ogni dubbio sul fatto che sia o meno un nemico prescelto, con una CD adeguata.

Altra idea, che ultimamente ho proposto col mio ranger e il master ha accettato, siccome il mio ranger ha conoscenze solo natura e geografia, fa una prova di abilità a cui aggiunge il bonus del nemico prescelto, unicamente per capire se quello che ha davanti potrebbe essere o meno il nemico prescelto che immagina.

Un ultimo appunto: il fatto che il ranger abbia capito che sia un suo nemico prescelto non significa per forza che debba sbandierarlo ai quattro venti. Anche se capisce è un non morto non è detto che sappia che il suo compagno chierico possa (o pensi sia in grado di) scacciarlo. Magari gli sta pure antipatico e non aiuta il suo compare, o vuole uccidere il nemico per conto suo perché ha un odio viscerale per tutti i non morti. Lo stesso per gli altri alleati.

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Io direi che la cosa è molto variabile per un semplice motivo: è una capacità che si presta a molte interpretazioni e che in alcuni casi, spiace dirlo, non sta proprio in piedi.

Cioè, tanto per rimanere nell'esempio degli Esterni Malvagi, cos'hanno in comune un Vrock, uno Xill, un Hamatula e un Canoloth che anche un comune Umano (per dirne uno) non abbia? Sono tutti corporei, hanno arti, corpo e testa ben definiti, hanno il cuore nel petto, il cervello nel cranio, eccetera.

Quindi, se parliamo di attacchi e danni, cosa colpisce il Ranger negli Esterni Malvagi che non possa colpire anche nell'Umano? L'allineamento Malvagio? Allora Nemico Prescelto in un caso come questo dovrebbe come minimo essere una capacità soprannaturale che non ha niente a che vedere con la conoscenza di date creature (tra l'altro ogni categoria comprende una varietà infinita di creature diversissime tra loro). Invece è straordianaria e lascia molto spazio a libere interpretazioni della questione.

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  • Supermoderatore

Dal punto di vista del Regolamento non ritengo che un Ranger sia in grado di riconoscere i propri nemici prescelti semplicemente incontrandoli, rendendo in questo modo inutili le prove di Conoscenze [...] citate da Azar.

Non è in grado di distinguerli automaticamente perché ottiene dei semplici bonus a determinate prove; fino a che non è in grado di applicarli e ottenere un beneficio non ha alcun diritto di evidenziare differenze fra le tipologie di creature affrontate.

Favored Enemy (Ex)

At 1st level, a ranger may select a type of creature from among those given on Table: Ranger Favored Enemies. _The ranger gains a +2 bonus on Bluff, Listen, Sense Motive, Spot, and Survival checks_ when using these skills against creatures of this type. Likewise, _he gets a +2 bonus on weapon damage rolls_ against such creatures.

I bonus concessi riguardano Raggirare, Ascoltare, Percepire Intenzioni, Osservare e Sopravvivenza, solitamente abilità per le quali il DM tira di nascosto il risultato e che richiedono interazione (come ovviamente anche il bonus ai danni).

  1. Immagino un confronto in un bosco tra un gruppo provvisto di Chierico e Ranger (nemico prescelto non-morti, +2 alle prove) e un Vampiro camuffato e nascosto (CD Osservare contrapposta 22 in seguito alla sua prova).


  2. Tirando 1d20+modificatori per il Ranger ottengo 19, aggiungendo il +2 del nemico prescelto 21. Il Ranger non si accorge del nemico.


  3. Tirando 1d20 per il Chierico (Sag 16) del gruppo ottengo un 20 naturale, per un totale di 23. Il Chierico si accorge del nemico, lo indica al gruppo e inizia il combattimento.

    Allo stato attuale, il Ranger non sa che il nemico che stanno affrontando è un non-morto.


  4. Il Ranger si avvicina in mischia alla creatura e riesce a colpirla, applicando il bonus ai danni.

    In questo momento, capisce che riesce a colpire il nemico in zone vulnerabili tipiche di una certa tipologia di creature, comprendendo la natura del mostro.

Non sarebbe sufficiente osservare la creatura, dato che i benefici sono dipendenti dal tipo e non dall'aspetto. Contro un Elfo Druido in forma selvatica lo stesso Ranger non beneficerebbe dei privilegi garantiti dal Nemico prescelto [Animale], in quanto l'avversario manterrebbe il proprio tipo Umanoide anche in forma di cinghiale. Analogamente un Gigante Cinghiale crudele mannaro subirebbe i danni extra in qualsiasi sua forma solo se un Ranger avesse selezionato [Giganti] come nemico prescelto.

Can a ranger take lycanthropes or humanoids (shapechangers) as a favored enemy?

Yes and no. A ranger who takes favored enemy humanoid (human) gets its favored enemy bonus against humanoid lycanthropes that have the human subtype, and a ranger who takes favored enemy giant gets the bonus on lycanthropes that are of that type, and so on, but there is no type or subtype combination available to rangers that encompasses all lycanthropes.

Se non si ha modo di beneficiare dei bonus, quindi, imho non si può reclamare alcun diritto sulla conoscenza del tipo avversario.

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Cioè, tanto per rimanere nell'esempio degli Esterni Malvagi, cos'hanno in comune un Vrock, uno Xill, un Hamatula e un Canoloth che anche un comune Umano (per dirne uno) non abbia? Sono tutti corporei, hanno arti, corpo e testa ben definiti, hanno il cuore nel petto, il cervello nel cranio, eccetera.

Quello che intendevo facendo l'esempio del Vrock, e forse non è passato come messaggio, è che il ranger ha una vaga conoscenza del tipo di nemico prescelto, per questo può facilmente riconoscere quelli che ha già incontrato o con caratteristiche simili.

Esempio: se vedi una creatura semi-umanoide con ali da pipistrello, sarà probabilmente un diavolo un demone, dato che i mostri di quel tipo hanno spesso quel tipo di ali. Poi ci sono le eccezioni proprio come i vrock, ma nulla vieta al master di restare sul vago e dire "presumi che sia un esterno malvagio date certe caratteristiche" oppure "ha viso molto pallido e canini acuminati, o è un albino con problemi odontoiatrici, o è un vampiro".

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Sì, ma mi riferivo ad altro.

Prendiamo Nemico Prescelto: Umani e Nemico Prescelto: Elfi. Finche parliamo di seguirne le tracce, conoscerne le abitudini razziali (ammesso che siano grosso modo uguali per tutti i membri di data razza) ed altre cose riflesse dai bonus alle abilità, bene. Ma già se passiamo ai bonus di combattimento il concetto comincia a perdere senso; Umani ed Elfi, fisicamente, sono quasi uguali, se tra un Umano e un Elfo ci sono differenze significative ciò è dovuto più da classe e livello che puramente dalla razza. Ma facciamolo passare, diciamo che tutti gli Elfi combattano in un modo e tutti gli Umani in un altro, e che la conoscenza di tali stili e di come contrastarli si possa rappresentare coi bonus del Nemico Prescelto.

Se passiamo agli Esterni Malvagi è tutta un'altra storia. Facciamo finta che tutti i Diavoli siano più o meno uguali tra loro (e sappiamo che è grossa), che tutti i Demoni siano uguali tra loro (questa è biblica) e che tutti gli altri Esterni Malvagi non Diavoli e non Demoni siano a loro volta uguali tra loro (superfluo commentare). In un caso simile avrebbe senso avere Nemico Prescelto: Diavoli/Demoni/Altri Esterni Malvagi. Ma avere Nemico Prescelto: Esterni Malvagi (tutti) nonostante le tre divisioni sopra descritte significherebbe che tutti loro hanno in comune qualcosa che un Ranger possa riconoscere, e sappiamo che non è vero. Hanno in comune solo l'allineamento Malvagio, ma Nemico Prescelto non è Punire il Male (o Punire il Bene/Caos/Legge, se volessimo cambiare il caso), cioè non funziona sul male intrinseco della creatura, ma sulla sua fisicità e sulla sua biologia.

Il tutto assume una connotazione grottesca, in questo senso, perciò se accettiamo che le cose siano come sono, dal punto di vista della logica potremmo inventarci qualunque spiegazione per consentire al Ranger di riconoscere automaticamente il nemico o viceversa o qualcosa tra i due estremi. Da regole, tuttavia, come è stato detto i bonus funzionano a prescindere, quindi il Ranger può pure credere senza problemi che quel Gigante delle Tempeste sia uno Snorkie.

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Ma già se passiamo ai bonus di combattimento il concetto comincia a perdere senso; Umani ed Elfi, fisicamente, sono quasi uguali, se tra un Umano e un Elfo ci sono differenze significative ciò è dovuto più da classe e livello che puramente dalla razza. Ma facciamolo passare, diciamo che tutti gli Elfi combattano in un modo e tutti gli Umani in un altro, e che la conoscenza di tali stili e di come contrastarli si possa rappresentare coi bonus del Nemico Prescelto.

Se passiamo agli Esterni Malvagi è tutta un'altra storia. Facciamo finta che tutti i Diavoli siano più o meno uguali tra loro (e sappiamo che è grossa), che tutti i Demoni siano uguali tra loro (questa è biblica) e che tutti gli altri Esterni Malvagi non Diavoli e non Demoni siano a loro volta uguali tra loro (superfluo commentare). In un caso simile avrebbe senso avere Nemico Prescelto: Diavoli/Demoni/Altri Esterni Malvagi. Ma avere Nemico Prescelto: Esterni Malvagi (tutti) nonostante le tre divisioni sopra descritte significherebbe che tutti loro hanno in comune qualcosa che un Ranger possa riconoscere, e sappiamo che non è vero. Hanno in comune solo l'allineamento Malvagio, ma Nemico Prescelto non è Punire il Male (o Punire il Bene/Caos/Legge, se volessimo cambiare il caso), cioè non funziona sul male intrinseco della creatura, ma sulla sua fisicità e sulla sua biologia.

Il tutto assume una connotazione grottesca, in questo senso, perciò se accettiamo che le cose siano come sono, dal punto di vista della logica potremmo inventarci qualunque spiegazione per consentire al Ranger di riconoscere automaticamente il nemico o viceversa o qualcosa tra i due estremi. Da regole, tuttavia, come è stato detto i bonus funzionano a prescindere, quindi il Ranger può pure credere senza problemi che quel Gigante delle Tempeste sia uno Snorkie.

Quando il bonus si applica, significa che il ranger sa come combattere quel nemico prescelto. Non ci sono grandi spiegazioni da dare sul "perché" e "per-come". E' solo questione di meccanica.

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  • 5 mesi dopo...

riapro la discussione perchè mi serviva un ragguaglio sul riconoscere o no nemici prescelti e mi rifaccio a irrlicht

Se passiamo agli Esterni Malvagi è tutta un'altra storia. Facciamo finta che tutti i Diavoli siano più o meno uguali tra loro (e sappiamo che è grossa), che tutti i Demoni siano uguali tra loro (questa è biblica) e che tutti gli altri Esterni Malvagi non Diavoli e non Demoni siano a loro volta uguali tra loro (superfluo commentare). In un caso simile avrebbe senso avere Nemico Prescelto: Diavoli/Demoni/Altri Esterni Malvagi. Ma avere Nemico Prescelto: Esterni Malvagi (tutti) nonostante le tre divisioni sopra descritte significherebbe che tutti loro hanno in comune qualcosa che un Ranger possa riconoscere, e sappiamo che non è vero. Hanno in comune solo l'allineamento Malvagio, ma Nemico Prescelto non è Punire il Male (o Punire il Bene/Caos/Legge, se volessimo cambiare il caso), cioè non funziona sul male intrinseco della creatura, ma sulla sua fisicità e sulla sua biologia.

io rispondo usando una parte della tua

Ma già se passiamo ai bonus di combattimento il concetto comincia a perdere senso; Umani ed Elfi, fisicamente, sono quasi uguali, se tra un Umano e un Elfo ci sono differenze significative ciò è dovuto più da classe e livello che puramente dalla razza. Ma facciamolo passare, diciamo che tutti gli Elfi combattano in un modo e tutti gli Umani in un altro, e che la conoscenza di tali stili e di come contrastarli si possa rappresentare coi bonus del Nemico Prescelto.

anche se non sembra la perversione(intendendo quella malvagia) intrinseca a queste creature si applica anche agli schemi comportamentali dei loro metodi di combattimento.

proprio come un barbaro o un ladro acquisiscono un sesto senso che li avverte prima del pericolo, in maniera simile un ranger avendo avuto a che fare e studiando i suoi nemici prescelti acquisisce una dimistichezza nel combattere con loro, i danni che si applicano non sono neanche simili a un furtivo(anche perchè nemici prescelti come non morti e melme sono immuni ai furtivi), sono frutto di esperienza guadagnata nel combattere queste creature(colpire in un certo modo, sfruttare un punto del corpo specifico).

in definitiva penso che questa regola debba essere spiegata scegliendo caso per caso.

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