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[GdC] La noce di Cocco


Astuccio

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assolutamente no! e poi taddeo, se cucinate me oltle a silvestlo chi pensi che mangi? sono piccolino e basto per una pelsona...chi cledi che possa essele il plossimo? oltletutto se volete pescare lo squalo potlei folnilvi le esce...sono un asso a celcale velmeti!! comunque chi sta con me?" dico

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no no! ve lo sconsiglio! con questo sole la mia carne sta diventando secca... di sicuro mangiandola vi sentireste male!

prendo un profondo respiro

è poi guardate gonfio d'aria il petto sono tutt'ossa, mi si contano persino le costole... non mangereste molto con me... indico le costole contandole una ad una.

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Bfah, io avfrei manfgiatfo il configflio ma ancfhe pesfce pfuò andfare ... spfassamfi l'esfche penfnuto! Lo pfescfo io quelflo squaflo affermo gonfiando il petto sicuro di me e dondolando il codino nero come sculettando. Intanto mi avvicino a Titti, nella mano destra tengo una canna da pesca spuntata come dal nulla dalle mie piume mentre la sinistra è protesa in avanti in attesa delle esche.

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Sparo altri due colpi in aria.

Che nessuno si muova!

Squadro prima il Duffy, poi Titti.

Non lo voglio il pesce, non mi piace. Io voglio carne. Carne buona e succulenta, da fare arrosto e da riempire di spezie. Se non volete che si mangino pennuti vedete di cambiare i vostri propositi, e anche in fretta!

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L'unfica ricfettfa cofn l'anfatfra è quelfa con ifl cocfo! Nintfe cocfo fse non fprendfiamo il fpesce! Quindfi fninfte anfatfra! dico indicando con il ciuffo che mi fa da coda il libro di cui poco prima il coniglio ha letto una ricetta.

Io pfrendfo il pescfe, fvoi cfuocfete il cfonigflio aggiungo mentre col petto gonfio e la testa alta mi dirigo verso la costa con la canna e le esche in mano...lo sguardo talmente alto che non mi accorgo di una dunetta di sabbia in cui inciampo cadendo rovinosamente a terra, con il becco incastrato nella sabbia e il sedere per aria.

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