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Inviato

Ecco qua due componenti verbali possibili fatte con parole greche che ricordo a memoria (NB: pronunciateli come li ho scritti. "ch" si può pronunciare tanto "chiesa" quanto "Bach" come vi piace di più):

MANI BRUCIANTI

chàires emài, kàusate!

mani mie, bruciate ora!

opp.

chairésmu (opp. chàires émou, opp. come sopra) kàiete!

mani mie bruciate!

S'intende che sia kàusate che kaiete (bruciate ora e bruciate) hanno senso squisitamente attivo, ovverosia significano date fuoco, non prendete fuoco.

GABBIA DI FORZA (o, con un po' di fantasia, imprigionare)

perìsoi anikétus téiche!

intorno a te invincibili mura!

Carini!!!

Rendono perfettamente la sensazione che volevo creare, credo che sceglierò anche io il graco per le mie componenti verbali...

...ultimo dubbio... secondo te, quali dovrebbero essere le componenti somatiche di codesti incantesimi?


Inviato

graco

Questo lo aggiungiamo al dizionario semiserio di D&D:

graco: grosso essere alato e simile ad un rettile che stermina gli avventurieri a suon di ottativi aoristi :mrgreen:

Mani brucianti: si deve aprire rapidamente le mani e allargare leggermente le braccia (e se si ha una mano occupata amen, lo si fa con una mano sola).

Gabbia di forza: si deve unire il pollice al mignolo tenendo le altre tre dita alzate e disegnare un semicerchio con la mano messa così.

Inviato

A riguardo pensavo che nel fare questi gesti potremmo pensare che la trama si manipoli in maniera da rendere poi la sensazione di star per lanciare un incantesimo (tanto per giustificare il tiro su sap magica).

Mi era balenato in mente qualcosa tipo l'acchiappa sogni, quando il ragazzo muove la mano per cercare delle cose e nell'aria si crea una specia di piccolo vortice

Inviato

Una cosa su cui non concordo è il fatto che ogni mago usi una lingua diversa per il suo libro e quindi per le sue forumule. La lingua è comune a tutti, è la lingua arcana, poi certo ogni mago può sfumarla un pochettino ma non può cambiarla radicalmente. Per lanciare una palla di fuoco vanno dette determinate parole, parole che non possono essere dette in elfico o in comune, vanno dette usando la lingua arcana, magari con un accento un diverso, ma semrpe di quella lingua si tratta.

Non parlano una lingua diversa semplicemente ogni mago codifica il proprio libro personalmente, tanto che per leggere un libro di un altro arcanista se non sbaglio devi fare prove in conoscienze arcane o simile oppure utilizzare lettura del magico...

  • 7 mesi dopo...
Inviato

Prendendo in mano il libro, Raistlin i fratelli in armi, nella pagina numero 20 leggerai qualche frasina in draconico detta da lui per riuscire ad accendere il Bastone di Magius appena regalatogli :-D

Ecco le frasi:

Elem Shardish - Per mio ordine

Sharcum pas edistus - Fa ciò che ti dico

Omus sharpuk derli - così sia

Schirkit muan - Obbediscimi

Uh, Lunitari's idish, shirak, damen du - Oh, per l'amore della dea, illuminati, dannazione a te

Ricordo perfettamente che a quella frase il bastone di Magius s'illuminò... ciò che fece funzionare il bastone fu la parola, "shirak" illuminati... che è anke l'incantesimo dell'illuminazione ^__^

Per quanto ne concerne l'incantesimo del sonno, in raistlin L'alba del male e pagina 151, egli disse:

Ast tasarak sinuralan kirnawi

per poi lanciare i petali sulla vittima.

Questo purtroppo è tutto quello che ti so dire e comunque io cerco un Dizionario di draconico, che sinceramente non ho ben capito dove si trova XD

Spero di esserti stato utile anke se queste sono le poche cose che sò sul draconico e sul mondo della saga di Dragonlance in quanto ho letto solo i due libri delle cronache di Raistlin, buona ^__^

Inviato

Se è per quello lancia pure mani brucianti dicendo "Kair Tangus Miopar!".

Tuttavia le formule non sono in draconico ma in linguaggio arcano, per 2 motivi:

1. quello schifosissimo glossario di draconico che hanno pubblicato usa altri termini;

2. se il draconico coincidesse con la lingua della magia, parlarlo causerebbe effetti paragonabili alle Parole della Creazione o alla Lingua Oscura...

  • 2 mesi dopo...
Inviato

Ti riporto un mio post in merito di qualche tempo fa...

Topic rivolto a tutti gli incantatori e non.

Quando lanciate, o vi apprestate a lanciare un incantesimo, avete qualche parola che lo individui, invece di dire "Lancio l'incantesimo <nome>" (che risulta meno fatiscente)?

Ovviamente si provveda il DM di uno specchietto di conversione.

Queste sono quelle che pensavo di utilizzare (Bardo 4° liv. mezzo Kender)

APRIRE/CHIUDERE

PAROLA MAGICA: "Apri" / "Chiudi"

LUCI DANZANTI

PAROLA MAGICA: "Luce!"

PRESTIDIGITAZIONE

AZIONE MAGICA: Schiocco di dita

RIPARARE

PAROLA MAGICA: "Sano"

SUONO FANTASMA

AZIONE MAGICA: Soffio

ARMATURA MAGICA

PAROLA MAGICA: "Protezione! Prova a beccarmi adesso!"

CHARME

PAROLA MAGICA: "Scusi, posso..."

CURA FERITE LEGGERE

PAROLA MAGICA: "A qualcuno serve una medicina?"

INCUTI PAURA

PAROLA MAGICA: "BU!"

SONNO

PAROLA MAGICA: "Buonanotte"

Ma l'idea pazzesca (:cool:) mi è venuta circa un mesetto fa...

Per evitare di dover specificare ogni volta ai miei compagni che tipo di incantesimo fosse (così anche i nemici fanno le prove di sapienza magica, se li aggrada), grazie all'aiuto di mia madre (ah, la mamma :guancia: ) che mi ha confezionato un sacchetto di lana che si può comodamente appendere alla cintura grazie al passante, ogni volta che devo compiere un incantesimo estraggo da quest'ultimo delle palle di ceramica (si trovano alle bancarelle dei mercatini, o anche in alcuni negozi di giochi; in sezione: diametro=3cm) perfettamente sferiche e di diversi colori che identificano gli incantesimi.

E infatti ne ho una bianca per "invisibilità", una verde striata per "blocca persone", una "verde pistacchio scuro sul grigio" (:confused:) per "frantumare" e una "blu metalizzato con striature molto particolare" per "charm person". E così quando uso uno di questi incantesimi dico una frase di colore e tiro fuori la palla corrispondente. Tale procedimento ovviamente non è vincolante per il compimento dell'incantesimo, (quindi se malauguratemente un simpatico draghetto rosso dovesse soffiarti addosso non ti devi preoccupare... se non della mamma per la fatica sprecata! :-D ) ma aggiunge quel tocco di caratterizzazione in più che, soprattutto ad uno gnomo del caos, non guasta mai! ;-)

Per quanto riguarda invece le componenti materiali non ti so dire, dato che noi non le usiamo se non quando sono costose o particolari, con buona pace dei netturbini che possono tranquillamente disfarsi del guano di pipistrello! :-p

  • 4 mesi dopo...
Inviato

Ecco qua due componenti verbali possibili fatte con parole greche che ricordo a memoria (NB: pronunciateli come li ho scritti. "ch" si può pronunciare tanto "chiesa" quanto "Bach" come vi piace di più):

MANI BRUCIANTI

chàires emài, kàusate!

mani mie, bruciate ora!

opp.

chairésmu (opp. chàires émou, opp. come sopra) kàiete!

mani mie bruciate!

S'intende che sia kàusate che kaiete (bruciate ora e bruciate) hanno senso squisitamente attivo, ovverosia significano date fuoco, non prendete fuoco.

GABBIA DI FORZA (o, con un po' di fantasia, imprigionare)

perìsoi anikétus téiche!

intorno a te invincibili mura!

non ho letto tutti i messaggi,ma l'idea di usare il greco è stupenda!complimentoni!

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