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Inviata

L’uomo di Har

L’uomo alzò lo sguardo verso l’orizzonte. Il tramonto illuminava la verde pianura dove si è svolta la recente battaglia.

Sangue e morte,ecco cosa rappresentava quella piana.

Afferrò una coscia di cinghiale e la addentò con violenza. Coloro che passavano dinanzi a lui si inchinavano intimoriti dal suo brutale aspetto.

Era molto alto, più di due metri, calvo, colla barba corta e rossa come il sangue. Il corpo era ricoperto di cicatrici e non c’era posto in cui non avesse muscoli. Probabilmente era l’uomo più forte nelle Terre degli Stregoni. Era solito indossare una armatura che gli ricopriva il torso, dei guanti d’arme con sicura, delle calzature ricoperte di ferro che arrivavano sotto alle ginocchia ed un elmo.

Di carattere era solitario e irritabile. La cosa che lo irritava di più era il modo in cui le persone guardavano il suo orecchio destro tagliato per metà.

Il suo nome è Urgul, principe barbaro di Har.

-Signore, la vittoria qui riportata nella piana di Vimin dell’Arcipelago Oscuro pare abbia irritato non solo la regina di Neer, ma anche suo fratello. – riferì uno dei soldati.

-Lo sapevo che sarebbe prima o poi capitato. Finalmente si è accorto che sono pericoloso; le vittorie contro piccole bande di soldati non sono servite a niente, ma ora …

-A quanto pare suo fratello ha stretto un alleanza con gli uomini di Neer.

-E’ per questo che abbiamo attaccato la piana di Vimin.

-Così ora abbiamo due nemici che ci vorrebbero fare secchi.

-Non ti preoccupare. Ritornando al discorso della battaglia …

-Si?

-Quanti uomini abbiamo perso?

-Solo sette.

-Bene. Da centoventitre a centosedici. Presto mi riprenderò il trono che mi spetta.

-Cosa faremo dei prigionieri?

-Giustiziateli.

“Incredibile! Che uomini formidabili mi ritrovo! E dire che loro erano pure in vantaggio numerico.

I prigionieri vennero condotti al centro dell’accampamento, dove si erano appostati i boia.

-Avete delle ultime parole?- chiese Urgul.

-Si. Vai a farti fottere!- ed il prigioniero con solo colpo di mani strappo le corde, prese un bastone che si trovava per terra e di avventò contro il principe.

-Muori bastardo!- disse, poi colpì l’uomo alla testa.

L’arma improvvisata si frantumò.

-Che cos’era questo?- chiese ridendo Urgul mentre afferrava il fuggitivo nel punto in cui si trovavano la costole. Iniziò a perforargli la pelle ed i polmoni con le sole dita, frantumando le ossa.

Il prigioniero si rese conto solo allora di quanto il principe gli fosse superiore, sia in forza che in grandezza.

Urlò di dolore ed iniziò a tossire sangue.

-Bene, ho raggiunto i polmoni.

Lo buttò a terra.

-Voglio che lo appendiate ad un palo per le braccia e tagliategli le gambe in modo che non possa fuggire.

-La prego, mi uccida subito!

-Mai! Sei stato tu che ti sei condannato. Ci sono tre modi in cui puoi morire: dissanguato, soffocato nel tuo sangue o mangiato vivo dai corvi. Io spero nell’ultima, quindi fate in modo di attirarli verso di lui. Gli altri decapitateli.

ps: Cosa ne pensate? Ora è solo un frammento senza conclusione che sto pensando. il personaggio è nato in una sessione di D&D quest'anno durante la seconda media.

Accetto qualsiasi critica e consiglio. Grazie in anticipo.

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Principali partecipanti

Principali partecipanti

Inviato

Mi è capitato di leggere questo tuo breve scritto e siccome ti chiedi perché non risponde nessuno, ti rispondo io, ma solo perché lo chiedi insistentemente:

Non funziona.

E' molto stereotipato, non realistico e scritto con poco rispetto di sintassi e grammatica, tanto che in alcuni punti risulta ambiguo e poco comprensibile.

Mi fermo qui riguardo alla critica perché avrebbe poco senso aggiungere altro.

Passo a dirti cosa penso:

Scrivere fa sempre bene, ma scrivere tanto per scrivere serve a poco. Rileggere e correggere non è un di più, è il minimo sindacale che mostra rispetto per chi si prende la briga di leggere quello che scriviamo. Capisco che è facile entusiasmarsi per le proprie creazioni e le proprie passioni, ma perché dovrebbero entusiasmarsi gli altri? Cosa c'è di immaginifico in questo racconto che altri non potrebbero facilmente immaginare da soli? Non lo dico per deprimerti, voglio solo offrirti uno spunto di riflessione.

Inviato

gurda lo trvo molto semplice.

purtroppo devo dirti che non è facile iniziare una storia, ma se hai la volonta c'è la puoi fare. devi solo fantasticare di più con la mente, creare qualcosa di originale( se riesci a non copiare dalle altre storie famose ovviamente non posso che stringerti la mano)

posso solo dirti di continuare a scrivere

Inviato

E io posso solo dirti che dopo il punto devi mettere le MAIUSCOLE :D (la pigna docet).

Per quanto riguarda il racconto: quoto quanto gli altri affermano.

Inviato

Una ulteriore osservazione: noto che nel racconto mischi i tempèi dei verbi, passato remoto, passato prossimo, presente. Ora, quando si scrive un racconto, in genere, a meno di stili particolari, che richiedono una esperienza non banale in camp narrativo, sarebbe bene mantenere lo stesso tempo per tutto il racconto, per motivi di correttezza grammaticale, di coerenza delle azioni presentate e non ultimo per una scorrevolezza di lettura che rende un racconto, anche magari banale, almeno leggibile senza affaticare (e in molti casi innervosire il lettore: non c'è niente di peggio che un racconto sgrammaticato per rendere il lettore non solo un critico ferocissimo, ma soprattutto un ex-lettore dei propri racconti).

Inviato

più consiglio di questo non credo c'è

La maiuscola in primo luogo, in secondo luogo si scrive "non credo ci sia"

Se vogliamo davvero dare una mano a Guerriero Ignoto II dobbiamo essere noi i primi a non sbagliare la grammatica!!

@Guerriero Ignoto II: quello che tutti ti stiamo dicendo è che la grammatica italiana ha le sue regole; il fatto che tu in questo testo non le abbia rispettate significa semplicemente che, come in ogni cosa nella quale si sia deficitari, devi allenarti!

Inviato

Ringrazio tutti e cercherò di seguire i vostri consigli.

Riguardo ai verbi devo ammettere che non me ne sono accorto, mi viene naturale, i professori non me l'hanno mai fatto notare quando leggevano i miei temi; a parte qualche eccezione alle elementari.

Inviato

(Eccezione non eccezzione)

i professori non me l'hanno mai fatto notare quando leggevano i miei temi

E' esattamente questo il problema!! :'(

Mi raccomando: scrivi ancora, cercando di migliorare le difficoltà con la lingua che noi tutti abbiamo evidenziato! ;-)

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