Phate Inviata 2 Dicembre 2005 Segnala Inviata 2 Dicembre 2005 considerate che sono niubbio...quindi sopportatemi fino a quando non imparo...ci metterò molto però ho un dubbio sul significato esatto di "interpretazione" in una sessione di d&d.. cioè...per interpretazione cosa si intende (o intendete) esattamente? come un giocatore gestisce le azioni del suo personaggio in base all'allineamento e al contesto o a come uno vive il personaggio? o meglio... se prendo e mi metto a fer i versi di battaglia durante la fase di combattimento o le frasi che posso dire ai png che incontro etc etc...diciamo la fase "recitativa"...è interpretazione o no? e se in uno scontro ammazzo tutti i fu*in'hostile e poi curo i miei compagni, c'entra l'allineamento per esempio? o se uso un arma al posto di un altra (non per utilità, ma così, a parità di danni e abilità..alla cdc insomma..) ne risente sempre l'interpretazione? o se sputo sulla statua di un mio "non dio"? e se non lo faccio perchè non mi passa nemmeno per la testa l'idea xkè non ci ho pensato, è interpretazione o sovrabbondanza? :confused: : Master non mi picchiare... p.s scusate l'italiano poco scorrevole... 1
Strikeiron Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 Uhmmm difficile dirlo. Prima di tutto però devi considerare il tuo allineamento... se sei un caotico buono ti comporterai nelle varie situazioni diversamente da un neutrale puro. In dipendenza dall'allineamento devi poi considerare il tuo background...eh sì, questo è il punto dolente. Spesso chi non fa interpretazione (chi non ruola per intenderci) disdegna il background che è invece essenziale nella costruzione del pg. Quando avrai compreso bene questi due aspetti (ed a volte bisogna chiarirseli bene a sè stessi) allora puoi cominciare a lavorare sull'interpretazione... l'interpretazione è anche quello che urla in battaglia, ma in chiave molto più limitativa (siccome non penso tu faccia GdR dal vivo) devi cominciare a pensare in gioco ed agire dicendoti: cosa farebbe il mio pg... poi il resto viene con l'esperienza...
Rindril Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 considerate che sono niubbio...quindi sopportatemi fino a quando non imparo...ci metterò molto però ho un dubbio sul significato esatto di "interpretazione" in una sessione di d&d.. cioè...per interpretazione cosa si intende (o intendete) esattamente? p.s scusate l'italiano poco scorrevole... L'interpretazione e' qualsiasi cosa tu faccia per fare in modo che i tuoi compagni di gioco "vedano" e "immaginino" piu vividamente il tuo personaggio. Il modo di parlare, un'abitudine particolare, le scelte fatte non solo per il bieco interesse immediato, tutto concorre a un risultato di far vivere con piu spesso re il tuo personaggio. Spesso basta una sciocchezza, un mio player (mago umano svagato e genialoide), senza dire niente e con la faccia sempre serissima, chiama con un nome diverso il suo familiar ogni volta" "Vieni qui piccolo Felarof", "mando Fafnir in cima alle scale" e cosi' via. E' una piccolezza ma e' un piccolo tocco che crea l'atmosfera attorno al pg. Ovviamente per il bene della serata tutte le interpretazioni vanno tenute sotto controllo, non fatte troppo strabordare e (ma e' un secondo me) tenute nei limiti. In passato feci un paladino (ambientazione Terra di mezzo seconda era) che, come meta' dei personaggi aulici di Tolkien declamava il suo albero genealogico ogni ora/ora e mezza. "Salute a voi sono Telestur, figlio di Valandir, discendente in linea diretta da Tarael erede di Falandir .. ecc ecc ecc" dopo la prima presentazione completa ripeterla ne avrebbe fatto una macchietta buffa e non era quello lo scopo. Il master al contrario puo' (avendo meno tempo) macchiettizzare un po' di piu i Png; il mercante Goblin chiaccolera' con la vocetta strudula magari gesticolando e mostrando la merce, e il brutale e stupido Ogre puo' essere gestito un po' alla Frankenstein (a ciascuno i suoi gusti ovviamente). I Png durano poco e fanno spettacolo.. i pg durano tanto e se non sono eccessivi e' meglio. Edito per la risposta di Strike Spesso chi non fa interpretazione (chi non ruola per intenderci) disdegna il background che è invece essenziale nella costruzione del pg. Io odio a morte i background di mille pagine.. specie se contengono ottocentosettantadue riferimenti a eventi di cui due o tre basterebbero per classificare il personaggio come caso unico nell'universo . Purtroppo non molti di noi sarebbero dei buoni scrittori fantasy e nei background la cosa si vede e molto. Per me meglio costruire mattone per mattone il proprio personaggio creandolo da un abbozzo base semplice e chiaro. Ma ovviamente sono gusti personalissimi
Strikeiron Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 Io odio a morte i background di mille pagine.. specie se contengono ottocentosettantadue riferimenti a eventi di cui due o tre basterebbero per classificare il personaggio come caso unico nell'universo . Purtroppo non molti di noi sarebbero dei buoni scrittori fantasy e nei background la cosa si vede e molto. Per me meglio costruire mattone per mattone il proprio personaggio creandolo da un abbozzo base semplice e chiaro. Ma ovviamente sono gusti personalissimi Intendiamoci...il BG deve essere non un esercizio di stile ma un qualcosa che dia l'essenziale di com'è il pg...
Artigorn the Duelist Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 Personalmente per interpretazione intendo prima di compiere qualsiasi azione pensare come la farebbe (e se la farebbe ) il mio PG. Parlare in 1° persona è il primo passo da fare per inizare a interpretare (conosco gente che ancora parla in 3° persona, ma all'inizio succede a volte). e se in uno scontro ammazzo tutti i fu*in'hostile e poi curo i miei compagni, c'entra l'allineamento per esempio? Certo che c'entra, se tu sei un chierico (dipende comunque dalla divinità) Buono che ha stretto amicizia coi compagni ed è stato attaccato da creature malvare rispetti totalmente il tuo allineamento, mentre magari se sei un chierico Neutrale Malvagio che si è stancato del gruppo o magari non gli è proprio simpatico potresti uccidere i nemici ma magari risparmiare le cure per te e non rischiare mai la vita per i tuoi compagni... o se uso un arma al posto di un altra (non per utilità, ma così, a parità di danni e abilità..alla cdc insomma..) ne risente sempre l'interpretazione? Anche qui dipende dal carattere e dalla storia del tuo PG Comunque per il fatto Background serve, ma non è essenziale, per esempio a me non piace fare Background troppo lunghi o elaborati, mi basta definire il carattere del mio PG e la sua storia passata (non importa che gli siano successe 19000 cose, come spesso succede nei Background)... Io preferisco caratterizzare il mio PG in gioco
Shar Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 e se in uno scontro ammazzo tutti i fu*in'hostile e poi curo i miei compagni, c'entra l'allineamento per esempio? . Anche in combattimento si può interpretare il proprio personaggio. Ad esempio, quando c'è qualche scontro, nonostante io SAPPIA PERFETTAMENTE che Kursk (DMBI e DMMDM) ha già bene in testa come pelarmi le chiappe, purtroppo ho per le mani un barbaro orog... quindi poco importa chi o cosa ci sia davanti: traccio una linea retta tra dove sono e dove è il mio nemico, e parto alla carica (con tutte le conseguenze che hai ben presente)... Nel tuo caso, dato che sei un chierico saggio, potresti evitare di saltare subito in faccia a chi hai di fronte, e magari pensare a qualche alternativa più tattica (mentre io metto i miei punti ferita a servizio della vostra vitaccia!). Ma in alcune occasioni potresti essere talmente saggio da renderti conto prima degli altri che è meglio battere in ritirata... e non aspettarti che io ti segua (se non in una cassa di legno).
Aerys II Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 ...senza dimenticare che un'interpretazione può essere buona quanto vuoi, ma non sarà mai davvero buona senza qualche scena antologica che fa ricordare il PG in eterno...
Airon Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 quoto tutti i precedenti. Interpretazione significa, innanzitutto, immedesimazione. Devi pensare come il tuo PG, basandoti su statistiche, background, profilo psicologico, caratteristiche... Poi, dagli un paio di tratti caratteristici, così da staccarlo dalla massa dei personaggi con una personalità simile. Ad esempio, il mio gnomo spadaccino è sbruffone e spavaldo come tutti gli spadaccini, ma gli ho dato accento spagnolo ed educazione da zingaro. E poi viene quanto detto da Aerys: le genialate, quelle frasi epiche da incidere su una scaglia di drago d'oro. Se azzeccate, salvano da sole una sessione andata storta, o elevano a soddisfazione massima una normale.
Codan il bardo Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 L'interpretazione è TUTTO!!!!! Anche il modo in cui lanci i dadi può legittimare una caratteristica interpretativa. Non esiste scissione tra combat e talk... ogni gesto, parola, respiro deve rimandare al tuo PG... lascia libera la tua vena creativa... anche la voce dovrebbe ricordare chi sei... solo in questo modo si avrà veramente l'impressione che tu sia non la persona di tutti i giorni, la rappresentazione reale di ciò che è scritto a matita sulla tua scheda del personaggio... IMHO
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