docdagon Inviata 8 Ottobre 2010 Segnala Inviata 8 Ottobre 2010 «Come si chiama?» «Non ne ho idea, mai visto prima». «Da dove viene?» «Non saprei... non vedo gradi, insegne, niente». «Chi lo ha addestrato?» «Qualcuno parecchio in gamba, presumo». Nerro sorrise: la brutta cicatrice sul suo volto disegnò un intrico di rughe biancastre. Il vecchio nano stava masticando un pezzo di tabacco, appoggiato alla parte opposta del sottile nastro esopittivo su cui un concentratissimo giovane adepto stava proiettando le immagini sfocate provenienti dai turni di guardia della magione orchesca. Essere interpellato in modo aspro dal suo ex generale lo rendeva di buon umore; Trevor DeMunn pianificava con molto anticipo le mosse di molte persone, non c'era motivo di dargli subito tutte le risposte. Ma del resto, Nerro ero stato sincero: non aveva mai visto il guerriero mostrato negli esopitti. Nella sala, qualcuno si mosse a disagio sulla sedia; la scarsa illuminazione gettata dagli esopitti facilitava la visione delle immagini, ma con le vetrate delle pareti trapezoidali oscurate per migliorare la proiezione era difficile distinguere i volti. Il vecchio nano non ne aveva comunque bisogno: se era stato convocato, dopo cinque anni, dai suoi ex datori di lavoro, evidentemente avevano un problema di quelli grossi e poteva concedersi di rigirare il coltello nella piaga. Non si aspettava certo che fosse DeMunn a cedere, il mastino non era diventato generale per nulla; no, qualcuno dei suoi lecca piedi si sarebbe scoperto. Infatti, dopo pochi attimi uno dei presenti abboccò in pieno: «Capitano, forse non ha chiaro il motivo per cui è qui. Quello che n...». «Al tempo. -il tono di Nerro era un ringhio, basso e calcolato- «non sono più capitano, non ho gradi. E se sono qui vuol dire che qualcuno in questa stanza ha fatto un errore di calcolo. Un ingombrante errore di calcolo». Sentì un malcelato rantolo, una gola che cercava di schiarirsi; la sua vista gli permise di distinguere gocce di sudore sulla fronte del suo interlocutore. Il generale DeMunn intervenne, rapido come il morso di un cobra: «Esattamente. Abbiamo bisogno delle tue capacità, questo -un vago gesto della mano- individuo ci sta creando dei problemi. Sta interferendo con le nostre politiche di zona». Nerro porto lo sguardo su DeMunn, scrutando; incontrò i suoi occhi, spenti come il buio della notte. In guerra, quando Nerro aveva gradi, responsabilità, obiettivi, aveva ucciso, aveva ordinato di uccidere e aveva assistito a orrori di ogni tipo, tutto per tornare a riferire al suo superiore e incontrare, solo lì alla fine del percorso di sangue, attraverso centinaia di campi di fuoco, la vera completa terminale visione del significato reale della distruzione. Il generale non aveva niente al di là dello sguardo, niente: non un sentimento con cui un essere umano potesse confrontarsi, solo un’impressionante capacità di valutazione. Il capitano Nerro riportava, DeMunn ascoltava, DeMunn ordinava la prossima missione. Questa volta, prima di rispondere, il vecchio nano soppesò le parole - DeMunn, l’uomo vuoto, aveva un nuovo nemico. Gli ingranaggi del sistema avevano ripreso a muoversi per quello strano uomo che faceva scempio di orchi, e questa volta a capo del sistema c’era l’uomo che da decenni era dentro tutti i sistemi. Nerro osò domandarsi, per un attimo, cosa stesse diventando la Blackwater nelle mani di Trevor, in che cosa una gloriosa, ben oliata e numerosa compagnia di mercenari era diventata dopo il successo brutale e devastante nel controllo dell’epidemia di Baldur’s Gate.
docdagon Inviato 15 Ottobre 2010 Autore Segnala Inviato 15 Ottobre 2010 «Bene - cominciò Nerro - da quel poco che queste immagini mi consentono di vedere, il quadro che ho è il seguente; se sbaglio qualcosa, per favore fermatemi. Punto uno: avete una serie di informatori dentro la Rocca del capoguerra orchesco Ras al Rock. Non si tratta di spie, perché gli esopitti sono prese da molte angolazioni, cosa impossibile se ricordo bene a meno di avere una squadra capace di triangolare le immagini - ma non si riesce ad occultare una simile quantità di pittomaghi. Quindi, la Blackwater ha un accordo con Ras al Rock.» Rezione scomposta da parte del leccapiedi, DeMunn lo fulmina, Nerro può proseguire: «Punto due. Il vostro amico ignoto, invece, di occultamento se ne intende eccome: ha aggredito le guardie in pieno giorno, evidentemente ha studiato da mesi la situazione. Presumo che vista la quantità di orchi, la distrazione sia stata causata da un grosso evento, qualcosa di logisticamente importante; insomma un trasporto. E dato che gli orchi non commerciano, anche qui si tratta di un qualche evento voluto dai voi della Blackwater. E' probabile che l'ignoto ne fosse a conoscenza, anzi dobbiamo darlo per scontato. Punto tre. Il tipo è veloce, addestrato a mantenere un notevole sangue freddo, e molto sicuro delle sue capacità. Uno così, uno che affronta un accampamento di Orchi (e da quello che vedo, causando un bel bagno di sangue) o non ha nulla da perdere, o è sicuro che il gioco valga la candela. Quindi...» il nano prese un foglio da una tasca, scarabocchiò una serie di cose e lo gettò sul tavolo. «Se volete che lo fermi, mi serve questo.» Dal tavolo si levarono immediatamente insulti e grida di sorpresa; di nuovo, fu il generale Trevor a placare gli astanti. «Chiedi molto...»
snorlax Inviato 25 Ottobre 2010 Segnala Inviato 25 Ottobre 2010 so che forse la domanda è stupida o OT ma tu leggi Altieri? In ogni caso veramente bello, aspetto il seguito.
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