Shar Inviato 13 Dicembre 2005 Autore Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Veramente li sceglie e li prepara allo stesso modo. Continui a confondere la fonte... Se uno si compra un panino, mentre l'altro lo riceve a mo' di manna da cielo, stai pur certo che comunque entrambi lo mangeranno allo stesso modo. Ti è più chiaro ,così? No, perchè anche un bimbo di 3 anni capirebbe che il panino con la magia non c'entra una banana. Dato che preparano allo stesso modo, perchè distinguiamo ancora tra incantatori arcani e divini? Se sono sempre due panini, perchè non fare tutto uguale? Non è chiaro? Ci credo! Non c' è scritto! Quindi, niente da fare. La connessione logica tra "non c'è scritto" e "non si può fare" esiste solo nel tuo cervello. io ce l'ho già, all'interno delle regole. Chi ha probklemi sei tu... *** veramente lì è scritto ben benino che si tratta del momento della preparazione... Nel pezzo quotato da Dusdan no. E rimaniamo sempre nell'ambito dell'assurdo: il mago sì, e tutte le altre classi che preparano no.. Si, assurdo che tu ti debba impuntare in questo modo! E come la mettiamo con le altre classi che preparano ma non sono maghi? E che ne so? Discutiamone! Come on, come on... Let's twist again...
Azar Pinkur Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Come al solito non rispondi alle domande che uno ti pone, però a esigere delle risposte sei molto bravo. Comincia a dirmi dove ho scritto quello che dici. Ce la faresti ? Chiaramente no. Dimostrami il contrario. Per tutto il resto che hai scritto, sono ancora semplice illazioni denigratorie. Marcia indietro ? Analogia per i chierici ? Ma dove ti inventi tutto questo ? Posso almeno chiederti, visto che sei molto preciso, di esserlo altrettanto quando parli degli altri ? Probabilmente si riferisce a questo tuo post Il mago, nel tuo esempio, avvertito dal suo amico Psion, decide semplicemente di "sbarrazzarsi" di Desiderio, rilasciando l'energia mentale residua che ha nella sua mente del sudetto incantesimo. Impedire ad un mago di parlare non significa "tenere una batteria di incantesimi per il proprio utilizzo quando vorrai". Almeno che tu controlli anche le azioni e volere del mago. Se il mago non è controllato in questa maniera, sarà sempre sua la scelta di tenere i suoi incantesimi in memoria... o di lasciarli svanire nel nulla. Quindi nel tuo caso, il mago non lancerà Desiderio... oddio, potrebbe tecnicamente farlo, ma fallirebbe, le sue parole non abbastanza chiare per fare funzionare la magia.. non lo lancerà: lo farà sparire della propria memoria. E alle sue implicazioni che comporta per quanto riguarda gli altri caster, tra cui il chierico. Scusa se ti rispondo io ma Dedalo è un po' criptico e vorrei evitare che si creassero altre frecciatine... ti ho riportato il pezzo a cui credo si stesse riferendo Dedalo. In caso io abbia toppato, correggimi Dedalo.
Dedalo Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Con ordine... Pertanto il mago necessita NON SOLO di un'elaborazione complessa che lo porti ad avere gli slot degli incantesimi occupati e disponibili, ma richiede anche una procedura successiva che può essere interrotta (previo spellcraft dell'avversario ed azione in ready per contrastare). Per stregoni e chierici la questione si fa più farraginosa. Anche essi possono perdere i loro incantesimi, nel momento del lancio. Ma questa perdita viene da un'interruzione che è sempre esterna (da un tiro fallito di combat casting o dall'avversario). Ragionando così è molto più facile per un mago perdere il proprio incantesimo "sprecandolo" che per streegoni e chierici riuscire a sprecare rispettivamente una potenzialità innata od una connessione alla divinità. Veramente le modalità per interrompere un'incatesimo mentre viene castato sono identiche per tutte le classi... ribadisco che non e` questo il punto: il fatto che uno switch richieda la fase di abbandono non implica che questa non possa avvenire senza il successivo riempimento dello slot. E' un vero peccato, invece, che la FAQ limiti lo switch, che richiede il previo abbandono degli incantesimi, come guarda caso sto ripetendo dall'inizio, alla fase di preparazione degli incantesimi... Come al solito non rispondi alle domande che uno ti pone, però a esigere delle risposte sei molto bravo. Comincia a dirmi dove ho scritto quello che dici. Ce la faresti ? Chiaramente no. Dimostrami il contrario. Per tutto il resto che hai scritto, sono ancora semplice illazioni denigratorie. Marcia indietro ? Analogia per i chierici ? Ma dove ti inventi tutto questo ? Elahne, non se se hai mai seguito i miei interventi, ma sei fuori strada... *** In sintesi, non ho sentito di nessun caster che ha il potere magico (perchè di magia si tratta) "verifica materiale con le condizioni della magia prima". E solo una magia fatta per questo scopo, eventualmente, potrebbe scoprirlo. Inoltre, spesso si pensa che "visto che alcuni incantesimi richiedono X o Y come materiali, se no non funzionano", allora "la magia non parte proprio se non ci sono questi materiali". Anche qui, è un approssimazione (imho) fasulla. La componente materiale di un incantesimo non è meno importante o diversa, per il procedimento magico, di quella somatica o verbale. Come vedi, qui parli in generale, ed è da qui che ti sei mosso nel tuo argomentare tentando di portare avanti un'insussistente analogia sull'abbandonio degli incantesimi, che da premesse generali si sarebbe mossa...dove? Diccelo tu. Dato che preparano allo stesso modo, perchè distinguiamo ancora tra incantatori arcani e divini? Se sono sempre due panini, perchè non fare tutto uguale? Perchè, come tu stesso evidenzi, la fonte è diversa. Infatti, preparano allo stesso modo, da fonti diverse...e dire che è semplice. La connessione logica tra "non c'è scritto" e "non si può fare" esiste solo nel tuo cervello. Nel cervello di uno che pare conoscere un po' le regole *** e da chi le regole le interpreta ogni giorno per lavoro. Anche perchè, ribadisco, altrimenti se ci affidiamo al "brocardo" "se non c'è scritto che non si può fare, allora lo posso fare" giungiamo a risultati ben cretini... Sai com'è... Nel pezzo quotato da Dusdan no. Peccato che nello stesso capitoletto si precisi quando il mago può abbandonare le spells, azione che altrimenti non è contemplata da nessuna parte, in nessuna tabella... E che ne so? Discutiamone! E che ne sai? Il problema è tuo! Sei tu che sostieni una follia, non io, che mi attengo alle regole. Che so, come te la cavi con l'Archivist?
Dedalo Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Se ancora non bastasse, direi che un colpo di grazia, sempre che non siate disonesti, è ben scritto nel manuale: When preparing spells for the day, a wizard can leave some of these spell slots open. Later during that day, she can repeat the preparation process as often as she likes, time and circumstances permitting. During these extra sessions of preparation, the wizard can fill these unused spell slots. She cannot, however, abandon a previously prepared spell to replace it with another one or fill a slot that is empty because she has cast a spell in the meantime. That sort of preparation requires a mind fresh from rest. Like the first session of the day, this preparation takes at least 15 minutes, and it takes longer if the wizard prepares more than one-quarter of her spells. Non so se avete letto... C'è scritto che abbandonare uno spell durante la giornata, al di fuori della fase di preparazione degli incantesimi, non è consentito, al fine di rimpiazzarla. Però, se mi sono lasciato degli slot liberi dal mattino posso invece riempirli quando voglio durante il giorno. Quindi, cosa mi è impedito? Il preparare nuovi incantesimi duranti la giornata? No. Ciò che la frase sopra riportata mi impedisce con chiarezza cristallina è di abbandonare una spell durante il giorno, al di fuori della fase di preparazione. A voi la palla...
Mad Master Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 In effetti la risposta sulle FAQ implica solo che non si possa ripreparare uno slot svuotato, perchè l'incantesimo è stato lanciato o abbandonato, senza avere una mente fresca... A far pensare che si possa abbandonare un incantesimo in qualsiasi momento è proprio il fatto che si citino gli incantesimi abbandonati tra i casi di quel divieto: li puoi liberare ma non li puoi ripristinare fino a dopo il riposo, e questo impedisce di fatto anche di "scambiare" gli incantesimi preparati... Quest'ultima citazione implica invece che non si può PREPARARE uno slot svuotato appositamente perchè serve una mente riposata per farlo, come in effetti è sempre il caso quando si vuole rinnovare uno slot, che poi è la stessa cosa che dice anche la FAQ... In pratica una volta scelto cosa mettere in uno slot per prepararlo di nuovo serve prima il riposo, ma lo stesso nulla impedisce ancora di abbandonare un incantesimo senza prepararlo...
Shar Inviato 13 Dicembre 2005 Autore Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Nel cervello di uno che pare conoscere un po' le regole *** e da chi le regole le interpreta ogni giorno per lavoro. E questa tua immensa arroganza dovrebbe porti al di sopra di noi? Tu sei esente da errore? Cerca un manuale dal quale imparare un po' di umiltà! Anche perchè, ribadisco, altrimenti se ci affidiamo al "brocardo" "se non c'è scritto che non si può fare, allora lo posso fare" giungiamo a risultati ben cretini... Solo perchè tu ragioni in binario, in bianco e nero... Se il brocardo fosse "se non c'è scritto che non si può fare, allora lo posso fare se è una cosa logica o razionalmente giustificabile"? Il problema è tuo! Diplomacy... roll roll... 20!!! Mi rifiuto di rispondere come vorrei. Sei tu che sostieni una follia, non io, che mi attengo alle regole. Non sono di quest'opinione, ma cercherò di rispondere coi fatti, e non con le pugnette mentali. She cannot, however, abandon a previously prepared spell to replace it with another one or fill a slot that is empty because she has cast a spell in the meantime. That sort of preparation requires a mind fresh from rest. Grazie di dare il pieno appoggio alla nostra tesi, sottolineando la frase nel punto in cui dice "ABANDON [...] TO REPLACE IT". Secondo me ti sfugge il legame tra un verbo e quello che viene dopo... Nella frase "non puoi mettere la freccia a destra per svoltare a sinistra" vedi per caso qualcosa che ti impedisce di mettere la freccia a destra? Oppure c'è un legame tra lo svoltare a sinistra e mettere la freccia a destra?
Dedalo Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Peccato, vero, che nella frase che segue faccia sempre riferimento alla fase preparatoria, delineando un chiaro riferimento all'abbandono delle spells come fattore ivi afferente....
Shar Inviato 13 Dicembre 2005 Autore Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Peccato, vero, che nella frase che segue faccia sempre riferimento alla fase preparatoria, delineando un chiaro riferimento all'abbandono delle spells come fattore ivi afferente.... Peccato che è proprio questo il punto. Li viene citato l'abbandono per evitare che qualcuno pensi di poter abbandonare e rimeditare come niente fosse. E ogni volta che si dice "non si può abbandonare", guarda te che combinazione, c'è sempre un seguito, come "per poi rimeditare". Quello che delinea chiaramente è che non si può rimeditare così all'acqua di rose, non che sia contro le regole il semplice fatto di abbandonare. Non dice "potete abbandonare", però, e proprio per questo è illuminante (come spesso accade, ultimamente) il post di Mad Master, che consiglia due possibili strade per risolvere la lacuna. Perchè è una lacuna, non un divieto.
Dusdan Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Peccato, vero, che nella frase che segue faccia sempre riferimento alla fase preparatoria, delineando un chiaro riferimento all'abbandono delle spells come fattore ivi afferente.... il fatto che si possa fare in quel momento non implica che si debba fare in quel momento. c'e` una sottile differenza tra condizione necessaria e sufficiente.
Elayne Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 Dedalo, mi limito a risponderti, per chiudere quel OT che hai iniziato: Ma c'è di più: così si conferemerebbe che Elayne ha torto, dato che il suo processo di svuotamento, che egli ha delineato come generale e inerente il lancio degli incantesimi nella loro intrinseca natura, non sussiste, in quanto stretto appannaggio dei maghi. Non ho mai delineato nulla. Anche perchè lo scopo della discussione precedente NON era questo (delinearne la generalità), ma un altro (spiegare che fosse possibile). Attento, questo non significa che non sia il mio pensiero. Ma neanche che lo sia. Ho riletto il post al quale fai riferimento. E in tutta franchezza capisco perchè hai detto una cosa simile. Nel mio primo post, UNA volta dico: La magia viene rilasciata dal caster, prete o mago che sia, e va verso il corpo(i) della creatura. Peccato che la frase precedente dava chiaramente il quadro di che "magia" parlavo: Io mi baso sulla storia di D&D e sulla metodologia di funzionamento della magia arcana, da tempi immemori. Non ho detto "magia divina". Ne "magia in generale". E nei miei post (in tutto questo topic), poi, ho sempre fatto riferimento alla magia arcana/maghi. Non perchè penso (imho) che per un sacerdote il discorso "Animare i Morti" sarebbe stato diverso, per me è uguale. Ma perchè la magia arcana si pone più facilmente allo studio. In quella divina c'è lo zampino di un Dio, infatti, e visto che il discorso si faceva tecnico, era meglio restringere il campo alla magia arcana, per non essere sviati dopo da possibili discussioni teoriche sulla differenza a secondo della fonte della magia (uso il tuo termine fonte, cosi capisci di che parlo). Non solo, quando il discorso si fa molto tecnico, è saggio parlare di argomenti che si conoscono, e per quanto tu ne possa pensare, conosco bene la magia arcana. Se qualcuno mi avesse ribadito "si, ma con la magia divina, è diverso, perchè è il Dio stesso a "volere" che la magia funzioni, ecc ecc." (non è successo, ma perchè no), avrei continuato a rispondere come nel mio primo post: "imho, non è cosi, non ci sono differenze al momento del lancio." (il termine imho appare infatti molto spesso nel primo post) Dal secondo post in poi, abbiamo sempre parlato, SENZA equivoci, di magia arcana, perchè sei stato tu stesso a tirare fuori l'esempio del mago con psion. Ho sempre usato il termine "mago". Ora, se vuoi, puoi pensare che avrei detto lo stesso di un prete. Mah, francamente, no. Non senza molti imho, o senza consultare alcune mie fonti scritte. Come ho già detto, c'è una differenza tra quello che può essere la mia personale interpretazione di un sistema (primo post), e quello che posso, con buona certezza, difendere tranquillamente (il sistema magico arcano). Se proprio vogliamo parlare, solo per darti un quadro di come la penso, del prete, ti posso dire che secondo me, non c'è molta differenza... All'inizio il prete prega... (il mago studia) E alla fine, mentre un Dio se ne frega completamente (tranne casi specifici ^^) di come usa la sua magia un mago, se ne frega di meno di come la usa un suo sacerdote. Insomma, esistono incantesimi divini con chiari segnali del tipo "se il tuo Dio non vuole che funzioni, non funzionerà". Ed è un discorso generale. Il prete potrebbe avere dei problemi dovunque, nella catena "preghiera --> compimento della magia" dovuto alla volontà del suo Dio (anche se qui, dipende dal DM e dal Dio). Il mago no. Quindi in sintesi: In situazioni normali, non considero la magia sacerdotale diversa da quella arcana. E' diversa ? Pazienza, non è un problema, significa che per i sacerdoti, il mio ragionamento non funziona. Tengo quello del mago. Non è diversa ? E vabbeh, anche qui, niente di male. Mai voluto delineare qualsiasi cosa su questo punto, nei miei post. Rimane comunque il fatto che il mio primo post poteva essere chiaramente frainteso, quindi non posso dire che ti sei inventato questo mio discorso. ^^ Qualcuno direbbe "hai capito male", ma non esistendo "chi capisce male" (solo se si è un pò schizzati di mente o proprio se non si vuole capire), direi piuttosto "mi sono espresso male". Spero che apprezzerai la chiarezza: ti ho detto quello che volevo dire nei miei posts, non ho minimamente nascosto quello che non ho detto (sarebbe a dire, che non faccio differenze tra magia sacerdotale/arcana su molti punti), e ho anche ragionato sull'argomento. FINE dell'OT
Nemo Inviato 13 Dicembre 2005 Segnala Inviato 13 Dicembre 2005 personalmente la penso come Dedalo. secondo me un incantatore che prepara gli incantesimi (e qui generalizzo, sia arcano che divino) non può abbandonare gli slot preparati fuori dell' apposita fase di preparazione (a dire il vero non vedo neanche seri motivi per farlo, quindi...). a parte ciò che dicono letteralmente FAQ e manuali, che può effettivamente essere frainteso o interpretato in due modi...
Shar Inviato 14 Dicembre 2005 Autore Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 (a dire il vero non vedo neanche seri motivi per farlo, quindi...). In parte il problema deriva, credo, anche da questo. Cioè: dato che non ci sono grandi motivi per farlo, nelle regole c'è una lacuna sul fatto se sia possibile o meno proprio perchè non ci si è posti il problema. Perchè mai uno dovrebbe semplicemente abbandonare un incantesimo, quando può lasciarlo li e al limite utilizzarlo in un secondo momento. Ma la discussione è proprio venuta fuori dalla situazione ai limiti del paradossale ipotizzata da Elayne. Per questo, data secondo me la lacuna, è poi questione di accordarsi o di discutere su cosa riteniamo più opportuno: o ritenerlo possibile, oppure no.
Strikeiron Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 Con ordine... Veramente le modalità per interrompere un'incatesimo mentre viene castato sono identiche per tutte le classi... Appunto, qui sta il mio dubbio. Tu interrompi l'incantesimo lanciato da qualsiasi spellcaster (inteso genericamente, specificamente per intenderci che sia il mago, lo stregone od il chierico). Ma mentre per il mago viene esattamente descritta la modalità di lancio dell'incantesimo, regolisticamente come avviene il lancio dell'incantesimo divino o dello stregone? Sopèrattutto il lancio di incantesimi divini mi mette dei dubbi. Il chierico ha lo spell trigger della parola da pronunciare al momento del lancio come il mago? Perchè se i meccanismi fossero equivalenti tra i tre casi allora ha senso interpretare estensivamente il meccanismo dell'abbandono a tutte tre le classi. Viceversa per quanto riguarda stregoni o chierici non è chiaro (almeno per me, o forse più probabilmente non mi ricordo di aver letto regole specifiche in tal senso).
Dusdan Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 uscendo per un attimo dal recinto delle regole, trovo molto strano che una qualsiasi distrazione possa far perdere l'incantesimo ad un incantatore e che lui non possa cominciare a lanciare l'incantesimo e interrompersi ad un certo punto, quando ha gia` scaricato l'energia ma non ha ancora finalizzato l'incantesimo. mi spiego meglio: se mi attaccano mentre lancio un incantesimo e fallisco il tiro concentrazione scarico l'incantesimo e non riesco a finalizzarlo; mi sembra "naturale" poter fare questa cosa spontaneamente. tutto, ovviamente, imvho
Azar Pinkur Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 Appunto, qui sta il mio dubbio. Tu interrompi l'incantesimo lanciato da qualsiasi spellcaster (inteso genericamente, specificamente per intenderci che sia il mago, lo stregone od il chierico). Ma mentre per il mago viene esattamente descritta la modalità di lancio dell'incantesimo, regolisticamente come avviene il lancio dell'incantesimo divino o dello stregone? Sopèrattutto il lancio di incantesimi divini mi mette dei dubbi. Il chierico ha lo spell trigger della parola da pronunciare al momento del lancio come il mago? Perchè se i meccanismi fossero equivalenti tra i tre casi allora ha senso interpretare estensivamente il meccanismo dell'abbandono a tutte tre le classi. Viceversa per quanto riguarda stregoni o chierici non è chiaro (almeno per me, o forse più probabilmente non mi ricordo di aver letto regole specifiche in tal senso). Sì il lancio a livello regolistico avviene nello stesso modo per tutte le classi. Lo stregone differisce dal mago perchè mentre il mago ha gli incantesimi che ha studiato, lo stregone ha slot liberi, che non può abbandonare. Ad ogni modo su questo argomento credo di essere in disaccordo con Dedalo, per il semplice fatto che: 1) Ritengo strano che un mago non possa "perdere" un incantesimo volontariamente (ma vabbè... non sarebbe il primo assurdo) 2) Il pezzo riportato da Dedalo (quello che ho messo qui sotto dove si evidenzia la parte tra parentesi "Only then") chiarifica dove e quando si possa swichare uno slot, non dove e quando si può abbandonare un incantesimo. Stesso discorso per il "quote" più sotto .Ricordi Dedalo che avevamo discusso anche sui danni di oggetti che cadono e avevamo dato 2 interpretazioni diverse? Beh credo sia la stessa cosa qui The text you’ve quoted merely points out that you can replace spells you have cast or can switch prepared (but uncast) spells for other prepared spells when your mind is fresh (and only then). She cannot, however, abandon a previously prepared spell to replace it with another one or fill a slot that is empty because she has cast a spell in the meantime. That sort of preparation requires a mind fresh from rest.
Elayne Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 +1 per Shar. Avrei qualcosa, però, da aggiungere (non esistate a corregermi): Regole: Le regole sono chiare sul fatto che tra la preparazione di incantesimi per riempire "slots vuoti" e "slots pieni", non cambia il tempo richiesto: minimo 15 minuti. In breve, se hai lanciato una magia, e dopo le 8 ore di riposo, vuoi di nuovo riempire lo slot, ti prende minimo 15 minuti. Se per riempirlo devi prima svuotarlo (perchè è occupato, perchè non hai usato la magia che lo riempie), sono sempre minimo 15 minuti. Le regole non fanno differenza di tempo. Un mago che vuole riempire tutti slots "pieni" (perchè vuole cambiare lista, ma non ha lanciato nulla nei giorni precedenti) o tutti slots "vuoti" (perchè non ha più incantesimi in memoria) ci metterà lo stesso tempo. è chiaro che quindi il tempo di "abandono" degli incantesimi memorizzati è nullo. In realtà è "tendente al nullo", ma se dovessimo interpretare le regole in modo letterale e chiuso, sarebbe "=0". Le regole spiegano chiaramente che per preparare uno slot, c'è bisogno di "freschezza mentale per questo slot". Insomma, per ogni slot, si potrebbe dire che bisogna vedere quand'è l'ultima volta che è stato "pieno". Se quest'ultima volta è antecedente ad un periodo di 8 ore di riposo (o simile, secondo le regole della preparazione), allora lo puoi riempire quando vuoi, spendendo i cannonici 15 minuti per la preparazione. Anche dopo un combattimento. Notare che uso delle terminologie non proprio "da regole". è per farmi capire meglio, ma potete cambiarle. Ragionamento (mio): Le regole chiariscono anche chiaramente che è la preparazione a richiedere tempo, e uno stato mentale preciso. Da nessuna parte c'è scritto che "abandonare" un incantesimo lo richiede. Tutto questo viene poi riscontrato nel calcolo "tempo di abandono = 0". Se "abandonare" fosse anche un operazione difficile, la WotC avrebbe dato un "tempo di abandono", forse non uguale, ma simile, a quello della preparazione. Ma cos'è "abandonare un incantesimo" ? Non esiste una definizione ufficiale in D&D. Perché ? O perchè la WotC ha dimenticato tale definizione importante, o perchè non è importante. Prendendo per affermato che le regole della WotC sono giuste, complete e vanno rispettate, è chiara la seconda ipotesi. E questo significa che "abandonare un incantesimo" è di definizione semplice. Per inciso "svuotare uno slot" e "perdere l'incantesimo dalla memoria". è un azione volontaria, chiaramente senza procedura classica di lancio. Ricordando che ha per tempo di esecuzione "0", sarà, con ogni probabilità, una semplice azione di volontà. Forse non sarà proprio semplice se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo, ma per un mago che è abituato a lunghi studi, preparazioni, e lanci di magie, sarà come bere un bicchiere d'acqua. Anzi, prenderà anche meno tempo. Si può notare che l'unica altra azione volontaria che permette di "svuotare" uno slot è il "lancio dell'incantesimo", che non ha come tempo di lancio "0", è soggetto a concentrazione, e, spesso, viene affiancata da componenti fastidiose VSM. Notare però che tutte queste procedure e concentrazione hanno uno scopo ben più importante che il semplice "svuotamento di una formula magica" dalla propria testa: lo scopo è di dare forma ed effetto chiari e definiti alla magia, per la creazione dell'effetto finale voluto dell'incantesimo. Notare anche che lanciare incantesimi non richiede nessuna freschezza mentale, o tempi lunghi di preparazione (beh, non di "minimo 15 minuti"). Insomma, per inciso, è ben più complicato che "abandonare un incantesimo", senza scopo altro che abandonarlo. Quindi, perchè "abandonare un incantesimo" dovrebbe essere cosi complicato o limitato ad una certa fase ??? è semplice: non esiste un perchè, ed infatti non sussiste. Ora, potrei continuare il raggionamento ancora a lungo, e dimostrare (imho) come il pensiero "puoi abandonare un incantesimo solo per rimpiazzarlo con un altro" sia fuori di logica, ma il post essendo già abbastanza lungo, mi fermo qui. Ora uccidetemi pure se ho torto ^^
Dedalo Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 Allora, leggo un immenso blah blah senza appigli, quindi vi ricordo che nella tabella delle actions non è inclusa l'azione di abbandonare uno spell. C'è il castare, c'è il mantenere la concentrazione, c'è addirittura il "dismiss a spell", ma, guarda caso, ma guarda un po', non c'è a"abandon a spell". Chissà come mai... Ergo, nel caso da me evidenziato, il nostro amico in lotta non potrà abbandonare alcunchè, in base a quanto le regole ci dicono. Quelle sono le azioni effettuabili in battaglia. Il resto, è HR.
Dedalo Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 In parte il problema deriva, credo, anche da questo. Cioè: dato che non ci sono grandi motivi per farlo, nelle regole c'è una lacuna sul fatto se sia possibile o meno proprio perchè non ci si è posti il problema. Ci sono situazioni da cui possono dipendere le sorti di un'intera missione. Caso: un mago è in missione in città, e sa che le guardie cittadine sono sulle sue tracce. Sa anche che molte di loro hanno l'incantesimo Vista Arcana permanente attivo su di esse. Per sua fortuna non è l'unico incantatore in città: unico suo problema è l'avere accesso a magie di un livello tale da porlo al di sopra della media degli altri incantatori cittadini, con conseguente suo risaltare che può ingenerare sospetti, sospetti che egli deve assolutamente evitare. Per diverse ore riesce ad evitare di essere scoperto, ma sa che la situazione potrebbe precipitare. Tuttavia, non può liberarsi degli incantesimi di alto livello a cui ha accesso perché gli sono indispensabili per il buon fine della missione: vi rinuncerà solo se sia messa in pericolo la sua incolumità, ovvero venga avvicinato da una guardia, dato che un'indagine anche poco approfondita svelerà la sua identità. Ecco che, in un momento di distrazione, il mago si accorge che è spuntato da un vicolo una guardia, e sta puntando su di lui. Gli è rimasto uno slot di alto livello disponibile: se verrà individuato, sarà la fine della missione, e della sua vita. Lanciare l'incantesimo mentre viene osservato è una follia suicida. Se potesse abbandonare la spell, la missione salterebbe, ma egli potrebbe almeno rimanere in vita per riferire l'accaduto e organizzarsi per una seconda sortita. dimenticanza? No, perchè, guarda caso, il sistema come io lo riporto non la prevede come tale. Chissà, allora, quale sarà la giusta interpretazione...
Dusdan Inviato 14 Dicembre 2005 Segnala Inviato 14 Dicembre 2005 No, perchè, guarda caso, il sistema come io lo riporto non la prevede come tale.ritengo difficile prevedere una dimenticanza
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