Non sono daccordo con l'interpretazione di Black. E' ben studiata e condivisibile ma lui vede un errore di fonde che non giudico tale. Essendo ogni campagna comunque master dipendente anche l'eventuale perdita di privilegi dipende dal master. L'interpretazione di black è molto stringente, la mia searebbe più permissiva e quindi adatterei la campagna per non rendere la vita del povero insopportabile.

Io una volta ho provato a giocare un abominio che se ci ripenso mi rivolto nel letto: monaco santo con voto di povertà. Ora io il pow lo avevo preso perchè come si è detto in precedenza attira per le sue apparenti potenzialità molto alte. Avevo voglia di giocare una sorta di san francesco itinerante tanto più che ero in procinto di prendere il talento autorità per avere un lupo tipo il santo in questione. Nonostante blackstorm possa sembrare drastico nella sua valutazione del BoED, che a me personalmente piace nel sua intenzione di plasmare personaggi eroici, mi ritrovo d'accordo che non è fattibile in DnD giocare un pg povero, cioè alla san francesco, perchè un tipo del genere non sopravviverebbe 2 secondi facendo l'avventuriero. Allentare i limiti del pow significa per me far perdere il significato di tale talento e renderlo molto più potente di quanto in realtà è effettivamente.

Chi decide di usarlo, magari per provare qualcosa di diverso, deve essere avvertito che si cammina sul filo di un rasoio e che la minima deviazione da questo cammino comporta la perdita definitiva dei benefici concessi dal talento. E' vero quando io decisi di fare il pg sopracitato stetti 1 pomeriggio al telefono col master per riuscire ad avere una visione d'insieme della sua interpretazione riguardo ai limiti imposti. Risultato: alla 4a sessione il pg è stato brutalmente sventrato dopo aver cercato di impedire il saccheggio di un tempio... sventrato per altro dai suoi compagni saccheggiatori; ma questo non vuol dire.

Mi ritrovo quindi d'accordo con black che è decisamente un talento..., un talento... un talento da non prendere in considerazione per alcun motivo.