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[Play by forum] Topic di gioco


Marquand

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Attraversate il campo accompagnati dagli sguardi di questa gente, e notate che tutti gli uomini sembrano portare la stessa decorazione sul viso.

Sotto la pioggia battente, mentre i lampi illuminano un cielo plumbeo, cominciate ad inerpicarvi lungo il ripido sentiero che conduce al maniero. Lo sforzo è immane, con la fatica del viaggio che rende pesante ogni passo e rigagnoli d'acqua a rendere infidi i bassi gradini intagliati nella roccia. Man mano che salite il panorama si fa più ampio e tetro, con i neri boschi sottostanti, agitati dal vento, alternati a pietraie e colline spigolose. Siete praticamente stremati quando finalmente raggiungete la cima: sulla vostra sinistra corrono le pareti esterne del castello, davanti a voi un ampio portale incassato in un torrione, a destra, a pochi passi, un ripido strapiombo.

Un fulmine illumina la scena, la parete alla vostra sinistra è coperta d'edera, il torrione appare in pessime condizioni e con i merli in cima sbrecciati, sul portale i resti di uno stemma araldico, e nel vano aperto una figura alta e magra in attesa.

Tornano le tenebre, e dopo il rombo di un tuono una voce emerge dalla porta:

Chi siete? Cosa vi spinge in questi luoghi nel cuore di una tempesta?

Le parole, pronunciate in una vulgata molto vicina al Sid, hanno un suono stanco e profondo

La pioggia continua a cadere.

Spoiler:  

Perdete tutti 2 PV per la stanchezza del viaggio

Il Sid è la lingua parlata nel Siddlend, il cuore del Sacro Impero, che tutti quanti, per diverse ragioni, conoscete.

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Hemlet

Faccio un inchino, più per la stanchezza che per deferenza.

@Voce

Siamo dei pellegrini, stanchi ed infreddoliti. Un villaggio ci ha indirizzati qui, ed i dettagli li spiegheremo in seguito. Per ora siamo troppo stanchi per parlare, abbiamo fatto un viaggio lungo e senza pause per arrivare qui e ci basterebbe un tetto sopra la testa e un fuoco per scaldarci corpi ed anime.

Ora che ci penso, andare in giro a sbandierare di voler uccidere un Upiro non è la cosa più saggia...

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@Rivolto alla voce

Siamo qui per incontrare il Domn... abbiamo fatto un lungo viaggio per incontrarlo e vorremmo parlargli, è possibile? Siamo stanchi come potete vedere, abbiamo le vesti bagnate e abbiamo fame... chiediamo un po' di ospitalità, e di incontrare il Domn!

Speriamo che questo Domn sia ospitale...

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Roselin fa un passo avanti per guardare meglio la figura che vi ha parlato, mentre una seconda persona gli porge una lampada ad olio: si tratta di un uomo di mezza età, con i lineamenti scavati resi ancora più marcati dalla luce tremolante, indossa una sorta di uniforme da servo di rango, che tuttavia ha certamente vissuto tempi molto migliori.

La fioca luce vi raggiunge, e l'uomo sembra riconoscere gli abiti sacerdotali di Roselin, assumendo un'sepressione indecifrabile.

Fa un passo indietro e vi invita ad entrare, seguendolo attraversate il portale e passate sotto i resti dello stemma araldico, poi vi ritrovate al pian terreno del torrione, uno stanzone vuoto e polveroso dove, a parte voi, ci sono l'uomo di mezza età, una giovane serva dal ventre prominente e due uomini armati di aspetto esotico, che indossano gli stessi gioielli che avete visto sul volto degli abitanti del campo. Nonostante la scarsa illuminazione notate subito che i servi hanno lineamenti mittel-imperiali, coerenti con la loro vulgata Sid, mentre i guardiani armati discendono da genti dell'est.

Grondate acqua, e tirate un sospiro di sollievo mentre all'esterno la pioggia e i lampi s'infittiscono.

L'uomo che vi ha fatto entrare vi rivolge nuovamente la parola: Chi devo annunciare al Domn?

Poi guarda negli occhi ciascuno di voi, in attesa che vi presentiate.

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Hemlet

Mi tolgo lentamente il cappuccio nero, scoprendo i lunghi capelli castani inumiditi dalla pioggia, dopodichè mi strizzo la coda cercando di eliminare più acqua possibile.

Nonostante il bagno en plein air, ho sete. Possibile?

Rivolgendomi al servo di rango, accenno un altro inchino per ringraziarlo di averci fatti entrare.

Io sono Hemlet, pellegrino e cantore.

Magari al Domn piace la musica tradizionale Aserita...

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L'uomo sembra particolarmente colpito dalla presentazione Amhal, poi accenna una sorta di inchino e vi chiede di attendere di qui, si volta e si allontana.

Rimanete in compagnia del guardiano, che vi scruta silenzioso da un'angolo della stanza, e della giovane serva, che tiene lo sguardo basso e sembra intimorita.

Udite allontanarsi i passi lungo un corridoio, poi torna a calare il silenzio, turbato solo dagli scrosci di pioggia.

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Hemlet

@Roselin, con tono sicuro

Tranquilla, finchè sei con noi sei al sicuro..

Tranquilla??? Ma ti sei ascoltato??? Se non sai neanche proteggere te stesso!

Per ingannare l'attesa, mi dirigo verso il guardiano e la serva, provando a parlare nelle lingue che conosco e chiedendo informazioni sul Domn (con chi vive, che carattere ha, se accoglie gli stranieri come noi).

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I tentativi di Hemlet di comunicare con le guardie sono totalmente vani, se conoscono qualcuna delle lingue adoperate dal pellegrino si guardano bene dal farlo capire, ma con la serva i risultati sono migliori: anche lei parla il Sid, e dai lineamenti sembra avere origini sidete, per quanto diluite con il sangue delle popolazioni locali.

Superata la barriera linguistica, ti ritrovi però a fronteggiare ostacoli caratteriali: la ragazza appare estremamente timida, o forse spaventata, e mantiene lo sguardo basso mentre sussurra poche parole sotto voce, quasi balbettando.

@ Hemlet: Do...Domn Shte-Keter vive con... con noi... Poi per un istante sgrana gli occhi e parla più forte E' buono! E' molto buono con noi! Abbassando dinuovo il tono e lo sguardo Di... di solito non... non riceve molti ospiti... qui non viene mai... mai nessuno... solo i... i pastori dei villaggi a... a portare i tributi...

Passi rimbombano nel corridoio, la serva torna silenziosa e abbassa lo sguardo sulla pancia pronunciata, mentre la luce di una candela annuncia l'ingresso del servo in livrea che vi ha accolto precedentemente.

Her Shte-Keter da il benvenuto allo studioso Amhal ed ai suoi compagni di viaggio la voce risuona sempre stanca, come l'espressione del suo volto Desidera intrattenersi con voi accanto al fuoco del camino mentre la servitù vi preparerà un pasto caldo

Rivolgendosi alla serva Minna, segui gli ospiti e fa' luce con la lanterna, io farò strada

Detto questo si volta e torna ad imboccare il buio corridoio.

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