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[Krinn] Find the Path


Krinn

Messaggio consigliato

Inviato

"Guarda, ascolta. Ragioniamo un attimo su quello che stai per fare, pensando anche in che situazione siamo. Siamo, come detto, in una città sconosciuta. Ci siamo appena svegliati, e non sappiamo nemmeno in che regione o luogo siamo. Credo che la cosa più logica da fare sia scoprire per lo meno chi ci ha portati qui. Vagare per una città sconosciuta con un sacco, a quest'ora, potrebbe sembrare sospetto. Le guardie potrebbero fare domande sul perchè ti trovi qui. Cosa intendi fare? Ucciderli? Dare risposte confusionare con il rischio di perdere tanto tempo o magari di finire in galera? Siamo in tempi oscuri, è ciò che è strano è sospetto. Secondo me, sarebbe meglio se cerchiamo di orientarci un attimo, e scoprire dove ci troviamo. Che ne dici?"


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Inviato

"Per quel che ne so potresti anche avermi portata tu qui, nel qual caso puoi smettere con la pantomima perché non resterò qui solo perché me lo chiedi...", sibilo in tono accusatorio.

"E se invece sei davvero un disgraziato qualunque come vuoi far credere, ho ancor meno ragione di starti a sentire. So badare a me stessa, tu bada a te."

Inviato

@GM

Spoiler:  
Mi guardo intorno, confuso.

*Ma dove mi trovo?*

Non riconoscendo quel luogo come la locanda del Carro Cigolante, mi avvicino alla donna dietro il bancone con l'intenzione di chiederle informazioni.

"Mi scusi, brava donna, sa dirmi dove mi trovo? Sa, sono un po' confuso." - le dico con un finto sorriso imbarazzato, sicuro del fatto che mi sia successo qualcosa. Ma cosa?

Inviato

@Erylion

Spoiler:  
La donna sfodera un sorriso di cortesia e ti risponde con un forte accento che non riconosci, ma comunque parla in un comune comprensibile.

"Nottata pesante, eh? Quando il vecchio George vi ha portati qui sembrava che aveste bevuto almeno due litri di liquore nanico!

Comunque, benvenuto al Covone Rosso, la locanda più grande di Beregost. Io sono Emily Nightscar, moglie del proprietario."

Spoiler:  
Conoscenze (Geografia): <16>+9=25.

Beregost è un paese di meno di tremila anime, punto di sosta obbligatorio per le carovane e i viaggiatori tra il ducato di Baldur's Gate e la nazione dell'Amn, lungo la Costa della Spada.

Conoscenze (Storia): <20>+8=28.

Sembra che oltre tre secoli addietro, a Beregost, il potente mago Ulcaster abbia fondato una rispettabile scuola di magia, andata distrutta in una battaglia magica contro maghi Calishiti gelosi della concorrenza.

"Desidera qualcosa di forte per mandar via la confusione? L'Occhio Rosso Nanico fa resuscitare anche i morti..."

La locandiera prende una bottiglia con del liquido rosso da sotto il bancone e un bicchiere di vetro, pronta a riempirlo se il cliente desidera.

Inviato

@GM

Spoiler:  

*Beregost? La costa della spada?*

Ero lontano centinaia di chilometri dal Thay, dall'altra parte del Faerûn, lontano dalla disprezzabile cultura thayan, lontano da casa.

La domanda che mi ponevo appena sveglio aveva avuto la sua risposta, o almeno era stata costretta ad averla. Il Thay era finito per me. Ora iniziava una nuova vita, in nuovi luoghi da esplorare. E ciò non mi dispiaceva affatto.

"No, grazie. Non ho sete." - rispondo alla donna.

*George? Chi è George?*

"Piuttosto..." - riprendo a dire a Emily - "...mi dica chi è questo George. Sa perché ci ha portato qui? E sa come?"

*Questa faccenda è alquanto strana. Magari quella gente di sopra vorrà esserne informata. Forse loro sanno qualcosa in più.*

Aspetto una risposta di Emily.

Inviato

@Erylion

Spoiler:  
"Siete proprio uno straniero, dunque. Non ho mai visto quel genere di tatuaggi, sa, però le dona.

George è una delle Guardie del paese in pensione, lo conoscono tutti qui, si occupa di recuperare vagabondi e ubriachi e portarli in un luogo coperto perchè non passino la notte al freddo. La Guardia cittadina ci paga per aiutarli a tenere pulite le strade e noi ospitiamo per una notte quelli che ci vengono portati. Sembra che voi cinque foste tutti sdraiati per terra vicini, quindi vi abbiamo messi nella stessa stanza. Spero che la sistemazione sia stata di vostro gradimento.

George a quest'ora starà riposando dopo il lavoro notturno, ma a cena viene sempre qui a scambiare quattro chiacchiere prima di iniziare il giro."

Inviato

@GM

Spoiler:  
Ci dev'essere qualcosa sotto! Non possiamo essere finiti insieme, e per la strada, casualmente. Dovrei parlarne agli altri.*

"Grazie delle informazioni! Mi sono state davvero d'aiuto." - dico a Emily.

Lasciato il bancone, risalgo le scale che mi portano al piano superiore. Dopodiché, ritorno alla stanza in cui mi ero svegliato quella mattina.

Rientro della stanza, chiaramente imbarazzato.

*Innanzitutto, dovrei scusarmi.*

"Mi dispiace per come vi ho trattato prima, ma ho delle notizie per voi." - dico al gruppo, attendendo che mi diano un segno di approvazione per iniziare a parlare.

Inviato

"Ma che cos'è questa luce?! Ancora una volta Kro-han non ha chiuso bene scommetto!"

Soren aprì gli occhi infastidito, quante volte aveva detto al suo sotto-ufficiale di serrare bene ogni pertugio? Mentre era intento a rimuginare ad una punizione adatta per quello scansafatiche i suoi pensieri si interruppero.

Di scatto portò la mano alla sua destra dove era solito tenere il fido bastone, e non trovandolo il suo cuore sussultò in gola.

Ancora stordito dalla seppur fioca luce diede uno sguardo a quella stanza.

C'erano fin troppi elementi che non quadravano.

"Sniff... sniff... questo odore mi è familiare, è profumo! E queste coperte?! Ma che sta succedendo?"

Gran brutta cosa l'abitudine.

Un giorno sei coccolato da coperte e profumo di lavanda, un altro ti vedi costretto a dormire all'addiaccio arrangiandoti con quel che trovi. Poi, proprio quando credi di esserti abituato a tutte quelle sterpaglie e amenità varie ecco che il mondo cambia di nuovo.

Soren non avrebbe mai pensato di doverlo ammettere, ma avrebbe di gran lunga preferito una roccia a quel comfort inaspettato.

Alcuni individui dialogavano al di sotto del letto dove il coboldo giaceva, scrutò per un attimo l'intera stanza soffermandosi prima su quelle persone e poi sugli armadi in fondo.

"Ok, manteniamo la calma, sembra che nessuno mi abbia ancora notato. Per prima cosa devo trovare il mio bastone...

Accidenti, proprio nel letto più alto dovevo finire!"

Borbottando, la piccola creatura si fece coraggio e con molta attenzione tentò di scendere da quel castello di legno e ferro. Preso com'era dall'evitare di inciampare si dimenticò della sua ingombrante coda che picchiettando a destra e a manca fece più rumore del dovuto.

In fretta Soren si ricompose, si schiari la gola tentando di dare un tono più normale alla sua voce stridula e alzando e tenendo bene in vista le mani esordì:

"Ehm, chiedo scusa per il fracasso. Evidentemente ci deve essere stato un errore, chi è che comanda qui?"

@tutti:

Spoiler:  

Sostanzialmente Soren è un comunissimo coboldo, ma con qualche abbozzo di peli tra le piccole corna, a simulare una chioma che non è più tale. Mentre le scaglie che compongono la pelle sono venate di blu, anzichè verdognole.

coboldo.jpg

Inviato

*Un coboldo?*

Vedendo quella creatura scendere dal suo letto, Erylion rimane un attimo stupito e spiazzato. Non si aspettava di incontrare un coboldo lì tra "persone". Nella sua terra essi vengono usati sempre e solo come schiavi, privati di diritti e sfruttati, ma Erylion non si ritrovava con i costumi thayan: l'avrebbe trattato come uno di loro, per una volta.

"Buongiorno, signor colboldo." - gli dico, pronto ad iniziare a spiegare cosa avevo scoperto a tutto il gruppo. "A quanto pare ci troviamo a Beregost, un piccolo paese della Costa della Spada. La locandiera, Emily, mi ha rivelato che siamo stati condotti qui da una guardia di nome George, che afferma di averci trovati tutti insieme sdraiati per terra.

E questo è tutto."

Inviato

*Riecco il tonto pelato e... un Coboldo... la cosa puzza sempre di più, meglio sparire in fretta...*

"Voi fermatevi pure a bere del tè e chiacchierare amabilmente, io non resto in un posto in cui non sono arrivata volontariamente."

E dicendo questo prendo altri due dei sacchi che stanno sul tavolo, torno alla finestra e li faccio cadere fuori, insieme a quello precedentemente posato sul davanzale.

"Addio, miei cari. Salutatemi questo George, se lo vedete.", concludo un istante prima di saltar fuori anch'io.

Spoiler:  
Acrobazia, prendo 10; +9 = 19
Inviato

"Signor coboldo addirittura!"

@Elyrion

"Lascia stare i convenevoli... La mia gente mi chiama Kur-Kul-Hen, ma chiamami pure Soren.

Visto che sai così tante cose, per caso sai anche dov'è il mio bastone?"

Inviato

Vedendo la mezz'elfa saltare dalla finestra dopo aver rubato due sacche, mi sorprendo di quanto possa essere crudele la gente anche fuori dal Thay.

"Puoi controllare all'interno di quelle sacche." - rispondo a Soren. - "Sempre che la ragazza che è appena saltata dalla finestra non abbia portato con sè la tua roba."

Poi mi rivolgo all'intero gruppo.

"Avete intenzione di seguirla o vi fareste sottrarre le vostre cose così?"

*Magari si levano dalle scatole per un po'. Così avrò tempo per studiare.*

Inviato

*Mmm.. un bastone in una sacca, non mi convince.*

"Proverò in quegli armadi!"

Il coboldo si dirige verso i due armadi adocchiati in precedenza e dopo averli scrutati attentamente prova ad aprirli.

Inviato

@Soren

Avvicinandoti agli armadi, passi a fianco del tavolo e dell'unica sacca rimasta. Dentro la sacca, già aperta, intravedi varie borse da cintura, e più all'interno, un pezzo di legno. Riconosci il tuo equipaggiamento, e sembra che nulla manchi all'appello.

La sacca è di dimensioni umane, e tutte le tue cose stanno agevolmente al suo interno.

@Erylion

Spoiler:  
Riconosci che il simbolo sacro che l'uomo vicino alla finestra porta è quello del dio Cyric, conosciuto come il Principe delle Menzogne, il Sole Oscuro e il Sole Nero.
Inviato

*Un seguace di Cyric. Potrò fidarmi di lui?*

Mentre rifletto sulla situazione mi viene in mente una cosa che non avevo considerato.

*Spensierato!*

Immediatamente, mi fiondo al piano di sotto a gran velocità, ignorando il resto del gruppo.

@GM

Spoiler:  
Una volta raggiunto il piano di sotto, cerco Emily per parlarle.

"Mi sono dimenticato di chiederle una cosa: per caso George ha trovato anche un mulo con noi? Il mio mulo..."

*Spero di sì. Come farò senza di lui?*

Inviato

@Erylion

Spoiler:  
"C'erano un mulo e un asino con voi, è stato grazie a loro che George è riuscito a portare qui voi e i vostri averi in poco tempo. Sono nella stalla sul retro, se volete vi faccio accompagnare da mio figlio a riprendere il vostro mulo.

Allora, come stanno gli altri vostri amici? Desiderate una colazione calda? Per una moneta di rame a testa abbiamo una tazza di tè nero dal Calimshan, che aiuta a svegliarsi dopo una notte difficile, e fette di pane tostato, anche se non so che effetti potrebbero avere su un coboldo. Normalmente si tengono alla larga dai centri abitati, non se ne vedono da anni e generalmente la convivenza non è pacifica. Dovete essere grandi amici per viaggiare insieme."

La donna pulisce gli ultimi due boccali di vetro in acqua saponata, e mette in bella vista un'urna di terracotta, mostrando quindi un piatto con dei chicchi scuri che ti avvicina al naso. L'odore è forte, simile a una spezia che viene coltivata anche nel Mulhorand e che qualche volta hai portato al tuo maestro durante l'apprendistato.

Inviato

@GM

Spoiler:  
L'odore dei chicchi mi convince a restare ancora un po' per prendere una tazza di tè prima di andare a cercare Spensierato.

Tiro fuori dal mio zaino una moneta d'argento e la porgo ad Emily.

"Sì, grazie. Mi piacerebbe assaggiare queste vostre delizie. Il mio mulo può aspettare, ora che so che è al sicuro." - dico ad Emily.

Dopodiché, mi vado a sedere al primo tavolo libero che trovo, attendendo la mia colazione.

Inviato

@Erylion

Spoiler:  

"Ottima scelta, signore. Ne preparo anche per i suoi amici?"

La donna mette quindi i chicchi in un pestello e rapidamente li frantuma, per poi versarli in una ciotola d'acqua che nel frattempo ha posto sul fuoco fino a farla bollire. Su un contenitore a parte, delle fette di pane vengono fatte cuocere fino ad assumere una superficie dorata.

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